Finalmente ce l'ho fatta a provare in modo decente una biammortizzata con le "ruotone"
Stamattina ho portato a spasso una Stumpjumper FSR Comp 2010 per 25km (e circa 700-800m di dislivello) sui sentieri di casa. Riporto le mie impressioni da novello del mondo delle 29, facendo alcune debite premesse:
- Come diciamo nella sezione Toscana, FCIMB (Fo Caare in Montain Baicche): non sono un tester nè un fenomeno, giusto un biker della domenica che si diverte in giri di più o meno tutti i tipi.
- La bici da cui vengo, una Kona Dawg Primo del 2006, è "vecchia" sia all'anagrafe che per concezione: è un progetto di inizio secolo, fino al 2004 il telaio veniva montato sulla Coiler... quindi non escludo che molte delle cose mi hanno stupito (in positivo) siano frutto non di questa bici in particolare ma del "progresso" in generale (schemi sospensivi più efficienti, forcelle migliori, bici più leggere, trasmissioni più efficienti)
- Ero solo: quindi nessun termine di paragone per capire se andassi più forte o più piano di come faccio di solito (soprattutto in discesa, visto che in salita l'andar piano per me è un must )
Resoconto della prova
Partiamo con ordine: l'analisi "statica". Come potete vedere dalle foto ho un gran fuorisella (la bici è una Large)... in effetti sono tutto gambe: 183cm con cavallo di oltre 90cm (in realtà fino all'anno scorso pensavo fosse meno, poi un biomeccanico mi ha alzato la sella di 1cm). Quindi faccio una bella "leva" sugli assi dei mozzi sia in salita che in discesa (dove lo sento meno, visto che 99 volte su 100 abbasso la sella); inoltre ho sempre avuto un dislivello sella manubrio abbastanza elevato... speravo che le 29er limitassero questi problemi geometrici grazie ai mozzi e all'avantreno più alto. Se in effetti mi sembra di aver beneficiato per quel che riguarda il primo problema, per il secondo non è stato un test probante: nonostante i 3cm di ruota + 3cm di forcella in più rispetto alla mia Kona il manubrio flat e l'attacco montato "in negativo" hanno fatto in modo che la sella fosse comunque abbastanza più in alto del manubrio... ma ci sono abituato
In sella mi sono sentito più "equilibrato": se mi passate il paragone la sensazione era più vicina a quella della mia bici da CX che quella della Kona, nonostante gli appoggi siano posizionati più o meno come in quest'ultima. Insomma, la sesazione di stare sui trampoli è effettivamente minore.
Regolato il SAG (su cui farò qualche commento dopo) inizio a pedalare: più o meno un km di asfalto, un altro paio di sterrato battuto: niente da segnalare, c'è uno strappo abbastanza ripido ma col 36 non avverto particolari differenze rispetto alla Kona. Entro nel bosco, mi accorgo che la pioggia dei giorni scorsi ha lasciato le pietre e le radici ancora parecchio bagnate... beh, vorrà dire che il voto alla bici terrà conto del coefficiente di difficoltà. Parte un tratto di leggera discesa con radici e pietre, 200m, non abbasso la sella e la sensazione di essere più piantato in terra rispetto alla mia bici si manifesta in modo più evidente, mi sento molto a mio agio e azzardo anche un paio di saltini sui pietroni. Alla fine del tratto c'è una curva decisa a sinistra e ci si reimmette su una sterrata con una brusca svolta a destra: butto giù la bici e giro in un fazzoletto... bene, quindi si gira anche con le 29!
