Un 2015 come questo non poteva che chiudersi con una grande Avventura in Alta quota tra le braccia della Grande Madre.
Racconta la leggenda che [fonte CisarMajella]
"Maja, donna gigantesca, fuggita dalla Frigia, per portare in salvo il suo unico figlio Ermes, il più bello dei Titani, caduto in battaglia sul campo di Flegra, approdò, con una nave malandata, al porto di Ortona.
Di qui, si rifugiò tra le selve e i dirupi delle montagne d'Abruzzo per il timore di essere raggiunta dai nemici e, soprattutto, per curare amorevolmente il suo unico figlio.
La montagna era, infatti, ricca di erbe speciali, medicamentose; ma la neve la ricopriva integralmente, ed ogni suo tentativo fu inutile. Maja non riuscì a curare il suo amato figlio che poco dopo morì.
Sconvolta dal dolore, lo seppellì sul Gran Sasso, dove ancora oggi, chi osserva da levante, può riconoscere il "Gigante che dorme".
Poi vagò a lungo per le montagne in preda all'angoscia e scossa da un pianto irrefrenabile.
Affranta e prostrata, esalò l'ultimo respiro proprio sulla montagna che porta il suo nome, la Majella, dove venne sepolta adornata delle vesti più ricche, di vasi di prezioso metallo, e soprattutto di fiori e di erbe aromatiche.
La montagna, la Majella, prese così la forma di una donna impietrita dal dolore, con lo sguardo fisso al mare, i gomiti tra le ginocchia, e la testa avvolta in funebri bende tra le mani. Maja oggi singhiozza ancora , e non si consola!
I pastori, tra gli stazzi, odono ancora i suoi lamenti nelle giornate di vento e di bufera, quando i boschi e le valli riproducono la voce triste di una Madre in lacrime." [fonte CisarMajella]
Abruzzo, Majella, M.Focalone, 2676 mt:
quota superata quest'anno solamente dal giro del ghiacciaio Plain Morte (ndr), ma qui tutto è più selvaggio, primordiale, "incosciente".
Mai infatti una ruota grossa aveva osato spingersi all'interno del vallone delle Mandrelle...che ne sarà di noi?
In una insolita mattinata calda di metà novembre, la calorosa ospitalità dei gestori del Rif.Pomilio fa da contraltare alle aspre vette che dovremo raggiungere.
Raggiunto dopo 3 km scarsi il Blockhaus, inizia un bel sentiero che taglia in alto i prati della Majelletta
Siamo sul Monte Cavallo, il sentiero diventa sempre più godurioso:
Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino:
Lungo il tratto di salita più duro incontriamo una bella concrezione glaciale
Il tratto è entusiasmante
Stex procede con la classica tenacia da Animale ungulato
Scott è sotto le sue ruote, dinnanzi sembra scrutare la valle del Focalone ormai prossima
Ed eccola in tutta la sua bellezza
Da quassù si vede il mondo:
Il massiccio del Gran Sasso emerge in tutta la sua imponenza, con Prena e Camicia implacabili sentinelle
Il Rotondo e il Pescofalcone
Le gole dell'Orfento con sullo sfondo Laga e Gran Sasso
Le Murelle
Ultimi strappi verso il Focalone
Due modi diversi di scalare il paradiso
Stex ai 2676 del Focalone
Tutto vero!
La spettacolare testata delle Mandrelle che dovremo percorrere
La cima Pomilio e l'Amaro con il bivacco Pelino sullo sfondo...altra magia di creste infinite!
[MENTION=26334]violator[/MENTION] non vede l'ora e si fionda a pacco col mezzo fiammante
Si capisce subito che stiamo entrando in un posto off limits, dove pochi entrano, fuori dal tempo, dallo spazio e dall'ordinario.
Ci sono in giro ben più camosci che esseri umani, questo è il Regno del Wilderness più assoluto.
La nostra passione è solcare questo posto incontaminato divertendoci senza lasciare traccia, i camosci per ammazzare il tempo vanno a scuola di pattinaggio:
Inizia a formarsi il serpentone dei folletti majellari
Con un animalo peloso che non lascia spazio a dubbi. E' lui il capocamoscio!
