Telai. punti deboli, flessioni e soluzioni

iuppareppa

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CiaoA tutti.
Di recente ho avuto modo di provare vari modelli di una nota marca americana. Ho notato che (come ovvio) i dimensionamenti delle strutture dato uno schema di sospensione, danno una rigidità diversa. I telai di oggi sono stati studiati in modo da ridurre le flessioni laterali e, con le nuove "piattaforme stabili", gli ondeggiamenti in salita. Ma non siamo ancora al massimo risultato. Confrontando diverse bici ho notato come molte abbiano uno snodo principale penalizzato dalla carenza di spazio in zona movimento centrale. Questa carenza è poi accentuata dalla necessità di lasciare spazio alle coperture che, come vuole l'ultima tendenza, devono essere dai 2,1" ai 2,3". Questo si traduce un una rigidità non ai massimi livelli (seppur buona). Altro discorso da afffrontare è il perno ruota posteriore. E' una struttura robusta che, a memoria, quasi nessuno ha mai demolito. Ma mente le escursioni alla ruota, i telai e i mozzi aumentano di robustezza e dimensioni, lo sgancio rapido è sempre lo stesso. Sarebbe interessante adottare una soluzione come quella del mozzo Specialized Stoud anteriore in cui il perno è maggiorato. Ancora meglio sarebbe un sistema come quello utilizzato dalla White Bicycles in cui l'asse maggiorato ha un sistema tipo asse passante ma con sgancio ad eccentrico. Altro aspetto è il tubo di sella interrotto. Implica due problemi: il primo di collocare un ammortizzatore in posizione rialzata (se è a molla contribuisce ad alzare il baricentro) ed inoltre rende la struttura complessivamente meno rigida a meno che non si costruisca una torretta con varie fazzolettature (vedi Rocky Mountain che ha risolto il problema in modo esteticamente impeccabile). Oltre a rendere la struttura meno rigida a parità di peso, il tubo di sella interrotto spesso impedisce di abbassare la sella a meno che il tubo non sia tagliato allo stretto indispensabile...
La zona più robusta di tutta la bici è il nodo di sterzo perchè nei primi anni '90 con le prime biammortizzate da discesa in diversi si sono trovati con una bici divisa in due pronta per essere messa nel baule della uno senza problemi...
Allora parliamo di come si potrebbe migliorare la situazione dei problemi indicati.
Parliamo di tecnica. :-o
 

GIUIO10

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GIUIO10 ha scritto:
Ho messo un post (http://www.bike-board.de/community/forum/viewtopic.php?t=18645) nel quale è indicato un sito (http://www.ing.unitn.it/~colombo/) che può dire qualcosa in proposito. Non è aggiornatissimo (2001), ma approfondisce alcuni temi cari ai ciclofili (saldature, materiali, fazzoletti ecc). Se qualcuno ha altre bibliografie da segnalare, lo faccia, visto che le riviste di settore sono impegnate a presentare tuttaltro.
Le riviste sono vetrine... DIfficile che si mettano a parlare di tecnica pura... I Primi numeri di Tecno MTB sembrava la copia a Pedali di Moto Tecnica... Ma a quanto pare alla maggioranza di noi interessa più vedere e farsi dire come funzionano i componenti che capire come funzionano e se sono l'ottimo dal punto di vista meccanico e dinamico...
 

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