Ieri a Roma era festa, ogni tanto i santi si mostrano magnanimi anche agli atei come me.
Incurante del pessimismo di SKY Meteo, che tre millimetri di pioggia nei giorni festivi ce li mette sempre, inforco la bici per un giro di trekking agro-urbano.
Qualcuno che non è di Roma non potrebbe mai immaginare quanti percorsi di sterrato ci sono, ville e parchi a parte, è pieno di campi, prati e sentieri a pochi metri da strade trafficatissime.
Gli unici problemi sono lincuria e il rischio di trovarsi allimprovviso in mezzo al caos, una volta ho dovuto farmi qualche metro di Raccordo Anulare, tanto mi ero addentrato dietro le linee nemiche.
Comunque, tornando a ieri, SKY Meteo era stata ottimista.
E venuto giù un temporale amazzonico in compagnia del cugino di Katrina, luragano.
Il primo sgrullone lho preso in mezzo agli alberi, e mentre mi allontanavo pensavo alle statistiche sui fulmini che colpiscono gli uomini e mi chiedevo quanto aumentava le probabilità il fatto di avere tredici chili di ferro in mezzo alle gambe.
I tredici chili erano tutti della bici, lasciate da parte il becero sarcasmo.
Comunque ho raggiunto un riparo urbano, ho condiviso una sigaretta con due ragazze scese da un motorino in condizioni disumane e ho incontrato una vecchia compagna di scuola in cinta per la seconda volta.
Ormai però ero bagnato e stavo perdendo calore e approfittando di una distrazione del dio della pioggia e della ex compagna che voleva chiedermi 15 anni di vita in 10 minuti, ho ripreso la via del ritorno.
Naturalmente mi ha colto una nuova tormenta e sono riparato dentro a un garage.
La zona era una zona di case popolari abbastanza povere e usciva una luce da quella che mi sembrava una cantina.
Un tantino inquietante, ma non potevo uscire e mi ristavo raffreddando.
Per farla breve, a un certo punto è uscito il proprietario della cantina, barba lunga e maglietta Harley Davidson.
Non dò mai giudizi affrettati, e forse sbaglio, ma mi è sembrata una persona povera e non so se quella era solo una cantina.
Comunque in tre minuti mi ha fatto spogliare, ha tirato fuori un panno incredibilmente pulito, mi ha fatto asciugare, ha preso un sacco pulito della mondezza, gli ha fatto tre buchi, me lha fatto indossare e mi ha pure detto grazie della compagnia.
Io sono tornato a casa ridicolo, fradicio ma riflettendo che è stato uno dei giri più belli che ho fatto, e ho ancora una volta ringraziato la mia bici.
Ciao
Claudio
Incurante del pessimismo di SKY Meteo, che tre millimetri di pioggia nei giorni festivi ce li mette sempre, inforco la bici per un giro di trekking agro-urbano.
Qualcuno che non è di Roma non potrebbe mai immaginare quanti percorsi di sterrato ci sono, ville e parchi a parte, è pieno di campi, prati e sentieri a pochi metri da strade trafficatissime.
Gli unici problemi sono lincuria e il rischio di trovarsi allimprovviso in mezzo al caos, una volta ho dovuto farmi qualche metro di Raccordo Anulare, tanto mi ero addentrato dietro le linee nemiche.
Comunque, tornando a ieri, SKY Meteo era stata ottimista.
E venuto giù un temporale amazzonico in compagnia del cugino di Katrina, luragano.
Il primo sgrullone lho preso in mezzo agli alberi, e mentre mi allontanavo pensavo alle statistiche sui fulmini che colpiscono gli uomini e mi chiedevo quanto aumentava le probabilità il fatto di avere tredici chili di ferro in mezzo alle gambe.
I tredici chili erano tutti della bici, lasciate da parte il becero sarcasmo.
Comunque ho raggiunto un riparo urbano, ho condiviso una sigaretta con due ragazze scese da un motorino in condizioni disumane e ho incontrato una vecchia compagna di scuola in cinta per la seconda volta.
Ormai però ero bagnato e stavo perdendo calore e approfittando di una distrazione del dio della pioggia e della ex compagna che voleva chiedermi 15 anni di vita in 10 minuti, ho ripreso la via del ritorno.
Naturalmente mi ha colto una nuova tormenta e sono riparato dentro a un garage.
La zona era una zona di case popolari abbastanza povere e usciva una luce da quella che mi sembrava una cantina.
Un tantino inquietante, ma non potevo uscire e mi ristavo raffreddando.
Per farla breve, a un certo punto è uscito il proprietario della cantina, barba lunga e maglietta Harley Davidson.
Non dò mai giudizi affrettati, e forse sbaglio, ma mi è sembrata una persona povera e non so se quella era solo una cantina.
Comunque in tre minuti mi ha fatto spogliare, ha tirato fuori un panno incredibilmente pulito, mi ha fatto asciugare, ha preso un sacco pulito della mondezza, gli ha fatto tre buchi, me lha fatto indossare e mi ha pure detto grazie della compagnia.
Io sono tornato a casa ridicolo, fradicio ma riflettendo che è stato uno dei giri più belli che ho fatto, e ho ancora una volta ringraziato la mia bici.
Ciao
Claudio