Itinerario percorso il 2 giugno 2008, decisamente impegnativo sia in salita che in discesa, ma che permette di godere in una sola giornata di strade sterrate militari e sentieri, a mio avviso, tra i più belli in assoluto del parco Alto Garda Bresciano. Tremalzo compreso.
E’ stato pianificato con le preziose indicazioni trovate qua e la sul forum fornite da alcuni “local” come happyippo e il diretur Marco.
Cartografia: Kompass 102 “Lago di Garda Monte Baldo” scala 1:50.000
Periodo consigliato: Da Maggio a Ottobre (neve permettendo)
Quota massima: 1890m (bocca di val Marza)
Dislivello in salita: circa 2050m (partendo da Vesio)
Dislivello in discesa: circa 2630m
L’arrivo è previsto a Limone del garda e organizzandosi con le auto, si può fissare la partenza da Vesio, evitando così il tratto di salita asfaltata (circa 7km). Partendo invece da Limone, si aggiungono circa 600m di dislivello ai già faticosi 2000mt.
Dal Piazzale Angelini di Vesio, si imbocca la sterrata (cai 106) con indicazione per il passo nota. Si ignorano tutte le deviazioni e giunti a circa 1300m di altitudine, la strada diventa un comodo sentiero e dopo una serie di gallerie, inizia una veloce discesa di circa 2,5 km che, passando nei pressi di un cimitero militare della grande guerra, ci porta presso il rifugio Alpini del passo nota.
A sinistra è facile individuare la famosa strada militare con indicazione “tremalzo” che con altri 8 km di salita, porta al punto più alto dell’itinerario posto presso l’imbocco dell’ultima galleria (1880m) prima di scendere per circa un chilometro fino ad incontrare l’asfalto nei pressi del rifugio/ristorante Garda. Da qui, si procede a sinistra per un’ampia sterrata che con 3 tornanti arriva nei pressi della Malga Ciapa (ottimo punto di ristoro se lo si trova aperto). Poco dopo la malga, si abbandona la sterrata e si imbocca il sentiero a sinistra (cai 222) con indicazioni per “ Pra delle Noci”. Questo è un bellissimo sentiero reso a tratti tecnico dalla presenza di gradoni e radici, ma decisamente divertente. La prima parte si snoda nel bosco , col bagnato può risultare particolarmente insidioso e diviene via via sempre più “roccioso”. Ad un primo bivio si tiene la sinistra ( a destra si andrebbe al passo della Cocca), scesi a quota 1060m si incontra nei pressi di un tornante a destra, una traccia di sentiero a sinistra, che stando alla cartografia IGM dovrebbe portare in 100m di dislivello in salita (bici a spinta), presso i resti della malga di Fobia. Noi, presi dal demone della goduria discesistica, siamo scesi altri 100m fino ad un bivio decisamente più evidente posto a quota 960 metri. Da qui girando a sinistra, siamo risaliti per 200m (bici a spinta e in spalla) fino ai resti della malga di Fobia. Altri tre tornanti su sentiero (questa volta in sella) e si giunge a bocca di fobia (1280m). Inizia un’altra epica discesa. Un sentiero impegnativo con un’infinità di radici affioranti, tornanti (mai troppo stretti o esposti se si escludono i primi due o tre) e qualche breve tratto sconnesso, che termina sulla strada asfaltata che risale la val di bondo, in località “Acque”. Si sale fino al passo nota, si ripercorre a ritroso il sentiero delle gallerie fatto all’andata, si continua a scendere fino a quota 1060m dove nei pressi di una curva a sinistra, si nota staccarsi un sentiero sempre a sinistra (cai 213). Lo imbocchiamo ed inizia un bellissimo single track tutto fattibile in sella .La prima parte è “su e giù” ma comunque pedalabile con un pò di equilibrio, fino a raggiungere un importante bivio con una sbarra di legno. Siamo in località Degà e a sx si raggiungono i sentieri che scendono dal Dalco (111 – 112) mentre oltre la sbarra ci dirigiamo verso la val pura. Si oltrepassa un breve tratto con la bici a spinta (ghiaione) e risaliti in sella si noterà a sn l’indicazione del sentiero cai 123 della val pura mentre dritto il sentiero diventerebbe un’ampia strada sterrata. Imbocchiamo il sentiero che tra scenari mozzafiato ed alcuni passaggi decisamente tosti, ci ricondurrà a Limone del Garda.
