Una vacanza: un sogno

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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Tarkil

Biker superioris
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Padova
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Lunghi giorni passati su cartine ormai logore per le troppe volte consultate, notti in bianco per pianificare una vacanza da sempre sognata e mai realizzata.
Una di quelle vacanze che dici: “Un giorno la faremo” …si un giorno…e poi, come ogni bel sogno, rimane in un cassetto e te lo porti dentro per tutta la vita con un po’ di amarezza.
Ma questa volta no, questa volta nulla li poteva fermare, l’aspettavano da troppo tempo.
Morgoth e Tarkil ce l’avevano nel sangue questa vacanza, la desideravano…e così è stato!
Ormai erano mesi che progettavano e aspettavano quel giorno, finalmente era il momento di partire!!

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Venerdì 1 Agosto : La Partenza

Nessuno dei due aveva dormito molto la notte precedente, ma ora questo era l’ultimo dei loro problemi.
L’adrenalina già di primo mattino chiudeva lo stomaco in una morsa e la colazione a fatica andava giù, stavano per partire per una vacanza che si presentava come una vera e propria avventura.
Alle 5:00 i due biker erano pronti per caricare in macchina le “ragazze”: lucidate, coccolate, viziate; sarebbero state le loro compagne di viaggio, 5 giorni in MTB su e giù per i rifugi delle Dolomiti…non dovevano fargli mancare nulla.
Il tragitto tranquillo in autostrada lasciò il posto alla “colazione dell’atleta” in quel di San Vito: Tarkil, saggiamente, scelse la più classica delle brioche con la marmellata, mentre Morgoth optò per la leggerezza = crafen con crema, doppia farcitura.
“Sai non vorrei appesantirmi” aveva detto al suo compare.
Il primo spostamento in MTB prevedeva una tranquilla strada sterrata (ex ferrovia Cortina-Dobbiacco)

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che dal Rif. Fiammes li avrebbe portati al Lago Bianco,

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ma non sapevano ancora cosa li stava aspettando.
Dopo 300 metri, grazie ad una intuizione geniale di Tarkil (detto anche Orientiring), sbagliano sentiero.
L’acuta guida infatti, tronfia degli anni di esperienza in montagna, convince il povero compagno a seguirlo rassicurandolo con un bel: “Non ti preoccupare, conosco io una scorciatoia!”
Il fido Morgoth, sentendosi infinitamente riconoscente, lo ripaga dando spettacolo con la prima caduta della vacanza (doppio carpiato con avvitamento partenza in sur place, coefficiente di difficoltà 9.50! Cadere da fermi non è da tutti!)
Decidono perciò di imbucarsi in un sentierino che secondo Tarkil avrebbe dovuto portarli "agilmente" sulla retta via, ma non fu proprio così: 500 m di pini mughi-bastardi, pietre e bisce assonnate li dividevano dalla mulattiera.

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Superata questa prima difficoltà e già con l’acido lattico sulle gambe, Tarkil e Morgoth puntano direttamente verso il lago da dove ha inizio la scalata alla Forcella Lerosa.
Maledetta quella volta che ascoltarono Felix e maledette le indicazioni di Felix…100 m di Felix = 1 Km di pietraia, buche, ruscelli e pendenze taglia-gambe.

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Ebbene si, prima di partire per questa vacanza si informarono con tutti i mezzi possibili interpellando scalatori provetti ed esperti della zona, tra cui il caro Felix, il quale, da grande conoscitore della montagna qual è, gli aveva descritto la strada come “Semplice sterrato in pendenza”.
In verità le indicazioni risultarono totalmente contrastanti con la realtà…o, molto più probabilmente, le loro capacità atletiche erano al di sotto delle aspettative.
Arrivati in cima alla forcella gli si prospettavano due vie:
· La strada militare (consigliata da Felix)
· Una discesa da paura tra macigni, pietrosi, ponti divelti e le solite cacche di mucche (immancabili nelle loro uscite montane)

Il sangue del Freerider cominciò a ribollire dentro di loro e senza pensarci due volte, al grido di FREERIDER IHE IHE IE si lanciarono giù per il “sentiero della paura”.

