tostarellander e le vacanze aurine

tostarello

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ciaooo o-o

eccomi qua, appena tornato dalle vacanze in valle aurina; è stata una vera goduria

eeeh ma mica sono stato a pettinà le bambole...

...ci ho dato che ci ho dato ogni giorno dei nove a disposizione eh eh eh

naturalmente ho fatto una marea di foto, ne metto almeno qualcuna per avere un'idea della bellezza e tranquillità dei luoghi, anche se purtroppo le foto non possono rendere appieno le emozioni vissute

martedì 24 - malga Daimer - 1870 slm
il tempo meteorologico non è favorevole, aaazz iniziamo male, comunque anche come acclimatamento convinco la muliera ad andare a saggiare (solo saggiare) i sentieri che conducono al rifugio Vittorio Veneto (il più impegnativo della valle); ci fermiamo presto, già alla malga Daimer a quota 1870, ove ci rifocilliamo e riscaldiamo al calore della stube e poi subito giù.
La pioggia ed alla fine una forte grandinata ci hanno fatto compagnia nei 400 metri di dislivello.

verso la malga Daimer ed il ristoro





ai prossimi post per i giorni successivi

o-o
 

tostarello

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mercoledì 25 - rifugio Ponte di ghiaccio - 2545 slm

splende il sole! e sarà così pressochè per tutta la vacanza

sempre a piedi ed in compagnia dell'accondiscendevole dolce metà raggiungiamo tra splendidi scorci naturali il rifugio, circondato da maestose vette e ghiaciai; il sentiero è a tratti impervio ed il percorso lunghetto ed alla fine Redy è stremata: abbiamo impiegato tutta la giornata per compiere i 700 metri di dislivello (

si comincia col giro del lago di Neves



jà fa'



jamo fatta!



il piccolo laghetto sotto al rifugio



 

passolento

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Paperopoli
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AOOOOOOOO MA LAVOLEMOFINI' CO STA' STORIA DEI RACCONTI DELLE VACANZE?!?!?
CHE A ME ME SEMBRA D'ESSE PEGGIO DELLA DEA KALI' OTTO BRACCIA PER FARE OTTO COSE CONTEMPORANEAMENTE E NON VE DICO COSA M'E' RIMASTO LIBERO!!!!!
CON LE VACANZE ANCORA LONTANEEEEEEEEE LONTANEEEEEEEE LONTANEEEEEEEEE






Ciao Tosty
 

tostarello

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giovedì 26 - rifugio Giogo Lungo - 2603 slm

mi raccomando, non ditelo a mia moglie ma l'ho fatta stancare così il giorno dopo mi sono potuto sparare il giro al rifugio Giogo Lungo con la giallona

mille metri di sano spingismo, 3 ore a salire ma poi una discesa favolosa lungo la valle del vento; soli 45 minuti comprese le soste per le foto e le chiacchiere con gli escursionisti increduli ed ammirati (a quanto pare lassù capitano pochi con le bici)

una fikata! a scende 3 giri de corona e solo 2 piedi a terra, miii come ero gasato alla fine







bello bello bello! o-o
 

tostarello

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porta pazienza, non rosicà troppo!

a Daniè, aspetta il resoconto dell'ottavo giorno, poi ne parlamo

a presto, ciao
 

tostarello

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venerdì 27 - monte Spicco - 2517 slm

raggiunto compromesso con la muliera, si salgono 1000 metri con la cabinovia, gli altri 600 a piedi, ed io mi porto la giallona e poi ridiscendo a valle in sella

però 'ccisua com'era ripida la salita

a scendere ultrafiko, all'inizio a gradoni ed esposto, anche qui tutti a complimentarsi ed a chiedermi come facevo a scendere in bici, ganzissimo

a qualcuno forse ricorda qualcosa, stesso posto e stessa foto dell'anno scorso, allora con la stumpj



parte della discesa che mi aspetta



in vetta



chiaro no?



 

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sabato 28 - rifugio Roma - 2274 slm

oggi niente bici, ogni tanto tocca abbozzà, avrei potuto portare anche la bike (già conoscevo il tipo di percorso che mi aspettava), e dopo un'ascesa di 700 metri di puro spingismo la discesa sarebbe stata superba e 'gnorante al punto giusto

però sentiero bellissimo anche a piedi

il rifugio visto dall'alto (toccava maskià un po' no? )



panorama sulle vedrette di Ries



o-o
 

Zoro

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sempre sabato...

piacevole serata in compagnia di Carb, il mito del forum o-o



una persona davvero speciale e simpatica, speriamo di poter fare un giro assieme prossimamente, certo dovrò impegnarmi ad essere più in forma.

ciao grande!
 

boomnder

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mamma mia che sogno...complimenti. solo a vedere le foto sembra respirare tutte quelle montagne...non voglio neanche immaginare dal vivo o-o
 

tostarello

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domenica 29 - passo di Gola - 2294 slm

wow! è arrivato in zona anche Paolo

e cos' ci siamo sparati una bella escursione nella valle dei dossi, da Riva di Tures al confine austriaco, circa 800 m di dislivello, mentre le mogli ed i pargoli (di goganga) raggiungevano la malga dei dossi a 1911 m slm o-o

the great goganga, che in discesa ha potuto apprezzare le doti della giallona



in cima al valico

 

tostarello

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lunedì 30 - lago di Chiusetta - 2162 slm

con mia moglie partiamo da Cadipietra e saliamo con la prima cabinovia sino a 1660 m slm, poi a piedi una lunga passeggiata con ascesa di 500 m di dislivello sino al bel lago; quest'anno niente bici al seguito (l'anno scorso in discesa 66 Km/h su sterrato!), ed è stato un vero peccato vedere bei posti deturpati dai lavori per la realizzazione della nuova tratta (la terza cabinovia) per gli impianti sciistici.

