Tre Passi Sappadini

the.mtb.biker

Biker assatanatus
30/10/05
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38
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Bike
a
[tratto da www.tmb.135.it]

Località di partenza: Sappada – loc. Palù (BL)
Lunghezza: 37km.
Dislivello: 1570m.
Difficoltà: Difficile
Tempo di percorrenza: 4h00m
Quota massima: 1674m. (Passo della Digola)
Periodo indicato: Maggio-Ottobre
Traccia GPS: http://www.giscover.com/tours/tour/display/6281

Un suggestivo anello attorno i rilievi a sud di Sappada, pedalando a cavallo tra Veneto e Friuli: questo, in sintesi, l'itinerario che andremo ad affrontare.
La partenza avviene dall’amena località bellunese, più precisamente dalla località Palù: subito scendiamo verso il fondo valle, deviando poi a destra in vista dell'area camper; costeggiato su sterrato il fiume Piave lo attraversiamo su uno stretto ponte in legno seguendo il segnavia 313: dalla sponda sinistra del fiume ha inizio la prima asperità di giornata, verso il Passo della Digola.
La salita si rivela subito impegnativa con dure rampe alternate a brevi pianori, serpeggiando nel bosco lungo una mulattiera dal fondo compatto; nel finale l'ascesa si fa decisamente più agevole e, una volta fuori dal bosco, la vista può finalmente spaziare sull'imponente gruppo delle Terze: incastonato a quota 1674m. tra la Piccola e la Media, il valico mette in comunicazione Sappada con la Val Frison, offrendo incantevoli panorami sulle montagne del Cadore e del Comelico.
Lasciamo ora le distese erbose della Digola scendendo verso la Val Frison: superata Malga Digola perdiamo rapidamente quota lungo la carrareccia costellata di insidiose canaline di scolo, raggiungendo il fondo valle e tornando a salire, verso sinistra, lungo una vecchia strada statale in disuso.
Ai nostri occhi appare subito uno spettacolo architettonico allo stesso tempo magnifico e terrificante: l'interminabile sequenza di tornanti ravvicinati, aggrappati alla montagna a superare uno sperone roccioso, si rivelerà comunque piuttosto abbordabile data la lieve pendenza delle ben quattordici curve a gomito poste una dietro l'altra.
In cima, superata la chiesetta della Madonna della Difesa, la pista si fa sterrata e pianeggiante, inoltrandosi nella Val Frison e attraversando due volte il torrente omonimo prima di iniziare a salire con più decisione: l'ascesa sarà comunque agevole e mai impegnativa, presentando pendenze pedalabili e fondo in buone condizioni fino ai 1533m. della Forcella Lavardet, punto di confine con la Provincia Friulana di Udine, proprio sotto la Creta di Mimoias.
Dalla Forcella scendiamo sul segnavia 203 di sinistra: tenuta una prima biforcazione verso destra percorriamo un tecnico sentiero nel bosco fino a raggiungere una larga mulattiera che seguiamo a sinistra in leggera salita per qualche centinaio di metri. Affrontata una curva verso sinistra, quando le pendenze iniziano a farsi più severe, imbocchiamo il tratturo nel bosco che, parzialmente nascosto dalla vegetazione sulla destra, scende ripido e impegnativo nella boscaglia proseguendo poi più agevole, verso sinistra, in vista della strada asfaltata.
Dal Pian di Casa proseguiamo su asfalto imboccando subito a sinistra una variante sterrata fino al centro fondo: scendiamo ora lungo la Provinciale deviando poco dopo a destra affrontando una veloce picchiata sui pendii erbosi, ritrovando l'asfalto e proseguendo così la discesa nell'incantevole Val Pesarina.
Superate tre gallerie e uno stretto ponte saliamo sulla cementata di sinistra verso il Passo Siera (segnavia 231) incontrando subito una quanto mai preziosa fontana. Dopo la prima parte di salita completamente fuori dal bosco la mulattiera si addentra nella vegetazione e, sempre all'ombra degli alberi, si inerpica su fondo compatto presentando pendenze costantemente elevate fino al guado sul Rio Siera, oltre il quale l'ascesa si fa più agevole per alcuni tratti.
Dopo quasi quattro duri chilometri finalmente anche il Passo Siera è raggiunto: all'ombra del Monte Siera e dei Cretoni, ignorando la mulattiera che continua a salire, rientriamo in Veneto con l'impegnativa discesa sul segnavia 316 di sinistra.
Se la prima parte della picchiata si rivelerà piuttosto semplice, altrettanto non si può dire della seconda: quando la pendenza aumenta i passaggi tecnici si fanno più numerosi e impegnativi rendendo il single track non ciclabile per diversi tratti.
Al termine dell'ultimo panoramico tratto esposto (per ogni evenienza dotato di una fune di sicurezza) il sentiero ha termine su una larga pista sterrata: con una veloce discesa e tenendo la sinistra a un bivio raggiungiamo a attraversiamo il greto del fiume Piave.
Il rientro a Sappada avviene seguendo il corso d’acqua fino l'area camper e quindi risalendo al punto di partenza.
 

thefast

Biker infernalis
30/4/03
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veneto
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Olympia F1 Limited

Ho fatto il giro descritto. Peccato per i primi 200m di dislivello in discesa dopo il passo Sierra verso Sappada che non sono pedalabili. Quel valico è "strategico" per Sappada e renderlo almeno simile ad una carrareccia sarebbe un punto a favore.
 
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Winterhawk

Biker grossissimus
Gran bel giro, che si svolge in ambienti superlativi per fascino e bellezza!

Da forcella Lavardet, per chi volesse aggiungere una variante al già ricco piatto, è possibile salire a casera Mimoias (1623 m) e quindi scendere a Pian di Casa lungo i sentieri 202-201.

Ciao.
 

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