Cosa manca all'Italia per tornare grande in mtb o in generale nelle 2 ruote?
Oggi manca quasi tutto. Non è bello trovare parafulmini, ma Cassano e Celestino rischiano di esserlo, e visti i risultati, credo che le cose vadano da sé. Non tanto per loro incompetenza, anzi, ma per incapacità di incidere su scelte politiche e federali. Mancini non ha vinto solo perché ha culo o perché è preparato. Ha vinto perché ha costruito un gruppo di dirigenti intelligenti e capaci, e lui non ha esagerato mai con lo show di sé,
e ha saputo incidere sulla politica federale.
Nelle due ruote purtroppo ho memoria di due episodi di Cassani non proprio brillanti, l'assurda denuncia della ruota che girava da sola, un falso clamoroso (anche se voleva mettere in guardia da un fenomeno che rischia di essere serio), e poi la gaffe con Rasmussen. Cioè due episodi che danno l'impressione di una scarsa capacità di filtrare e quindi di essere credibile. Se poi guardiamo il risultati delle olimpiadi, ma anche i precedenti mondiali sono stati deludenti. Di CT italiani forti ce ne sono tanti, ma non capisco se stanno in Italia o se ne vanno fuori: il CT di Carapaz, il piemontese Giuseppe Acquadro, potrebbe essere un predestinato. E nella MTB giudico molto male la scelta di non portare 2 Braidot su 2, cioè i biker più in forma del periodo, e soprattutto lasciare a casa kerschbaumer - cui sono tifosissimo, ma quest'anno non c'è - e questo, per me, è sufficiente. Ma per fortuna mi limito a guardare, ed esprimere inutili pareri qui sul forum.