comunque belle montagne e splendida giornata defaticante in vista dell'impresa in solitaria del giorno dopo





si torna a spasso per campo Tures (nella foto il castello)



 

tostarello

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martedì 31 - rifugio Vittorio Veneto - 2923 m slm

la "mia" impresa!

erano anni che lo sognavo, un vero giro in alta montagna, e quest'anno infine ce 'ho fatta!

per me che non sono pratico di montagna è stato un vero successo, anche se agli "alpinisti" potrà sembrare poca cosa; le previsioni meteo erano ottime, mi sono preparato per partire abbastanza presto e con non poca apprensione (paura di sbagliare percorso, di trovare difficoltà impreviste, di non reggere la fatica e, anche se può sembrare ridicolo, di dover passare una notte all'aperto in caso di difficoltà).

1500 metri di dislivello, tempo indicativo di ascensione 5 ore; mi ero tenuto "largo" sulle 12 ore complessive per andare e tornare alla base in tempo e data per le 14 l'ora limite per riscendere ovunque mi fossi trovato.

parto zaino in spalla da quota 1450, alle 8.10, in leggero anticipo sull'ora stabilita; dopo due ore sono già salito di mille metri, bene, anche se so che il tratto difficile è alla fine.
ed ecco che arrivo a quota 2680: qui c'è il bivio ed una locandina esplicativa e devo scegliere quale via seguire; a destra il kamin, per escursionisti esperti ed attrezzati (io non lo sono) e che non soffrano di vertigini; inoltre mette in guardia sulla resistenza fisica in quanto il "camino" ha un dislivello verticale di 80 metri; a sinistra invece la nuova via attraverso il ghiacciaio, che sale più progressivamente ed è comunque stata attrezzata nei punti critici nel 1993.

ci penso sopra ben poco e prendo per il kamin

dopo un tratto di avvicinamento alla parete inizia l'attacco su lastroni pendenti e lisci ma con cavi cui aggrapparsi; prima mi fermo, accorcio i bastoncini e li fisso allo zaino, mi mangio una barretta ed infilo i guanti (da bici a dita lunghe).

si inizia, dopo i lastroni una prima rampa di scale e poi altre e tratti con piccole cenge, ovunque cavo cui assicurare l'imbragatura (che non ho), mi tengo sempre bene con mani e piedi e resto concentrato, si sale sempre in verticale sempre più stretti ed in alto, sono teso ma tranquillo e nei punti più "tranquilli" riesco anche a fare qualche foto.

il camino è finito ma la preoccupazione guardandomi dietro è per il ritorno; forse per questo proseguendo ho qualche difficoltà di orientamento, mi devo essere perso qualche segnale e mi ritrovo ad arrampicare tra massi ciclopici verso la cima, poi per fortuna ritrovo il seniero che piano piano spiana e mi appare già vicino il rifugio.

sono arrivato! sono le 11.30 ed ho impiegato solo tre ore e venti in tutto, il panorama è veramente fantastico e ripaga dell'impegno.

il tempo di prendere qualcosa al rifugio e di scattare delle foto poi chiedo indicazioni sulla via del ghiacciaio e vengo rassicurato che è più facile; alle 12 in punto comincio a scendere con molta cautela (ci sono parti ghiacciate) ed ancora, dopo un po', ho difficoltà ad individuare i segni rossi (mannaggia sta forma di daltonismo), arrivo al tratto più ripido e ferrato e piano piano sino al ghiacciaio; potrebbe forse essere aggirato ma dopo aver fatto un tratto sui pietroni laterali provo la tenuta sul ghiacciaio: in realtà c'è uno strato di neve scivolosa ma spigolando e puntando i bastoncini riesco a progredire e lentamente a discenderlo (saranno stati 300-400 metri lineari, forse poco più); ogni tanto mi fermo, ammiro la maestosità del posto e scatto qualche foto; da qui riesco a distinguere col binocolo il camino, è una via bellissima.

finito il tratto difficile sono sereno e soddisfatto e riallungo il passo; dopo sole due ore e cinquanta, quindi prima delle 15 sono alla base; il caldo, che in realtà non c'è, sembra insopportabile.

seguono foto dell'ottavo giorno

link informativo su rifugio e percorso:
http://www.vieferrate.it/ferratacamino.htm
 

alexxangel

Biker augustus
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Che bello questo racconto della scalata fino al rifugio vittorio veneto.....
Mi sembra quasi di esserci stata anche io......:-?
Che invidia riccardo ......!!!!
Io adoro la montagna e adoro anche e forse soprattutto percorrerla a piedi perchè probabilmente riesci a vivere e gustare di più ogni cosa......
Metti le foto .....sbrigati.........
 

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martedì 31 - rifugio Vittorio Veneto - 2923 m slm - alcune foto

verso la malga Daimer, ora solo all'inizio dell'escursione



il bivio e "la scelta"



il Kamin
l'attacco, all'inizio non male



una delle prime scale



evidentemente era freddo, ma anche con la sola maglietta addosso non lo sentivo



altre rampe di scale (non le ultime)



sono passato da qui!
sottotitolo: mbè questa co' la bici nze po'ffa!



eccolo!



dalla vetta





freddino nè



appagante



autoritratto (Geppo docet o-o )



si scende



per la discesa meglio il ghiacciaio, anche se...



sulla destra, in verticale, si nota il "kamin" (80 metri di spaccatura)





autoritratto sul ghiacciaio (non pare ma è lunghetto)



verso valle



a casa, o meglio, in albergo



 

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Classifica mensile dislivello positivo