Una brutta esperienza! Cosa NON fare durante un'uscita.

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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maxilconte

Biker infernalis
8/2/06
1.945
15
0
Trieste
www.triestefreeride.it
Location: Isola di Hvar, Croazia
Periodo: 14 agosto 2007

Decido di prendermi una mattinata di ferie dalle... ferie con moglie e figlia al mare. Stamattina pedalo! Con calma faccio colazione e esco alle 10.
Prima caxxata.
Guardo la carta e decido il percorso. Per spiegarlo in due parole immaginatevi un rettangolo: in basso a sinistra ponete la lettera A, poi in senso antiorario B, C e D.
Bene, da A a B sono 5 km di asfalto in salita (nulla di grave). Da B a C in auto si passa attraverso un tunnel VIETATO alle bici. Per evitare il tunnel si passa SOPRA la montagna su sterrato panoramico.
Ok, questo era uno degli scopi dell'uscita, mica siamo bitumari :loll:!
Quindi raggiunto B inizia la VERA salita. Pedalo e ammiro il mare, le barche... ma fa caldo, tanto caldo. Saranno almeno 30-32 gradi, non ci sono alberi, non c'è vento e in alcuni tornanti l'effetto "caldaia" è insopportabile. La strada si impenna. Sudo, sudo tanto. Arrivo ad una sella. Prendo al volo la scusa di scattare un paio di foto per riposarmi un po' e bere un goccio. Bene, ormai dovrei essere quasi sù. Riparto, ancora un paio di strappetti e raggiungo il passo a 550 m slm (partendo dal mio paesino, che abbiamo chiamato A, posto al livello del mare). Vista splendida. Ops non mi sono messo la crema solare. Pazienza, tanto sono già abbronzato! Comincia la discesa. Molto bella, su questo versante le pendenze sembrano meno marcate (forse perchè non devo pedalare? :mrgreen:) e ci sono molti alberi che con la loro ombra alleviano la calura. "Però, guarda che colore rossastro che stanno assumendo braccia e gambe!"
A metà della discesa buco, PROPRIO mentre sto incrociando due bikers che salgono. Scendo, giro sottosopra la bici e i tipi si affiancano. Mezzo sorriso e ... nulla! Voglio dire, ho bucato su una strada di montagna senza nessuno in giro e questi non mi danno nemmeno un cenno!?!?!? Vabbeh. Cambio la gomma e riparto. Raggiungo il punto C dove lo sterrato si unisce all'asfalto all'inizio della galleria dal versante opposto al mio. Incrocio altri tre "bikers" che stanno spingendo le bici: un tizio e due ragazze (carine). Scambiamo due parole in inglese e spiego che la salita è lunga e in certi punti ardua. Volevo far loro capire che se stavano spingendo già nei primi 200 m. forse era il caso che lasciassero perdere... Mi dicono "OK, no problem" e ognuno per la sua strada. Poi tra loro parlano in italiano e mi vergogno per non averli individuati come "italici" fin da subito (ho a che fare giornalmente con stranieri di varie nazionalità!).
Da C a D sono un 6-7 km di saliscendi su alfalto.
Piacevoli. Raggiunto D mi riposo, finisco la borraccia ("tanto ho ancora una bottigliONA da mezzo litro!), mangio un po' di biscotti e guardo la strada che mi aspetta. Da qui devo risalire fino a 650 m slm circa per poi ridiscendere verso A. In teoria. Già.
Lo sterrato che sale sembra simpatico. Da qui.
