Un Giro d'Italia "diverso".Diamogli una mano!

boska78 · 14/5/08

sembola ha scritto:
Si capisce che sono un po' pessimista?

solo un pochino

dico che hai perfettamente ragione...ma uno sportivo vincente lo è quando vince...non sol quando vince "barando". perciò come detto prima, se vince ad una media dei 30 piuttosto che a una dei 40, sempre vincente è. il modello corona oggi come oggi è vincente,secondo me, perchè è più reale. mi spiego...lui non nasconde di essere una sanguisuga e di conseguenza porta avanti il fatto di sfruttare l'occasione...carpe diem...mentre tanti sportivi di oggi portano avanti il fatto di essere degli pseudo eroi del sacrificio...per poi venire sputtanati con relativa figura di m...a...vedi il tour. (non sono del tutto sicuro di essere riuscito a spiegarmi...sorry)

kiko5 · 14/5/08

sembola ha scritto:
Si capisce che sono un po' pessimista?

...ricordati che un pessimista è un ottimista bene informato!!!!!!!!

sembola · 14/5/08

boska78 ha scritto:
solo un pochino

dico che hai perfettamente ragione...ma uno sportivo vincente lo è quando vince...non sol quando vince "barando". perciò come detto prima, se vince ad una media dei 30 piuttosto che a una dei 40, sempre vincente è. il modello corona oggi come oggi è vincente,secondo me, perchè è più reale. mi spiego...lui non nasconde di essere una sanguisuga e di conseguenza porta avanti il fatto di sfruttare l'occasione...carpe diem...mentre tanti sportivi di oggi portano avanti il fatto di essere degli pseudo eroi del sacrificio...per poi venire sputtanati con relativa figura di m...a...vedi il tour. (non sono del tutto sicuro di essere riuscito a spiegarmi...sorry)

Ti sei spiegato benissimo ed in linea di massima concordo con quanto scrivi. Il guaio è che l'italiano medio ha memoria corta (e selettiva...) , per cui non ricorda tanto bene quello che lo pseudocampione ha detto o fatto; inoltre è partigiano per definizione, per cui se beccano il "suo" pseudocampione nega, tergiversa, adombra complotti... Per questo dico che è un problema culturale: in USA chi bara a scuola copiando i compiti è un "cheat" vale a dire un imbroglione ed esposto al pubblico ludibrio; da noi è un "furbo".

boska78 · 14/5/08

sembola ha scritto:
Ti sei spiegato benissimo ed in linea di massima concordo con quanto scrivi. Il guaio è che l'italiano medio ha memoria corta (e selettiva...) , per cui non ricorda tanto bene quello che lo pseudocampione ha detto o fatto; inoltre è partigiano per definizione, per cui se beccano il "suo" pseudocampione nega, tergiversa, adombra complotti... Per questo dico che è un problema culturale: in USA chi bara a scuola copiando i compiti è un "cheat" vale a dire un imbroglione ed esposto al pubblico ludibrio; da noi è un "furbo".

e purtroppo, sono conscio che quel che dici è la realtà del nostro paese...però sono un ottimista, credo che anche da piccoli gesti(perchè nessuno mai ha detto che il giornalista stia facendo un'impresa), si possano cambiare le cose...magari lentamente, ma serve anche una piccola goccia per riempire un bicchiere

enry_mega_drop · 14/5/08

sembola ha scritto:
Il doping è un problema serio che va al di là dello sport, e non si risolve certo con le piazzate. tanto per dare un'idea del fenomeno, in Italia i tesserati Elite sono poche centinaia, contro 2.130.000 persone (fonte: Eurispes) che fanno uso, saltuario o continuativo, di cocaina.

Non capisco il ragionamento.

Ser pecora · 14/5/08

Mi quoto dal bdc-forum:

Ce n'è tanta di gente che corre e fa migliaia e migliaia di km senza doparsi...perchè non dare credito a quei movimenti invece?
Al contrario mi pare che questa "impresa" esasperi due delle cose peggiori prodotte dal doping: il dubbio totale e la necessità del protagonismo.
Perchè dei randonneur che fanno la PBP, la rata etc... non ne parla mai nessuno? Avrebbe avuto la stessa copertura mediatica? (ricordo che l'anno scorso su LeMonde, uno dei principali quotidiani francesi, ogni giorno c'era il resoconto di questo "altrotour"). No, ovviamente, perchè niente garantisce che i dopati non ci siano anche là, e difatti ci sono. Il primo a dubitarne sarebbe stato lo stesso Prebois, che infatti si fida solo di se stesso e del proprio staff. Tant'è che non accetta nemmeno una caramella data da uno sconosciuto...alla faccia dei valori dello sport nobile...
Alla fine sfrutta cmq l'avvenimento "dei dopati" per la riuscita del proprio. Avrebbe potuto farne altre mille di cose per promuovere lo sport "pulito" eppure per avere cassa di risonanza deve attaccarsi al baraccone dei tanti soldi e tutti sporchi. Anche in questo caso che messaggio veicola? Quello che cmq per farsi notare, per "esistere", devi agganciarti "al sistema". I pro che si dopano non fanno lo stesso?