E’ stato pianificato con le preziose indicazioni trovate qua e la sul forum fornite da alcuni “local” come happyippo e il diretur Marco.
Cartografia: Kompass 102 “Lago di Garda Monte Baldo” scala 1:50.000
Periodo consigliato: Da Maggio a Ottobre (neve permettendo)
Quota massima: 1890m (bocca di val Marza)
Dislivello in salita: circa 2050m (partendo da Vesio)
Dislivello in discesa: circa 2630m
L’arrivo è previsto a Limone del garda e organizzandosi con le auto, si può fissare la partenza da Vesio, evitando così il tratto di salita asfaltata (circa 7km). Partendo invece da Limone, si aggiungono circa 600m di dislivello ai già faticosi 2000mt.
Dal Piazzale Angelini di Vesio, si imbocca la sterrata (cai 106) con indicazione per il passo nota. Si ignorano tutte le deviazioni e giunti a circa 1300m di altitudine, la strada diventa un comodo sentiero e dopo una serie di gallerie, inizia una veloce discesa di circa 2,5 km che, passando nei pressi di un cimitero militare della grande guerra, ci porta presso il rifugio Alpini del passo nota.
A sinistra è facile individuare la famosa strada militare con indicazione “tremalzo” che con altri 8 km di salita, porta al punto più alto dell’itinerario posto presso l’imbocco dell’ultima galleria (1880m) prima di scendere per circa un chilometro fino ad incontrare l’asfalto nei pressi del rifugio/ristorante Garda. Da qui, si procede a sinistra per un’ampia sterrata che con 3 tornanti arriva nei pressi della Malga Ciapa (ottimo punto di ristoro se lo si trova aperto). Poco dopo la malga, si abbandona la sterrata e si imbocca il sentiero a sinistra (cai 222) con indicazioni per “ Pra delle Noci”. Questo è un bellissimo sentiero reso a tratti tecnico dalla presenza di gradoni e radici, ma decisamente divertente. La prima parte si snoda nel bosco , col bagnato può risultare particolarmente insidioso e diviene via via sempre più “roccioso”. Ad un primo bivio si tiene la sinistra ( a destra si andrebbe al passo della Cocca), scesi a quota 1060m si incontra nei pressi di un tornante a destra, una traccia di sentiero a sinistra, che stando alla cartografia IGM dovrebbe portare in 100m di dislivello in salita (bici a spinta), presso i resti della malga di Fobia. Noi, presi dal demone della goduria discesistica, siamo scesi altri 100m fino ad un bivio decisamente più evidente posto a quota 960 metri. Da qui girando a sinistra, siamo risaliti per 200m (bici a spinta e in spalla) fino ai resti della malga di Fobia. Altri tre tornanti su sentiero (questa volta in sella) e si giunge a bocca di fobia (1280m). Inizia un’altra epica discesa. Un sentiero impegnativo con un’infinità di radici affioranti, tornanti (mai troppo stretti o esposti se si escludono i primi due o tre) e qualche breve tratto sconnesso, che termina sulla strada asfaltata che risale la val di bondo, in località “Acque”. Si sale fino al passo nota, si ripercorre a ritroso il sentiero delle gallerie fatto all’andata, si continua a scendere fino a quota 1060m dove nei pressi di una curva a sinistra, si nota staccarsi un sentiero sempre a sinistra (cai 213). Lo imbocchiamo ed inizia un bellissimo single track tutto fattibile in sella .La prima parte è “su e giù” ma comunque pedalabile con un pò di equilibrio, fino a raggiungere un importante bivio con una sbarra di legno. Siamo in località Degà e a sx si raggiungono i sentieri che scendono dal Dalco (111 – 112) mentre oltre la sbarra ci dirigiamo verso la val pura. Si oltrepassa un breve tratto con la bici a spinta (ghiaione) e risaliti in sella si noterà a sn l’indicazione del sentiero cai 123 della val pura mentre dritto il sentiero diventerebbe un’ampia strada sterrata. Imbocchiamo il sentiero che tra scenari mozzafiato ed alcuni passaggi decisamente tosti, ci ricondurrà a Limone del Garda.