Un pò di ferie

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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stefano alinovi

Biker serius
4/10/08
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Fare le ferie è un diritto, e come tale va goduto.
Mia moglie ed io siamo arrivati alle soglie della settimana di ferie di Luglio veramente a terra.
La primavera appena passata è stata veramente pesante e stressante sotto ogni punto di vista.
Avevamo proprio bisogno di staccare la spina. La necessità di “toglierci dai coglioni” era impellente, ma tutto congiurava e cospirava contro di noi. Altro che Saturno contro! C’erano Giove, Urano, Nettuno, Plutone, e pure Mercurio che si era messo a svolazzare di qua e di la procurando rogne in ogni dove.
Anche all’ultimo istante un Marte dispettoso ha scatenato furioso temporale. L’acqua scendeva a secchiate dal cielo, le strade erano torrenti in piena. Io barricato nel camper che avrei dovuto caricare, scrutavo il cielo in cerca di quello squarcio di azzurro che avrebbe decretato la fine della procella, Flora, in ufficio ad aspettare che spiovesse per tornare a casa in motorino senza rischiare la pelle.
Una attesa infinita … per fortuna le valige erano tutte pronte e le bici sono state caricate e legate a tempo di record.
Così carico di tanta attrezzatura e di tante speranze il nostro mitico “camperone” è partito alla volta di Vipiteno.
Anche questa volta abbiamo optato per l’Alto Adige.
Questa regione, a nostro avviso offre una quantità di servizi e di opportunità che pochi altri siti offrono.
A noi piace arrivare in campeggio, piazzare il mezzo e poi spostarci a piedi, in bici o con i mezzi pubblici.
Quando il tempo è cattivo, amiamo andare a visitare musei, chiese, città, ma sempre usufruendo dei mezzi pubblici.
L’alto Adige offre ai suoi cittadini e anche ai turisti l’opportunità di muoversi in modo ecologico, e a noi questo piace. Autobus, treni, piste ciclabili sono abbondanti così come abbondano musei e iniziative culturali.
Che dire di più? Aggiungere altro sarebbe fare pubblicità ulteriore … ma loro sanno fare bene anche quella.
Il Westfalia viaggia lento (cioè, io vado piano piano) solitamente evita le autostrade trafficate e sceglie le strade secondarie. Viaggiare per strade minori ci consente di vedere e gustare immagini che non si apprezzano in autostrada. Riusciamo a cogliere, nei brevi istanti in cui attraversiamo una zona, l’idea del vivere della gente. Amiamo guardarci attorno, spesso approfittiamo dei piccoli banchi di vendita frutta che spesso incontriamo durante il viaggio.
Anche questa volta, complice l’ora tarda e il grande traffico sull’autostrada, abbiamo scelto una via alternativa. Arriviamo a Brescia via Isorella poi verso Madonna di Campiglio per il lago d’Idro. A Tione giriamo in direzione Trento. Contiamo di fermarci a dormire in qualche paesotto trentino per arrivare sabato mattina presto a Vipiteno.
In un bel parcheggio lungo fiume a Comano Terme sostiamo per la notte. Il fruscio dell’acqua ci rilassa e concilia il sonno ristoratore. Ci svegliamo con i primi raggi del sole che spuntano da dietro il monte e illuminano il cupolino di ricambio aria. Mentre si fa colazione osservo i pescatori, che, mattinieri frustano l’acqua con la “mosca” cercando di accalappiare diffidenti trote (è vero che le trote sono diffidenti?).
La luce del mattino colora in modo splendido le vallate che passiamo lenti e tranquilli. La strada dei vini ci accompagna variopinta nel nostro tranquillo avanzare. Il lago di Caldaro già brulica di vele, incontriamo tanti ciclisti e ci viene voglia di arrivare. Fino a Bressanone la strada la conosciamo bene, e potremmo anche lasciare il Westf in “automatico” ma se fosse per lui girerebbe verso la Pusteria per poi andare verso Corvara e San Cassiano … Devo forzare per dirigerlo ancora più a Nord. La strada si incassa nella montagna fino a Fortezza per poi aprirsi in una nuova ampia splendida verde vallata. Davanti si apre un mondo che non conosco. La fretta di arrivare aumenta, le gambe friggono. Flora continua a fare proposte, andiamo di qui, andiamo di la, facciamo questo e quello. Mentalmente faccio i conti del suo proporre. Per fare metà di quello che ha in mente ci vorrebbe un mese di ferie e poi e poi, e poi bisogna vedere se il fisico regge … e il tempo? Le previsioni per la settimana sono poco belle. Staremo a vedere e ci regoleremo di conseguenza.
