Ciao a tutti, riceviamo e riportiamo con piacere il diario di bordo di Simon Cittati, fotografo e giornalista Italiano al seguito della Coppa del mondo di DH che ci scrive dall'altra arte dell'emisfero.
Cercheremo di postare ogni giorno il racconto della giornata e le foto.
Enjoy!
DAY 1
Eccoci dunque in Sudafrica per la prima tappa della Coppa del Mondo 2009...che dire? Di sicuro non si tratta di una trasferta semplice, siamo letteralmente all'altro capo del mondo, a circa 5500km da casa. Bastava guardare dal finestrino durante il lungo, lunghissimo volo dall'Europa per rendersi conto di quanto fosse diverso il posto in cui stavamo andando! Le quasi cinque ore di macchina da Johannesburg a Pietermaritzburg si passano su una delle maggiori autostrade nazionali, che si inerpica fino a un passo situato a ben 1690m, per poi scendere bruscamente verso il mare! I panorami sono incredibili, si va dalle pianure infinite alle montagne, che qui hanno quasi tutte le cime piattissime, come se gli avessero tagliato la parte superiore, alle baraccopoli che sono ai margini di ogni città, e non è difficile incontrare, proprio sull'autostrada, gente che torna a casa a piedi dal lavoro!
Pietermaritzburg è la capitale del regno degli Zulu e della provincia di Natal, e, al contrario dei piccoli paesini di montagna che di solito ospitano le gare di Coppa, ha quasi un milione di abitanti! Il percorso di gara è appena fuori città e la sala stampa è in un centro commerciale, una cosa mai vista! La risalita è a dir poco assurda e purtroppo sarà anche problematica, bisogna infatti imboccare l'autostrada per una decina di minuti, uscire e poi continuare tra strade e stradine fino al cancello che vedete in foto, da lì altri dieci minuti tra i campi di grano su una strada sterrata per poi finalmente trovare quello sembra l'imbocco della DH...che è invece solo l'inizio di un lungho (per chi, come me, era a piedi!) trasferimento per arrivare alla partenza vera e proprio!
La pista si snoda quasi tutta in una bellissima foresta dall'aspetto molto "africano", anche se non abbiamo visto nessun animale strano! Ogni tanto si apre una bellissima vista sulla città sottostante, ma dubito che i rider riusciranno a godersela perché saranno impegnati a fare una cosa sola: PEDALARE!
Già, a parte un paio di tratti tecnici, qualche salto e poco altro la pista è tutta, completamente e interamente da pedalare, e molti tratti sono in piatto con qualche strappo addirittura in salita! Dopo un roadgap di circa 8 metri c'è un lungo canalone poco pendente che spara su due panattoni di circa 12 metri di lunghezza, roba da moto! Poi si continua nel bosco con un paio di compressioni micidiali, fino a sbucare, con un grosso step down, nel percorso di 4X, di nuovo senza grandi pendenze fino all'arrivo. Sicuramente ci vorranno ottime gambe e tanto fiato per andare forte!
L'area paddock è abbastanza insolita, quasi tutti i team sono ospitati nei tendoni bianchi noleggiati dall'organizzazione locale, e ognuno cerca di personalizzarli come può...sono proprio curioso di vedere se il mitico Otto avrà portato la sua inseparabile macchina del caffé...speriamo!
Per oggi è tutto, andiamo a concederci un'ottima e abbondante cena (qui la vita costa molto poco, si mangia una bistecca al ristorante con poco più di 10 euro a persona!) e poi a dormire presto, domani iniziano le prove!
Simon