Storia di un esplo...per amanti del genere.
giro molto all mountain
30km
1700disliv
6 ore di giro(1,45ore a spinta...minimo)
tratti molto esposti
difficile
bellissimo
mappa del giro
La val Concei è una valle laterale della più famosa val di Ledro,punta dritta a Nord ed è circondata da due bellissimi crinali separati dalla sella del'Ussol a prima vista inaccessibili,uno ad ovest fino alla cima del Cadria,lambita lo scorso anno da un bel giro,l'altro ad est fino alla bocca di Trat,meta del nostro racconto.
la bocca dell'Ussol con la catena dell'Adamello sullo sfondo
Me ne parlò Seby un paio di anni fà,di un esplo in solitaria,ma io lo invitai a desistere visto la zona impervia.
L'estate scorsa mi sono portato da nord(valli Giudicarie) durante un esplo alla sella dell'Ussol per sondare il terreno in previsione di un giro che faremo questa primavera,nonostante un pò di nebbia in quota,rimango favorevolmente impressionato dalla bellezza selvaggia dei luoghi che ci ritorno pochi giorni dopo sempre in bici con la Mary,questa volta grazie anche alla bella giornata riesco a vedere bene i due crinali(in realtà ne esiste un terzo che punta a nord verso il monte Altissimo).Salgo a piedi sulla cima del monte Gavardina,da questa visuale il crinale ad est sembra il più invitante e il meno "cattivo" dei trè.
il crinale est
Decido di provare un ulteriore approccio questa volta da Sud a piedi con i figli dalla bocca di Trat fino al corno di Pichea,le buone impressioni sono confermate dalla bellezza del crinale solcato da una bella mulattiera militare della guerra 15-18 ancora in buone condizioni.
L'entusiasmo trapela dalle mie parole in questo video
Concei Ussol on Vimeo
Decido che il momento è arrivato per un'esplo ufficiale in bici insieme a qualche BdB:sabato 12 settembre è il giorno buono.
All'appuntamento con mia sorpresa vista la preventivata durezza e pericolosità del giro,siamo numerosi e precisamente in 8,nonostante qualche nuvola sulle cime la giornata promette bene.
Ritrovo a Bezzecca,roccaforte Garibaldina,attravesiamo piazza "obbedisco" dove Giuseppe Garibaldi pronunciò appunto la famosa frase(lo faccio notare a GFavier ma non lo convinco).
Lunga salita asfaltata e poi sterrata fino alla bocca di Trat,breve deviazione al rifugo Pernici dove il gestore,sentendo le nostre intenzioni scuote la testa tentando di scoraggiarci.
Non ci riesce, anzi con una punta di orgoglio sprono i miei meravigliosi compagni di viaggio a continuare senza indugi,anzi scommetto che dopo la risalita a piedi fino al corno di Pichea pedalerò il crinale per la quasi totalità lasciando i tratti a spinta a non più di mezz'ora(alla fine ci andrò molto vicino).
Fino al corno di Pichea si spinge la bici per quasi la totalità del sentiero(circa un'ora e 15) ma siamo abituati e i panorami che si aprono a 360° ci alleviano la fatica.
nei pressi del Tofino
Dopo uno spuntino inizia il crinale,bellissimo,emozionante,difficile e pericoloso,una disattenzione potrebbe costarci cara,stiamo attenti e con un occhio sul sentiero ed un occhio all'orizzonte procediamo chi in sella e chi a piedi abbagliati da cotanta bellezza,io cerco di pedalare il più possibile per rimanere nei tempi della scommessa anche rischiando un pochino dove possibile.
Il sentiero in alcuni punti è davvero stretto,sfioro con la manopola e lo zaino le rocce sporgenti alla mia sinistra,a destra il burrone è sempre in agguato,la concentrazione è massima,penso al resto della family e decido di fare un passaggio molto esposto a piedi(fanculo la scommessa).
vicino al dosso della Torta
Mi rendo conto di trovarmi su uno dei più bei crinali che conosco,la mulattiera è ben segnata ed in buone condizioni,ci sono anche 2 brevi tratti con fune metallica ma niente di impossibile,Dario scalpita come un puledro,fa un ruzzolone ma prontamente si rialza,Frog e GFavier aiutano Elena in leggera difficoltà,Seby e Perse sfidano la gravità con passaggi al limite,Gilbo in forma è davanti in perlustrazione con mè.
Ogni tanto ci si raggruppa e ci si conta....i burroni sono tanti e piuttosto profondi.
pedalando sul corno di Pichea
Dopo due ore in quota tra i 1900 e i 2150 arriviamo alla bocca dell'Ussol,qualche pacca sulla spalla e via per la discesa(sempre esplo per noi)lungo il sentiero n°414 che ci porta nei pressi di malga Gui,Dario buongustaio, fa scorta di formaggio,scambiamo due parole con i malgari e schivando due maiali,ci buttiamo giù per la mulattiera scassata che in breve tempo ci porta a valle nei pressi del rifugio "al Faggio".
Evitiamo buona parte dell'asfalto lungo la sterrata che ci riporta a Bezzecca giusto in tempo per zigzagare tra le auto di uno sposalizio.
