Un viaggio (quasi) senza macchina, si può fare – Laveladileo con famiglia lungo la Lo

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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laveladileo

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Un viaggio (quasi) senza macchina, si può fare – Laveladileo con famiglia lungo la Loira (per circa 180 km).
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Quest’ estate, ho deciso di fare un viaggio alternativo con la famiglia, un viaggio in autosufficienza con bicicletta e tende, con tre figli di 3, 7 e 9 anni.

Un esperienza simile l’avevo già fatta tanti anni fa, un viaggio in bicicletta in Austria, ma li la cosa era diversa, eravamo un gruppo di ragazzi ed adulti, il viaggio era organizzato in ogni dettaglio da un tour operator specializzato, per ogni giorno avevamo l’albergo prenotato, i bagagli trasportati da un hotel all’altro ed il ritorno al punto di partenza con dei pulmini .

Io invece volevo affrontare questo viaggio da solo senza aiuti esterni.

La prima cosa da fare era scegliere, il dove (anche questa è una parte interessante del viaggio), l’Italia (trentino a parte) è stata scartata, carenza di strutture, mancanza di piste ciclabili, mancanza totale di cultura ciclistica e cicloturistica in particolare, alla fine, la scelta è caduta sulla Francia e più esattamente sulla valle della Loira, bella interessante, senza troppe pendenze e ben attrezzata per questo tipo di viaggio!!

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Una volta deciso il dove, il come ed il quanto, bisognava decidere come attrezzarsi ed anche li, essendo a digiuno di esperienze cicloturistiche, mi sono dovuto documentare, mi sono confrontato con amici e conoscenti reali e virtuali (grazie a tanti di voi forumendoli).

Alla fine ho optato per l’utilizzo delle biciclette in nostro possesso io la mia MTB mia moglie una buona citybike, le bambine le loro simil MTB, ed il piccolino sul suo seggiolino dietro alla bici di mia moglie, poi ho acquistato un carrellino porta bagagli, due tende da tre posti, materassini sacchi a pelo magliette tecniche e pantaloncini da ciclismo, ed altre cosette leggere e poco ingombranti (compresi degli asciugamani e li spazzolini da denti) insomma la filosofia era poca roba, comoda ma leggera!!

Quando è arrivato il moneto di partire, abbiamo caricato tutto in macchina, bici sul tetto e sul potabici posteriore e via si parte per Tours una cittadina sulla Loira con una tappa con pernottamento a Torino.

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Una volta arrivati al campeggio, ad una 15ina di Km dalla città a La Ville aux Dames, montiamo le tende e via a dormire, il giorno dopo lo prendiamo per capire bene come funziona il tutto, andiamo in città all’ufficio del turismo, prendiamo le cartine (che non ero riuscito a trovare a Roma) compriamo le ultime cose e dopo aver visitato la città ed aver mangiato, all’imbrunire torniamo alle tende, pronti per intraprendere la nostra piccola avventura.
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La prima tappa è il campeggio di Savonieres, bellissimo, piccolino e molto accogliente, con una zona riservata a noi cicloturisti, i chilometri percorsi non sono molti, ma piacevoli, percorriamo la ciclabile che costeggia la Loira, incontriamo moltissimi cicloturisti, di tutti i generi e di tutte le razze, le famiglie che come noi viaggiano con tende e carrellini sono tante, ma nessuna di queste è italiana, comunque non siamo gli unici pazzi (la cosa mi consola).

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Il nostro viaggio prosegue lento ma costante, ci fermiamo a mangiare in vari ristorantini locali o andiamo a comprare delle baguette da riempire con prosciutto salame e formaggi locali, visitiamo i paesini ed i castelli lungo la strada e comunque mentre pedaliamo ci godiamo il bel panorama.

Il percorso non è sempre su vere e proprie piste ciclabili (anche se per la magior parte è su percorso esclusivamente per le biciclette) ma anche su stradine di campagna poco trafficate. A volte per raggiungere un ristorante, un supermercato o un campeggio, ci è capitato di percorrere delle strade trafficate, e con nostra sorpresa, abbiamo scoperto che i francesi sono veramente molto rispettosi nei confronti dei ciclisti, sia in macchina che in camion, quando ti sorpassano si allargano moltissimo e se non lo possono fare si accodano aspettando il momento per poterlo fare (e noi con i bambini andavamo veramente piano),

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Siamo rimasti veramente colpiti dalla cultura ciclistica dei francesi, sempre cortesi e pazienti in macchina, ad ogni incrocio ti davano la precedenza, piste ciclabili ovunque, treni che prevedono il trasporto delle biciclette, in ogni posto c’è un parcheggio per le bici, veramente piacevole pedalare da quelle parti.