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Arrivarono così (sani …freerider ihe ihe ie e salvi) al Rifugio Ra-Stua e Morgoth chiede =

M:”Oh mi passi la borraccia?”
T:”Ehm …ehm… quale??! Quella tua, nuova, bella , grande, che ti sei comprato ieri e abbiamo attaccato alla mia MTB perché da te non si poteva?!”
M:”si si, proprio quella!!!”
T:Ehm…c’è più!!”
M:”Come "c’è più"!?!?”
T:”Devo averla persa per la discesa!!”
M:”Ma por.. miseria sei sempre il solito!!”

MA NON SAPEVA CHE ERA SOLO L’INIZIO!

Dopo un pranzo veloce, i due amici ripartono più carichi che mai (galvanizzati dall’urlo di battaglia “freerider ihe ihe ie”)sfrecciano veloci verso il Rif. Sennes attraverso vip e fighetti di Cortina arrivati fin lì con sforzi disumani…NAVETTTA!
Pochi minuti di pedalata e la dolce voce di Tarkil (che come II° soprannome ha Orso Yoghi) giunge alle orecchie di Morgoth: “Merda ho bucatooooooo!”
La sosta forzata

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permette al cervello di Morgoth di ossigenarsi e i 3 neuroni di riserva (gli 11 titolari erano in spogliatoio a riposarsi con un thè caldo) creano una delle solite idee del biker più demente del Tri-Veneto.

M:”Facciamo un gioco = a qualsiasi sfiga che ci capita assegniamo un punteggio, alla fine dei 5 giorni chi ha il punteggio più alto perde!”
Tarkil, a cui il sangue doveva ancora arrivare ai piani alti, esclama: “Figoooo!! Dai dai…come lo facciamo il punteggio?”
Detto fatto =

Punteggio

- Foratura – 10 p
- Perdere qualcosa – 15 p
- Rottura lieve MTB – 20 p
- Caduta senza conseguenze – 25 p
- Rottura grave MTB – 40 p
- Caduta con danni fisici – 50 p


Quindi la classifica parziale ci vede appaiati a 25 punti:
o Morgoth 25 (caduta)
o Tarkil 25 (borraccia persa e foratura)

Dopo questo delirio da dodicenni, ripartono verso il Rif. Sennes con uno stambecco che cercava di avvisarli di non proseguire oltre per il loro bene e più o meno faceva in verso così: “Freerider ihe ihe ie” (non era la stanchezza a farglielo credere…era forse il caldo!?!Bah!!)
La salita infatti risultò essere alquanto al di sopra delle loro forze…in effetti lo stambecco li aveva avvisati, collioni loro a non ascoltarlo.
Dopo 3 m stavano già strisciando con le bici legate in spalla [ricordiamo che i "furbi" sono partiti con uno zaino da 65 litri a testa…pieno!! Solo la borsa medicinali pesava 6 Kg…la mamma di Tarkil credeva partissero per una missione umanitaria in Cambogia.]
Ma a loro Rambo gli faceva una sega e imperterriti continuarono………spingendo le bici!!

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Cominciarono ad avere visioni mistiche, a filosofeggiare con gli stambecchi, a piangere amaramente, a fustigarsi e a far voto di castità pur di riuscire ad avere un letto.
Il solo cocente li opprimeva, la salita non finiva mai e diveniva sempre più accidentata.
Una morte rapida ed indolore era un sogno vano!
Tarkil arrancava con orgoglio all’avanguardia, mentre Morgoth difendeva caparbiamente le retrovie…strisciando sulle ginocchia.( non era un bello spettacolo!)
Simpatici-distinti-turisti-escursionisti davano informazioni contrastanti tra loro: qualcuno assicurava che il rifugio si trovava a poco meno di 20 minuti (una festa iniziò tra i due bikers con prosecco, tartine ai gamberetti e signore in topless), altri a 40-50 minuti (l’idea del suicidio s’impadronì dei loro animi…lacrime di sangue sgorgavano dai loro occhi.)
L’agonia non aveva fine, senza speranza Tarkil continuava all’avanscoperta nella ricerca del rifugio e Morgoth, un puntino all’orizzonte, cominciava a chiedere l’estrema unzione!
Nel frattempo il movimento centrale di Tarkil perdeva colpi…e altri 20 punti in saccoccia (Tarkil passa in testa).
Ma ecco un tetto apparire dietro una curva…e poi una finestra e poi ancora una scritta:”Rif. Sennes 2126 m”!!!
Fu il delirio, Tarkil tornò indietro per avvisare il compagno moribondo, il quale in preda ad un attacco epilettico ritorna in vita e si prodiga in uno scatto furioso lasciando basito Tarkil, che preso alla sprovvista (dopo aver salutato i loro amici stambecchi) pensa: ma allora mi ha preso per il culo fino ad adesso!?!?” e si mette all’inseguimento del “Lazzaro Furioso”.
77 vergini innalzavano canti di gioia, escursionisti festanti gridavano al miracolo:i nostri eroi ce l’avevano fatta.
Ma giusto 2 m prima del rifugio il fortunato Tarkil consolidava la sua posizione in classifica con altri 10 punti, altra foratura.
Esattamente sull’ultima pietra prima del prato, cercando di contrastare lo scatto rabbioso di Morgoth (c’era una in palio birra in palio per chi fosse arrivato primo) pizzica la gomma posteriore e in 2 secondi netti la ruota è giù. (Classifica aggiornata: Tarkil 55 – Morgoth 25)

