Un giro quasi imprevisto.
Sabato ho portato la moglie per la prima volta a farsi un monticello, 20km in tutto con 500m di dislivello. Era contenta nonostante lamentasse dolori sparsi, prevalentemente zona ginocchia e sedere. Io, tirando le somme non so bene perché le piace e vorrebbe rifarlo presto, meno bene perché per la discesa mi ha fottuto la full :???:
La sera organizza con i miei suoceri la Domenica e sono già consapevole che dovrò arrostirmi da qualche parte al mare. Destinazione Catoro, località balneare croata vicino ad Umago.
La mogie mi piazza a sorpresa un Allora vieni in bici come pensavi laltra volta ? io una risposta istintiva "ma certo così mi alleno un po per il giro di Sabato 23" (vedi: http://www.bike-board.de/community/forum/viewtopic.php?t=47785 ) dove i 55km e i 900m di dislivello mi danno qualche pensiero.
Meno istintivo il percorso, non mi ricordo una pippa di strade, sono preoccupato per la parte slovena del percorso perché ci sono quelle ad alto scorrimento vietate alle bici, dunque devo fare strade che non conosco. So di un percorso ciclabile che da Capodistria dovrebbe portarmi presso Portorose ma non ho ben idea come arrivarci. Che importa si va allavventura.
Domenica mattina, lancio giù dal letto la moglie del tipo tu moglie fai colazione perché io avere fame, durante i uicchend tocca lei farlo, gli altri giorni lo faccio io
Doping con un caffellatte, una decina di biscotti spalmati di miele e acqua. Siccome stimo una cinquantina di km mi munisco di due borracce da mezzo litro di isostad e una barretta energetica alla cioccolata della Enervit, speriamo che sia buona e che serva veramente.
8.27 esco di casa con la bici da città, il bag della merenda sul portapacchi mi fa già capire che in tutto la bici viaggi sui 17 kilozzi
Primo inconveniente il conta km non va, sposta qua, sposta la, se il mio Sigma nuovo fa le biffe mi incavolo assai con quello che costa, niente di che il magnete si è spostato e poi fila liscio.
Si vede che sono quasi un cicloturista, la cartina slovena Primorje in Kras (credo significhi Litorale Carsico) nel porta mappa del bag della merenda, un elastico che tiene tutto fermo, pantaloncini da bici ma maglietta in cotone e andatura turistica.
Che strada ? Boh, visto il periodo turistico evito i valichi caldi, dove ci sono le code di turisti con camper, roulotte, barche. Faccio la costa e vado verso Muggia per poi andare in Slovenia per Lazzaretto (in verità il valico si chiama S. Bartolomeo, ma noi lo si chiama così), anche qua fila, un bus e una macchina che io passo, e i poliziotti manco mi fermano.
Fare la costa vuol dire fare più strada, machissenefrega limportante è andare in bici :-?
Passato Ancarano svolto per il paese di Bertocchi, una stradina ancora più defilata, incontro un auto e una decina di ciclisti, quelli con le bici da strada irraggiungibili quelli in mtb da supermercato raggiunti e passati, io saluto in lingua locale Doberdan e gli altri contraccambiano tutti, poi scopro che gli ultimi due erano di Trieste. Così all'istante decido che da ora in poi saluterò con un ciao, mi pare abbastanza internazionale anche se di origine veneta (così dicono).
Arrivo presso Bertocchi e son disorientato, imbocco un percorso ciclabile assieme ai due compaesani, di qua stimiamo si arrivi a Capodistria, loro vanno a Portorose ma sono troppo lenti, io scalpito e li passo anche se il più anziano ha un paio di gambe così muscolose che se scatta fa un salto nelliperpazio :-P
Alla fine del sentiero ciclabile sbuco in una strada che costeggia la 4 corsie che arriva a Capodistria, ops ... un sasso un po brutto, ho quallattimo di indecisione da che parte evitarlo e lo prendo in pieno :? a Capodistria cambio la camera daria :? credo di aver pizzicato Mannaggia alle mini pompette, la ruota pare sempre sgonfia, pompa pompa pompa pompa pompa, sono tutto sudato e mi fa male il braccio, pompa pompa pompa, bon basta, imprecazioni in abbondanza :???:
Caspita che caldo, mi sparo la barretta che è una roba appicicaticcia e come gusto fa abbastanza schifo :???: mi sa che son 1,45Euro buttati via.
