un po di fisica spicciola per ciclisti

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piero.naldesi

Biker superis
11/11/08
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bologna
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Quando si considera un sistema di punti materiali in movimento [un qualsiasi corpo con massa] per prima cosa si studia la sua energia.
In generale l'energia totale di un corpo è data dalla somma dei contributi cinetici [dovuti al moto del corpo] e di quelli potenziali [dovuti a campi di forze esterni al corpo: forza di gravità, attrito, il ciclista che spinge come un dannato sui pedali] di ogni punto del corpo in esame.
Nel nostro caso [una bicicletta] il sistema è costituito da un insieme di corpi rigidi [le distanze tra due punti del corpo nel moto rimangono costanti, non considerando l'elasticità dei corpi].
L'energia totale sarà quindi data dalla somma delle energie totali dei vari corpi.
1- ENERGIA CINETICA [K]: scomponendo la velocità del corpo in una velocità traslazionale e in un angolare [rotazionale] [la ruota di una bici in discesa ruota attorno al mozzo ma va anche avanti...] abbiamo due contributi:
1/2mv^2 [m massa; v velocità traslazionale cioè quella del contakilometri; ^2 al quadrato] e 1/2Iw^2 [I momento di inerzia; w velocità angolare cioè la velocità con ruota attorno all'asse di rotazione]

2- ENERGIA POTENZIALE : qui i conti sono più difficili perchè entrano in gioco nozioni matematiche e fisiche un po più complesse... semplificando molto nel caso della forza di gravità l'energià è proporzionale alla massa del corpo U = mgh [m masa; g accelerazione di gravità, h altezza rispetto allo zero preso da noi come riferimento durante tutto il moto], nel caso della forza di attrito tutto si complica ulteriormente... per chiarimenti http://it.wikipedia.org/wiki/Attrito

quindi in generale E = U+K = 1/2mv^2 + 1/2Iw^2 + U

nel nostro caso cioè con attrito e gravità [non considerando il termine dovuto alla potenza del ciclista]
E = 1/2mv^2 + 1/2Iw^2 + mgh + attrito

Come si calcola il momento di inerzia di un corpo????
Il momento di inerzia di un corpo è la somma di tutti i contributi dei singoli punti che costituiscono il corpo dove il singolo contributo è dato ma I=mr^2 dove m è la massa e r e la distanza dal punto dal alsse di rotazione.

ATTENZIONE nel caso delle ruote della catena o di tutte le parti in rotazione è proprio questo momento di inerzia, dipendendo dal quadrato della distanza dall'asse di rotazione che influisce nella dinamica del moto!!!!!

Vediamo infatti che più è elevato I più è elevata l'energia richiesta per portare un corpo alla velocità v. [per raggiungere la stessa velocità maggiore è il momento di inerzia maggiore è l'energia spesa]
infatti invertendo la relazione precedente e non considerando l'attrito v = radicequadrata((Espesa - 1/2Iw^2) / m) per mantenere v costante Espesa - 1/2Iw^2 deve rimanere costante quindi se I aumenta E spesa aumenta!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

spero di essere stato abbastanza esauriente!!!!
ciao a tutti

per evantuali incomprensioni o ulteriori delucidazioni [sempre se so rispondere....:specc:]
 

brunopiru

Biker poeticus
26/5/08
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in pratica stai spiegando che,a parità di potenza una ruota con peso minore ad un'altra ci mette meno a raggiungere la velocità prestabilità?
io ho appena cambiato le ruote con delle xt (-350 grammi)quanto tempo in meno ci metto?

è inoltre possibile quantificare,anche in modo approssimato,quanta energia si risparmia,ad esempio,ad ogni pedalata con delle masse rotanti con peso inferiore?

sono pazzo?:hahaha:

ps.la cosa mi interessa molto...
 

pio

Biker serius
27/8/06
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Bormio
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e la trasmissione? anche quella gira..
quanto risparmio cambiando le bussole della guanitura?


troppo? eheh

a parte gli scherzi.. interessante.. almeno la metà che ho capito!
 

piero.naldesi

Biker superis
11/11/08
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in pratica stai spiegando che,a parità di potenza una ruota con peso minore ad un'altra ci mette meno a raggiungere la velocità prestabilità?
io ho appena cambiato le ruote con delle xt (-350 grammi)quanto tempo in meno ci metto?

il problema è non tanto il peso ma quanto dove è dislocato!!! se è lontano dall'asse di rotazione [che per le ruote è il mozzo!!] allora si il tempo è maggiore