Da ora parte la salita vera: prima sterrato, poi si passa ad un vecchio stradello più stretto. A un certo punto c'è un guado e poi una bella pettata (forse alcuni del forum che sono venuti a trovarmi se lo ricordano): col terreno viscido di oggi non sarà banale ma la trazione è sempre ottima e l'avantreno non perde mai direzionalità... puff, arrivo in cima. Passata anche questa prova. Un po' di saliscendi, ancora salita e infine mi trovo all'imbocco del primo viottolo da fare in discesa. Abbasso la sella, apro l'ammortizzatore e... via! Prendo un po' di velocità e pompo due sponde in successione, destra sinistra... la bici va che è un piacere. A un certo punto il fondo diventa dissestato (grazie, motociclisti)e devo mollare un po', però continuo a godermi ogni curva. Non so se sia il movimento centrale basso (quasi 2cm più basso della mia) o le ruotone, però in curva sembra di avere sempre margine. Il sentiero finisce, altro esame passato: ora mi aspetta un po' di sterratone fino all'imbocco di un altro sentiero dove potrò testare la bici in un altro campo: la salita tecnica. Il viottolo va su con una pendenza mai eccessiva ma è pieno di gradini più o meno alti, sassi, radici: mi bevo i primi due gradoni, da cui si deve passare per forza; poi ci prendo gusto e vado a cercare anche tutti gli altri... si sale davvero ovunque! In cima il sentiero ha una serie di mangia e bevi guidati dove non do il meglio di me: il manubrio è più largo del mio e faccio un po' di fatica a lanciarmi in mezzo agli alberi... rallento e non so gestire i rapporti per ripartire in fretta (o saranno le ruota!?). Però, appena finisce il bosco fitto e inizia la discesa vera... torno a godere! Mi sembra di guidare la bici già meglio della discesa precedente: sento che la ruotona viaggia sul velluto e provo a caricare di più l'avantreno. Curva secca a destra e tornante a sinistra fatti tutti d'un fiato, con la bici che scoda per un attimo e torna subito sui binari... poi una "S" con un cambio di pendenza dove arrivo veramente forte e gioco un jolly incredibile! A questo punto il sentiero diventa tecnico: le moto e l'acqua hanno scavato un canalone dove si è costretti a stare sul fondo... tutto fila liscio fino a un punto dove ci si deve appoggiare su una sponda per passare una serie di pietroni per poi lanciarsi in una serie di gradoni. Arrivo lento, la ruota posteriore perde aderenza sul bagnato e mi areno miseramente. Spingo un po' coi piedi, passo un gradone e riaggancio i pedali: dopo un centinaio di metri c'è un altro passaggio difficile... forse sono ancora in modalità "carica l'avantreno" ma al primo sasso mi impunto e non mi ribalto per puro caso. Ahi, ahi: qui con la Kona (di solito) passo... sarà la scarsa confidenza con la bici? O lo sterzo più chiuso? Noto che la forcella è arrivata quasi a fine corsa: strano... avevo regolato il SAG al 25%... troppo? Con la Fox è il valore ottimo per sfruttare quasi tutta l'escursione senza avere "vuoti" in frenata... boh. Rimetto l'o-ring vicino al parapolvere e mi avvio verso l'ultima discesa della giornata: una pietraia bastarda seguita da un sentiero molto tortuoso, con un paio di tratti ripidi (ma non troppo) e diversi tornantini. Sulla pietraia fila tutto liscio fino alla fine, dove non riesco a chiudere una "S" molto stretta con due gradoni; anche questa volta mi sono impuntato dopo il primo gradone, anche se in modo meno clamoroso del precedente. E anche stavolta noto che la forcella ha finito l'escursione: a questo punto penso di averla tarata troppo morbida e di non avere quel centimetro-centimetro e mezzo a fine corsa che salva in queste situazioni. Il sentiero guidato invece non è giudicabile perchè molto sporco, pieno di foglie e rametti (non volevo lasciarci il cambio )
Conclusioni
Direi che la bici mi è piaciuta abbastanza; il frangente in cui la differenza con la Kona è più marcata è la salita tecnica dove la bici sembra veramente inarrestabile. Anche in discesa, sul veloce, mi è parsa molto prestante... mi piacerebbe riprovarla con la forcella più gonfia e con un terreno meno viscido per verificare il suo comportamento sul tecnico: sinceramente non me la sento di condannarla per un paio di impuntamenti. Purtroppo non ho potuto provarla sul tecnico vero e sul ripidissimo per problemi di tempo/sentieri sporchi.
Lo sterzo non mi è parso particolarmente lento nonostante l'attacco manubrio non cortissimo (90mm) e l'angolo particolarmente aperto per una 29er: 69.5°. Io proverei a scendere ancora un po', non fosse altro per avere un po' più di sicurezza "psicologica"... la 2011 ha la forcella da 130 ma la danno ancora per 69.5°, mi piacerebbe sapere se hanno ritoccato il telaio o se hanno semplicemente riutilizzato le tabelle dell'anno scorso senza preoccuparsi del cambio forcella. Un paio di luoghi comuni smentiti: ho giocato un po' con nose-press e impennate... i nose-press (peraltro inutili sul percorso di oggi) mi vengono meglio con questa che con la 26, mi sembra di riuscire a dosare meglio lo "slancio" in avanti. Le impennate mi sembravano impossibili a inizio giro; alla fine ho fatto una 30ina di metri su una ruota: secondo me è solo questione abitudine.
