Punto di partenza: La Chiusa (FI). Si raggiunge via A1 uscita Calenzano, direzione Prato poi a destra verso Barberino del Mugello.
Dislivello: 1250 metri
Km: 33
Difficoltà: difficile, media se si percorre la variante
Cartografia: "Dintorni di Firenze e Mugello", scala 1:25.000, Multigraphic n.26-27
Periodo migliore: tutto l'anno
Roadbook: Si gira a destra verso le Croci ma quasi subito si piega a destra verso una fattoria per poi passare sotto il lungo viadotto dell'A1 ed salire fino ad incontrare una strada asfaltata da imboccare a destra fino alla villa Ginori. Ad un incrocio con un tabernacolo si tiene la sinistra e al successivo incrocio la destra, attraversando olivete prima e boschi poi fino ad un gruppo di case nei pressi di una selletta. Qui si va a sinistra (a diritto la mulattiera si impenna) su stradello e sentiero che sbucano nei pressi di un casale in via di ristrutturazione (casa Le Valli). Si raggiunge una sterrata e si sale, fino ad intercettare una sterrata più ampia che scende a sinistra verso le Croci di Calenzano. Si attraversa la strada principale seguendo i segnavie CAI n.46, per poi seguire a sinistra l'antiva strada di bosco che sale dolcemente anzichè l'asfalto in ripida salita. Tornati all' asfalto si tiene la sinistra e si sale fino a trovare sulla destra l' imbocco dei sentieri CAI n.46 e 44: si prende il secondo salendo dolcemente fino ad un crocicchio con un rifugio forestale, diove si gira a destra su una mulattiera da percorrere quasi tutta a spinta (andando a diritto si arriverebbe alla fine della prima discesa). La faticosa salita 15 minuti a piedi) finisce in un prato al margine del quale si incontra il sentiero 20 che scende dal Monte Maggiore. Qui inizia il primo tratto di discesa tecnica che termina il località Foce ai Cerri, dove si lascia a sinistra la mulattiera citata in precedenza che ritorna alle Croci e si segue il sentiero 20 a destra, mentre la mulattiera principale segnata 42 scenderebbe verso Valibona. Lo stradello imboccato sbuca in un incrocio, dove si va diritti in salita verso la cima del Cantagrilli, in mezzo a pratoni dove mandrie di mucche pascolano placidamente. Superato l'ultimo tratto si raggiunge la croce, dove inizia il tratto di crinale che lambisce il poggio Cocolla fino alla Retaia. Qui inizia il secondo tratto di discesa, più scorrevole del primo ma più lungo. Si ignora la deviazione sulla destra per case Bastoni e si prosegue fino ad una recinzione con un cancello: si va a sinistra e si segue lo stradello che a breve scende ad un'ampia sterrata, dove si gira a destra verso la casa Rossa. Arriviati in vista della casa si piega a sinistra sul sentiero CAI 24 che scende a tornanti verso un primo podere diroccato (S.Anna vecchia): alla seconda casa (Villanova) si lascia il sentiero per imboccare una dura pietraia intitolata "Secco-Mass" dal nome di due forumendoli. Superata la pietraia si raggiunge Travalle e all' incrocio successivo si gira a sinistra, si sale ad una casa, si tiene la sinistra e subito la destra per immettersi in una strada al margine del bosco che scende verso la Chiusa.
La traccia denominata "variantexc" descrive il percorso fatto per evitare la pietraia finale: si prosegue sul sentiero 20 anzichè girare sul 24, sbucando infine sull'asfalto, aggirando la fattoria e guadagnando Poggio Castiglioni costeggiando la recinzione. Qui conviene affidarsi alla traccia, in quanto il terreno brullo e sassoso non offre punti di riferimento. Superate delle cave franate si intercetta infine un sentiero che scende a tornanti fino alla cementizia, sotto la quale si gira a sinistra sulla strada trafficatissima da Calenzano a Prato per poi abbandonarla alla prima deviazione sulla sinistra. La stradina sale, poi piega a destra e diventa un sentiero che sbuca nell' abitato di Pizzidimonte, da dove andando sempre diritto si arriva all' incrocio già citato nei pressi di Travalle.
