Ventricolo sinistro

Concordo che il "non esagerare" sia privo di significato,spesso i colleghi non hanno i parametri di ciò che si fa in bici,pensando che si possa sforzare solo in salita. Se in questi 3 anni ti sei allenato parecchio l'ipertrofia più marcata del ventricolo sinistro è solo espressione di ciò,ovvero il cuore d'atleta.Il prolasso mitralico minimo e asintomatico non dovrebbe essere un problema.Fai una prova da sforzo letta da un cardiologo o medico sportivo che la sappia interpretare correttamente e ti togli ogni dubbio.Vedrai che non verrà fuori nulla e potrai continuare a pedalare,da quanto mi sembra di capire,in maniera bella tosta.

GPA ha scritto:

Concordo che il "non esagerare" sia privo di significato,spesso i colleghi non hanno i parametri di ciò che si fa in bici,pensando che si possa sforzare solo in salita. Se in questi 3 anni ti sei allenato parecchio l'ipertrofia più marcata del ventricolo sinistro è solo espressione di ciò,ovvero il cuore d'atleta.Il prolasso mitralico minimo e asintomatico non dovrebbe essere un problema.Fai una prova da sforzo letta da un cardiologo o medico sportivo che la sappia interpretare correttamente e ti togli ogni dubbio.Vedrai che non verrà fuori nulla e potrai continuare a pedalare,da quanto mi sembra di capire,in maniera bella tosta.

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DOC, sbaglio o il soffio al cuore ( si sta parlando di questo?? ) è una di quelle patologie più difficili da far comprendere l'innocuità ( quando è tale ) ad un soggetto?

Pure io ho fatto una visita sportiva verso fine agosto in previsione di una gara e successivo ecocolor doppler di verifica con risultato simile: Lieve rigurgito della valvola mitrale ( Lieve insufficienza mitralica ). Tuttavia, abilissimo e arruolatissimo, non ho mai ridotto l'allenamento rispetto a prima...anzi.

Le dottoresse ( è sì ) sono state brave. La prima, alla visita sportiva quasi non ha fatto in tempo ad appoggiare lo stetoscopio che mi ha chiesto se sapevo di avere un soffio al cuore ( se penso che da 8 anni faccio regolarmente la visita medica al lavoro e non mi è mai stato detto niente.. ).

Quindi, doppler con l'altra dottoressa che ha notato l'ipertrofia del cuore, ma dovuta allo sport e quindi positiva. Ha confermato l'esito della prima visita. La cura, continua a fare quello che fai adesso. In pratica, allo stato attuale, e come se non avessi niente ( se è corretto dire così ).

Curiosità. Mentre aspettavo il mio turno, sentivo quello che stava succedendo all'altro paziente: gli era stato consigliato di fare un controllo a scadenza regolare a causa di ciò che era stato rilevato. Di conseguenza, alla fine del mio doppler, visto che la dott.sa non aveva detto niente, ho chiesto se dovevo fare dei controlli successivi sentendo quelle che era successo prima. No, altrimenti lo avrebbe detto subito; caso mai una successiva visita medica sportiva di routine quando quella attuale è in scadenza.

Quindi, se è corretto, posso dedurre che dalle informazioni date durante le varie visite, si potrebbe già capire la gravità. Dico questo, perché dopo che mi è stato rilevato il soffio, non mi è stato impedito di praticare una qualsiasi attività fisica ( probabilmente, solo ascoltando con lo stetoscopio aveva già capito abbastanza ), anzi sono andato a correre.

Come hai detto pure tu, ormai pratico regolarmente un'attività sportiva in modo marcato e non ho mai avuto problemi.

o-o

Hai centrato perfettamente il problema. Nei bambini c'è un'altissima percentuale di soffi cosiddetti "innocenti",in quanto realmente innocui,che talvolta persistono anche in età adulta,senza alcun significato patologico. Le insufficienze valvolari vanno quindi studiate dinamicamente con ecocardiografia e poi con prova da sforzo.In questo modo si riesce nella grandissima magioranza dei casi a definire il rischio relativo.