Riparto e subito la strada si impenna. Fa caldo, forse più di prima e sudo, sudo tanto. La strada si impenna TALMENTE che l'hanno cementata! Quasi ogni pedalata fa alzare la ruota davanti! Ed è assolutamente costante! Dopo una ventina di minuti trovo una cappelletta. Mi fermo e con scuse artistiche entro, all'ombra. Non c'è nulla ed è utilizzata come deposito per sacchi di cemento. Intacco la bottiglietta d'acqua che "tanto sono a metà". Riparto e la strada persevera. Tò, non sudo più ma le gambe continuano a pompare. Incrocio un gippone carico di turisti che mi scattano alcune foto. Sono molto stanco, pressochè ustionato e mi sono stufato! Comincio ad usare il trucchetto: "non mi fermo fino alla prossima curva, beh, ora finisco questa rampa, ok, adesso fino al tornante e poi basta..." Finalmente arrivo alla meta: un bivio su una sella dove a destra si va verso un monastero, a sinistra verso un'altro monte e dritto verso il mio amato paesino! Ok, non c'è la strada ma un sentiero che non si vede ma son troppo stanco e felice per preoccuparmene. Devo sedermi un attimo sotto un albero perchè il cuore comincia a pompare un po' troppo. Finisco l'acqua. Mi riposo e valuto che effettivamente il sentiero è solo accennato, pieno di rovi e probabilmente non utilizzato da parecchio. Ma io avevo chiaramente visto (da casa mia!) una strada che portava sulla cima di questo cacchio di monte!!! Comincerà un po' più in là. Pedalo per un kilometro sulla strada di destra, in piano. Nulla. Torno al bivio e pedalo per un kilometro sulla strada di sinistra. Nulla. Comincio a valutare che: ho finito l'acqua, sono distrutto, è l'una di pomeriggio e il sole picchia duro e le mie parti esposte stanno assumendo colorazioni preoccupanti. Torno al bivio. Senza incazzarmi mi metto l'animo in pace e considero (!) di farmi il sentiero per 600 m (di dislivello) in discesa con la bici in spalla. TUTTO pur di finire 'sto incubo! Avessi la mia Stinkazza potrebbe anche essere divertente ma il sentiero è realmente impraticabile per una bici da xc. Comincio a scendere e dopo dieci minuti guardo il fianco della montagna alla mia destra e vedo una strada! Ma allora esiste! Caxxo che esiste! Risalgo per il sentiero, sempre con la bici in spalla, e raggiungo di nuovo il bivio. Comincio a pedalare sulla strada di destra. Un paio di kilometri in piano e l'incubo ricomincia: cemento e pendenze impossibili sotto il sole! Tieni duro che fra un po' trovi la strada. Non ce la faccio più ma col caxxo che scendo e spingo. Ormai non sudo più da un'oretta. Là in fondo c'è un bivio: a sinistra un... sentiero che scende e a destra una fattoria. Non penso ad altro che all'ACQUA. Fuori dalla fattoria ci sono due auto; provo a chiamare più volte e nessuno risponde. Ho sete e NON ESISTONO STRADE CHE SCENDONO!
A questo punto l'unica soluzione LOGICA è quella di scendere velocemente per la strada che ho percorso per cercare qualcosa da bere! Giro la bici e scendo pregando di non bucare. Raggiungo il primo paese e visto che sono le 14 non c'è nessuno in giro. Non ci sono bar nè negozi. Ok, andiamo al prossimo. Stessa situazione. Ora devo risalire su alfalto per raggiungere l'imbocco del tunnel. Vedo una piccola officina aperta e mi lancio dentro, "VODA!!!" (acqua). Mi indica il bagno e sotto il suo sguardo attonito mi bevo un litro d'acqua. Ringrazio, esco rinfrancato e mi dirigo al tunnel (vietato alle bici: OVVIAMENTE non è nemmeno da considerare l'ipotesi di una risalita e ridiscesa per lo sterrato affrontato la mattina!!!). Attendo un quarto d'ora finchè arrivano due italiani con una punto con portabici che gentilissimi mi traghettano dall'altro lato. Ok, ora è tutta discesa e falsopiano. Mi lancio spavaldo raggiungendo i 52-55-57 kmh. Poi inizia il falsopiano e ho un forte vento contro! Ok, ultimi kilometri imprecando e arrivo a casa!
Totale percorso: 45 km

Tutto sbagliato: sono partito troppo tardi, non ho portato acqua a sufficienza e non ho valutato attentamente il percorso.