Dislivello: 1250 metri
Km: 33
Difficoltà: difficile, media se si percorre la variante
Cartografia: "Dintorni di Firenze e Mugello", scala 1:25.000, Multigraphic n.26-27
Periodo migliore: tutto l'anno
Roadbook: Si gira a destra verso le Croci ma quasi subito si piega a destra verso una fattoria per poi passare sotto il lungo viadotto dell'A1 ed salire fino ad incontrare una strada asfaltata da imboccare a destra fino alla villa Ginori. Ad un incrocio con un tabernacolo si tiene la sinistra e al successivo incrocio la destra, attraversando olivete prima e boschi poi fino ad un gruppo di case nei pressi di una selletta. Qui si va a sinistra (a diritto la mulattiera si impenna) su stradello e sentiero che sbucano nei pressi di un casale in via di ristrutturazione (casa Le Valli). Si raggiunge una sterrata e si sale, fino ad intercettare una sterrata più ampia che scende a sinistra verso le Croci di Calenzano. Si attraversa la strada principale seguendo i segnavie CAI n.46, per poi seguire a sinistra l'antiva strada di bosco che sale dolcemente anzichè l'asfalto in ripida salita. Tornati all' asfalto si tiene la sinistra e si sale fino a trovare sulla destra l' imbocco dei sentieri CAI n.46 e 44: si prende il secondo salendo dolcemente fino ad un crocicchio con un rifugio forestale, diove si gira a destra su una mulattiera da percorrere quasi tutta a spinta (andando a diritto si arriverebbe alla fine della prima discesa). La faticosa salita 15 minuti a piedi) finisce in un prato al margine del quale si incontra il sentiero 20 che scende dal Monte Maggiore. Qui inizia il primo tratto di discesa tecnica che termina il località Foce ai Cerri, dove si lascia a sinistra la mulattiera citata in precedenza che ritorna alle Croci e si segue il sentiero 20 a destra, mentre la mulattiera principale segnata 42 scenderebbe verso Valibona. Lo stradello imboccato sbuca in un incrocio, dove si va diritti in salita verso la cima del Cantagrilli, in mezzo a pratoni dove mandrie di mucche pascolano placidamente. Superato l'ultimo tratto si raggiunge la croce, dove inizia il tratto di crinale che lambisce il poggio Cocolla fino alla Retaia. Qui inizia il secondo tratto di discesa, più scorrevole del primo ma più lungo. Si ignora la deviazione sulla destra per case Bastoni e si prosegue fino ad una recinzione con un cancello: si va a sinistra e si segue lo stradello che a breve scende ad un'ampia sterrata, dove si gira a destra verso la casa Rossa. Arriviati in vista della casa si piega a sinistra sul sentiero CAI 24 che scende a tornanti verso un primo podere diroccato (S.Anna vecchia): alla seconda casa (Villanova) si lascia il sentiero per imboccare una dura pietraia intitolata "Secco-Mass" dal nome di due forumendoli. Superata la pietraia si raggiunge Travalle e all' incrocio successivo si gira a sinistra, si sale ad una casa, si tiene la sinistra e subito la destra per immettersi in una strada al margine del bosco che scende verso la Chiusa.
La traccia denominata "variantexc" descrive il percorso fatto per evitare la pietraia finale: si prosegue sul sentiero 20 anzichè girare sul 24, sbucando infine sull'asfalto, aggirando la fattoria e guadagnando Poggio Castiglioni costeggiando la recinzione. Qui conviene affidarsi alla traccia, in quanto il terreno brullo e sassoso non offre punti di riferimento. Superate delle cave franate si intercetta infine un sentiero che scende a tornanti fino alla cementizia, sotto la quale si gira a sinistra sulla strada trafficatissima da Calenzano a Prato per poi abbandonarla alla prima deviazione sulla sinistra. La stradina sale, poi piega a destra e diventa un sentiero che sbuca nell' abitato di Pizzidimonte, da dove andando sempre diritto si arriva all' incrocio già citato nei pressi di Travalle.