è inoltre possibile quantificare,anche in modo approssimato,quanta energia si risparmia,ad esempio,ad ogni pedalata con delle masse rotanti con peso inferiore?
ovvio!!!! dammi i dati della tua bici e se ti accontenti di un calcolo in assenza di attriti [sia del terreno che dell'aria...] ti rimando l'energia guadagnata!!!
 

sembola

Moderatur cartesiano
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una nera e l'altra pure
A chi è interessato consiglio di leggere anche questo thread; anche se incentrato sul confronto tra bici con ruote da 26 e da 29 pollici introduce l'argomento dell' inerzia e ne quantifica l'entità :prost:
 

zeromeno

Biker paradisiacus
31/5/04
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Vicino a Padova
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una domanda che mi sono sempre posto riguarda le scarpe
..si nn mettetevi a ridere!:medita:
cioè usare calzature + leggere porta a dei vantaggi o no(a ldi la del risarmio effettivo di peso; tra un paio di scarpe mtb e uno road ci sono circa 200 grammi di differenza),un agonista -se il percorso nonn necessita di tratti a spinta- potrebbe guadagnarci qualcosa?:nunsacci:
In particolare penso a gare come DSB o molto lunghe(>5h) dove anche le ''briciole'' possono fare la differenza
grazie
 

sembola

Moderatur cartesiano
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una domanda che mi sono sempre posto riguarda le scarpe
..si nn mettetevi a ridere!:medita:
cioè usare calzature + leggere porta a dei vantaggi o no(a ldi la del risarmio effettivo di peso; tra un paio di scarpe mtb e uno road ci sono circa 200 grammi di differenza),un agonista -se il percorso nonn necessita di tratti a spinta- potrebbe guadagnarci qualcosa?:nunsacci:
In particolare penso a gare come DSB o molto lunghe(>5h) dove anche le ''briciole'' possono fare la differenza
grazie

La differenza c'è, ma è molto piccola.

Facciamo l'ipotesi di due paia di scarpe, uno da 700 ed uno da 900 grammi. Ipotizziamo che la massa sia concentrata in un punto situato circa 2 cm dall'asse del pedale; il momento di inerzia sarebbe 0,0266 kg/m^2 per le scarpe più leggere contro 0,0342 per quelle più pesanti (I = mr^2).
Tanto per rimanere nell'esempio del modello postato nell' altro thread, ipotizziamo un'accelerazione da 15 a 20 km/h pedalando un 32/15, passando da 4,167 a 5,556 m/s. Su una bici con una circonferenza ruota da 2,08 m significa accelerare da 0,939 a 1,252 pedalate al secondo (da 56 a 75 RPM).
La differenza di energia cinetica finale ed iniziale dà la misura di quanta ne abbiamo dovuta aggiungere al sistema: per le scarpe leggere è ½ * 0,0266 * 7,867^2 (la velocità angolare va espressa in radianti/sec) - ½ * 0.0266 * 5,900^2 = 0,36 J; allo stesso modo si calcola l'energia per le scarpe pesanti, pari a 0,46 J.
Insomma, una differenza di 0,1 J, che se ci si limita alle sole scarpe è grande (27%), ma che se si paragona all' insieme di bici + biker è risibile: ipotizzando una bici da 10,5 kg più un biker da 70 kg, la differenza sarebbe di 1,5 J pari allo 0,2%, quasi interamente dovuta al maggior peso (l'inerzia rotazionale contribuisce solo per 0,1 J, pari allo 0,017%)
 

eliflap-xtr

Biker velocissimus
26/7/07
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PV ma Fiorentino !
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una domanda che mi sono sempre posto riguarda le scarpe
..si nn mettetevi a ridere!:medita:
cioè usare calzature + leggere porta a dei vantaggi o no(a ldi la del risarmio effettivo di peso; tra un paio di scarpe mtb e uno road ci sono circa 200 grammi di differenza),un agonista -se il percorso nonn necessita di tratti a spinta- potrebbe guadagnarci qualcosa?:nunsacci:
In particolare penso a gare come DSB o molto lunghe(>5h) dove anche le ''briciole'' possono fare la differenza
grazie


tant'è che qualcuno usa scarpe da bici da strada anche in mtb

ovviamente su percorsi conosciuti marathon o xc dove sa di non dover fare una pietraia a piedi
 

brunopiru

Biker poeticus
26/5/08
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il problema è non tanto il peso ma quanto dove è dislocato!!! se è lontano dall'asse di rotazione [che per le ruote è il mozzo!!] allora si il tempo è maggiore

ovvio!!!! dammi i dati della tua bici e se ti accontenti di un calcolo in assenza di attriti [sia del terreno che dell'aria...] ti rimando l'energia guadagnata!!!
allora,visto che sei cosi disponibile ne approfitto alla grande,purtroppo non so il peso dei singoli componenti delle ruote, ma so che sono passato da ruote da 2000g a delle ruote da 1700g ovviamente senza contare il resto perchè se no diventa un po' complicato comunque i copertoni sono gli stessi!
 

