Una sera

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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rooby-doo

Biker forumensus
7/8/03
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Ai margini di Côni in via Trullallero
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Graziella
Una sera di tanto tempo fa - prima che tu nascessi bimba mia - un uomo se ne stava appoggiato al palo di un lampione. Era una serata calda ma senza stelle, e l'uomo fumava divertito una nazionale senza filtro, nodosa come la mano che la stringeva.
Mugolando a mo' di moto, il bambino in bicicletta disegnava ampi cerchi sul cemento, andando di volta in volta ad intingere le ruote in una gran pozzanghera, unico ricordo del breve temporale pomeridiano. Una vecchina con il suo cane osservava divertita la scena. Dalla foga con cui annaspava l'animale, non si capiva bene chi tra i due portava ed era portato a spasso.
Poi il bimbo si fermò: era arrivato il momento per cui erano scesi in piazzetta. Sotto gli occhi incuriositi dell'anziana, trafficando di chiave inglese e bulloni si misero insieme al lavoro.
Voilà, le rotelle erano andate. Seguì un silenzio imbarazzante.
Seduto sulla sella il bimbo provò a spingere sui pedali, ma non era così semplice come credeva: pochi centimetri, le gambe si bloccarono e giù per terra. Gli occhi si riempirono di lacrime, non per il dolore ma per la rabbia. Un braccio teso gli venne in aiuto. Pazientemente l'uomo lo rimise in piedi. Una mano serrò forte la sella, la forza di gravita fu vinta e i due cominciarono a muoversi.
Be', certamente così era più facile, ma la paura di cadere rimaneva. Di tanto in tanto, al variare della velocità, la bici ondeggiava paurosamente lasciando sul cemento disordinate serpentine. E si tornava per terra.
Ok, il più è fatto - pensò il piccolo - il segreto è la velocità, non c'è equilibrio senza velocità!
I successivi tentativi andarono un po' meglio. La bici cominciava ad andare dove voleva il bimbo, anche se l'uomo, chino dietro di lui, rimaneva sempre il principale artefice dello stare in piedi.
Pausa, era necessaria una pausa per prendere fiato. L'uomo si accese un'altra sigaretta, il bambino aspettò che la terminasse senza staccare gli occhi dal recalcitrante mezzo: sentiva che mancava veramente poco.
I due si scambiarono poche parole, poi tornarono in posizione.
Il bambino pedalava ora più disinvolto, avvertiva lo sforzo della mano dietro il sellino più lieve e si sentiva al sicuro da altre cadute. Improvvisamente si accorse di aver fatto parecchia strada, eppure era tutt'altro che stanco. Disegnò un'ampia curva e solo allora lo vide. L'uomo al fondo della piazza lo guardava soddisfatto, con un braccio alzato in segno di saluto. Stava pedalando tutto solo!
L'euforia gli fece frullare ancor di più le gambe, mentre l'aria frizzante della sera gli picchiettava viso e mani. In breve tempo fu davanti all'uomo e non ci fu tempo di frenare. Ancora per terra!
Con un gran sorriso, l'uomo lo prese tra le braccia e lo strinse forte: erano entrambi compiaciuti del risultato ottenuto.
A distanza di pochi mesi, un terribile incidente divise per sempre il bambino da quell'uomo.
Il bambino col tempo diventò uomo, ma non scordò mai quella sera.
Ancor oggi va in bicicletta e spesso gli capita, così come nelle scelte di tutti i giorni, di sentire di nuovo la forza di quella mano che lo guida.
Anche perché il segreto sta tutto lì: "La vita è come un drop, non sempre si resta in piedi. L’importante è avere vicino qualcuno che ti aiuti a rialzarti!"

A mio papà.
 

Scafoman

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2/11/02
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Grazie Ruby.....
In questo momento di cacca per me hai fatto riemergere un ricordo così nascosto che penavo di averlo perso e mi hai fatto sorridere.
La mia prima volta senza rotelle e mio padre che mi dava manforte...
Grazie grazie grazie.
Bella davvero.
Ciao
 

Fraska

Biker velocissimus
20/5/03
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Adesso FANTIC XF1 INTEGRA 180 RACE
Grazie, mi hai fatto ricordare in maniera vivida il mio uomo dietro la sella, mio zio, anche lui non rimase molto a vedermi pedalare, ma credo che entrambi ci guardino e siano felici del loro lavoro.
Ancora complimenti.
Ciao
Simone
 

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