Valsassina] Valvarrone - Santa Rita- Pian delle Betulle

Cecio

Biker superis
13/10/04
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Olgiate Molgora (LC)
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Trek Top Fuel
Zona: Valsassina
Partenza e arrivo: Margno, parcheggio funivia, 750m
Dislivello in salita: 1700m circa
Distanza: 35 km
Quota max: 2018m (vetta dopo il S.Rita)
Quota min: 730m (Ponte di Premana)
Fondo: 10% asfalto, 40% single track, 50% sterrato
Tempo di percorrezza: 5h circa
Percorso: Margno - Piazzo - Ponte di Premana - Valvarrone - Rif. Santa Rita - Sponda di Biandino
Pian delle Betulle - Margno
Note: Molto impegnativa la salita in Valvarrone, soprattutto la seconda metà (tratti con oltre il 30% di pendenza, a occhio e croce). Il fondo, comunque, è sempre molto bello.
Spettacolare il tratto sulla Sponda di Biandino: oltre un'ora di single track a quasi 2000 metri. Prestare però molta attenzione:
il sentiero è quasi sempre molto esposto su entrambi i lati.
Non ho foto, perchè non avevo con me la macchina fotografica. Rimedierò al più presto.
Il kilometraggio è indicativo: diciamo dai 30 ai 35km
Ho indicato il percorso come molto difficile, ma probabilmente ho esagerato: difficile è sufficiente (però ormai non posso più correggere).

Roadbook
Dal parcheggio della funivia, seguire la strada principale in salita verso Casargo e poi scendere verso Premana.
Superato il ponte nei pressi di Gebbio (730m), svoltare a destra nella zona industriale, seguendo le indicazioni per diversi sentieri.

Proseguire seguendo le indicazioni per la Valvarrone, lungo una salita sempre più ripida, fino a quota 1650m circa (2h). Poco prima del Rifugio Casera Vecchia di Varrone, deviare a destra seguendo le indicazioni per il Rif. Santa Rita, che si raggiunge in poco meno di un'ora, a tratti
pedalando su fondo eroboso con pendenze estreme, a tratti spingendo. Se perdete di vista il sentiero come ho fatto io, puntate la bandiera italiana che si vede in alto in corrispondenza del Rifugio.

Il Rif. Santa Rita si trova sulla Bocchetta della Cazza (bel nome, eh?) a quota 1988 metri (vista stupenda sulla Val Biandino).
Seguire il sentiero con indicazioni "Pian delle Betulle" che si trova poco prima del rifugio e che rimane spettacolarmente in quota sulla Sponda di Biandino (vietato a chi soffre di vertigini !)
Al primo bivio (dopo qualche decina di metri dal rifugio) prendere il sentiero sulla destra (quello che scende).
(N.B.: Io ho preso l'altro: in ogni caso, non si pedala, ma quello di sinistra è decisamente più pericoloso).
Proseguire a spalla / spinta per circa 20 minuti; poco prima della Boecc di Ratt (1815m) si può provare a salire in sella.

Dalla Bocchetta si riesce quasi sempre a stare in sella (in salita) fino a Laghitt (1930m), dove arriverete circa un'ora dopo aver lasciato il Rif. Santa Rita.
Qui seguite l'unico sentiero evidente verso i Piani delle Betulle; il single track procede prima in leggera discesa, poi scendendo
decisamente, fino alla Bocchetta di Ombrega (1810). Alla Bocchetta, seguite l'indicazione "Alpe Paglio" in netta discesa.
Sotto di voi vedete uno sterrato: dovete raggiungerlo, per poi percorrerlo in direzione "Pian delle Betulle". Mentre scendete per ricongiungervi allo sterrato, troverete un bivio: il sentiero di sinistra è più semplice, quello di destra molto tecnico, ma finiscono quasi nello stesso punto.
Giunti sullo sterrato, seguitelo in saliscendi per 2/3 km (meno di 100m di dislivello) fino al Larice Bruciato (1707); da qui, discesa verso i Pian delle Betulle. Ad un certo punto, in corrispondenza di un tornante, troverete un single track che si infila nel bosco: seguitelo fino a sbucare nei prati dei Pian delle Betulle (1450m).

Puntate verso la stazione di arrivo della funivia, attraversando il paesino. Prendete la strada a sinistra delle funivia (indicazioni "Alpe Grasso" e altri sentieri). Seguite lo sterrato / cementato principale fino ad incontrare un bivio: seguite per Margno.
Lo sterrato si trasforma poi in divertente single track e vi conduce al parcheggio della stazione inferiore della funivia di Margno.