luppolo

Biker serius
7/2/06
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allora,visto che sei cosi disponibile ne approfitto alla grande,purtroppo non so il peso dei singoli componenti delle ruote, ma so che sono passato da ruote da 2000g a delle ruote da 1700g ovviamente senza contare il resto perchè se no diventa un po' complicato comunque i copertoni sono gli stessi!

nn conta tanto "quanto" peso...ma "dove"..anche se poi l'alleggerimento di un componente solitamente è uniforme, tuttavia nelle ruote questo nn è sempre ovvio!

se vogliamo considerare "l'inerzia alla rotazione", ovvero la capacita' che il corpo ha di opporsi ad un cambiamento del suo moto di rotazione attorno al priorio asse (..o meglio, cambiamento della velocita' angolare!) sotto l'azione di una forza esterna , allora un parametro indicatore è , appunto, il "momento di inerzia"

questa grandezza è la duale della "massa" nello studio dell'inerzia di un corpo quando questo gira attorno a un asse!..quando invece un corpo nn è in rotazione , la misura della sua inerzia (ovvero..semplificando..la misura della sua tendenza a rimanere fermo sotto l'azione di forze) è, semplificando al massimo, data dalla sua massa..

è esperienza comune che, per spostare di una stessa distanza due scatole che hanno lo stesso volume, e forma,ma pesi diversi occorrono forze diverse!..questo perchè la scatola piu' pesante ha maggiore inerzia (forza doppia per massa doppia...ecc...)

quando un corpo è in rotazione il discorso si complica un pelo...perchè entra in gioco la "velocita' angolare"...premesso che in fisica, in generale, si potrebbe chiamare velocita' la variazione nel tempo di una qualsiasi grandezza,se consideriamo un disco rotante la velocita' angolare misura quanto varia nel tempo "t" l'angolo "a" spazzato dal raggio "r" di riferimento a partire da una posizione iniziale fissata

quindi velocita' angolare media "va"=angolo spazzato "a"/tempo impiegato "t"

passando al limite, si trova la velocita' angolare istantanea...

la "va" è un vettore che ha quindi direzione e verso...la direzione è quella perpendicolare al piano su cui giace il corpo, e concide con quella dell'asse di rotazione!

a noi pero' interesserebbe conoscere la velocita' che ha un punto sul disco...ad esempio la velocita' che ha un punto proprio sul bordo piu' estremo che prende il nome di "velocita' tangenziale", perchè è tangente alla circonfernza descritta dal punto nel suo moto (che sarebbe la velocita' con cui gira la ruota!)

ora..pechè tutte ste pippe?..perchè "velocita' tangenziale" e "velocita' angolare " sono legate

si ha velocita' tangenziale "vt"="va" * r (raggio)...!!!

quinidi...e questo è il succo...

se supponiamo che un disco abbia massa uniformemente distribuita, se fisso la velocita' angolare, il punto di massa "m" piu' lontano dal centro di rotazione deve avere più velocità tangenziale ("va" è fisso.."r" piu' grande!)rispetto a quelli piu' vicini al centro (nel centro infatti è 0), e quindi ha bisogno di più energia per "stare al passo" rispetto alla massa che è più vicina al centro di rotazione!

il momento di inerzia quindi tiene conto di come la massa è distribuita rispetto al centro di rotazione nella misura dell'inerzia alla rotazione stessa, ma la massa è data dal prodotto di densita "p" * volume "V"...e la densita' nn è sempre costante!

ad esempio, se prendete un anello (che in gran parte è vuoto ) e un cilindro pieno, aventi la stessa massa, stesso diametro e li ponete in una rampa soggetti solo alla loro forza peso (che è uguale per ipotesi) il cilindro rotola piu' velocemente!..perchè?..perchè l'anello ha la massa concentrata (cioè ha piu punti materiali ) sul bordo esterno lontano dal centro di rotazione...e quindi momento di inerzia piu' grande!