E così si continua tra panoramiche creste
E tratti tecnici
Con un dottor Costa, alias Barone, in gran forma oggi.
L'altro Dottor Scotti non è da meno
Il Primo Portone sopra il Barone
L'ampio bacino glaciale tra Pomilio e Rotondo
Ma è tempo di mettersi in fila
La discesa si fa interessante, tutti assieme appassionatamente lungo la magica cresta!
Daje gasse!
Giunti alla sella tra Focalone e cima Pomilio, decidiamo erroneamente di tagliare per il ghiaione:
Spettacolare visione voltandosi per osservare gli amici alle spalle ma...già individuata una promettente via free tutta pedalabile..per il prox anno
Siamo dentro le Mandrelle, Stex inizia a scendere in cerca dei suoi fratelli
E subito ne trova uno, splendido:
Ma non gli basta, e quindi via alla ricerca degli altri
Che prontamente non esitano a mostrarsi in tutto il loro splendore
Ancora non è pago il Camoscio Reale
Altri fratellastri emergono a poca distanza
Dopo essersi ripreso da questi piacevoli incontri, si riprende a scendere vs le propaggini est del Monte S.Angelo
Ed ecco che ci si mette pure Scott
Estasiato alla visione di questi splendidi animali..ma quanti ce ne sono (in foto tra l'altro solo una minima parte..)
La sentinella della Valle
Intento a richiama all'ordine il fratello maggiore
Attento Scotti...
Lassù qualcuno ti osserva
Maurice in gran spolvero, scende giù che è una bellezza
E il trio campana riprende a seguire il declivio della valle
Inizia una parte strepitosa, un canyon tra cresta e roccia..quando un'ombra sinistra spunta all'orizzonte..
Il solito camoscio sentinella?
Ma ceeeerto che è lui, CamoStex!
Dentro al canyon, un posto da sballo!
Stex sceglie la via delle creste...
Alla ricerca del pertugio migliore
Sono 3 porcellin...giù dalle Mandrellin...
Scott Metal Jacket
E adesso...viene il bello...
Le mandrelle son sempre più bluuuuuuuu!!!
Stex all'ennesima potenza
Mentre dietro qualcuno lo segue...
E si continua!
Perdendosi nell'ameno vallone
I contrafforti rocciosi del Monte Acquaviva che sovrastano il sentiero sulla sinistra orografica delle Mandrelle
Forse le Dolomiti si sono staccate da questa placca per virare più a Nord..
Che la sfilata abbia inizio!
Il Barone viene istruito da Stex su come fare per galleggiare il più possibile
E il maestro mette in pratica le sue teorie
Figata pazzesca
Siamo scesi di là, inenarrabile emozione!
Scott e l'imponenza delle Montagna
Un colpo d'occhio sulla valle appena percorsa
Un camoscio in fuga, caspita che corsa!
Con 4 agili balzelli è già sul versante opposto della valle!
Il lungo traverso che dalle Mandrelle porta verso Macchialunga..spettacolo puro!
Che il selvaggio sia sempre con Noi!
Un saluto ad un ultimo splendido esemplare di camoscio prima di chiudere lo Scrigno Mandrelle...
Il traverso è davvero superbo
Siamo letteralmente sospesi, pareti di roccia sotto e sopra di noi, che magia la valle delle Mandrelle!
Il sentiero balcone all'altezza di una prima grotta
Stex & l'Infinito
Dopo aver percorso 800 mt con l'adrenalina a mille in una valle da Pleistocene, sbuchiamo in un'amena conca prativa
E' un altro gioiello di giornata, l'assolato e bucolico Piano della Casa
Si resta davvero impietriti di fronte a tanto splendore
Un angolo di paradiso tra Mandrelle e Macchialunga, davvero un Piano dove mettere su Casa!
Stex ci sta pensando..
Ma la presenza di loschi figuri all'orizzonte ci sprona a ripartire..saranno i briganti del Caucaso scesi in Majella per cercare vendetta tra noi poveri pastori?
