...comincio con mettere qualche mia...poi fate voi...o-o...
...buon divertimento...o-o..
...buon divertimento...o-o..
Complimenti per le foto!!...comincio con mettere qualche mia...poi fate voi...o-o...
...buon divertimento...o-o..
...comincio con mettere qualche mia...poi fate voi...o-o...
...buon divertimento...o-o..
...l'importante è saper inquadrare...poi il posto passa in secondo piano...Vabbè, hai vinto in partenzaguarda che foto..e che posti sopratutto..
Io che ti faccio vedere ? Le discariche nei pressi del tevere ?
E qui potrei spammare all'infinito...
Intanto beccatevi questo
bel video
metteresti qualche foto della tua bike?? e quanto pesa??
...l'importante è saper inquadrare...poi il posto passa in secondo piano...
...e cosa aspetti a farlo...o-o..
La bici completa si aggira sui 13,8 kg
...era un pezzo che non postafo foto...e allora beccatevi questa fatta oggi......mentre voi divagate e lavoravate...
Lago del Turano ( RI )
La qualità non è un gran che , l'ho fatta con il cellulare , ma a me piace tantissimo .....
...oggi in giro in giro sull'altissimo ...
Lago del Turano ( RI )
La qualità non è un gran che , l'ho fatta con il cellulare , ma a me piace tantissimo .....
peccato che sia una foto statica, la prossima volta prova a farla in azione...
ne metto una io, sempre al Turano
...anche a me..come la zona del salto e del turano...bravo..
...dove stà il problema...le mie sono tutte in autoscatto...Bellissima anche questa , io quasi sempre vado da solo per cui fare foto in sella mi rimane più difficile.
...dove stà il problema...le mie sono tutte in autoscatto...
la salita la madre di tutti i vizi
la salita non è fina a se stessa per quello che mi riguarda è solo il necessario per poi scendere e divertirsi
la salita cè salita e salita ma questa è la salita
la salita e quando si parla di salita si pensa sempre alla fatica si cerca sempre di non pensarci
questa è la salita qua non si si può non pensarci se non ci pensi non riesci a salire se non ci pensi la bike si rifiuta di salire si impenna la ruota anteriore si alza verso il cielo la ruota posteriore si dimentica di girare tutto ruota su se stesso e in un attimo si ferma...tutto svanisce se non ci pensi se non pensi che devi pedalare e questo è un eufemismo se non pensi che sono solo 7.5Km una media del 17.6% di pendenza con una punta che si aggira attorno al 37% (45% interno tornante) il fondo è in cemento grezzo e partendo da quota 225 si arriva a quota 1560 dove si apre uno scenario unico si arriva nella riserva naturale della Scanuppia sul gruppo della Vigolana dove ripeto non sono le gambe che ti portano in cima ma è la testa
la salita ufficialmente è vietata alle bici a tutti i veicoli a motore ed è mantenuta da un gruppo privato e i permessi per salire si devono richiedere in comune ma si sa che noi ci proviamo ugualmente a vincere le nostre sfide e questa è una sfida che ciclicamente si ripropone sotto vesti diverse una volta per i nostri 50anni prima per curiosità e ora per dimostrare che qualsiasi bici può arrivare in cima
quando ci torno ho sempre un po di timore...in Scanuppia preferisco salirci per un'altra via molto più all mountain ma questa è una buona occasione siamo in tre ognuno con la propria sfida da vincere
cè lui il buon Maurizio o meglio conosciuto come @nonnocarb che vuole portare in cima la sua nuova fat bike per dimostrare che anche le sgraziate ruotone ciccione da 4 possono salire qua
cè Davide conosciuto anche come @1maggio con la sua front 27.5 in acciaio e forcella da 140 in impostazione all mountain
ci sono io che voglio vedere se con le ruote da 27,5 e la mia plasticona rigida il gruppo xxi modificato con una guarnitura ovale da 32 riesco a salire su questa salita che ho sempre fatto usando il classico 22x32 con ruote da 26
e quando il cuore ti esce dalla cassa toracica gli occhi sono sgranati in avanti a cercare una inutile via di fuga è la testa che deve prendere il sopravvento è la testa che ti porta in fondo alla sfida
ci troviamo ognuno col proprio cavallo di razza e con le proprie paure con le proprie motivazioni ci avviamo verso Besenello sulla ciclabile tanto per scaldare un po i motori non è pensabile partire subito su quelle rampe chiacchieriamo del più e del meno mentre le nostre menti ormai stanno li sulle rampe
incominciamo a salire e già dai primi momenti la strada prende inevitabilmente una brutta piega verso lalto e non siamo ancora giunti allinizio...al fatidico cartelle che ne sancisce linizio
ed ora ognuno si chiude nei suoi pensieri i battiti aumentano i muscoli si contraggono la ruota anteriore non ne vuole sapere di restare sul cemento eccola è lei che tra un tornante e laltro tra una semicurva e una finta retta si srotola sotto le nostre ruote il capitello segna linizio del tratto più pendente dove tutto sembra cadere talmente è in piedi la strada il tornante che sancisce il punto più verticale si avvicina li cè anche una prima fontana che torna utilissima come scusa per interrompere lagonia
ancora une semiretta davanti a noi con pendenze al limite del capottamento poi dopo una curva a dx il tutto comincia a tornare più umano ancora una fontana con tavolino ci aiuta a riprendere fiato ed energie
si riprende a salire su pendenze che se si trovassero in un giro normale metterebbero a dura prova chiunque ma ora dopo aver passato la parte iniziale qua sembra di pedalare in pianura siamo sempre con pendenze che si avvicinano al 17/20% ma ormai i tratti più ripidi sono sotto di noi sono solo gli ultimi 100m prima della stanga che delimita la riserva naturale ora i più ostici anche per via del fondo che da cementato diventa ciottolata ma una volta passata la stanga siamo giunti alla fine del nostro calvario e in un attimo si giunge a Malga Palazzo da dove si domina la valle sottostante con un panorama indescrivibile
larrivo a Malga Palazzo tutte le volte toglie il fiato per lo splendido panorama e la splendida location della stessa ed è un peccato non passarci anche se si allunga di pochissimo il giro infatti si dovrebbe girare a sx una volta arrivati a Malga Imprec ma se si fa 30 si fa anche 31
ma ora inizia la parte più goduriosa e piacevole di tutto il giro ci dirigiamo verso il Becco dellAquila da cui parte il sentiero 446 ben 118 tornantini in successione che ci porterà fina a Mattarello da cui poi tramite ciclabile si torna al punto di partenza dovremmo però superare un paio di ripide rampe sterrate prima di poterci gustare uno dei più bei traversi in Valle dellAdige prima di poter porre fine alle nostre fatiche di scalatori
peccato che alcune slavine ci costringono col piede a terra in un paio di punti durante il traverso
...ma poi il sentiero si srotola sotto le nostre ruote con una interminabile serie di tornanti e vedute sulla valle sottostante per poi purtroppo tornare nella civiltà e su una striscia nera che ci condurrà al punto di partenza del giro
[album]43960[/album]
...o-o...
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