una ruota della bike nn ha massa uniformemete distribuita!..è si' bilanciata (cioè le masse sono bilanciate), e quindi il suo baricentro concide con l'asse del mozzo, ma la "densita" del "disco ruota" varia ..è ovvio no?..tra il mozzo e il cerchio ci sono i raggi e spazi vuoti, e gia' questo è abbastanza intuitivo...

quindi , per abbassare il momento di inerzia di una ruota , e quindi diminuire l'energia necessaria per farle cambiare stato di moto, è meglio limare i pesi nella zone piu' lontane dal centro...in ordine...cerchio, raggi, mozzo

paradossalmente su una stessa ruota, togliere 100 gr al mozzo nn porterebbe alcun vantaggio in termini di inerzia alla rotazione, cosa che si avrebbe togliendoli al cerchio!..poi ovvio, questo tenedo solo conto del momento di inerzia...cosa, secondo me, un po' riduttiva per il discorso bike!

quando si va' in bici infatti siamo un sistema "bici-uomo"...e nel pedalare ci portiamo dietro tutti i kg del sistema...quindi togliere 100 gr ad esempio al mozzo, se è vero che in termini di inerzia alla rotazione della ruota nn porta benefici, ne porta sicuramente altri in termini di potenza necessaria (fornita dalle nostre gambe!) per affrontare una salita, in cui la forza peso è il componente principale da vincere! (proprio ieri con amici abbiamo fatto un conto, mooooolto appox di quanto cambia la potenza necessaria usando il rapporto di trasmissione 22 32 o 22 34...per la cronaca, è poco significativo!)

scusate se sono stato lunghissimo!
 
M

maurizio8885

Ospite
in pratica stai spiegando che,a parità di potenza una ruota con peso minore ad un'altra ci mette meno a raggiungere la velocità prestabilità?
io ho appena cambiato le ruote con delle xt (-350 grammi)quanto tempo in meno ci metto?

è inoltre possibile quantificare,anche in modo approssimato,quanta energia si risparmia,ad esempio,ad ogni pedalata con delle masse rotanti con peso inferiore?

sono pazzo?:hahaha:

ps.la cosa mi interessa molto...
beh un calcolo approssimativo e possibile ma conta che un calcolo simile tiene conto di miriadi di componenti: catena, spinta corona etc. infatti da catena a catena il tipo di trasmissione cambia e naturalmente questo non calcolabile con estrema precisione. io stud fisica percio questo ragionamento sulla fisica teorica messa sulla pratica è ben piu complicata pero qualcosa si puo fare
 

luppolo

Biker serius
7/2/06
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senza contare poi che..alla fine...il momento di inerzia è un parametro che lascia il tempo che trova per l'analisi della potenza spesa nel pedalare!

molti altri sono i fattori importanti in termini di potenza spesa...come ad esempio gli attriti...e qui il mozzo da 100 gr in meno, che probabilmente è anche piu' performante perchè di alta gamma, porta i suoi benefici...che uniti al discorso peso, ottiene 2 punti a favore anche se concorre poco al momento di inerzia della ruota

come vedi, quindi...considerare il solo momento di inerzia è limitativo

ci sarebbe da parlare un anno intero!
 

sembola

Moderatur cartesiano
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Siena
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Bike
una nera e l'altra pure
Concordo in pieno sul fatto che il momento d'inerzia sia un parametro sopravvalutato, in quanto l'influenza che ha sul dispendio energetico totale è piuttosto piccolo sia in proporzione alla massa di bici e biker, sia rispetto agli attriti e soprattutto all'attrito delle ruote sul terreno: se non altro perchè l'attrito è SEMPRE presente, mentre il momento d'inerzia e la massa contano solo durante le accelerazioni.


beh un calcolo approssimativo e possibile ma conta che un calcolo simile tiene conto di miriadi di componenti: catena, spinta corona etc. infatti da catena a catena il tipo di trasmissione cambia e naturalmente questo non calcolabile con estrema precisione. io stud fisica percio questo ragionamento sulla fisica teorica messa sulla pratica è ben piu complicata pero qualcosa si puo fare
A mio parere possiamo ignorare i parametri che citi e concentrarci solo sull'inerzia delle ruote, visto che solo queste sono cambiate. Stimando il peso dei singoli componenti e semplificando un po' il calcolo del momento d'inerzia si può calcolare abbstanza facilmente la differenza di energia che serve ad accelerare le ruote in modo sufficientemente preciso da dare un ordine di grandezza: insomma, in modo abbastanza preciso per sfatare il "mito" che un etto sul cerchio valga un chilo sulla bici ;-)
 

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