Mi sono sentito immediatamente OT in tutte le sezioni in cui ho pensato di postare questo messaggio. Vediamo se vengo bannato o dileggiato....
La discussione nasce da una discesa fatta con mio figlio 13enne dove l'argomento è stato lanciato con la naturale semplicità dei ragazzi: "Papi, ciccio come sei, per forza VAI PIU' FORTE di me IN DISCESA"...
Immediatamente mi è rimembrato Galileo che afferma che in grave in caduta trascurando gli attriti vari raggiunge una velocità che è indipendente dalla sua massa e quidi dal suo peso. E le prove le faceva su un piano inclinato, insomma, IN DISCESA!
Ho sollevato il quesito in sedi diverse e qualcuno, forse più "smaliziato di me" mi ha detto che da bravo ingegnere quale sono non ho detto il falso ma la realtà è diversa e ci sono aspetti "dinamici" che devono essere tenuti in considerazione. la nota che più mi ha fatto pensare è che comunque il "peso in discesa sviluppa potenza". Accidenti, una vita di certezze distrutte dalla domanda del pargolo.
Ora sintetizzo il tutto in una domanda, anche se un po' complessa.
Se scendo con la mia bici una discesa in asfalto e diritta (per trascurare gli effetti di curve che potrei prendere più o meno efficacemente come traiettorie). bici rigida per trascurare ammo e forcelle e le loro risposte più o meno efficaci), gomme a "6000 bar" per trascurare la differenza di impronta variante col peso, in un caso con la bici "normale" nell'altro CON IL TELAIO PIENO DI PALLINI DI PIOMBO (considerando quindi che la resistenza all'attraversamento dell'aria non cambi. visto che sono sempre "ciccio uguale") arrivo in fondo con la stessa velocità e quindi nello stesso tempo?
Galileo mi direbbe di sì, il resto del mondo dice di no.... Qualche DH Freak ha la verità?
Grazie a nome mio e del pargolo
Il Merlo
La discussione nasce da una discesa fatta con mio figlio 13enne dove l'argomento è stato lanciato con la naturale semplicità dei ragazzi: "Papi, ciccio come sei, per forza VAI PIU' FORTE di me IN DISCESA"...
Immediatamente mi è rimembrato Galileo che afferma che in grave in caduta trascurando gli attriti vari raggiunge una velocità che è indipendente dalla sua massa e quidi dal suo peso. E le prove le faceva su un piano inclinato, insomma, IN DISCESA!
Ho sollevato il quesito in sedi diverse e qualcuno, forse più "smaliziato di me" mi ha detto che da bravo ingegnere quale sono non ho detto il falso ma la realtà è diversa e ci sono aspetti "dinamici" che devono essere tenuti in considerazione. la nota che più mi ha fatto pensare è che comunque il "peso in discesa sviluppa potenza". Accidenti, una vita di certezze distrutte dalla domanda del pargolo.
Ora sintetizzo il tutto in una domanda, anche se un po' complessa.
Se scendo con la mia bici una discesa in asfalto e diritta (per trascurare gli effetti di curve che potrei prendere più o meno efficacemente come traiettorie). bici rigida per trascurare ammo e forcelle e le loro risposte più o meno efficaci), gomme a "6000 bar" per trascurare la differenza di impronta variante col peso, in un caso con la bici "normale" nell'altro CON IL TELAIO PIENO DI PALLINI DI PIOMBO (considerando quindi che la resistenza all'attraversamento dell'aria non cambi. visto che sono sempre "ciccio uguale") arrivo in fondo con la stessa velocità e quindi nello stesso tempo?
Galileo mi direbbe di sì, il resto del mondo dice di no.... Qualche DH Freak ha la verità?
Grazie a nome mio e del pargolo
Il Merlo