Variante1
In almeno 3 punti è possbile abbandonare la Sponda di Biandino per scendere in Val Biandino, percorrendo una sorta di "via bassa":
al Rif. Santa Rita, alla Boecc di Ratt e subito dopo la Boecc stessa. I sentieri sono sempre indicati e comunque puntano verso il fondovalle, dove troverete una comoda sterrata / cementata che vi condurrà a Introbio.

Se decidete di scendere in valle, considerata due cose:
1) All'imbocco della Val Biandino, subito dopo il Rif. Tavecchio, in corrispondenza si un ponticello trovate un sentiero con indicazioni "Introbio": è un'alternativa (molto tecnica) alla discesa sulla cementata. Ritorna sulla cementata a quota 950m circa.
2) La via "bassa" consente di risparmiare qualche centinaio di metri di dislivello in saliscendi sulla sponda, che però saranno compensati dal rientro a Margno (ciclabile da Introbio a Cortenova, poi statale fino a Taceno e successivamente salita su asfalto fino a Margno). Se optate per la via bassa, quindi, lasciate l'auto a Introbio o Cortenova.
Il dislivello della via bassa è praticamente identico a quello della via alta.

Variante2
Il percorso può essere seguito al contrario: rimane non pedalabile il tratto Santa Rita - Boecc di Ratt, mentre risulta quasi completamente pedalabile
la discesa dal Santa Rita alla Valvarrone. Ovviamente, nel caso di percorrenza al contrario, occorre trovare una via di salita alternativa al sentiero di discesa su Margno. Si può salire tramite una comoda sterrata da Crandola, paesino poco prima di Margno. Questa strada conduce ai Piani delle Betulle.
 

kikko54

Biker celestialis
8/11/06
7.056
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Imagnaland
www.mtbexplorer.it
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Cannondale Moterra LT1; KIKKona Dawg pimpata
Zona: Valsassina
Partenza e arrivo: Margno, parcheggio funivia, 750m
Dislivello in salita: 1700m circa
Distanza: 35 km
Quota max: 2018m (vetta dopo il S.Rita)
Quota min: 730m (Ponte di Premana)
Fondo: 10% asfalto, 40% single track, 50% sterrato
Tempo di percorrezza: 5h circa
Percorso: Margno - Piazzo - Ponte di Premana - Valvarrone - Rif. Santa Rita - Sponda di Biandino
Pian delle Betulle - Margno
Note: Molto impegnativa la salita in Valvarrone, soprattutto la seconda metà (tratti con oltre il 30% di pendenza, a occhio e croce). Il fondo, comunque, è sempre molto bello.
Spettacolare il tratto sulla Sponda di Biandino: oltre un'ora di single track a quasi 2000 metri. Prestare però molta attenzione:
il sentiero è quasi sempre molto esposto su entrambi i lati.
Non ho foto, perchè non avevo con me la macchina fotografica. Rimedierò al più presto.
Il kilometraggio è indicativo: diciamo dai 30 ai 35km
Ho indicato il percorso come molto difficile, ma probabilmente ho esagerato: difficile è sufficiente (però ormai non posso più correggere).

Roadbook
Dal parcheggio della funivia, seguire la strada principale in salita verso Casargo e poi scendere verso Premana.
Superato il ponte nei pressi di Gebbio (730m), svoltare a destra nella zona industriale, seguendo le indicazioni per diversi sentieri.

Proseguire seguendo le indicazioni per la Valvarrone, lungo una salita sempre più ripida, fino a quota 1650m circa (2h). Poco prima del Rifugio Casera Vecchia di Varrone, deviare a destra seguendo le indicazioni per il Rif. Santa Rita, che si raggiunge in poco meno di un'ora, a tratti
pedalando su fondo eroboso con pendenze estreme, a tratti spingendo. Se perdete di vista il sentiero come ho fatto io, puntate la bandiera italiana che si vede in alto in corrispondenza del Rifugio.