Intanto siamo arrivati e ci piazziamo. Il campeggio è piccolino, ma per noi va benone, è attrezzato bene, pulito. Ci colleghiamo alla presa di corrente e in quattro e quattr’otto siamo pronti ad aggredire la valle.
Già, ma da che parte.
Io sono suonato, stanco, ho le gambe molli, sbadiglio a ripetizione, ciondolo e inciampo a nche nei francobolli per terra … che poi non ci sono. Al contrario Flora è elettrica.
Prende d’assalto il vicino ufficio turisco di Racines , acquista la mitica “tour Card” e si informa su tutto quello che le viene in mente.
La conquista di Vipiteno è iniziata. Moglie elettrica, marito addormentato.
Raccontare ogni particolare della settimana mi sembra superfluo e poco interessante, mi preme però dire che di momento in momento ogni nuova conoscenza apriva altre mille possibilità, e questo è veramente bello. Sicuramente ci siamo sbizzarriti il più possibile per non lasciare nulla di intentato. Abbiamo alternato sapientemente escursioni in mtb, a camminate in montagna. Abbiamo visitato musei, e fatto shopping.
Fermi? Mai. Non proprio. Una mattina decisamente “temporalosa” mi sono dedicato allo smontaggio del piccolo frigorifero del camper che faceva le bizze. Non ho risolto un gran che, ma il tempo è passato temporale è finito e Flora voleva andare. Per il frigorifero abbiamo ripiegato. Avevamo 4 “mattonelle” refrigeranti a cui abbiamo aggiunto 2 bottiglie d’acqua che mettevamo alternativamente nel freezer del campeggio e una volta fredde nel nostro piccolo frigo. La roba si conservava che era uno spettacolo.
Quando si va in una zona che non si conosce è difficile orientarsi immediatamente e riuscire a individuare velocemente le cose migliori da fare. Noi ci abbiamo provato e penso che per certi versi abbiamo centrato l’obiettivo. Quello che ci ha più colpito sono state le miniere della Val Ridanna. Intanto non sapevo che ci fossero delle miniere che hanno funzionato fino ai primi anni ’80. E’ stato incredibile scoprire che a quota 2500 c’era un paese di 1000 anime che viveva tutto l’anno lassù e solo per le miniere. Incredibile vedere l’enorme quantità di gallerie scavate dall’uomo con diverse tecnologie nel corso dei secoli. Si parla di oltre 130 km di gallerie. Lassù stanno progressivamente sistemando e rendendo visitabile tanta parte di questo mondo ai più decisamente ignoto. Meraviglioso, oltre che interessante, è stato il viaggio sotto terra, tutto in galleria, che dalla Val Passiria ci ha riportato in Val Ridanna. Abbiamo capito il duro lavoro del minatore, ma abbiamo anche scoperto l’alto grado sociale che avevano questi lavoratori per la ricchezza che apportavano.
Non sapevamo che la dolomia, l’ha scoperta tale sig. Dolomieu e l’ha scoperta proprio da queste parti. A lui è dedicato un bellissimo sentiero che ci siamo premurati di percorrere a forte andatura. Flora quella mattina era spiritata e andava come un treno. Va beh che al pomeriggio doveva arrivare il temporale, ma è stata dura fare qualche foto … e l’ho ripresa quasi sempre da dietro.
Abbiamo anche scoperto che in mtb i sentieri sono abbastanza insidiosi, ma di grande soddisfazione.
Le piste ciclabili sono molto belle. Anzi per anno prossimo, tanto per buttare giù qualche programma, avremmo intenzione di prendere su la nostra piccolissima tenda e fare una settimana partendo da Bressanone e andare verso la Pusteria e di la verso l’Austria, fin dove si può (forse meglio un b&b?).
Di visita in visita la settimana è volata …. fine delle mangiate serali di polenta e gulasch a 15°C mentre a casa boccheggiavano, si ritorna al lavoro di tutti i giorni.
Ma già stiamo progettando per le ferie agostane.
Il “camperone è dal “dottore” per le riparazioni del frigo (che Dio me lo mandi buono … il conto)e aspetta solo il momento di ripartire. Le mtb sono li che aspettano di tornare al fresco….
E anche noi…
 

