Nessuna sveglia, nessun orario di ritrovo, nessun motivo per andare a letto la sera prima, nessuna speranza di bello o brutto tempo. Nessuna limitazione, nessuna costrizione, nessun impegno.
Tutto il tempo, il TUO tempo. :-?
Sveglia naturale, cosa c'è di meglio?
Con comodo mi ripiglio, mi lavo e faccio colazione.
La Stè (mia madre): Programmi della giornata?
Lo skazzo biker: Penso di partire tra un po', poi non so
Stè:Torni a pranzo?
Io: forse sì, forse no, porto via cioccolato e cash per eventuali soste
Stè: anche se mi facessi sapere qualcosa non sarebbe male:
Io:...
Stè: Ma non sembri molto in vena di pedalare, non è che te l'ha ordinato il dottore!
Io: è così tutte le mattine, è solo che normalmente non ci vediamo...
Riempio lo zaino (avete capito bene, ho abbandonato il fedele marsupio :shock: )e parto, meta prevista Erna o da quelle parti.
Incomincio la salita, non mi adeguo al ritmo di nessuno, non mi regolo in base a nessun traguardo epico, vado fin quando riesco, poi cercherò un qualche sentiero noto.
Ed eccomi al piazzale della funivia di Erna, ormai il GPM della giornata è deciso, Campo dè Boi. Da lì parte una di quelle discese "complete" Tratti veloci e larghi che si alternano a pezzi in libera a pezzi tecnici e al solito pezzo finale di scalinate e via dicendo :-?
Il panorama che si può godere dentro a questa fredda vallettina è spettacolare, la giornata è di quelle dove non c'è mezza nuvola in cielo e la foschia è ridotta a zero.
Dalla mia posizione di rilievo, raggiunta dopo aver attraversato un umido ponticello fatto di vecchie assi di legno sotto cui scorre impetuoso un ruscello che, inevitabilmente diverrà fiume (e via dicendo), scorgo Lecco, il lago e le rocciose montagne che fanno da contorno, quasi a cullare la città, nonostante essa si stia pian piano impossessando dei verdi prati.
La natura che, nonostante sua figlia sia una bastarda, le vuole comunque bene.
Dopo essermi bardato per la discesa, per la prima volta, monto una telecamerina on board......voglio vedere cosa ne sarà del mio giro su un computer.
Ho riscoperto una cosa che mi mancava da un po' di tempo, quelle uscite senza tempo, senza vincoli, senza dover aspettare nessuno e senza dover essere aspettato da nessuno.
Una dimensione a parte, via da tutti, nella natura ad aspettare un raggio di sole che arrivi a riscaldare un pochino il freddo sentiero.
Nel rumoroso silenzio della natura, fatto di frusciare di foglie e di scorrere d'acqua.
Veloce come il vento, con il vento.
Via da tutto e da tutti.
Tutto il tempo, il TUO tempo. :-?
Sveglia naturale, cosa c'è di meglio?
Con comodo mi ripiglio, mi lavo e faccio colazione.
La Stè (mia madre): Programmi della giornata?
Lo skazzo biker: Penso di partire tra un po', poi non so
Stè:Torni a pranzo?
Io: forse sì, forse no, porto via cioccolato e cash per eventuali soste
Stè: anche se mi facessi sapere qualcosa non sarebbe male:
Io:...
Stè: Ma non sembri molto in vena di pedalare, non è che te l'ha ordinato il dottore!
Io: è così tutte le mattine, è solo che normalmente non ci vediamo...
Riempio lo zaino (avete capito bene, ho abbandonato il fedele marsupio :shock: )e parto, meta prevista Erna o da quelle parti.
Incomincio la salita, non mi adeguo al ritmo di nessuno, non mi regolo in base a nessun traguardo epico, vado fin quando riesco, poi cercherò un qualche sentiero noto.
Ed eccomi al piazzale della funivia di Erna, ormai il GPM della giornata è deciso, Campo dè Boi. Da lì parte una di quelle discese "complete" Tratti veloci e larghi che si alternano a pezzi in libera a pezzi tecnici e al solito pezzo finale di scalinate e via dicendo :-?
Il panorama che si può godere dentro a questa fredda vallettina è spettacolare, la giornata è di quelle dove non c'è mezza nuvola in cielo e la foschia è ridotta a zero.
Dalla mia posizione di rilievo, raggiunta dopo aver attraversato un umido ponticello fatto di vecchie assi di legno sotto cui scorre impetuoso un ruscello che, inevitabilmente diverrà fiume (e via dicendo), scorgo Lecco, il lago e le rocciose montagne che fanno da contorno, quasi a cullare la città, nonostante essa si stia pian piano impossessando dei verdi prati.
La natura che, nonostante sua figlia sia una bastarda, le vuole comunque bene.
Dopo essermi bardato per la discesa, per la prima volta, monto una telecamerina on board......voglio vedere cosa ne sarà del mio giro su un computer.
Ho riscoperto una cosa che mi mancava da un po' di tempo, quelle uscite senza tempo, senza vincoli, senza dover aspettare nessuno e senza dover essere aspettato da nessuno.
Una dimensione a parte, via da tutti, nella natura ad aspettare un raggio di sole che arrivi a riscaldare un pochino il freddo sentiero.
Nel rumoroso silenzio della natura, fatto di frusciare di foglie e di scorrere d'acqua.
Veloce come il vento, con il vento.
Via da tutto e da tutti.