Esempio da non imitare.

Salut
 

tostarello

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finchè se po' raccontà...è tutta esperienza

e poi resta il ricordo di una giornata particolare

o-o
 

geppo960

Biker grossissimus
23/6/03
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Roma NW
www.ebic.it
finchè se po' raccontà...è tutta esperienza
e poi resta il ricordo di una giornata particolare
Giusto. Vuoi mettere quando sarai vecchietto e racconterai la storia
ai nipotini davanti al caminetto, quanto sarà d'effetto ? :))):

Cmq si possono leggere tutti i topic del mondo, ma tanto se negli
errori non ci si casca di persona non si capirà mai l'importanza di
averle passate di persona le cose.
o-o
 

Bomber70

Biker grossissimus
Son cose che fanno parte del nostro sport.

Io una volta in Maremma, mi son trovato il sntiero che finiva nel nulla!

...azz...avevo pure pianificato il giorno prima, solo che il sentiero era segnato sulla carta.

Avevo pure un torrente davanti, troppo largo e profondo per tentarne l'attraversamento, così ho dovuto fare tutto un giro, allungando di 30 km.

Poi si è alzata la brezza dal mare, ovviamente in faccia, tanto forte da costringermi a scalare i rapporti come se fossi in salita.

Mi ha prosciugato, ho finito l'acqua dello zaino (3 litri, mai successo), a 2 km da casa, prima di svenire ho trovato una fontana e ci ho pure fatto la doccia da quanto ero disseccato.

Alla fine, dovevo tornare alle 11, son tornato alle 15.

La prossima volta mi informerò pure sui venti ed i loro orari
 

geppo960

Biker grossissimus
23/6/03
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Anche io una volta. Stranamente in maremma anche io (alto lazio).
Mentre d'estate facevo un percorso creato da me sul computer, mi son trovato di fronte un bel cancellone di una villa non aggirabile su sentiero tracciato sulle igm.
Mezz'ora per trovare un'altrernativa, allungo di una 10 di km, successivamente
imbocco un vecchio tratturo credo non più utilizzato da almeno 10 anni, rovi e spine
mi hanno praticamente fustigato gambe e braccia, acqua finita, tafani che m'hanno divorato, doppia foratura, son tornato al campeggio che parevo reduce dal vietnam.
Ma mi son divertito lo stesso. :-?
La traccia pero' l'ho buttata. Improponibile.:cry:

o-o
 

ciccione

Biker velocissimus
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Giusto. Vuoi mettere quando sarai vecchietto e racconterai la storia
ai nipotini davanti al caminetto, quanto sarà d'effetto ? :))):o-o

Loro ti diranno
"......cooossaaa??
Per spostarti da un luogo all'altro esisteva un attrezzo chiamato velocipide e che funzionava utilizzando la forza impressa dagli arti inferiori???? ...
ma caro nonno ...... adesso tramite il web fai una connessione wireless con un framework di sistemi ed in un attimo ti ritrovi in virtual reality in un a località mai vista prima. Sei proprio VECCHIO!!"
 

geppo960

Biker grossissimus
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Loro ti diranno
"......cooossaaa??
Per spostarti da un luogo all'altro esisteva un attrezzo chiamato velocipide e che funzionava utilizzando la forza impressa dagli arti inferiori???? ...
ma caro nonno ...... adesso tramite il web fai una connessione wireless con un framework di sistemi ed in un attimo ti ritrovi in virtual reality in un a località mai vista prima. Sei proprio VECCHIO!!"

