Val Pusteria con la famiglia

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Biker superioris
Settembre 2013.

Eccoci di nuovo nellle bellissime montagne dell'Alto Adige. L'anno scorso con moglie e bimbo eravamo stati in Val di Fiemme/Fassa (qui il report: http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=244578) e così quest'anno abbiamo deciso di spostarci per visitare un'altra zona altrettanto bella.

Prendiamo possesso della camera in un grazioso Hotel di Dobbiaco, parcheggiamo le bici in garage e prepariamo il programma settimanale:


Dobbiaco-Lienz

Un classico, la bellissima pista ciclabile si snoda lungo le rive del torrente Drava arrivando fino a Lienz (in realta la pista continua per tutta l'Austria e oltre), dove si prende il treno della Val Pusteria che ci riporterà a San Candido.

Circa 50km in leggera discesa, una pedalata facile e divertente e molto gettonata!!!



Un bellissimo percorso che corre fra prati verdi...


...boschi...



...Castelli...



...e dopo la pausa obbligatoria alla Loacker e il panino a pranzo arriviamo con il sedere indolenzito a Lienz dove il treno ci riporta indietro.


Guardate quanta gente scende dal treno!

Da qui dobbiamo pedalare 3 km in leggera salita per tornare a Dobbiaco.



Dobbiaco - Passo Cimabanche

Oggi uscita un po' più wild, per così dire. Decidiamo di percorrere il sentiero sterrato che una volta fu la ferrovia che portava a Cortina.
Da Dobbiaco scendiamo a Dobbiaco Nuova dove troviamo subito le indicazioni. L'intenzione è di arrivare al passo Cimabanche, ma si tratta di un sentiero sterrato e in alcuni punti sassoso a causa di alcune frane che lo hanno interessato; è lungo circa 15 km e con 300 mt di dislivello.

Non sarebbe niente di difficile se non fosse che Andrea ha solo 6 anni!

Inizia la leggera salita e dopo poco si raggiunge il bellissimo Lago di Dobbiaco...






Si riparte e ad un certo punto alla nostra sinistra si intravede lo spettacolo delle tre cime di Lavaredo!


Andrea si sta comportando bene...


...e anche la mamma!




Dopo le foto di rito si riparte, la strada è ancora lunga.
In breve tempo passiamo accanto ad un altro incantevole specchio d'acqua incastonato fra le montagne:
Il lago di Landro.


Adesso inizia la parte più difficile perchè il percorso è un po' scassato a causa delle frane di cui parlavo, anche se è stato ripristinato ed è interamente pedalabile.

Andrea per ora va su bene.




La parte finale è la più difficoltosa per il fondo e la salita e in qualche punto sono costretto a spingerlo ma per il resto se la cava alla grande!


Ormai manca poco...


...e finalmente, dopo tanta fatica eccoci al passo Cimabanche!


Andrea è stanco ma contento e il babbo è orgoglioso del piccolo ciclista.

Continua...
 

samuelgol

Bürgermeister des Waldes
17/7/07
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Settembre 2013.

...........
Bella lì, bravissimi. Volevo chiederti una cosa. Io ho Riccardo, che quest'anno ha quasi 5 anni (28 ottobre) e ne fa 6 il prossimo. Mi piacerebbe ripetere la tua esperienza. L'ho fatto pedalicchiare quest'estate in Dolomiti. Diciamo che al momento un'oretta di pedalata (con soste e senza salite di rilievo) me la regge.
Quanto ci avete messo a fare San Candido/Lienz? E quanto a fare Dobbiaco/Cimabanche?
Grazie o-o
 

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Biker superioris
Oggi giornata di riposo (si fa per dire). Si va in macchina al lago di Braies, una meraviglia della natura che si trova a poca distanza da Dobbiaco.


Ci godiamo lo spettacolo, finchè... Babbo, prendiamo la barchetta?
Ecco lo sapevo, mi tocca faticare anche oggi...


cambio!!!


Il posto è spettacolare...








