Tuteliamo chi sceglie la bicicletta per andare al lavoro
(Comunicato stampa) - La FIAB, Federazione italiana amici della bicicletta ha lanciato una raccolta firme per chiedere una modifica alla legge che tutela i
lavoratori che si spostano da casa al lavoro.
L'attuale normativa salvaguardia infatti l'infortunio, subito dal
lavoratore assicurato, nel normale percorso dalla dimora abituale al
lavoro e ritorno, sia che avvenga a piedi sia con mezzi pubblici. Per
quanto riguarda il mezzo privato l'uso deve essere "necessitato" (non
esistono mezzi pubblici, non coprono l'intero tragitto o gli orari non
coincidono con quelli del lavoro, ecc.).
La bicicletta è considerata alla stregua di qualsiasi altro mezzo
privato (auto, motociclo) e, pur sussistendo tutti gli altri elementi
previsti dalla legge, viene regolarmente respinta la domanda di
indennizzo del ciclista che subisce un infortunio, e che avrebbe
potuto usare il mezzo pubblico.
Per maggiori informazioni o per sottoscrivere la petizione: http://www.fiab-onlus.it/infortuni/index.htm
(Comunicato stampa) - La FIAB, Federazione italiana amici della bicicletta ha lanciato una raccolta firme per chiedere una modifica alla legge che tutela i
lavoratori che si spostano da casa al lavoro.
L'attuale normativa salvaguardia infatti l'infortunio, subito dal
lavoratore assicurato, nel normale percorso dalla dimora abituale al
lavoro e ritorno, sia che avvenga a piedi sia con mezzi pubblici. Per
quanto riguarda il mezzo privato l'uso deve essere "necessitato" (non
esistono mezzi pubblici, non coprono l'intero tragitto o gli orari non
coincidono con quelli del lavoro, ecc.).
La bicicletta è considerata alla stregua di qualsiasi altro mezzo
privato (auto, motociclo) e, pur sussistendo tutti gli altri elementi
previsti dalla legge, viene regolarmente respinta la domanda di
indennizzo del ciclista che subisce un infortunio, e che avrebbe
potuto usare il mezzo pubblico.
Per maggiori informazioni o per sottoscrivere la petizione: http://www.fiab-onlus.it/infortuni/index.htm