Pace e serenità rurale, l'Homus Erectus....siempre!
L'eccellente via delle creste percorsa appena 6 giorni prima...
Il sublime tratto iniziale del sentiero di Macchialunga, poco prima di entrare nel bosco dei balocchi.
Seguono 1400 mt di puro fulmicotone tra flow e trial, numeri da circo e toboga a mille con l'Amorino Stex, intervallati solamente da uno "spumeggiante" brindisi di fine stagione...
che roba oggi è andata in onda ragazzi!
Naturalmente da qui in fondo non vi sono foto:
questo ben noto tratto costituisce ormai l'ABC delle discese, una vera e propria antologia, un must, la madre di tutte le discese. PUNTO e STOP.
Ogni foto sarebbe superflua e non renderebbe giustizia alla bellezza di certi luoghi...che per essere apprezzati fino in fondo devono solo essere vissuti in prima persona.
Provare x credere.
Oltre a questo piccolo monastero, posso postare solo 2 ultime foto dell'utero finale:
In fin dei conti anche oggi la Madre ci ha ospitato, coccolato, fatto divertire, insegnato tante buone regole di vita, dissetato, rilassato...
Ma alla fine dobbiamo salutarci: da pazzi fiji piccoli, sempre più piccoli di fronte alla sua imponenza, eccoci quasi tornare neonati ed essere espulsi dal suo caldo grembo...
Ci ritroviamo in fasce mezzi intontiti a Fara San Martino, dopo 25 km e 2300 mt di dislivello negativo...
Siamo nel paese della pasta, per terminare in bellezza quindi...primi e birra della Majella a volontà, come in una profusa libagione bacchica!
Una giornata davvero indimenticabile vissuta a pieni giri e con il cuore in gola dai fiji della majella:
Stex, Tot, Scott, Barone e Violator.
W la nostra perenne Amicizia e Passione, un abbraccio ai nostri cari Amici che oggi per vari motivi non hanno potuto essere con noi.
A presto, Majellaaaaaaaa Matre!!!
Racconta la leggenda che [fonte CisarMajella]
"Maja, donna gigantesca, fuggita dalla Frigia, per portare in salvo il suo unico figlio Ermes, il più bello dei Titani, caduto in battaglia sul campo di Flegra, approdò, con una nave malandata, al porto di Ortona.
Di qui, si rifugiò tra le selve e i dirupi delle montagne d'Abruzzo per il timore di essere raggiunta dai nemici e, soprattutto, per curare amorevolmente il suo unico figlio.
La montagna era, infatti, ricca di erbe speciali, medicamentose; ma la neve la ricopriva integralmente, ed ogni suo tentativo fu inutile. Maja non riuscì a curare il suo amato figlio che poco dopo morì.
Sconvolta dal dolore, lo seppellì sul Gran Sasso, dove ancora oggi, chi osserva da levante, può riconoscere il "Gigante che dorme".
Poi vagò a lungo per le montagne in preda all'angoscia e scossa da un pianto irrefrenabile.
Affranta e prostrata, esalò l'ultimo respiro proprio sulla montagna che porta il suo nome, la Majella, dove venne sepolta adornata delle vesti più ricche, di vasi di prezioso metallo, e soprattutto di fiori e di erbe aromatiche.
La montagna, la Majella, prese così la forma di una donna impietrita dal dolore, con lo sguardo fisso al mare, i gomiti tra le ginocchia, e la testa avvolta in funebri bende tra le mani. Maja oggi singhiozza ancora , e non si consola!
I pastori, tra gli stazzi, odono ancora i suoi lamenti nelle giornate di vento e di bufera, quando i boschi e le valli riproducono la voce triste di una Madre in lacrime." [fonte CisarMajella]
Abruzzo, Majella, M.Focalone, 2676 mt:
quota superata quest'anno solamente dal giro del ghiacciaio Plain Morte (ndr), ma qui tutto è più selvaggio, primordiale, "incosciente".