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Il paesaggio che si presentava ai loro occhi era stupendo, quasi lunare.

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Non c’era l’ombra di un pino, albero o altro tipo di arbusto, solo pascoli con massi enormi e sassi appollaiati su quelle alture meravigliose…il tramonto sarebbe stato di certo uno spettacolo da non perdere.

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Claudicanti, ma felici, i due moribondi si scaraventarono in camera accolti da una gradita sorpresa: il piumone più morbido del mondo…la pace dei sensi.
Il dopo cena fu dedicato alle carte, al ricordo della giornata trascorsa e a 4 fantastiche grappe alle mele (a testa), per poi fondarsi sotto i 3-4 piumoni, rubati dalle brande vicine per godersi al massimo la notte.
Alle 4:00 però uno yak (Morgoth) decise di alzarsi "delicatamente" per abbeverarsi con la logica conseguenza di svegliare il povero compagno, ma tutto questo trambusto dell’"animale" regalò ai due amici uno spettacolo indimenticabile: dalla finestra entrava un bagliore sovrannaturale e spostata la tendina l’altopiano si presentò inaspettatamente illuminato (la luna infatti non c’era).
Il bagliore delle stelle però riusciva ad illuminare tutto, i grossi massi nei prati riflettevano quella luce glaciale e le vette si stagliavano maestose contro il cielo.
Estasiati i due avventurieri richiusero gli occhi forse per la prima volta consapevoli che il loro sogno si stava realizzando; la montagna aveva ripagato la loro dura scalata e già non vedevano l’ora di rimettersi in sella.

Sabato 2 Agosto: Costapiana arriviamo!

Ore 7:30 sveglia, la colazione era a base di yogurt, latte, the, caffè, pane, burro, marmellata, fette biscottate, corn-flakes, salame, formaggio…mancavano solo i canederli!!
Dopo aver fatto lo zainone i due amici erano pronti a ripartire e dirigersi verso valle per poi risalire fino al Rif. Costa Piana.
La sera prima, per sicurezza, avevano chiuso i loro mostri con un lucchetto (un po’ sfigato per la verità), così tutti belli freschi si avvicinarono alle bighe e il solito Tarkil disse “Dove ho messo le chiavi?!”…un ombra di terrore calò sul volto di Morgoth: “Con chi cazzo sono venuto in vacanza?! Con un collione?!”
Dopo 1 ora di ricerche decisero di tranciare il lucchetto con un piccolo trancino “offerto” dal rifugio, 10 minuti buoni di insulti, bestemmie e sforzi disumani riuscirono a tagliare il lucchetto.
Inebriati dalla splendida mattinata che si stava aprendo, decisero di fare l’ultima foto al rifugio!