Prendo il sentiero ciclopedonale sulla costa, e via a 18km/h aggancio due bellissime bionde in skateroll e con un ciao conquisto un loro sorriso, una mi farfuglia qualcosa in lingua local e io non capisco una mazza, poi in un italiano stentato mi chiede da dove vengo e dove vado, ci scambiamo gi itinerari, loro da Capodistria vanno a Isola, non ho capito se al mare o che altro, saluto perché sono in ritardo e vado
Per fortuna che il pezzo di strada fino ad Isola si può fare fuori dalla strada perché molto stretta e le auto viaggiano troppo veloci, ma si deve star attenti ugualmente, il tracciato ciclopedonale ha si da una parte il retro del guard rail ma dallaltra il vuoto di un metro poi scogli, se fili di sotto per sbaglio sei fottuto (
A Isola dovrei trovare il proseguimento della pista ciclopedonale che tramite una galleria illuminata poi sbuca nella parte alta di Portorose evitando la strada trafficata, mi incasino in modo esagerato e perdo la traccia, vado su e giu, avanti e indrè, di qua e di la ... Trovo un gruppo di cicloturisti tosti e li seguo. Mazzeo quanta roba sulle loro bici, impressionante, credo che siano tetteschi e vanno anche loro a naso perciò li passo, anche perché vanno piano piano in salita. Tutti passati meno il primo, che mi vede arrivare e pompa sui pedali, rispondo alla sfida e faccio un tratto in piedi, il cardio segna 182. Lui non molla e comunque lo sto raggiungendo, dopotutto dove vuoi andare con una bici stracarica ? Tra laltro avvicinandomi vedo che è un po ciccio perciò, "cala cala che è meglio". Si ferma di colpo e sembra accasciarsi sul gard rail, tutto rosso di faccia mi saluta e guarda gli altri distanti anni luce in dietro. Lo saluto facendo finta di non essere al limite e proseguo in piedi ancora per un centinaio di metri, poi crollo sul sellino e agilizzo il cambio
Incrocio ma dove uazz sono adesso ? A si questa di traverso è la strada supertrafficata e sono uscito da Jagodje ... che fo ? Vado dritto e mi perdo in una marea di zig zag che scendono, perdo anche lorientamento e comincio a pensare che come viaggiatore in un ipotetico deserto morirei di sete perché girerei in tondo come un tonto :???:
Riattraverso la strada supertrafficata in basso e becco, per volontà divina, il sentiero ciclopedonale, prima era un D8 adesso ha un numeraccio 93xxx boh, di qua e di la, riattraverso la strada di sotto, poi salgo ed ecco il tunnel lungo ben 550m, metà buio e laltra metà in luce. Ok è andata bene sbuco sopra Portorose, e poi scendo a S. Lucia, risalgo nella strada supertrafficata e sono a Sezza e ridiscendo verso le saline di Sicciole.
Sono le 11.30 e fa un caldo bestia :???: sto sudando a secchiate. Ecco la fila, caspita che roba li passo tutti si muovono piano piano, anzi sono più fermi che altro. Il vantaggio della bici: niente fila :-?
Al valico anche stavolta manco mi guardano, mentre metto via la carta di identità mi sparo lultima bevutina e via in salita, 120m di dislivello su asfalto bollente e sole cocente, questo pezzo molto breve che stimo in un km circa, mi disintegra :? arrivo su che sono quasi devastato dal calore.
Recupero un po in qualche discesa, poi accade il fattaccio che due bitumari mi passano e ci do a manetta, leggera discesa con le due gambe in modalità frullatore arrivo ai 51 km/h, uazz non bastano i bitumari diventano sempre più piccoli e alla salitina mi staccano di brutto :? persi. Ovviamente durante la corsa in discesa il telefono suona e so già che è mia moglie preoccupata di brutto :?
Arrivo ad Umago e sono ben devastato, giro per Catoro, col uolchitolchi chiamo la moglie e ci troviamo li dellauto, mi vede e mi fa caspita come sei conciato :???:
66 km sul piccì.
Venti minuti immerso in acqua, immobile per raffreddarmi un po, poi un litro di te al limone a piccoli sorsi, un panino, ancora te :???:
Sotto lombrellone la moglie mi fa non penserai mica di tornare in bici ?, io: nooooo, e chi ci ha mai pensato :-P
Sabato 23/7: 55km e 900m, saran uazzi ? :-? :-? :-?