Mai infatti una ruota grossa aveva osato spingersi all'interno del vallone delle Mandrelle...che ne sarà di noi?
In una insolita mattinata calda di metà novembre, la calorosa ospitalità dei gestori del Rif.Pomilio fa da contraltare alle aspre vette che dovremo raggiungere.
Raggiunto dopo 3 km scarsi il Blockhaus, inizia un bel sentiero che taglia in alto i prati della Majelletta
Siamo sul Monte Cavallo, il sentiero diventa sempre più godurioso:
Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino:
Lungo il tratto di salita più duro incontriamo una bella concrezione glaciale
Il tratto è entusiasmante
Stex procede con la classica tenacia da Animale ungulato
Scott è sotto le sue ruote, dinnanzi sembra scrutare la valle del Focalone ormai prossima
Ed eccola in tutta la sua bellezza
Da quassù si vede il mondo:
Il massiccio del Gran Sasso emerge in tutta la sua imponenza, con Prena e Camicia implacabili sentinelle
Il Rotondo e il Pescofalcone
Le gole dell'Orfento con sullo sfondo Laga e Gran Sasso
Le Murelle
Ultimi strappi verso il Focalone
Due modi diversi di scalare il paradiso
Stex ai 2676 del Focalone
Tutto vero!
La spettacolare testata delle Mandrelle che dovremo percorrere
La cima Pomilio e l'Amaro con il bivacco Pelino sullo sfondo...altra magia di creste infinite!
[MENTION=26334]violator[/MENTION] non vede l'ora e si fionda a pacco col mezzo fiammante
Si capisce subito che stiamo entrando in un posto off limits, dove pochi entrano, fuori dal tempo, dallo spazio e dall'ordinario.
Ci sono in giro ben più camosci che esseri umani, questo è il Regno del Wilderness più assoluto.
La nostra passione è solcare questo posto incontaminato divertendoci senza lasciare traccia, i camosci per ammazzare il tempo vanno a scuola di pattinaggio:
Inizia a formarsi il serpentone dei folletti majellari
Con un animalo peloso che non lascia spazio a dubbi. E' lui il capocamoscio!
E così si continua tra panoramiche creste
E tratti tecnici
Con un dottor Costa, alias Barone, in gran forma oggi.
L'altro Dottor Scotti non è da meno
Il Primo Portone sopra il Barone
L'ampio bacino glaciale tra Pomilio e Rotondo
Ma è tempo di mettersi in fila
La discesa si fa interessante, tutti assieme appassionatamente lungo la magica cresta!
Daje gasse!
Giunti alla sella tra Focalone e cima Pomilio, decidiamo erroneamente di tagliare per il ghiaione:
Spettacolare visione voltandosi per osservare gli amici alle spalle ma...già individuata una promettente via free tutta pedalabile..per il prox anno
Siamo dentro le Mandrelle, Stex inizia a scendere in cerca dei suoi fratelli
E subito ne trova uno, splendido:
Ma non gli basta, e quindi via alla ricerca degli altri
Che prontamente non esitano a mostrarsi in tutto il loro splendore
Ancora non è pago il Camoscio Reale
Altri fratellastri emergono a poca distanza
Dopo essersi ripreso da questi piacevoli incontri, si riprende a scendere vs le propaggini est del Monte S.Angelo
Ed ecco che ci si mette pure Scott
Estasiato alla visione di questi splendidi animali..ma quanti ce ne sono (in foto tra l'altro solo una minima parte..)
La sentinella della Valle
Intento a richiama all'ordine il fratello maggiore
Attento Scotti...
Lassù qualcuno ti osserva
Maurice in gran spolvero, scende giù che è una bellezza
E il trio campana riprende a seguire il declivio della valle
Inizia una parte strepitosa, un canyon tra cresta e roccia..quando un'ombra sinistra spunta all'orizzonte..
Il solito camoscio sentinella?
Ma ceeeerto che è lui, CamoStex!
Dentro al canyon, un posto da sballo!
Stex sceglie la via delle creste...
Alla ricerca del pertugio migliore
Sono 3 porcellin...giù dalle Mandrellin...