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Tarkil si incaricò della difficilissima operazione di riporre la macchinetta nello zaino: con abile mossa clicca l’unico pulsante che non doveva toccare, il pulsante del riavvolgimento automatico!
Un rumore tipo questo “cfsssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssss” iniziò a vibrarsi nell’aria insieme a 200 porchi di Morgoth, ben 15 foto erano state bruciate!! Morgoth aveva un unico scopo: ucciderlo!!
Senza batter ciglio Tarkil prende la biga e inizia a scappare più velocemente possibile (con 60 kg sulle spalle e 6 ore di salita dal giorno prima velocemente è una parola un po’ grossa…va beh dai!)
Iniziava la discesa più paurosa della loro storia di bikers: sassi, pietroni, ghiaia, rami, escursionisti…hanno trovato di tutto lungo la strada ma nulla li ha fermati …beh quasi nulla.
Perché il fortunatissimo Tarkil, non contento di essere primo in classifica, decise di accaparrarsi altri 10 punti bucando nuovamente! (Classifica aggiornata: Tarkil 65 – Morgoth 25)
Dopo aver sostituito l’ennesima camera d’aria, rimontarono in sella e poco prima di arrivare alla macchina, una voce, ormai familiare, riecheggiò nella valle “Porca troia o lasciato il tappino della forca al rifugio!!!”.(Ebbene sì, prima della discesa Tarkil decise di sgonfiare la forka, dimenticandosi di riavvitare il tappino della valvola)
Morgoth allibito dalla deficienza dl suo amico guardò il cielo e chiese “Perché?!Perché mi stai facendo questo Signore." (Classifica aggiornata: Tarkil 80 – Morgoth 25)
Arrivarono a valle e decisero di dirigersi verso un meccanico: il movimento di Tarkil doveva essere sistemato!
Dopo aver messo apposto tutto (10 eurozzi per mettere un po’ di grasso e fissare il movimento è una cosa esagerata…ma Cortina è Cortina!) ripartirono verso la loro meta.
L’obbiettivo era il Rif. Costapiana: un percorso misto di asfalto

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e sterrato

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di 7 Km circa alquanto ostico li attendeva!
L’asfalto rilasciava una temperatura assurda e il sole sopra di loro non era da meno!
La pendenza media del tragitto era del 12/13% e con uno zainone stracarico (di cose inutili) in spalla dava il suo contributo a sfiancare i già provati bikers.
Degna di nota la prestazione di Morgoth che volendo riscattare la brutta figura del giorno precedente spronò fin dall’inizio il compagno più provato, incitandolo e proponendosi all’avanscoperta!
Arrivati a destinazione, salutarono la famiglia che gestisce il rifugio (amici di Tarkil) e con grande soddisfazione si diressero verso le docce!
La giornata si trascinò lenta fino a cena, tra una partita a carte e un occhiata alle cartine per programmare gli itinerari del giorno seguente!
Con la sera arrivò anche la stanchezza e con lei la voglia di dormire…purtroppo la stanza assegnatagli era grande come uno sgabuzzino (2mx2mx3m) tanto che il profumo all’interno non poteva essere certo definito “Rugiada di bosco” ma piuttosto “Sudore di Yak in calore!!”.

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Da vero "FREERIDER ihe ihe ie" Morgoth non voleva saperne di togliersi protezioni e casco… “si sa mai che cada dal letto” aveva detto al suo compagno.. “il dirupo è sempre in agguato”!!!(Le 5 grappe caserecce avevano fatto effetto!!)

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Domenica 3 Agosto: “A fun day”!

La giornata prevedeva una mini escursione dedicata al FREERIDE puro: 4 km circa di salita e 400 m di dislivello dal rifugio per arrivare alla chiesetta di San Dionisio, da lì una discesa tutta adrenalina per far ritorno al “campo base”!
La salita iniziò subito a farsi sentire sulle gambe,

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la pendenza era del 13/14% circa e proseguiva tra sassi, rami e sentieri moooooolto stretti in cui i due erano costretti a portare la bici a mano!
Arrivati in cima, si goderono il panorama:l’Antelao in tutta la maestosità li faceva sentire piccoli.
Dopo pochi minuti arrivò in cima una simpatica coppia di vecchietti, presi malissimo (poveri).
Subito aprofittarono della vecchietta..["maiali cosa avete capito"]...e le chiesero di fargli una foto davanti alla chiesa:

Loro: "Signoraaaaaa scusi non è che ci fa una foto con la chiesetta alle spalle per favore?"
Signora: "Ara che bravi tosetti, dame qua che ve fasso na bea foto che si proprio bei"
Loro: "Signora mi RACCOMANDO che nella foto si veda bene la chiesetta"
Signora: "Si si non ve preocuppè, ghe pensi mi (licenza poetica)"
Loro: "Signora ma non è troppo vicina? Sicura che si vede la chiesa?"
Signora: "Ciò fioi, che sboro, ma me toì pal cueo? Ara che no si mia insemenia: se ve digo che sò bona non stè preocuparve...capio?"
Loro: "ehm...ehm...se lo dice lei ci fidiamo!!!"

