Ciao ragazzi
sono reduce da una brutta caduta occorsami un paio di settimane fa e riesco adesso a malpena a mettermi davanti al computer.
Anche se non è la prima volta che cado di sicuro non pensavo che una tranquilla passeggiata con la mia Coiler mi potesse portare a correre un tale rischio.
Stavo percorrendo un sentiero nuovo sul monte Canto e d'un tratto ho sentito i pedali indurirsi e la ruota posteriore che si bloccava e poi il nulla....
La memoria riparte dal momento in cui mi sto cercando di risciacquare il viso in una cascina dove un signore mi urla che devo andare di corsa all'ospedale,io penso di vivere un brutto incubo da dove presto mi sveglierò.
Durante la corsa all'ospedale comincio a rendermi conto che tutto è vero ma non riesco ancora a capacitarmi della cosa.
Morale: mi ritrovo con tre ferite non da poco sul viso, il naso rotto ed il polso destro pure ; ho volato atterrando di muso!
Lo scoramento nei primi giorni é stato grande anche perchè ci si sente in colpa per la preoccupazione che dai alla famiglia (sono padre di 2 bambine) e per cosa? per un giro in MTB.
La mia preoccupazione più grossa, visto il vuoto di memoria, era che la caduta fosse dovuta al cedimento del tubo sterzo della mia fottutissima Kona di cui ai thread nell'angolo della verità e che ho riparato da me.
Una volta recuperata la bike, che il mio soccorritore (non lo ringrazierò mai a sufficienza) dice di aver trovato sul sentiero a circa 1 Km dalla sua cascina, ho potuto appurare che davvero la ruota posteriore era bloccata: il cambio vi si era infilato rompendo un paio di raggi a causa della rottura del forcellino che lo supporta.
La catena è bloccata nella gabbia, probabilmente l'ultimo colpo di pedale ha "sbracato" il forcellino e da li il patatrak oppure, visto che il cambio ha rotto uno snodo, si è rotto il cambio e da li il resto... chi lo saprà mai?
Cosa dire di questa esperienza?
A parte la fortuna di poterla raccontare la vicenda mi ha insegnato che:
- mai più da soli (anche se per un orso come me sarà dura...)
- casco integrale
- verifica più minuziosa dello stato di salute del cambio posteriore
Ciao a tutti e intanto pedalate anche per me.
Fabio
sono reduce da una brutta caduta occorsami un paio di settimane fa e riesco adesso a malpena a mettermi davanti al computer.
Anche se non è la prima volta che cado di sicuro non pensavo che una tranquilla passeggiata con la mia Coiler mi potesse portare a correre un tale rischio.
Stavo percorrendo un sentiero nuovo sul monte Canto e d'un tratto ho sentito i pedali indurirsi e la ruota posteriore che si bloccava e poi il nulla....
La memoria riparte dal momento in cui mi sto cercando di risciacquare il viso in una cascina dove un signore mi urla che devo andare di corsa all'ospedale,io penso di vivere un brutto incubo da dove presto mi sveglierò.
Durante la corsa all'ospedale comincio a rendermi conto che tutto è vero ma non riesco ancora a capacitarmi della cosa.
Morale: mi ritrovo con tre ferite non da poco sul viso, il naso rotto ed il polso destro pure ; ho volato atterrando di muso!
Lo scoramento nei primi giorni é stato grande anche perchè ci si sente in colpa per la preoccupazione che dai alla famiglia (sono padre di 2 bambine) e per cosa? per un giro in MTB.
La mia preoccupazione più grossa, visto il vuoto di memoria, era che la caduta fosse dovuta al cedimento del tubo sterzo della mia fottutissima Kona di cui ai thread nell'angolo della verità e che ho riparato da me.
Una volta recuperata la bike, che il mio soccorritore (non lo ringrazierò mai a sufficienza) dice di aver trovato sul sentiero a circa 1 Km dalla sua cascina, ho potuto appurare che davvero la ruota posteriore era bloccata: il cambio vi si era infilato rompendo un paio di raggi a causa della rottura del forcellino che lo supporta.
La catena è bloccata nella gabbia, probabilmente l'ultimo colpo di pedale ha "sbracato" il forcellino e da li il patatrak oppure, visto che il cambio ha rotto uno snodo, si è rotto il cambio e da li il resto... chi lo saprà mai?
Cosa dire di questa esperienza?
A parte la fortuna di poterla raccontare la vicenda mi ha insegnato che:
- mai più da soli (anche se per un orso come me sarà dura...)
- casco integrale
- verifica più minuziosa dello stato di salute del cambio posteriore
Ciao a tutti e intanto pedalate anche per me.
Fabio