Dobbiaco - Bagni di S.Candido

Dopo aver preso la ciclabile si lascia l'incantevole paese di S. Candido in direzione Sesto e si imbocca un sentiero sterrato che sale nel bosco accanto ad un torrente. Dopo poco si trova l'indicazione a destra per Bagni di S. Candido dove si trovano sorgenti benefiche sfruttate fin dallo scorso secolo quando qui venne costruito un grande edifico adibito a sanatorio, oggi in rovina.

Le sorgenti sono li ma per arrivarci occorre percorrere una bella salita. Per fortuna ho portato una corda che mi lego in vita e con la quale traino Andrea su per la salita e finalmente siamo in cima...

...si, ma che fatica!!!




Al ritorno si devìa a sinistra per le sorgenti della Drava, non lontane da Dobbiaco.




Anche oggi bellissima uscite e bellissima giornata giornata.
Andrea è stato bravo e si merita un premio!


Continua...
 

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Biker superioris
Dobbiaco - Monguelfo, Castel Welperg (Val di Casies)

Oggi si scende per la ciclabile verso Villabassa - Monguelfo da dove abbiamo intenzione di risalire in Val di Casies.

Bella giornata, come del resto tutta la settimana: che c...!


Ma dobbiamo fare i conti con la stanchezza di Andrea, che come detto è piccolo e non gli si può chiedere più di tanto.

Si attraversa il bel paesino di Villabassa e si giunge a Monguelfo. Nella piazza si gira a destra e si seguono le indicazioni per il castello.
Ma c'è da fare una bella salita e arrivati al castello Andrea è già cotto.

Così ne approfittiamo per una visita all'antico maniero.






La borraccia con sostanza dopante...


Il ritorno naturalmente è tutto in leggera salita ma Andrea, nonostante la stanchezza, pedala forte. Poi, per i tratti più ripidi, c'è sempre la corda!



Continua...
 

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Biker superioris
E per finire, tre giorni a...

Bolzano

C'ero sempre passato ma non m'ero mai soffermato a visitare questa bella cittadina perfettamente ordinata e sopratutto piena di ciclabili.
Ben 50 km di bellissimi percorsi riservati solo alle bicilette che ormai permettono al 30% degli abitanti di utilizzare la bici come normale mezzo di trasporto.

Uno spettacolo al quale, purtroppo, non siamo abituati.


Il tratto più bello è quello che segue il torrente Talvera e attraversa tutta la città da nord a sud che decidiamo di percorre per una gita da Castel Roncolo (vicino al quale dormiamo) fino a Castel Firmiano, sede del Museo della Montagna ideato dal più grande alpinista di tutti i tempi: il mitico Reinhold Messner.

Dopo aver costeggiato il centro di Bolzano usciamo in campagna sempre su ciclabile.


Andrea è contento, ma non sa che tra poco ci sarà da fare la salita per il castello!


...e io ho un cancello di bici che pesa 20 kg!


Si passa l'Adige...


...e intravediamo nella nebbia del mattino la sinistra sagoma dell'antico castello (tanto per creare un po' d'atmosfera), importante baluardo in tempi antichi ma anche nelle recenti vicende legate all'autonomia di Bolzano.


La salita non è uno scherzo ma Andrea riesce a non mettere piede in terra.

Adesso ci vuole qualcosa da bere...


...i giovani d'oggi!!!

Consiglio vivamente una visita al museo, purchè vi piaccia la montagna.


All'interno si trovano importanti reperti originali e foto che ritraggono le montagne più belle del mondo e i personaggi che hanno tentato di conquistarle, a volte con successo, a volte scomparendo per sempre.

Si va naturalmente dalle Dolomiti alle Alpi orientali, dagli Urali alle Ande peruviane, dagli sperduti picchi granitici della Patagonia fino all'Himalaya e infine le esplorazioni dei deserti di ghiaccio e sabbia.


Chissà che direbbe l'insegnante di religione. ABIURA!!!


