dunque....l'ho fatta io qualche mese addietro.
Il giro dal punto di vista paesaggistico è bellissimo ma và premesso che non è il massimo dal punto di vista ciclistico.Mi spiego meglio.
Innanzitutto io mi sono documentato in vari modi e ho 'sperimentato' sulla mia pelle la salita che parte da Novate Mezzola.Dico 'sulla mia pelle' perchè è un bagno di sangue (o meglio di sudore) salire da lì.Si tratta infatti di una Mulattiera con la M maiuscola,tutta a gradoni e senza mai(o quasi)
possibilità di saltare in sella se non per pochi metri.
Si tratta di portarsi in spalla per almeno 1-1,30 ora la biga fino ad arrivare al primo pezzo più o meno fattibile che precede Codera (piccolo borgo caratteristico).Proseguendo da quì, il sentiero sale in modo costante e abbastanza pedalabile sulla destra orografica del fiume,oltrepassando vari gruppi di case(di cui non ricordo più i nomi)fino a giungere ad un abitato abbastanza sviluppato dove inizia una larga strada gipabile che porta dopo pochi km al rifugio Brasca,meta finale della valle.
Da quì si possono vedere ampi panorami sulle vette circostanti e numerose cascate degne di nota.
atto 2°:Discesa verso Codera e imbocco del famoso 'traciolino'
Dal rifugio sono ridisceso verso Codera in fretta e furia (causa pioggia) per imboccare il famoso 'traciolino della Val Codera' ,una balconata a 900 mt di altitudine che domina il lago di Novate Mezzola e dal quale si può ammirare il Pian di Spagna,l'inizio del lago di Como e varie vette(anche il Legnone).
Arrivato nell'abitato di Codera,prestare attenzione a dx all'indicazione che porta sul traciolino.Da qui si scende un poo,si oltrepassa un magnifico ponte romano(opera di ingegneria straordinaria) e si risale il dislivello perduto a spinta(!) per incrociare il sentiero.
Premetto che questo è l'unico punto accessibile da Codera poichè una frana si è portata via parte del sentiero che partiva 3 km più in alto.Quindi il tratto percorribile adesso è di circa 8 km contro gli 11 totali.
Di quì inizia quindi il sentiero che è totalmente piatto e unico nel suo genere(penso che non sia facile trovare un simile sentiero in altri posti).
Inizialmente si percorre la via immersi in un bosco,poi comincia la parte più bella tra gallerie(ricorda di portare un faretto)e passaggi scavati nella roccia.e' un susseguirsi di gallerie corte e lunghe di altezza e larghezza esatta per stare in sella alla bici.Ad un certo punto troverai anche dei binari,utilizzati per collegare le due dighe di Edison e Sondel.
Percorri tutto il sentiero fino alla casa dei custodi,dopodochè troverai a dx la discesa che porta a Verceia.(prima puoi andare a visitare l'nvaso che si trova una decina di minuti avanti)
La discesa è molto divertente e abbastanza impegnativa(da AM per intenderci).
Precisazione finale:il giro è molto panoramico e merita bene il sacrificio di un pò di spinta di bici.Premesso ciò,la soluzione migliore è quella di percorrere l'itinerario al contrario di come ti ho detto,ovvero di salire da verceia,immettersi sul traciolino,andare fino a codera,quini salire al rif.Brasca e ripercorrere la stessa strada per tornare pkè la mulattiera che porta a novate mezzola non è fattibile in bici.
Chiudo e resto on line per ogni info(indicazioni più esatte le devo recuperare..)
ciao