Un gabbiano, alcuni piccioni, un cipresso, un grattacielo verde, la cupola di una chiesa e due gru.
Mentre me ne sto steso in sala operatoria, il blu del cielo è imprigionato da tre finestre.
Cercando di non far caso ai due medici che stanno usando una specie di trapano su di me dietro un piccolo sipario, mi distraggo canticchiando. Facceta neeeraa, dellabissinia, aspetta e spera cheggiàlorasi avvininaaaa. No meglio di no, anche se il sound è di quelli che predono.
E forza itaaaaliaaaa, che siamo tantissimiiii.
Lasciamo perdere la musica. Non sto bene.
Recito qualche poesia funerea. Li sento che raschiano le mie ossa.
Lazzurro del cielo sopra di me è però un richiamo troppo forte al principe bolkonskji e al suo cielo azzurreggiante. Un eroe. Sotto anestesia è più facile, figliolo.
La sala operatoria è ad ogni modo un luogo anche accogliente, se non fosse per quegli schizzi di sangue malcelati sul soffitto. Mi sembra di essere un maroncelli del 3° millennio.
Che meraviglioso weekend da guerriero freeride mi attende: mi alzo, mangio, caco, lavo, vesto, preparo, carico e via verso i colli Euganei per una lunga giornata nel bosco.
Mio fratello viene a prendermi allospedale di monselice. Ci sono rimasto dalle 10 alle 13. Girando per il pronto soccorso, ortopedia e radiografia vestito da freerider. Cè uno scemo in ospedale, pare. Ero io.
Lortopedico mi spedisce in chirurgia a Padova. Lì queste cose non le fanno. Quali cose? La mano, chirurgia della mano. Ma mi taglieranno un pezzo? Non credo. Come non crede. No, direi di no: è vascolarizzato. Ah! È vascolarizzato! La tenga in alto. Mi ero distratto.
Guidando versi i colli penso già ai salti, penso al giorno dopo ad aviano a che ora mi devo svegliare? -. Ho il serbatoio quasi pieno, un vecchio pezzo dei REM nelle orecchie e un bullit nel bagagliaio. Sono felice bambola, e non ho bisogno di te.
Con un dito mozzato e sanguinante come si fa a mettere una bici da 19 kili nel portabagagli? Non lo so.
Lei è il dito di monselice? Sono io! Si accomodi in sala operatoria allora. Grazie. Posso far la pipì prima? Si sbrighi.
Non è semplice abbottonare i pantaloni. Perché la nostra civiltà ha rinunciato alle cerniere? Con la lampo scoperei meno? Meno di così?! Non credo. Appunto.
Tolgo la bici dal portabagagli, la appoggio sullerba. Accenno anche un doppio passo sulle note di sitting still. Un c......e. Credo di essere uno dei più grandi uomini di questepoca. Se non altro nel parcheggio di valsanzibio.
2 ore in sala operatoria. Mi infilano un chiodo nel dito, mi cuciono lunghia crescerà storta, dicono -, mi danno una ventina di punti interni e esterni. Sangue dappertutto.
Lortopedico di monselice guarda le lastre. Non è molto rassicurante. Indossa occhiali viola e sorride. Mi dice che lultima falange si usa poco. Io penso ai miei freni formula oro. Peggio che per un violinista. Una potente anestesia mi fa sorridere. Faccio anche il simpatico. 6 ore dopo me ne sarebbe passata del tutto la voglia.
Monto la bici: ruota anteriore, ruota posteriore.
Le gomme sono un po sgonfie. È vascolarizzato. Cosa? Non so. Bene.
E ora come sarà il recupero? Loperazione è andata bene, ma dovrà stare 20 giorni a riposo: bisogna vedere come guarirà il tendine che era molto sfilacciato. Poi 2 mesi per tornare a posto. Vedremo. Ma di sicuro lultima falange resterà rigida.
Il cambio di questa bici non funziona mai benissimo vediamo un po.
Scusi mi può accompagnare allospedale più vicino? Certo, sali, cossa ghetto fato? Ziocàn.