Giunto al parcheggio mi congratulo con i miei compagni di avventura e volgo uno sguardo in alto lungo il crinale ormai "domato".....la mia bocca accenna ad un sorriso quasi beffardo:missione compiuta.
qualche meravigliosa foto di Dario Perse e Gilbo
giro molto all mountain
30km
1700disliv
6 ore di giro(1,45ore a spinta...minimo)
tratti molto esposti
difficile
bellissimo
mappa del giro
La val Concei è una valle laterale della più famosa val di Ledro,punta dritta a Nord ed è circondata da due bellissimi crinali separati dalla sella del'Ussol a prima vista inaccessibili,uno ad ovest fino alla cima del Cadria,lambita lo scorso anno da un bel giro,l'altro ad est fino alla bocca di Trat,meta del nostro racconto.
la bocca dell'Ussol con la catena dell'Adamello sullo sfondo
Me ne parlò Seby un paio di anni fà,di un esplo in solitaria,ma io lo invitai a desistere visto la zona impervia.
L'estate scorsa mi sono portato da nord(valli Giudicarie) durante un esplo alla sella dell'Ussol per sondare il terreno in previsione di un giro che faremo questa primavera,nonostante un pò di nebbia in quota,rimango favorevolmente impressionato dalla bellezza selvaggia dei luoghi che ci ritorno pochi giorni dopo sempre in bici con la Mary,questa volta grazie anche alla bella giornata riesco a vedere bene i due crinali(in realtà ne esiste un terzo che punta a nord verso il monte Altissimo).Salgo a piedi sulla cima del monte Gavardina,da questa visuale il crinale ad est sembra il più invitante e il meno "cattivo" dei trè.
il crinale est
Decido di provare un ulteriore approccio questa volta da Sud a piedi con i figli dalla bocca di Trat fino al corno di Pichea,le buone impressioni sono confermate dalla bellezza del crinale solcato da una bella mulattiera militare della guerra 15-18 ancora in buone condizioni.
L'entusiasmo trapela dalle mie parole in questo video
Concei Ussol on Vimeo
Decido che il momento è arrivato per un'esplo ufficiale in bici insieme a qualche BdB:sabato 12 settembre è il giorno buono.
All'appuntamento con mia sorpresa vista la preventivata durezza e pericolosità del giro,siamo numerosi e precisamente in 8,nonostante qualche nuvola sulle cime la giornata promette bene.
Ritrovo a Bezzecca,roccaforte Garibaldina,attravesiamo piazza "obbedisco" dove Giuseppe Garibaldi pronunciò appunto la famosa frase(lo faccio notare a GFavier ma non lo convinco).
Lunga salita asfaltata e poi sterrata fino alla bocca di Trat,breve deviazione al rifugo Pernici dove il gestore,sentendo le nostre intenzioni scuote la testa tentando di scoraggiarci.
Non ci riesce, anzi con una punta di orgoglio sprono i miei meravigliosi compagni di viaggio a continuare senza indugi,anzi scommetto che dopo la risalita a piedi fino al corno di Pichea pedalerò il crinale per la quasi totalità lasciando i tratti a spinta a non più di mezz'ora(alla fine ci andrò molto vicino).
Fino al corno di Pichea si spinge la bici per quasi la totalità del sentiero(circa un'ora e 15) ma siamo abituati e i panorami che si aprono a 360° ci alleviano la fatica.
nei pressi del Tofino
Dopo uno spuntino inizia il crinale,bellissimo,emozionante,difficile e pericoloso,una disattenzione potrebbe costarci cara,stiamo attenti e con un occhio sul sentiero ed un occhio all'orizzonte procediamo chi in sella e chi a piedi abbagliati da cotanta bellezza,io cerco di pedalare il più possibile per rimanere nei tempi della scommessa anche rischiando un pochino dove possibile.
Il sentiero in alcuni punti è davvero stretto,sfioro con la manopola e lo zaino le rocce sporgenti alla mia sinistra,a destra il burrone è sempre in agguato,la concentrazione è massima,penso al resto della family e decido di fare un passaggio molto esposto a piedi(fanculo la scommessa).
vicino al dosso della Torta
Mi rendo conto di trovarmi su uno dei più bei crinali che conosco,la mulattiera è ben segnata ed in buone condizioni,ci sono anche 2 brevi tratti con fune metallica ma niente di impossibile,Dario scalpita come un puledro,fa un ruzzolone ma prontamente si rialza,Frog e GFavier aiutano Elena in leggera difficoltà,Seby e Perse sfidano la gravità con passaggi al limite,Gilbo in forma è davanti in perlustrazione con mè.
Ogni tanto ci si raggruppa e ci si conta....i burroni sono tanti e piuttosto profondi.
pedalando sul corno di Pichea
Dopo due ore in quota tra i 1900 e i 2150 arriviamo alla bocca dell'Ussol,qualche pacca sulla spalla e via per la discesa(sempre esplo per noi)lungo il sentiero n°414 che ci porta nei pressi di malga Gui,Dario buongustaio, fa scorta di formaggio,scambiamo due parole con i malgari e schivando due maiali,ci buttiamo giù per la mulattiera scassata che in breve tempo ci porta a valle nei pressi del rifugio "al Faggio".
Evitiamo buona parte dell'asfalto lungo la sterrata che ci riporta a Bezzecca giusto in tempo per zigzagare tra le auto di uno sposalizio.
Giunto al parcheggio mi congratulo con i miei compagni di avventura e volgo uno sguardo in alto lungo il crinale ormai "domato".....la mia bocca accenna ad un sorriso quasi beffardo:missione compiuta.
qualche meravigliosa foto di Dario Perse e Gilbo