Allora io prenderò l'ultimo modello psp a raggi gamma e glielo spaccherò in testa, poi inforcherò la mia btwin modello JHJ e me ne andrò a fare una salitella su Marte.
:))):
 

Bomber70

Biker grossissimus
Quante volte, nel mezzo di colline boscose ho chiamato mia moglie così:

-Ciao, sono io.
-Ciao, dove sei?
-Non lo so. Da qualche parte tra **** e ***, credo, ma non ne sono più sicuro.
-Quando torni?
-Tra 2 ore, penso (nota: ero fuori da almeno 3).
-@*§#:fatti-so::sculacci::pirletto::twisted:ecc. ecc.
 

sterro

Biker paradisiacus
10/11/06
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E' vero, quale biker non c'è cascato?!
E' un po' una delle nostre caratteristiche quella di voler scovare nuovi percorsi, ad ogni bivio domandarsi "ma di la dove porta?", oppure programmare un giro teorico (sulla carta) o pensare di ricordarsi un vecchio percorso fatto anni prima, poi la memoria o la vegetazione o i taglialegna o i proprietari terrieri che recintano causano lo smarrimento del povero tapino!
Il mio più catastrofico caso avvenne diversi anni fa sulle colline sopra Castiglione della Pescaia in una bella (e assolata!) giornata di Agosto.
Con un amico alla prima uscita (!) decido di fare un giro provato in occasione di un piccolo raduno locale, un po' impegnativo, si doveva arrivare fino a Tirli (400 mt) ma molto bello e panoramico.
Partiamo senza fretta la mattina ed iniziamo ad inerpicarci su quei bei viottoli in collina, Carlo non ha esperienza, ma è uno sportivo per cui non ha problemi ad adeguarsi al mio passo turistico, e così, chiacchierando e godendoci lo spettacolo arriviamo oltre Tirli.
In un sentiero ho la sensazione e il vago ricordo di dover girare a dx per imboccare un divertente single in discesa... ma non si vede, forse è più avanti... certo però che questo percorso non mi sembra di averlo mai fatto...cmq è piacevole, via andiamo avanti! E così pedaliamo e pedaliamo finchè non troviamo una bella discesa che percorriamo fino a che non finisce nel... nulla! Così, di punto in bianco, la stradina finisce contro un muro di macchia impenetrabile! Per forza dobbiamo tornare indietro, in salita, sotto un sole cocente, l'acqua e i merendini finiscono, come pure le energie di Carlo e anch'io comincio ad andare in depressione: mi secca enormemente aver coinvolto l'amico in una situazione del genere e non vedo una via d'uscita !
"Fortunatamente" buchiamo 2 volte, il che ci tira su di morale :-( , lui non ha la camera di scorta per cui riparo con toppa, la sete è notevole, ci avventiamo sulle more come lupi su un agnello, vedere il mare dagli scorci tra la macchia così vicino e non poterlo raggiungere ci abbacchia ancor più...
In questo nostro peregrinare (tutte le salite a piedi) ci imbattiamo in un nastrino bianco e rosso attaccato ad un ramo basso! E' fatta Carlo ! O in un verso o nell'altro, seguendo il percorso della gara, ne usciamo di sicuro.
Infatti seguendo scrupolosamente i segnali arriviamo al tanto sospirato (stavolta) asfalto, dopo aver rimesso tutte le more divorate. Troviamo anche una fontanella che ci rimette al mondo e rientriamo a Castiglione verso le 16 dove incontro un amico che, prendendomi un po' per il c., mi avverte di contattare immediatamente mia moglie che, non vedendomi rientrare per l'ora + o- indicata, aveva pensato bene di rivolgersi ai Carabinieri !!!!
Vi lascio immaginare il mio stato d'animo alla vista della mia metà disperata,per metà piangente e per l'altra incazzata nera (non avrei saputo quale parte era peggio), della suocera con ghigno, dei figli frastornati, del comandante dei carabinieri col sorrisetto dal quale sono dovuto recarmi per dimostrare che ero tornato... quasi quasi mi sarei ridato alla macchia!!!
Il giorno dopo comprai un grosso e pesante mattoncino nero che mi spacciarono per telefono portatile...

Ah, ritornato sul posto giorni dopo, ebbe modo di constatare che il single era perfettamente nascosto da un cespuglio cresciuto al suo ingresso...l'avrei bruciato!
Il Carlo, pur restandomi amico, non ha più voluto sentir parlate di mtb, d'altronde come altri miei amici ... ma questa è un'altra storia...
 

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