Sabato ho portato la moglie per la prima volta a farsi un monticello, 20km in tutto con 500m di dislivello. Era contenta nonostante lamentasse dolori sparsi, prevalentemente zona ginocchia e sedere. Io, tirando le somme non so bene perché le piace e vorrebbe rifarlo presto, meno bene perché per la discesa mi ha fottuto la full :???:
La sera organizza con i miei suoceri la Domenica e sono già consapevole che dovrò arrostirmi da qualche parte al mare. Destinazione Catoro, località balneare croata vicino ad Umago.
La mogie mi piazza a sorpresa un Allora vieni in bici come pensavi laltra volta ? io una risposta istintiva "ma certo così mi alleno un po per il giro di Sabato 23" (vedi: http://www.bike-board.de/community/forum/viewtopic.php?t=47785 ) dove i 55km e i 900m di dislivello mi danno qualche pensiero.
Meno istintivo il percorso, non mi ricordo una pippa di strade, sono preoccupato per la parte slovena del percorso perché ci sono quelle ad alto scorrimento vietate alle bici, dunque devo fare strade che non conosco. So di un percorso ciclabile che da Capodistria dovrebbe portarmi presso Portorose ma non ho ben idea come arrivarci. Che importa si va allavventura.
Domenica mattina, lancio giù dal letto la moglie del tipo tu moglie fai colazione perché io avere fame, durante i uicchend tocca lei farlo, gli altri giorni lo faccio io
Doping con un caffellatte, una decina di biscotti spalmati di miele e acqua. Siccome stimo una cinquantina di km mi munisco di due borracce da mezzo litro di isostad e una barretta energetica alla cioccolata della Enervit, speriamo che sia buona e che serva veramente.
8.27 esco di casa con la bici da città, il bag della merenda sul portapacchi mi fa già capire che in tutto la bici viaggi sui 17 kilozzi
Primo inconveniente il conta km non va, sposta qua, sposta la, se il mio Sigma nuovo fa le biffe mi incavolo assai con quello che costa, niente di che il magnete si è spostato e poi fila liscio.
Si vede che sono quasi un cicloturista, la cartina slovena Primorje in Kras (credo significhi Litorale Carsico) nel porta mappa del bag della merenda, un elastico che tiene tutto fermo, pantaloncini da bici ma maglietta in cotone e andatura turistica.
Che strada ? Boh, visto il periodo turistico evito i valichi caldi, dove ci sono le code di turisti con camper, roulotte, barche. Faccio la costa e vado verso Muggia per poi andare in Slovenia per Lazzaretto (in verità il valico si chiama S. Bartolomeo, ma noi lo si chiama così), anche qua fila, un bus e una macchina che io passo, e i poliziotti manco mi fermano.
Fare la costa vuol dire fare più strada, machissenefrega limportante è andare in bici :-?
Passato Ancarano svolto per il paese di Bertocchi, una stradina ancora più defilata, incontro un auto e una decina di ciclisti, quelli con le bici da strada irraggiungibili quelli in mtb da supermercato raggiunti e passati, io saluto in lingua locale Doberdan e gli altri contraccambiano tutti, poi scopro che gli ultimi due erano di Trieste. Così all'istante decido che da ora in poi saluterò con un ciao, mi pare abbastanza internazionale anche se di origine veneta (così dicono).
Arrivo presso Bertocchi e son disorientato, imbocco un percorso ciclabile assieme ai due compaesani, di qua stimiamo si arrivi a Capodistria, loro vanno a Portorose ma sono troppo lenti, io scalpito e li passo anche se il più anziano ha un paio di gambe così muscolose che se scatta fa un salto nelliperpazio :-P
Alla fine del sentiero ciclabile sbuco in una strada che costeggia la 4 corsie che arriva a Capodistria, ops ... un sasso un po brutto, ho quallattimo di indecisione da che parte evitarlo e lo prendo in pieno :? a Capodistria cambio la camera daria :? credo di aver pizzicato Mannaggia alle mini pompette, la ruota pare sempre sgonfia, pompa pompa pompa pompa pompa, sono tutto sudato e mi fa male il braccio, pompa pompa pompa, bon basta, imprecazioni in abbondanza :???:
Caspita che caldo, mi sparo la barretta che è una roba appicicaticcia e come gusto fa abbastanza schifo :???: mi sa che son 1,45Euro buttati via.