Il risultato fu naturalmente pessimo: la chiesa si vedeva a metà!

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La discesa fu qualcosa di inimmaginabile, incoscienti del pericolo si lanciarono giù per un sentiero largo 60cm con dirupi al loro fianco

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e passaggi molto proibitivi tra rocce e
radici.
Non avrebbero mai creduto di riuscire a farla tutta in sella senza ammazzarsi, forse non erano così pippe come credevano all’inizio di questa vacanza!
Morgoth scese per primo e grazie alla sua Predator si scatenò in una discesa da manuale: diede veramente “spettacolo”, pezzi tecnici fatti alla grande con velocità davvero interessanti, droppando piccoli muri e schivando turisti impauriti con inaspettata abilità.
Tarkil cercò di tenergli testa con la sua mitica Jordan DH, non volendo esser da meno si impegnò pure lui governando magistralmente il mezzo (un cancello in ghisa ha rendimenti migliori), raggiungendo velocità notevoli visto il tracciato.
Da segnalare ai fini della classifica la foratura alla gomma anteriore di Morgoth. (Classifica aggiornata: Tarkil 80 – Morgoth 35)
La Giornata biciclettistica si concluse con questa piccola escursione, infatti a pranzo venne a trovarli una coppia di loro amici

(Gale e Martina)

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che, con molte difficoltà, riuscirono a salire lungo la strada con un CBR 600.
Il problema fu la strada che fatta in sella ad una moto da 140cv non era molto agevole: durante la salita incrociarono una navetta che scendeva a valle per andare a prendere dei turisti.
Nell'incrociare il Ducato, il provetto pilota (Gale) arrestò la bestia sul ciglio del dirupo per lasciarlo passare.
Martina, terrorizzata, con un notevole gesto atletico saltò giù dalla moto senza dir nulla al suo “consorte”, il quale tutto concentrato dalla strada e dal non finire per terra o giù per il burrone non si accorse di nulla (lei pesa circa 35 kg) e ripartendo tutto preso tra frizione e acceleratore. Lasciò la sua ragazza in mezzo alla strada!
Dopo 1 km di salita si voltò a controllare che Martina stesse bene ma...non c’era più.
Preso da un raputs di terrore girò la moto e scese ai 200 all'ora sullo sterrato: il suo incubo era che gli fosse caduta dalla moto.
Dopo 3 minuti di freno a mano, derapate e controsterzate ritrovò la sua amata in un lago di lacrime.
Non potete immaginare le risate che si fecero Tarkil e Morgoth al racconto dei due amici, tanto che per farsi perdonare decisero di offrire il dessert ai due sfortunati centauri.
Per fortuna la disavventura fu allietata dal buon cibo e dal magnifico panorama che li circondava, anche i due motociclisti furono estasiati da quel fantastico luogo e fecero ritorno in pianura felici per il tempo trascorso insieme.
Anche questa giornata giunse al termine, ormai i due bikers erano immersi in quello che un tempo era solo un sogno: gli sembrava di essere tra quelle montagne da lunghi giorni…non avrebbero mai voluto far ritorno a casa.
Là c’era tutto quello che desideravano: la MTB, la natura, la pace… e l’amicizia!
(A Tarkil per la verità mancava tanto anche la sua amata, anche se tentava di non darlo a vedere)

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Lunedì 4 Agosto: Il giorno perfetto