Ed infine persino dal punto di vista "tecnico" prova molto poco. Le variabili tra correre da soli (o in 2) tutti quei kilometri e con le dinamiche della gara è ben diverso. E la storia della distanza vuol dire poco. Già gli è stato fatto notare l'anno scorso che i 100metristi si dopano tanto quanto gli altri per uno sforzo di nemmeno 10sec.

sembola · 14/5/08

enry_mega_drop ha scritto:
Non capisco il ragionamento.

La "cultura" del doping è insita nella società: devi essere sempre "al massimo", per una nottata per locali come per una nottata di sesso. Sembra non essere ammesso essere normali, si deve sempre esagerare, essere al massimo: ecco che nasce la cultura dell' "aiutino", per stare sveglio o per dormire, per dimagrire o ingrassare... perchè lo sport dovrebbe essere diverso?

Dire "io sono contro il doping nello sport" è doveroso, ma non sposta di una virgola la questione di una società pervasa da questa mentalità, dove spesso i farmaci vengono assunti per semplice divertimento, figuriamoci se non è possibile che ci sia chi li prende per uno scopo pratico.

Sia chiaro che il doping a me fa schifo e rabbia. Ma lo considero un problema frutto di una società che ha eletto il successo a stella polare di tutto, e per cui molti sono disposti a tutto.

boska78 · 14/5/08

ma allora io mi chiedo...quale sarebbe la strada migliore da percorere per cominciare ad arginare questo problema?

Ser pecora · 14/5/08

boska78 ha scritto:
ma allora io mi chiedo...quale sarebbe la strada migliore da percorere per cominciare ad arginare questo problema?

Dall'educazione e da un ripensamento della società.
Il doping come dice giustamente Sembola non è nulla di strano in questa società. Anzi. A me personalmente la gente che si scandalizza perchè uno si fa di steroidi o ormoni della crescita quando una valanga di gente tira di coca anche solo per passare la serata con gli amici o piglia il viagra per "fare la performance" anche a letto, etc. etc. fa un po' ridere.

E non è che questa è l'isola felice...pure tra i numerosi utenti del forum ce ne sarà una buona dose che qualche peccatuccio (se si possono ancora chiamare così) ce l'ha.

bisca88 · 14/5/08

ragazzi noi parliamo...intanto lui fa qualcosa, e nn mi sembra neanche tanto male

CaioMario · 14/5/08

boska78 ha scritto:
serve per il semplice fatto che un 60enne che torna da santiago de compostela, ti fà venir voglia di andare a stringergli la mano per fargli i complimenti...un giornalista, che fà una cosa del genere (anche autopromuovendosi), ti fà venir voglia di seguirlo e di riflettere sul perchè lo stà facendo...e tanta gente che crede in una cosa (anche autopromuovendosi), fà parlare di sè e del perchè lo fanno, attirando critiche (giustamente) e consensi (altra gente che crede nella stessa cosa). tutto questo può portare ad un cambiamento oppure no (sono più propenso a pensare che non cambierà le cose), ma solo il fatto di tenere alta la guardia sul problema è un modo per provare a risolvere le cose. penso sia sempre meglio che fare commenti scioccati quando ne squalificano uno, per poi il giorno dopo dimenticarsene fino al prossimo che beccheranno.

Sono d'accordo!

boska78 · 14/5/08

Ser pecora ha scritto:
Dall'educazione e da un ripensamento della società.

il ripensamento della società credo sia un'utopia...sull'educazione mi trovi d'accordo, come già detto, credo che anche questo gesto sia un pò educativo per chi lo sà ascoltare...un pò come a scuola..c'è chi ascolta e capisce e chi se ne frega e continua a fregarsene. credo che un cambiamento globale istantaneo non ci potrà mai essere, ma ripeto, anche solo il fatto che questo gesto porti a far riflettere un pò di persone, beh...io credo sia comunque positivo. mi trovo d'accordo con bisca nel pensare che se anche il suo gesto ha poco peso per le masse, almeno ha provato a fare qualcosa.

CaioMario · 16/5/08

E allora, qualcuno gli e' andato incontro?

boska78 · 17/5/08

non ancora...purtroppo pedalare insieme a lui in questo momento è impossibile per me, causa stop forzato per almeno 15gg., ma penso che un incitamento verbale quando arriva dalle parti di cittadella o verona potrei andarglielo a fare...

simonexc · 28/5/08

penso che possa servire, però un conto è fare le tappe del giro a ritmo cicloturistico, un conto è farle a ritmo di gara con tutto quello che ne deriva... agitazione ecc... non dimostra nulla il fatto che una persona faccia le tappe senza essere prof...

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