Il Rif. Santa Rita si trova sulla Bocchetta della Cazza (bel nome, eh?) a quota 1988 metri (vista stupenda sulla Val Biandino).
Seguire il sentiero con indicazioni "Pian delle Betulle" che si trova poco prima del rifugio e che rimane spettacolarmente in quota sulla Sponda di Biandino (vietato a chi soffre di vertigini !)
Al primo bivio (dopo qualche decina di metri dal rifugio) prendere il sentiero sulla destra (quello che scende).
(N.B.: Io ho preso l'altro: in ogni caso, non si pedala, ma quello di sinistra è decisamente più pericoloso).
Proseguire a spalla / spinta per circa 20 minuti; poco prima della Boecc di Ratt (1815m) si può provare a salire in sella.

Dalla Bocchetta si riesce quasi sempre a stare in sella (in salita) fino a Laghitt (1930m), dove arriverete circa un'ora dopo aver lasciato il Rif. Santa Rita.
Qui seguite l'unico sentiero evidente verso i Piani delle Betulle; il single track procede prima in leggera discesa, poi scendendo
decisamente, fino alla Bocchetta di Ombrega (1810). Alla Bocchetta, seguite l'indicazione "Alpe Paglio" in netta discesa.
Sotto di voi vedete uno sterrato: dovete raggiungerlo, per poi percorrerlo in direzione "Pian delle Betulle". Mentre scendete per ricongiungervi allo sterrato, troverete un bivio: il sentiero di sinistra è più semplice, quello di destra molto tecnico, ma finiscono quasi nello stesso punto.
Giunti sullo sterrato, seguitelo in saliscendi per 2/3 km (meno di 100m di dislivello) fino al Larice Bruciato (1707); da qui, discesa verso i Pian delle Betulle. Ad un certo punto, in corrispondenza di un tornante, troverete un single track che si infila nel bosco: seguitelo fino a sbucare nei prati dei Pian delle Betulle (1450m).

Puntate verso la stazione di arrivo della funivia, attraversando il paesino. Prendete la strada a sinistra delle funivia (indicazioni "Alpe Grasso" e altri sentieri). Seguite lo sterrato / cementato principale fino ad incontrare un bivio: seguite per Margno.
Lo sterrato si trasforma poi in divertente single track e vi conduce al parcheggio della stazione inferiore della funivia di Margno.

Variante1
In almeno 3 punti è possbile abbandonare la Sponda di Biandino per scendere in Val Biandino, percorrendo una sorta di "via bassa":
al Rif. Santa Rita, alla Boecc di Ratt e subito dopo la Boecc stessa. I sentieri sono sempre indicati e comunque puntano verso il fondovalle, dove troverete una comoda sterrata / cementata che vi condurrà a Introbio.

Se decidete di scendere in valle, considerata due cose:
1) All'imbocco della Val Biandino, subito dopo il Rif. Tavecchio, in corrispondenza si un ponticello trovate un sentiero con indicazioni "Introbio": è un'alternativa (molto tecnica) alla discesa sulla cementata. Ritorna sulla cementata a quota 950m circa.
2) La via "bassa" consente di risparmiare qualche centinaio di metri di dislivello in saliscendi sulla sponda, che però saranno compensati dal rientro a Margno (ciclabile da Introbio a Cortenova, poi statale fino a Taceno e successivamente salita su asfalto fino a Margno). Se optate per la via bassa, quindi, lasciate l'auto a Introbio o Cortenova.
Il dislivello della via bassa è praticamente identico a quello della via alta.

Variante2
Il percorso può essere seguito al contrario: rimane non pedalabile il tratto Santa Rita - Boecc di Ratt, mentre risulta quasi completamente pedalabile
la discesa dal Santa Rita alla Valvarrone. Ovviamente, nel caso di percorrenza al contrario, occorre trovare una via di salita alternativa al sentiero di discesa su Margno. Si può salire tramite una comoda sterrata da Crandola, paesino poco prima di Margno. Questa strada conduce ai Piani delle Betulle.

per il tour contrario "pian betulle-rif santa rita-valvarrone" si legga
http://www.bike-board.net/community/forum/showthread.php?t=61254
ciao Ko-o
 

kikko54

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non avevo visto il roadbook contrario.
ma scusa, hai scritto 18km di discesa dalla valvarrone: sicuro???

dal rif casera vecchia al tornante sulla strada che va a Premana al ponte sul varrone...purtroppo con i limitati miei mezzi di conteggio...forse hai ragione... sono ca 10 km (sono andato a controllare il tracciato percorso anni prima...sono partito da Premana e sono arrivato fino alla Casera vecchia di Varrone trovando la neve e sono rientrato per medesima strada= ca 20 km)...o-o
 

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