Buh!


Qui pare d'essere in Tibet.




All'interno del castello c'è anche un ristorante dove si mangia piuttosto bene.
E così nel pomeriggio si riparte per tornare all'albergo in zona S. Magdalena (dove fanno un vino bianco niente male!).

Il giorno seguente sempre in bici, scendiamo di nuovo lungo il Talvera ma prima dobbiamo obbligatoriamente fermarci alla pista di BMX che Andrea ha visto le sera prima...






..entriamo quindi a Bolzano da uno dei tanti ponti che collegano la città. In centro si gira bene in bici e si arriva dappertutto.

Nelle vie centrali infatti non si può accedere tranne che...


... ed è pieno di biciclette.
e

E quindi accediamo anche noi.


Occhio però, il furto di bici non è un evento così raro, come mi conferma il meccanico di Sportler (un toscano di Forte dei Marmi).

Visitiamo il museo archeologico dove si trova Otzi, la mummia ritrovata nel 1991 sui monti delle Alpi Venoste praticamente intatta, con tutto il corredo da cacciatore che portava con se: l'arco, le frecce, il coltello con lama di ossidiana, un'ascia con lama di Bronzo, abiti confezionati con pelli di capra e altri oggetti estremamente interessanti che ci hanno rivelato un'infinità di informazioni su quest'uomo vissuto 5000 anni fa.


Beh, penso di aver detto tutto.

Spero che questo mio racconto possa essere d'aiuto a chi vuol trascorrere piacevolmente una vacanza in queste bellissime zone in compagnia della famiglia e naturalmente... In Bicicletta!!!

Un saluto da Andrea!
 

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Biker superioris
Ciao,

considera che Andrea ha 6 anni e mezzo e pedala da quando ne aveva 4.
Per le ciclabili non ci sono grossi problemi, sono asfaltate e non ci sono pendenze proibitive, al limite puoi spingerlo.
Dobbiaco è un punto strategico secondo me per chè si trova le mezzo alla pista e in zona elevata. Infatti sia che tu vada a Villabassa o che tu tu diriga a San Candido è sempre in leggera discesa, naturalmente devi considerare il ritorno.
Però c'è un servizio di autobus con portabici che in estate percorre tutta la valle, al limite il ritorno puoi farlo con quello.

Per andare a Lienz ci abbiamo messo circa 5 ore, però considera che ci siamo fermati a pranzo, a fare la visita alla Loacker, varie fermate per le foto, la pipì, la merenda ecc. comunque considera che si parte da 1200 mt di Dobbiaco e si arriva ai 750 di Lienz, per cui è tutta leggera discesa e volendo ci sono delle stazioni intermedie del treno dove puoi fermarti e rientrare. Comunque non dovresti avere problemi.

Diverso è il discorso per Cimabanche: sono 15 km di salita con oltre 300 mt di dislivello, tutta sterrata e in alcuni punti con grosse pietre.

Considerando le soste per il pranzo ecc. circa 4 ore, però se lui non se la sente puoi sempre girare la bici e tornare indietro, la discesa è veloce ma non sottovalutare la stanchezza che potrebbe privarlo della necessaria attenzione mentre scendete. Per Andrea credo che sia stata la giornata più faticosa.

Semmai ti consiglio, una bici con ruote da 20" a causa del fondo stradale scassato in alcuni punti.

E poi ti consiglio la corda (solo per le salite più dure e a bassa velocità, sennò può essere pericoloso). Per noi è stata una salvezza, anche se i tedeschi ridevano quando si passava noi!
 

samuelgol

Bürgermeister des Waldes
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Ottimo, grazie. o-o Proveremo con la San Candido/Lienz. In effetti, non avevo pensato alle stazioni intermedie. Alle brutte ci si ferma ad una di quelle. Ma credo ce la faccia. Se gli prometto una sosta alla Loacker :magna: e un gelato all'arrivo quello è capace di arrivarmi a Salisburgo, altro che Lienz.
 

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