Prendo il sentiero ciclopedonale sulla costa, e via a 18km/h aggancio due bellissime bionde in skateroll e con un ciao conquisto un loro sorriso, una mi farfuglia qualcosa in lingua local e io non capisco una mazza, poi in un italiano stentato mi chiede da dove vengo e dove vado, ci scambiamo gi itinerari, loro da Capodistria vanno a Isola, non ho capito se al mare o che altro, saluto perché sono in ritardo e vado
Per fortuna che il pezzo di strada fino ad Isola si può fare fuori dalla strada perché molto stretta e le auto viaggiano troppo veloci, ma si deve star attenti ugualmente, il tracciato ciclopedonale ha si da una parte il retro del guard rail ma dallaltra il vuoto di un metro poi scogli, se fili di sotto per sbaglio sei fottuto (
A Isola dovrei trovare il proseguimento della pista ciclopedonale che tramite una galleria illuminata poi sbuca nella parte alta di Portorose evitando la strada trafficata, mi incasino in modo esagerato e perdo la traccia, vado su e giu, avanti e indrè, di qua e di la ... Trovo un gruppo di cicloturisti tosti e li seguo. Mazzeo quanta roba sulle loro bici, impressionante, credo che siano tetteschi e vanno anche loro a naso perciò li passo, anche perché vanno piano piano in salita. Tutti passati meno il primo, che mi vede arrivare e pompa sui pedali, rispondo alla sfida e faccio un tratto in piedi, il cardio segna 182. Lui non molla e comunque lo sto raggiungendo, dopotutto dove vuoi andare con una bici stracarica ? Tra laltro avvicinandomi vedo che è un po ciccio perciò, "cala cala che è meglio". Si ferma di colpo e sembra accasciarsi sul gard rail, tutto rosso di faccia mi saluta e guarda gli altri distanti anni luce in dietro. Lo saluto facendo finta di non essere al limite e proseguo in piedi ancora per un centinaio di metri, poi crollo sul sellino e agilizzo il cambio
Incrocio ma dove uazz sono adesso ? A si questa di traverso è la strada supertrafficata e sono uscito da Jagodje ... che fo ? Vado dritto e mi perdo in una marea di zig zag che scendono, perdo anche lorientamento e comincio a pensare che come viaggiatore in un ipotetico deserto morirei di sete perché girerei in tondo come un tonto :???:
Riattraverso la strada supertrafficata in basso e becco, per volontà divina, il sentiero ciclopedonale, prima era un D8 adesso ha un numeraccio 93xxx boh, di qua e di la, riattraverso la strada di sotto, poi salgo ed ecco il tunnel lungo ben 550m, metà buio e laltra metà in luce. Ok è andata bene sbuco sopra Portorose, e poi scendo a S. Lucia, risalgo nella strada supertrafficata e sono a Sezza e ridiscendo verso le saline di Sicciole.
Sono le 11.30 e fa un caldo bestia :???: sto sudando a secchiate. Ecco la fila, caspita che roba li passo tutti si muovono piano piano, anzi sono più fermi che altro. Il vantaggio della bici: niente fila :-?
Al valico anche stavolta manco mi guardano, mentre metto via la carta di identità mi sparo lultima bevutina e via in salita, 120m di dislivello su asfalto bollente e sole cocente, questo pezzo molto breve che stimo in un km circa, mi disintegra :? arrivo su che sono quasi devastato dal calore.
Recupero un po in qualche discesa, poi accade il fattaccio che due bitumari mi passano e ci do a manetta, leggera discesa con le due gambe in modalità frullatore arrivo ai 51 km/h, uazz non bastano i bitumari diventano sempre più piccoli e alla salitina mi staccano di brutto :? persi. Ovviamente durante la corsa in discesa il telefono suona e so già che è mia moglie preoccupata di brutto :?
Arrivo ad Umago e sono ben devastato, giro per Catoro, col uolchitolchi chiamo la moglie e ci troviamo li dellauto, mi vede e mi fa caspita come sei conciato :???:
66 km sul piccì.
Venti minuti immerso in acqua, immobile per raffreddarmi un po, poi un litro di te al limone a piccoli sorsi, un panino, ancora te :???:
Sotto lombrellone la moglie mi fa non penserai mica di tornare in bici ?, io: nooooo, e chi ci ha mai pensato :-P
Sabato 23/7: 55km e 900m, saran uazzi ? :-? :-? :-?