Per rispondere a una domanda che fa di solito il diretur: la comprerei? Direi di sì
Un paio di appunti sul montaggio:
- Continuo a preferire Shimano a SRAM, anche se l'ultima volta che avevo provato SRAM ero rimasto molto più deluso: mi ricordavo le cambiate molto più secche.
- 44 sulla guarnitura veramente inutile, tanto più che costringe ad avere una catena troppo lunga che sbatte continuamente sui foderi.
- I freni Avid mi sono sembrati buoni: buono il "morso" iniziale, buona la modulabilità... ma fastidioso il rumore di tacchino.
- La Reba è molto plush: lasciando un attimo da parte la probabile regolazione troppo "morbida" mi sembra che, rispetto alla mia Fox, sia più lineare e consenta di sfruttare meglio l'escursione.
- Il telaio è molto curato (reggisella con bussola in ottone, passacavi per telescopico, tappi sui cuscinetti, misuratore di SAG)... peccato per l'ammortizzatore proprietario sia per interasse/corsa che per ancoraggio.
Nota finale
Parlo della Stumpjumper FSR Comp 29 2010; non voglio e non posso generalizzare a tutte le bici con le ruotone le sensazioni che ho avuto... anche perchè non saprei dire quanto il comportamento della bici sia influenzato dalla sospensione, dal carro più lungo, dal movimento centrale basso piuttosto che dalle ruotone o dai mozzi più alti. Diciamo che QUESTA 29er non mi sembra abbia niente in meno di altre 26 ce ho provato; l'unica cosa che forse potrebbe farmi pensare è la tenuta delle ruote sul lungo periodo e la minor scelta di cerchi e soprattutto gomme (anche se penso sia difficile, nonostante l'assortimento inferiore, non trovare nulla che mi soddisfi).
Stamattina ho portato a spasso una Stumpjumper FSR Comp 2010 per 25km (e circa 700-800m di dislivello) sui sentieri di casa. Riporto le mie impressioni da novello del mondo delle 29, facendo alcune debite premesse:
- Come diciamo nella sezione Toscana, FCIMB (Fo Caare in Montain Baicche): non sono un tester nè un fenomeno, giusto un biker della domenica che si diverte in giri di più o meno tutti i tipi.
- La bici da cui vengo, una Kona Dawg Primo del 2006, è "vecchia" sia all'anagrafe che per concezione: è un progetto di inizio secolo, fino al 2004 il telaio veniva montato sulla Coiler... quindi non escludo che molte delle cose mi hanno stupito (in positivo) siano frutto non di questa bici in particolare ma del "progresso" in generale (schemi sospensivi più efficienti, forcelle migliori, bici più leggere, trasmissioni più efficienti)
- Ero solo: quindi nessun termine di paragone per capire se andassi più forte o più piano di come faccio di solito (soprattutto in discesa, visto che in salita l'andar piano per me è un must )
Resoconto della prova
Partiamo con ordine: l'analisi "statica". Come potete vedere dalle foto ho un gran fuorisella (la bici è una Large)... in effetti sono tutto gambe: 183cm con cavallo di oltre 90cm (in realtà fino all'anno scorso pensavo fosse meno, poi un biomeccanico mi ha alzato la sella di 1cm). Quindi faccio una bella "leva" sugli assi dei mozzi sia in salita che in discesa (dove lo sento meno, visto che 99 volte su 100 abbasso la sella); inoltre ho sempre avuto un dislivello sella manubrio abbastanza elevato... speravo che le 29er limitassero questi problemi geometrici grazie ai mozzi e all'avantreno più alto. Se in effetti mi sembra di aver beneficiato per quel che riguarda il primo problema, per il secondo non è stato un test probante: nonostante i 3cm di ruota + 3cm di forcella in più rispetto alla mia Kona il manubrio flat e l'attacco montato "in negativo" hanno fatto in modo che la sella fosse comunque abbastanza più in alto del manubrio... ma ci sono abituato
In sella mi sono sentito più "equilibrato": se mi passate il paragone la sensazione era più vicina a quella della mia bici da CX che quella della Kona, nonostante gli appoggi siano posizionati più o meno come in quest'ultima. Insomma, la sesazione di stare sui trampoli è effettivamente minore.