Quello che sarebbe stato l’ultimo giorno in sella alle loro MTB iniziò con l’alba più spettacolare che i due avevano mai visto.
Il disco infuocato lentamente compariva da dietro le pendici rocciose ad est e i raggi rossastri illuminavano maestosamente l’Antelao che si stagliava imponente contro un cielo di color blu cobalto.
La giornata prevedeva un’escursione ad “anello” che avrebbe riportato i due biker a far ritorno al Rif. Costapiana verso sera.
La prima parte della salita ripercorreva il sentierino fatto la mattina precedente verso la chiesetta di San Dionisio, quindi già testato dai due scalatori.
Tarkil tuttavia aveva preso molto a cuore la classifica a punti e volendo allungare ulteriormente il suo vantaggio decise di sacrificare la sua vita in quel sentiero per ottenere il massimo dei punti in un colpo solo!
La salita era alquanto ripida ed in un punto in cui la traccia si restringeva e i sassi rendevano difficoltoso l’avanzamento in sella, Tarkil, con abile mossa, sgancia la scarpa sinistra dai suoi mitici pedali a "sgancio rapido" e fulmineamente sgancia anche la scarpa destra dal pedale....ho detto:” sgancia anche la scarpa destra dal pedale”.….”TARKIL SGANCIA QUELLA CAZZO DI SCARPAAAAAAAAAAA!!!!”
La scena fu tanto comica quanto tragica: 2 m di uomo che inesorabilmente crollavano verso il dirupo.
Naturalmente scelse con cura il lato destro del pendio in quanto il suo unico pensiero in quel momento era capire perché il suo &lt;<infallibile>> pedale non aveva fatto il suo dovere e il pensare al fatto che stava rischiando la vita non lo sfiorava minimamente.
Negli occhi di Morgoth si impresse il terrore, vide il suo amico barcollare, inclinarsi e scomparire nel nulla.
Il tutto si svolse in pochi secondi, Morgoth, lasciando la bici al volo, corse verso il compagno per soccorrerlo, urlando:” Tarkiiiill…dove seiiiii!?!!?…come staiiiii!?!?!?”
Tarkil:”Bene.. se mi prendi la bici!
Ce l’aveva fatta, incredibile ma era salvo!
La scena che si presentò agli occhi di Morgoth era esilarante: un collione, bianco in volto, aggrappato ad un pino mignon e adagiato sopra un cespuglio di rovi, combatteva strenuamente contro la forza di gravità per tentare di sorreggere con le gambe la sua amata biga facendo in modo che non finisse in piazza a Tai di Cadore (600 m più a valle!).
Le conseguenze per fortuna non furono gravi:

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una botta con ferita al ginocchio di Tarkil e tanta paura, ma la classifica ebbe un sussulto non da poco, 50 punti in un colpo solo, ormai la “vittoria” era assicurata. (Classifica aggiornata: Tarkil 130 p – Morgoth 35 p).
Superato lo schock iniziale (Morgoth pensava già di far ritorno a Padova in MTB, visto che la macchina era di Tarkil) ripresero il cammino verso la chiesetta.

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Da lì i due bikers si infilarono giù per una discesa molto ripida e che decisero di affrontare per lunghi tratti a piedi, visto che già in salita avevano problemi a stare in sella.

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Arrivati al Rif. Antelao

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si diressero verso la cima del Monte Tranego

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per poi affrontare una bellissima mulattiera in discesa

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lunga circa 11 Km fino ad arrivare a Pieve di Cadore.

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Ma giunti alla fine della discesa vi fu un inaspettata sorpresa che lasciò deluso il povero Tarkil: Morgoth aveva accorciato le distanze in classifica.
La ruota di Morgoth non aveva retto al dolce peso del biker (che è conosciuto in tutto il Veneto per affrontare le discese sull’anteriore piuttosto che sbilanciarsi sul posteriore) e si era bucata.

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Ma il numero più incredibile l’aveva fatto perdendo il tappino/valvola della sacca idrica, ancora oggi scienziati di tutto il mondo si chiedono come ci sia riuscito, ma il mistero, sembra, rimarrà celato nei secoli. (Classifica aggiornata: Tarkil 130 p – Morgoth 60 p).
Ovviamente si presentò il problema di sopperire alla mancanza del tappino con qualche stratagemma e l’ingegno di Morgoth sfoderò la “Soluzione Finale”: legare la cannetta al caschetto in modo tale che non potesse gocciolare e allo stesso tempo fosse nella posizione più comoda per il biker nel momento in cui avesse avuto sete!

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Nel preciso istante in cui diede forma alla sua idea, un elicottero costruito con giunchi di bambù e fil di ferro e con un motore a fertilizzante, calò con un verricello di filo interdentale Richard Dean Anderson che si congratulò con “il genio” e gli conferì il premio: “Mac Gyver Dell’Anno” !
La giornata era splendida e il calore del sole ormai alto sfiancava i due compagni, tanto che decisero di avviarsi verso il Lago di Valle in cerca di un po’ di refrigerio.
Il lago era stupendo,