Riparando il cambio non mettete mai le dita tra i raggi.
Mentre me ne sto steso in sala operatoria, il blu del cielo è imprigionato da tre finestre.
Cercando di non far caso ai due medici che stanno usando una specie di trapano su di me dietro un piccolo sipario, mi distraggo canticchiando. Facceta neeeraa, dellabissinia, aspetta e spera cheggiàlorasi avvininaaaa. No meglio di no, anche se il sound è di quelli che predono.
E forza itaaaaliaaaa, che siamo tantissimiiii.
Lasciamo perdere la musica. Non sto bene.
Recito qualche poesia funerea. Li sento che raschiano le mie ossa.
Lazzurro del cielo sopra di me è però un richiamo troppo forte al principe bolkonskji e al suo cielo azzurreggiante. Un eroe. Sotto anestesia è più facile, figliolo.
La sala operatoria è ad ogni modo un luogo anche accogliente, se non fosse per quegli schizzi di sangue malcelati sul soffitto. Mi sembra di essere un maroncelli del 3° millennio.
Che meraviglioso weekend da guerriero freeride mi attende: mi alzo, mangio, caco, lavo, vesto, preparo, carico e via verso i colli Euganei per una lunga giornata nel bosco.
Mio fratello viene a prendermi allospedale di monselice. Ci sono rimasto dalle 10 alle 13. Girando per il pronto soccorso, ortopedia e radiografia vestito da freerider. Cè uno scemo in ospedale, pare. Ero io.
Lortopedico mi spedisce in chirurgia a Padova. Lì queste cose non le fanno. Quali cose? La mano, chirurgia della mano. Ma mi taglieranno un pezzo? Non credo. Come non crede. No, direi di no: è vascolarizzato. Ah! È vascolarizzato! La tenga in alto. Mi ero distratto.
Guidando versi i colli penso già ai salti, penso al giorno dopo ad aviano a che ora mi devo svegliare? -. Ho il serbatoio quasi pieno, un vecchio pezzo dei REM nelle orecchie e un bullit nel bagagliaio. Sono felice bambola, e non ho bisogno di te.
Con un dito mozzato e sanguinante come si fa a mettere una bici da 19 kili nel portabagagli? Non lo so.
Lei è il dito di monselice? Sono io! Si accomodi in sala operatoria allora. Grazie. Posso far la pipì prima? Si sbrighi.
Non è semplice abbottonare i pantaloni. Perché la nostra civiltà ha rinunciato alle cerniere? Con la lampo scoperei meno? Meno di così?! Non credo. Appunto.
Tolgo la bici dal portabagagli, la appoggio sullerba. Accenno anche un doppio passo sulle note di sitting still. Un c......e. Credo di essere uno dei più grandi uomini di questepoca. Se non altro nel parcheggio di valsanzibio.
2 ore in sala operatoria. Mi infilano un chiodo nel dito, mi cuciono lunghia crescerà storta, dicono -, mi danno una ventina di punti interni e esterni. Sangue dappertutto.
Lortopedico di monselice guarda le lastre. Non è molto rassicurante. Indossa occhiali viola e sorride. Mi dice che lultima falange si usa poco. Io penso ai miei freni formula oro. Peggio che per un violinista. Una potente anestesia mi fa sorridere. Faccio anche il simpatico. 6 ore dopo me ne sarebbe passata del tutto la voglia.
Monto la bici: ruota anteriore, ruota posteriore.
Le gomme sono un po sgonfie. È vascolarizzato. Cosa? Non so. Bene.
E ora come sarà il recupero? Loperazione è andata bene, ma dovrà stare 20 giorni a riposo: bisogna vedere come guarirà il tendine che era molto sfilacciato. Poi 2 mesi per tornare a posto. Vedremo. Ma di sicuro lultima falange resterà rigida.
Il cambio di questa bici non funziona mai benissimo vediamo un po.
Scusi mi può accompagnare allospedale più vicino? Certo, sali, cossa ghetto fato? Ziocàn.
Riparando il cambio non mettete mai le dita tra i raggi.