Scott Metal Jacket
E adesso...viene il bello...
Le mandrelle son sempre più bluuuuuuuu!!!
Stex all'ennesima potenza
Mentre dietro qualcuno lo segue...
E si continua!
Perdendosi nell'ameno vallone
I contrafforti rocciosi del Monte Acquaviva che sovrastano il sentiero sulla sinistra orografica delle Mandrelle
Forse le Dolomiti si sono staccate da questa placca per virare più a Nord..
Che la sfilata abbia inizio!
Il Barone viene istruito da Stex su come fare per galleggiare il più possibile
E il maestro mette in pratica le sue teorie
Figata pazzesca
Siamo scesi di là, inenarrabile emozione!
Scott e l'imponenza delle Montagna
Un colpo d'occhio sulla valle appena percorsa
Un camoscio in fuga, caspita che corsa!
Con 4 agili balzelli è già sul versante opposto della valle!
Il lungo traverso che dalle Mandrelle porta verso Macchialunga..spettacolo puro!
Che il selvaggio sia sempre con Noi!
Un saluto ad un ultimo splendido esemplare di camoscio prima di chiudere lo Scrigno Mandrelle...
Il traverso è davvero superbo
Siamo letteralmente sospesi, pareti di roccia sotto e sopra di noi, che magia la valle delle Mandrelle!
Il sentiero balcone all'altezza di una prima grotta
Stex & l'Infinito
Dopo aver percorso 800 mt con l'adrenalina a mille in una valle da Pleistocene, sbuchiamo in un'amena conca prativa
E' un altro gioiello di giornata, l'assolato e bucolico Piano della Casa
Si resta davvero impietriti di fronte a tanto splendore
Un angolo di paradiso tra Mandrelle e Macchialunga, davvero un Piano dove mettere su Casa!
Stex ci sta pensando..
Ma la presenza di loschi figuri all'orizzonte ci sprona a ripartire..saranno i briganti del Caucaso scesi in Majella per cercare vendetta tra noi poveri pastori?
Pace e serenità rurale, l'Homus Erectus....siempre!
L'eccellente via delle creste percorsa appena 6 giorni prima...
Il sublime tratto iniziale del sentiero di Macchialunga, poco prima di entrare nel bosco dei balocchi.
Seguono 1400 mt di puro fulmicotone tra flow e trial, numeri da circo e toboga a mille con l'Amorino Stex, intervallati solamente da uno "spumeggiante" brindisi di fine stagione...
che roba oggi è andata in onda ragazzi!
Naturalmente da qui in fondo non vi sono foto:
questo ben noto tratto costituisce ormai l'ABC delle discese, una vera e propria antologia, un must, la madre di tutte le discese. PUNTO e STOP.
Ogni foto sarebbe superflua e non renderebbe giustizia alla bellezza di certi luoghi...che per essere apprezzati fino in fondo devono solo essere vissuti in prima persona.
Provare x credere.
Oltre a questo piccolo monastero, posso postare solo 2 ultime foto dell'utero finale:
In fin dei conti anche oggi la Madre ci ha ospitato, coccolato, fatto divertire, insegnato tante buone regole di vita, dissetato, rilassato...
Ma alla fine dobbiamo salutarci: da pazzi fiji piccoli, sempre più piccoli di fronte alla sua imponenza, eccoci quasi tornare neonati ed essere espulsi dal suo caldo grembo...
Ci ritroviamo in fasce mezzi intontiti a Fara San Martino, dopo 25 km e 2300 mt di dislivello negativo...
Siamo nel paese della pasta, per terminare in bellezza quindi...primi e birra della Majella a volontà, come in una profusa libagione bacchica!
Una giornata davvero indimenticabile vissuta a pieni giri e con il cuore in gola dai fiji della majella:
Stex, Tot, Scott, Barone e Violator.
W la nostra perenne Amicizia e Passione, un abbraccio ai nostri cari Amici che oggi per vari motivi non hanno potuto essere con noi.
A presto, Majellaaaaaaaa Matre!!!