Dal punto di vista puramente legale, non succederebbe nulla. Le responsabilità che sono in capo all'organizzazione restano le stesse in ogni caso, e non è possibile rifiutarle in alcun modo.
Vediamo di chiarire i termini della questione, visto che come dici giustamente anche tu le parole hanno un significato.
Generalmente parlando, una "manchevolezza" dell' organizzazione ha una natura ben diversa a seconda delle conseguenze. Facciamo un'esempio di una mancata applicazione del regolamento della Federazione o dell' Ente di Promozione Sportiva. Ne può derivare una semplice "irregolarità" sportiva (es. errata attribuzione di categoria o errore nelle classifiche) che può solo essere censurata dalla FCI o EPS, magari punendo l'organizzatore o più probabilmente lasciata correre; oppure potrebbe capitare un incidente ad un biker, che potrebbe chiedere i danni all'organizzazione se dimostra l'esistenza del danno e la causalità tra comportamento e danno (es. mancata segnalazione di un punto pericoloso e conseguente caduta), ed in questo caso si potrebbe avere una causa civile; oppure ancora, ed è il caso più grave, che danni gravi o peggio irreparabili avvengano a seguito dell'infrazione degli organizzatori ad una legge (per esempio, il malore di un concorrente ammesso alla gara agonistica senza la certificazione medica prescritta), ed in questo caso si rischia una denuncia penale.
Dev'essere chiaro però che se non succede niente, nessuno può essere citato per danni, e meno che mai "denunciato". In altre parole, se non c'è il cartello ma nessuno cade non si può fare causa, e meno che mai denunciare penalmente la società organizzatrice perchè si è fatto partire un concorrente non adeguatamente tesserato.
Quoto sostanzialmente la risposta di bikersgiant. Si deve esercitare quella che nel linguaggio giuridico si chiama "la diligenza del buon padre di famiglia", che significa sostanzialmente di fare tutto quello che è ragionevole fare in quella situazione. Quindi in primo luogo rispetto integrale dei regolamenti, perchè se si agisce in maniera difforme e succede qualcosa la responsabilità è evidente. Purtroppo (o per fortuna) i regolamenti non contemplano moltissimi aspetti dell' organizzazione delle gare, e in caso di vertenza non è improbabile che sia un giudice a decidere se si è operato in maniera corretta o no. Va detto che talvolta è una questione di assicurazioni: se un incidente è responsabilità del' organizzazione l'assicurazione paga, se è responsabilità del biker no: e quindi se il biker, a torto a ragione, vuole essere risarcito non può che far causa all'organizzazione.