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Gli altri posti che visitati e/o dove ci fermiamo sono, Langeais ,il castello di Villlandry, (veramente molto bello), Brehemont, Rigny-Ussè, Candes-St. Martin (un paesino costruito nel tufo, praticamente le abitazioni, le stalle e le botteghe, sono costruite all’ interno della parete rocciosa) Montsoreau, Samur.

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A Montsoreau, un paese stupendo, ci siamo concessi il lusso di dormire in un hotel a 4 stelle, con piscina ed idromassaggio, coccolati e serviti, la famiglia, anche se ha apprezzato molto, non è abituata alla vita spartana ed allora ogni tanto uno sfizio è concesso.

L’ultima sera la passiamo a Gennes ed il giorno dopo ci aspettano ancora una 15ina di km per andare a prendere il treno a Menitrè e tornare indietro a Tours e poi in bici a per prendere la macchina a La Ville aux Dames. La notte si dorme li e poi dopo aver passato tre giorni a Parigi si torna in Italia.


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Insomma una cosa che si può fare benissimo anche con i bambini di ogni età, basta scegliere il percorso ed i mezzi giusti, sembra un avventura ed invece è una cosa fattibilissima, forse meno faticosa di una vacanza in casa al mare, dove uno deve lavare, pulire e gestire una casa, con annessa spesa, stress di trovare il parcheggio, stirare ecc, in una vacanza simile, l’unica cosa un po’ faticosa è lo smontaggio delle tende la mattina, poi un po’ di sano sport, veramente più facile farlo che dirlo!!

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Il bello della vacanza in bicicletta, è il viaggiare, in bicicletta ci si gode il viaggio, è un po’ la stessa differenza che c’è tra la barca a vela ed il motoscafo, in bicicletta ed barca in barca è bello viaggiare, in auto ed in motoscafo, il viaggio è una saccatura che tocca fare per arrivare.

Un tipo di turismo bellissimo, siamo stati tutti molto entusiasti, forse l’anno prossimo si replica, in Francia, in Austria o in qualche altro paese del nord, o perché no in Trentino, dove c’è cultura ciclistica, peccato che nel resto d’Italia questo non esista.

P.s Voglio ringraziare tutti i francesi che abbiamo incontrato, tutti molto cortesi e gentili, rispettosi di chi si muove in bicicletta, un grazie anche alla Comunità Europea che ha finanziato, insieme allo stato francese ed alle istituzioni locali, il percorso “La Loire à Vèlo”, che ha giustamente contribuito a farci sentire più cittadini europei.

P.s. 2 un consiglio alle istituzioni nazionali ed agli italiani, Facciamo anche da noi una cosa simile, è stupendo.
 

ventcha

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complimenti di cuore!! molti credono che spostarsi con bambini al seguito sia impossibile, tu dimostri ampiamente il contrario:celopiùg:
 

laveladileo

Biker dantescus
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complimenti di cuore!! molti credono che spostarsi con bambini al seguito sia impossibile, tu dimostri ampiamente il contrario:celopiùg:

abbiamo incontrato tantissime famiglie con pargoli al seguito, naturalmente nessuna di queste era italiana

grande Leo!
anche io ho in mente per il prossimo anno una cosa del genere,pensavo in olanda.
Con pargoli di 6 e 3 anni entusiasti dell'idea!
credevo di essere un po' esagerato,ma mi hai dimostrato la fattibilità della cosa.

Grazie e complimenti a tutta la tribù pedalatoria!


Guarda, non sei affatto esagerato, per la mia esperienza, sia diretta che indiretta, come ho detto sopra, abbiamo incontrato tantissime famiglie che facevano il nostro stesso tipo di vacanza, ti dico che i bambini si divertono moltissimo, è un'esperienza che vale la pena di fare.