Regolato il SAG (su cui farò qualche commento dopo) inizio a pedalare: più o meno un km di asfalto, un altro paio di sterrato battuto: niente da segnalare, c'è uno strappo abbastanza ripido ma col 36 non avverto particolari differenze rispetto alla Kona. Entro nel bosco, mi accorgo che la pioggia dei giorni scorsi ha lasciato le pietre e le radici ancora parecchio bagnate... beh, vorrà dire che il voto alla bici terrà conto del coefficiente di difficoltà. Parte un tratto di leggera discesa con radici e pietre, 200m, non abbasso la sella e la sensazione di essere più piantato in terra rispetto alla mia bici si manifesta in modo più evidente, mi sento molto a mio agio e azzardo anche un paio di saltini sui pietroni. Alla fine del tratto c'è una curva decisa a sinistra e ci si reimmette su una sterrata con una brusca svolta a destra: butto giù la bici e giro in un fazzoletto... bene, quindi si gira anche con le 29!
Da ora parte la salita vera: prima sterrato, poi si passa ad un vecchio stradello più stretto. A un certo punto c'è un guado e poi una bella pettata (forse alcuni del forum che sono venuti a trovarmi se lo ricordano): col terreno viscido di oggi non sarà banale ma la trazione è sempre ottima e l'avantreno non perde mai direzionalità... puff, arrivo in cima. Passata anche questa prova. Un po' di saliscendi, ancora salita e infine mi trovo all'imbocco del primo viottolo da fare in discesa. Abbasso la sella, apro l'ammortizzatore e... via! Prendo un po' di velocità e pompo due sponde in successione, destra sinistra... la bici va che è un piacere. A un certo punto il fondo diventa dissestato (grazie, motociclisti)e devo mollare un po', però continuo a godermi ogni curva. Non so se sia il movimento centrale basso (quasi 2cm più basso della mia) o le ruotone, però in curva sembra di avere sempre margine. Il sentiero finisce, altro esame passato: ora mi aspetta un po' di sterratone fino all'imbocco di un altro sentiero dove potrò testare la bici in un altro campo: la salita tecnica. Il viottolo va su con una pendenza mai eccessiva ma è pieno di gradini più o meno alti, sassi, radici: mi bevo i primi due gradoni, da cui si deve passare per forza; poi ci prendo gusto e vado a cercare anche tutti gli altri... si sale davvero ovunque! In cima il sentiero ha una serie di mangia e bevi guidati dove non do il meglio di me: il manubrio è più largo del mio e faccio un po' di fatica a lanciarmi in mezzo agli alberi... rallento e non so gestire i rapporti per ripartire in fretta (o saranno le ruota!?). Però, appena finisce il bosco fitto e inizia la discesa vera... torno a godere! Mi sembra di guidare la bici già meglio della discesa precedente: sento che la ruotona viaggia sul velluto e provo a caricare di più l'avantreno. Curva secca a destra e tornante a sinistra fatti tutti d'un fiato, con la bici che scoda per un attimo e torna subito sui binari... poi una "S" con un cambio di pendenza dove arrivo veramente forte e gioco un jolly incredibile! A questo punto il sentiero diventa tecnico: le moto e l'acqua hanno scavato un canalone dove si è costretti a stare sul fondo... tutto fila liscio fino a un punto dove ci si deve appoggiare su una sponda per passare una serie di pietroni per poi lanciarsi in una serie di gradoni. Arrivo lento, la ruota posteriore perde aderenza sul bagnato e mi areno miseramente. Spingo un po' coi piedi, passo un gradone e riaggancio i pedali: dopo un centinaio di metri c'è un altro passaggio difficile... forse sono ancora in modalità "carica l'avantreno" ma al primo sasso mi impunto e non mi ribalto per puro caso. Ahi, ahi: qui con la Kona (di solito) passo... sarà la scarsa confidenza con la bici? O lo sterzo più chiuso? Noto che la forcella è arrivata quasi a fine corsa: strano... avevo regolato il SAG al 25%... troppo? Con la Fox è il valore ottimo per sfruttare quasi tutta