il giro non è nulla di eccezionale, se non per la panoramica e la soddisfazione di fare quest'itinerario in inverno con metà salita innevata (la vera difficoltà)
Partenza da Dobbiaco nuova presso la stazione ferroviaria, si imbocca subito la strada afaltata dobbiaco-cortina, dopo circa 12 km e 300m di dislivello si svolta sulla sinistra sulla strada che da carbonin porta a misurina. Appena prima dell'ingresso in Misurina, all'altezza dell'albergo Dolomiti si svolta sulla sinistra proseguendo per le 3 cime. Fino al casello pedonale la strada viene tenuta pulita dalla neve per via della presenza di un piccolo impianto di risalita e di un ristorante aperto tutto l'anno, da li in poi (quota 1800) si prosegue fino al rifugio Auronzo sulla pista battuta dalle motoslitte, da quota 2000, per poche centinaia di metri, bisogna prestare un minimo di attenzione per il rischio valanghe. Gli ultimi 50 metri al rifugio non sono battuti, quindi rimane molto difficile salire senza gomme chiodate. Il rifugio è chiuso in inverno, quindi consiglio di fare 4 foto e poi girare il mezzo e scendere.
La difficoltà (e soddisfazione) del giro stà nel fatto che si fa fatica a salire sulla neve, anche se è battuta, eventualmente anche nella presenza di vento e temperature rigide.
E' facile incontrare turisti, sia con ciaspole, sia in skialp, sia in slitta.... tutti ovviamente meravigliati nel vedere dei pazzi salirci con delle bike.
al ritorno si percorre la stessa strada, la discesa non è particolarmente difficile, basta mantenere un minimo di attenzione se la neve non è molto compatta
Partenza da Dobbiaco nuova presso la stazione ferroviaria, si imbocca subito la strada afaltata dobbiaco-cortina, dopo circa 12 km e 300m di dislivello si svolta sulla sinistra sulla strada che da carbonin porta a misurina. Appena prima dell'ingresso in Misurina, all'altezza dell'albergo Dolomiti si svolta sulla sinistra proseguendo per le 3 cime. Fino al casello pedonale la strada viene tenuta pulita dalla neve per via della presenza di un piccolo impianto di risalita e di un ristorante aperto tutto l'anno, da li in poi (quota 1800) si prosegue fino al rifugio Auronzo sulla pista battuta dalle motoslitte, da quota 2000, per poche centinaia di metri, bisogna prestare un minimo di attenzione per il rischio valanghe. Gli ultimi 50 metri al rifugio non sono battuti, quindi rimane molto difficile salire senza gomme chiodate. Il rifugio è chiuso in inverno, quindi consiglio di fare 4 foto e poi girare il mezzo e scendere.
La difficoltà (e soddisfazione) del giro stà nel fatto che si fa fatica a salire sulla neve, anche se è battuta, eventualmente anche nella presenza di vento e temperature rigide.
E' facile incontrare turisti, sia con ciaspole, sia in skialp, sia in slitta.... tutti ovviamente meravigliati nel vedere dei pazzi salirci con delle bike.
al ritorno si percorre la stessa strada, la discesa non è particolarmente difficile, basta mantenere un minimo di attenzione se la neve non è molto compatta