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il riflesso degli alberi e le montagne che si specchiavano ai suoi piedi lo rendevano di un verde smeraldo indescrivibile.
Dopo una breve sosta alla diga si diressero a pranzare alla foce di uno dei torrenti che affluivano al lago, Rio Vallesina, che formava una splendida spiaggia di sassi dove poter risposare: talmente rapiti dalla bellezza del posto in cui erano capitati decisero di interrompere l’escursione in MTB per trascorrere il resto del pomeriggio in riva al lago.
Il torrente, i sassi… come per incanto Tarkil e Morgoth si ritrovarono bambini e la fantasia cominciò a correre veloce.
Ogni piccola cosa dava il pretesto per inventarsi nuovi modi per divertirsi: l’acqua li invitava ad immergersi, i sassi a costruire dighe e si sfidavano a compiere evoluzioni, in MTB, sempre più difficili (considerando che erano entrambi in costume) lungo il corso del torrente.
Dalla loro fantasia malata scaturì l’idea di realizzare il “Calendario del Biker”, autoimmortalandosi in scatti degni di Discovery Channel e che ogni biker che si rispetti dovrebbe avere appeso nella sua camera:

IL CALENDARIO DEL BIKER

Gennaio
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Febbraio
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Marzo
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Aprile
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Maggio
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Giugno
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Luglio
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Agosto
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Settembre
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Ottobre
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Novembre
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Dicembre
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E anche quest’ultima giornata di fatica giunse al termine, con una salita verso il rifugio tranquilla e senza molte pretese, adatta al morale dei due compari che non vedevano l’ora di mettersi sotto il tavolo per la cena.
Il mangiare non tradì le aspettative risultando ottimo (come sempre a Costapiana) e fu, insieme all’ennesimo tramonto da cartolina, la conclusione perfetta per una giornata…perfetta!!

Martedì 5 Agosto: …si torna a casa!

La vacanza era finita, ormai gli zaini erano pronti e restavano solo i 7 Km di discesa fino alla macchina e poi i due amici avrebbero fatto ritorno a casa.
Per entrambi era stata un’esperienza indimenticabile, una delle più belle vacanze che avessero mai fatto e le emozioni provate in quei 5 giorni li avrebbero di sicuro accompagnati per lungo tempo: i fantastici paesaggi, le risate in compagnia, il dolore x i Km macinati, le deliziose mangiate con i piatti tipici di quei luoghi, le facce incontrate lungo il cammino, le cadute, i gestori dei rifugi e le loro storie sulla montagna, le amate MTB e la nostalgia per le persone che erano rimaste a casa e con cui avrebbero voluto condividere tutto questo.
Il sogno si era realizzato e mentre scendevano dolcemente verso valle con le bighe libere di correre veloci sull’asfalto levigato, già progettavano la prossima avventura!!
 

blu

Biker infernalis
22/11/02
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casalgrande alto (RE)
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:smile: :smile: :smile:

che coppia scoppiata che siete!! :smile: :smile:

ci sono dei punti (soprattuttol'1 il 2 e il 3 AGOSTO) che mi hanno fatto troppo ridere!!

...e il pezzo che mi è piaciuto di più è stato quando hai descritto l'emozione di vedere la luce delle stelle....
...meraviglioso. per un attimo mi sono ritufatta in ricordi di nottate passate così.. in veglia sotto il cielo stellato..(grassie grassie..:cry: oltre che ridere mi avete commosso..)

...e poi di NUOVO a ridere...

BElla la foto della chiesetta alle vostre spalle... :smile: :smile:

:smile:
rido ancora...

per non parlare del calendario... :smile:
a proposito: maggio è uguale a Novembre...:maremmac: (o giù di lì..) :smile: :smile:

complimenti!
 

Tarkil

Biker superioris
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Grazie di cuore :eek: :oops:, è stato un lavoraccio :mrgreen:

blu ha scritto:
a proposito: maggio è uguale a Novembre...:maremmac: (o giù di lì..) :smile: :smile:

complimenti!

Si mi son accorto anch'io, cmq l'ho sistemata!!
Grazie ancora x aver avuto la pazienza di leggerlo tutto!! :-o
 

Tarkil

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met ha scritto:
fatto anch io quel giro e devo dire che ci mi sono diveritito un sacco...
era il 96 e mi piacerebbe rifarlo in freeride version! :-)

Beh quest'estate stiamo organizzando per fare una cosa simile sempre da quelle parti...probabilmente più veso la Val Zordana (spero di aver scritto giusto), magari facendo un bel gruppetto...naturalmente chi si vuol aggregare è ben accetto! o-o
 

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