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Una "cadrega" ( e una mtb ) al Campo Base Everest

selvatiko

Biker novus
6/8/06
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Una MTB e una “cadrega” in Nepal...

E’ la cronaca di un viaggio in Nepal particolare, questa mia avventura, non nuovo ad imprese del genere. E, come per le altre, ecco serate spese tra il garage con amici e il “biciclettaio” lariano di fiducia per sviluppare l’ idea e arrivare alla vera protagonista al pari dell amata bicicletta : una “cadrega“.

Proprio così, una sedia, di quelle pieghevoli in metallo da pochi euro, adattata alla bisogna, tagliata, saldata, rinforzata e pitturata. Una sedia da utilizzare come portantina ( diventa con pochi accessori e in pochi secondi anche un carrello da trainare ) per caricare agevolmente, per quanto agevole possa esserlo, la fida mountain bike lungo il sentiero trekking del Campo Base Everest a 5.540 Mt.

Una giacca pesante, un saccoletto per affrontare le notti di un periodo ( Febbraio scorso ) non troppo indicato per quelle altitudini, un pannello solare e poco altro. Ventiquattro chilogrammi complessivi come indicato sulla bilancia al momento di prendere il volo interno che, dalla capitale Kathmandù, portava il nostro “selvatiko” ( questo il mio nick-name, www.selvatiko.com il mio sito internet ) ai 2.800 mt di Lukla, classica base di partenza per i trekking di quel versante Himalayano.

Ha così inizio l’ avventura, una lunga scarpinata, un continuo salire e scendere di quota e, comunque, sempre intorno, se non oltre i 3.500 metri. Una cifra importante che, se non porta il “mal di montagna“, non regala sconti, il fiato si fa corto e i chilogrammi si sentono tutti, specie poi se, per realizzare un discreto video-report, si è costretti a percorrere tratti due o più volte, non fosse altro per recuperare telecamera e treppiede; unica soluzione possibile in un viaggio affrontato in solitaria.

E, salendo, pochi i momenti concessi “al pedalato”, per via di gradinate e/o sentieri stretti, ripidi e sporcati da pietre, ponti sospesi, e….militari. Già, l’ esercito, il primo problema, il vero ostacolo verso il successo e il raggiungimento dell’ obiettivo. Una situazione politica tesissima ( erano i giorni in cui di Nepal si sentiva qualcosa attraverso le nostre Tv ) e l’ ottusità di un graduato hanno fatto si che il viaggio terminasse anzitempo, in un lodge a 4.500 metri, dove, inseguito e minacciato poche erano le alternative.

Un assurda legge a vietare l’ ingresso alla Riserva per le biciclette ( anche se trasportate ndr ), i pochissimi turisti in circolazione dato il “fuori stagione”, e, come già detto, la non trascurabile guerra interna tra ribelli maoisti e i soldati del Re, hanno portato a più miti consigli e suggerito un mesto ritorno a valle.

Avrebbe avuto poco senso salire lassù senza la bicicletta, senza la cadrega, e, in segno di rispetto verso gli sponsor a supporto dell’ impresa, la sofferta decisione. Non ultimo il voler tutelare per certi versi i gestori del lodge, minacciati anch’ essi se solo si fosse optato per proseguire. Meglio quindi avanzare del tempo da dedicare al fine benefico che questo viaggio si era riproposto.

Così, a malincuore, la discesa a valle, resa un poco meno sofferta per via dei parecchi tratti in fuoristrada percorsi in sella, incrociando colonne di portatori e di yack, indispensabili per assicurare ai vari rifugi il necessario per ospitare visitatori nella stagione che andava a cominciare.

Un ritorno in città, in una Kathmandù vittima del coprifuoco, l’ aria tesa da scontri quotidiani per i quali si contavano vittime sui giornali locali e un rientro in Italia anticipato causa problemi in famiglia...

Ad oggi, ciò che prevale è un senso di rivincita per il “torto subito” ; non è da escludere un mio ritorno entro l’ anno a tentare qualcosa di più sorprendente, in barba all’ assurdo divieto e per proseguire nell’ opera di solidarietà intavolata con due istituti scolastici del Paese. Tempo, ma soprattutto, budget, permettendo.

Mauro - SELVATIKO www.selvatiko.com
 

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selvatiko

Biker novus
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www.selvatiko.com
Marco, mi sa che ho pasticciato, ma alla fine je l'ho fatta....

Da oggi non vi liberate più.....
ps : gacchè pastrugno al piccì ti inserirò d ufficio un bel linkONE alle
mie pagine web....

controlla che per sera sei on line, promesso, o pago birra/pegno

Mauro SELVATIKO
 

marco

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la sezione link non funziona ancora, quindi aspetta un po' che è meglio
 

tostarello

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complimenti per la cadrega, per l'impresa (anche se forzatamente interrotta) e benvenuto nel forum o-o
 

XANDER

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il Verde Mugello
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Immenso!!!!!

Coltivare un sogno, concretizzare un progetto folle, rischiare le penne per metterlo in pratica, GRANDISSIMISSIMO BIKER!!!


Dove si possono vedere altre immagini e il video?
 

selvatiko

Biker novus
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como
www.selvatiko.com
Per te, e per chi non c ha fatto caso, il sito dove veder due foto in più è www.selvatiko.com, con la preparazione cadrega-compresa....

Per un video...a breve metterò spezzoni sempre sul mio sito, ma visti i miei tempi...è meglio se ti spedisco un ciddì !!! ( senza problemi vai sul sito e mi mandi 'na mail con l addressssss )

Oh, è gratissss, son mica qui a "gabbarvi"....( naturalmente se non son 12mila richieste !!


Ps : ci si aggiorna con il fine settimana, domani inforco la bici e vado a cercar funghi in alto lago ( como ).

saluti a tùcc
 

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