Poi se hai bisogno di consigli pratici, sono ben felice di darteli :il-saggi:
 

ventcha

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abbiamo incontrato tantissime famiglie con pargoli al seguito, naturalmente nessuna di queste era italiana

era proprio quello che intendevo!:celopiùg: ho la fortuna di girare parecchio e noto come in altri paesi nessuno si spaventi a "tracinarsi" i propri figli a zonzo...mentre sento spesso famiglie italiane (iper protettive) che si rassegnano a stare a casa "perchè sai..ho i bambini piccoli..."
Perciò i complimenti sono dovuti:celopiùg:
 

maxgemax

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Grande Leo! Bella vacanza davvero. Anche l'Austria è adattissima a un tipo di vacanza del genere, pise ciclabili ovunque e campeggi ben organizzati e puliti.
 

HardJumper

Biker dantescus
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.... comunque non siamo gli unici pazzi (la cosa mi consola).

Il nostro viaggio prosegue lento ma costante........

Insomma una cosa che si può fare benissimo anche con i bambini .....

....peccato che nel resto d’Italia questo non esista.

P.s un grazie anche alla Comunità Europea che ha finanziato, insieme allo stato francese ed alle istituzioni locali, il percorso “La Loire à Vèlo”, che ha giustamente contribuito a farci sentire più cittadini europei.
non commento nemmeno l'assenza di ciclisti italiani lassù, come l'assenza della cultura ciclistica da noi (a parte dove detto da te).

e l'assenza di parole è in sè un commento.

commento volentieri quel che hai fatto (dalla logistica all'esecuzione), quello che hai scritto e ciò che hai sottolineato (le cose più semplici e quindi quelle più importanti): grande grande grande Leo&fam.! e prossim'anno: biiiiiiis!!

abbiamo scoperto che i francesi sono veramente molto rispettosi nei confronti dei ciclisti, sia in macchina che in camion, quando ti sorpassano si allargano moltissimo e se non lo possono fare si accodano aspettando il momento per poterlo fare (e noi con i bambini andavamo veramente piano),

Siamo rimasti veramente colpiti dalla cultura ciclistica dei francesi, sempre cortesi e pazienti in macchina, ad ogni incrocio ti davano la precedenza, piste ciclabili ovunque, treni che prevedono il trasporto delle biciclette, in ogni posto c’è un parcheggio per le bici, veramente piacevole pedalare da quelle parti.

P.s Voglio ringraziare tutti i francesi che abbiamo incontrato, tutti molto cortesi e gentili, rispettosi di chi si muove in bicicletta
Il rispetto per chi in quel momento è in situazione di inferiorità è ---> CIVILTA' (va detto, anche se taluni di quel popolo ci vedono non bene e non si preoccupano di essere scortesi con noi)

P.s. 2 un consiglio alle istituzioni nazionali ed agli italiani, Facciamo anche da noi una cosa simile, è stupendo.
:celopiùg:
aspettiamo e speriamo và....:medita:
 

HardJumper

Biker dantescus
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...mentre sento spesso famiglie italiane (iper protettive) che si rassegnano a stare a casa "perchè sai..ho i bambini piccoli..."
E HANNO RAGIONE!siete voi che siete degli incoscienti!poi t'immagini in campeggio ed in bici i bimbi come si rovinano le scarpine Paciotti da 320 euro e la felpina baciabbracci_e_cacchivari?!?!

mmmah, questi profughi con le tende.. ..
 
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grande Leone!!!!
sono davvero felice della riuscita del tuo viaggio in terra franzese con la famigliola al seguito...tu sai perchè!!
belle foto, bel resoconto, belle emozioni.
un abbraccio
Mario
PS: ...ci sto pensando anch'io per il prossimo anno. devo costruire però un carrellino ben fatto per trasportare il mio bambino di 82 kg x 192 cm di altezza!!! devo forse rivolgermi ad un artigiano che me lo faccia in titanio???:smile::smile::smile::smile::smile:
 

Logreq

Biker perfektus
Bellissimo viaggio, sono davvero contento che ti sia riuscito in tutto. Complimenti per come è stato organizzato e soprattutto per il tuo racconto, ti giuro che nonostante l'ora non sono riuscito a staccare gli occhi dal topic fino a quando non sono arrivato alla fine.

Bravo


Logreq
 

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