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Tc70

Entomobiker
20/4/11
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Picola ma carattarastica...
Beati i primi, e noi poveri partiremo dopo, ma partiremo!!!!



...sei i poveri ...partiranno...altrimenti credo che si accontenteranno...almeno cosi per quest'anno....con la crisi che c'è...la vedo magra anche per il prossimo anno e se si va avanti cosi dobbiamo ritenerci fortunati se questo 'dirittto' ancora ce lo daranno....:medita::medita:
 

stefano alinovi

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Ciao Stefano, hai ragione, l'Alto Adige è molto bello.
Io avevo fatto il militare a Bressanone. Cittadina veramente bella.
Pasticcerie incredibili, l'abbazia di Novalesa l'avete visitata?
Saluti alla tua sportivissima moglie.
Enrico

Ciao Enrico,
a Bressanone mi ci sono fermato spesso rientrando dalla Val Badia...
sono tornato anche in occasione dei mercatini natalizi...
è un posto dove, a mio parere, la qualità della vita è molto alta, come penso anche a Brunico e in genere in tutto l'alto Adige.
Magari mi sbaglio, ma siamo molto attenti ad osservare come si muove la gente comune. Noto in genere una grande rilassatezza, vedo famiglie molto giovani con parecchi bambini, e mi sembra di capire che il lavoro lo hanno sempre vicino a casa e che i servizi offerti al cittadino siano sempre ottimi...
poi magari mi sbaglio...
Mi hanno detto a Vipiteno che anche li sentono il peso degli ultimi provvedimenti. Specie il fatto che noi non altoatesini abbiamo meno soldi da spendere ecc...
Ho notato comunque una vita a misura d'uomo. Un esempio su tutti:
Il servizio autobus delle 17 passava e fermava all'ingresso delle fabbriche (Leitner nella fattispecie) e l'autista aspettava anche qualche minuto l'arrivo dei dipendenti...impiegati, operai, disabili...
Mi sembra una bella prova di civiltà. Gli autobus frequentissimi arrivano parecchie volte al gg anche in vallette isolate.

A Novacella ci sono stato....bel complesso e....che vini!!!
meraviglia e bontà...

Ciao e a presto!!


stefano
 

stefano alinovi

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Beati i primi, e noi poveri partiremo dopo, ma partiremo!!!!



...sei i poveri ...partiranno...altrimenti credo che si accontenteranno...almeno cosi per quest'anno....con la crisi che c'è...la vedo magra anche per il prossimo anno e se si va avanti cosi dobbiamo ritenerci fortunati se questo 'dirittto' ancora ce lo daranno....:medita::medita:

Ciao, sono d'accordo con te.
Fortunatamente qualche anno fa sono riuscito ad acquistare un vecchio Westfalia facendo un pacco di rate che grazie a Dio sto finendo di pagare in questi mesi. Grazie a questo mezzo assai piccolo ma comodo riesco a fare le ferie a prezzi assai contenuti. Dei 7 gg a Vipiteno ho speso circa 150€ di campeggio più la spesa del carburante. L'autostrada la evito e mi diverto di più. Per il mangiare ci autogestiamo, e fare la spesa là costa meno che da noi.
L'unica follia l'abbiamo fatta con la gita alle miniere....(100€ fra guida e pranzo al rifugio per due) ma ne è valsa la pena.
Il costo della tour card (80€) ci è stata ampiamente ripagata visto che abbiamo sfruttato ampiamente bus e funivie e musei....
Finito il camperone (spero il più tardi possibile) se non migliora, torneremo all'uso della tenda....

stefano
 
Ciao Enrico,
a Bressanone mi ci sono fermato spesso rientrando dalla Val Badia...
sono tornato anche in occasione dei mercatini natalizi...
è un posto dove, a mio parere, la qualità della vita è molto alta, come penso anche a Brunico e in genere in tutto l'alto Adige.
Magari mi sbaglio, ma siamo molto attenti ad osservare come si muove la gente comune. Noto in genere una grande rilassatezza, vedo famiglie molto giovani con parecchi bambini, e mi sembra di capire che il lavoro lo hanno sempre vicino a casa e che i servizi offerti al cittadino siano sempre ottimi...
poi magari mi sbaglio...
Mi hanno detto a Vipiteno che anche li sentono il peso degli ultimi provvedimenti. Specie il fatto che noi non altoatesini abbiamo meno soldi da spendere ecc...
Ho notato comunque una vita a misura d'uomo. Un esempio su tutti:
Il servizio autobus delle 17 passava e fermava all'ingresso delle fabbriche (Leitner nella fattispecie) e l'autista aspettava anche qualche minuto l'arrivo dei dipendenti...impiegati, operai, disabili...
Mi sembra una bella prova di civiltà. Gli autobus frequentissimi arrivano parecchie volte al gg anche in vallette isolate.

A Novacella ci sono stato....bel complesso e....che vini!!!
meraviglia e bontà...

Ciao e a presto!!


stefano

E' vero Stefano, l'abazia si chiama Novacella e non Novalesa.
Enrico
 

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