l'escursione senza avere "vuoti" in frenata... boh. Rimetto l'o-ring vicino al parapolvere e mi avvio verso l'ultima discesa della giornata: una pietraia bastarda seguita da un sentiero molto tortuoso, con un paio di tratti ripidi (ma non troppo) e diversi tornantini. Sulla pietraia fila tutto liscio fino alla fine, dove non riesco a chiudere una "S" molto stretta con due gradoni; anche questa volta mi sono impuntato dopo il primo gradone, anche se in modo meno clamoroso del precedente. E anche stavolta noto che la forcella ha finito l'escursione: a questo punto penso di averla tarata troppo morbida e di non avere quel centimetro-centimetro e mezzo a fine corsa che salva in queste situazioni. Il sentiero guidato invece non è giudicabile perchè molto sporco, pieno di foglie e rametti (non volevo lasciarci il cambio )
Conclusioni
Direi che la bici mi è piaciuta abbastanza; il frangente in cui la differenza con la Kona è più marcata è la salita tecnica dove la bici sembra veramente inarrestabile. Anche in discesa, sul veloce, mi è parsa molto prestante... mi piacerebbe riprovarla con la forcella più gonfia e con un terreno meno viscido per verificare il suo comportamento sul tecnico: sinceramente non me la sento di condannarla per un paio di impuntamenti. Purtroppo non ho potuto provarla sul tecnico vero e sul ripidissimo per problemi di tempo/sentieri sporchi.
Lo sterzo non mi è parso particolarmente lento nonostante l'attacco manubrio non cortissimo (90mm) e l'angolo particolarmente aperto per una 29er: 69.5°. Io proverei a scendere ancora un po', non fosse altro per avere un po' più di sicurezza "psicologica"... la 2011 ha la forcella da 130 ma la danno ancora per 69.5°, mi piacerebbe sapere se hanno ritoccato il telaio o se hanno semplicemente riutilizzato le tabelle dell'anno scorso senza preoccuparsi del cambio forcella. Un paio di luoghi comuni smentiti: ho giocato un po' con nose-press e impennate... i nose-press (peraltro inutili sul percorso di oggi) mi vengono meglio con questa che con la 26, mi sembra di riuscire a dosare meglio lo "slancio" in avanti. Le impennate mi sembravano impossibili a inizio giro; alla fine ho fatto una 30ina di metri su una ruota: secondo me è solo questione abitudine.
Per rispondere a una domanda che fa di solito il diretur: la comprerei? Direi di sì
Un paio di appunti sul montaggio:
- Continuo a preferire Shimano a SRAM, anche se l'ultima volta che avevo provato SRAM ero rimasto molto più deluso: mi ricordavo le cambiate molto più secche.
- 44 sulla guarnitura veramente inutile, tanto più che costringe ad avere una catena troppo lunga che sbatte continuamente sui foderi.
- I freni Avid mi sono sembrati buoni: buono il "morso" iniziale, buona la modulabilità... ma fastidioso il rumore di tacchino.
- La Reba è molto plush: lasciando un attimo da parte la probabile regolazione troppo "morbida" mi sembra che, rispetto alla mia Fox, sia più lineare e consenta di sfruttare meglio l'escursione.
- Il telaio è molto curato (reggisella con bussola in ottone, passacavi per telescopico, tappi sui cuscinetti, misuratore di SAG)... peccato per l'ammortizzatore proprietario sia per interasse/corsa che per ancoraggio.
Nota finale
Parlo della Stumpjumper FSR Comp 29 2010; non voglio e non posso generalizzare a tutte le bici con le ruotone le sensazioni che ho avuto... anche perchè non saprei dire quanto il comportamento della bici sia influenzato dalla sospensione, dal carro più lungo, dal movimento centrale basso piuttosto che dalle ruotone o dai mozzi più alti. Diciamo che QUESTA 29er non mi sembra abbia niente in meno di altre 26 ce ho provato; l'unica cosa che forse potrebbe farmi pensare è la tenuta delle ruote sul lungo periodo e la minor scelta di cerchi e soprattutto gomme (anche se penso sia difficile, nonostante l'assortimento inferiore, non trovare nulla che mi soddisfi).