Taratura sospensioni: elemento elastico o idraulica?

Comaz15

Biker dantescus
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Stuzzicato dal nuovo articolo sul MAG http://www.mtb-mag.com/taratura-delle-sospensioni-1-elemento-elastico/ relativo alla taratura delle sospensioni mi domando se esistano 2 approcci alla taratura e i loro pro e contro:

  1. precedenza all' elemento elastico: la curva di compressione è gestita principalmente dall'elemento elastico e l'idraulica serve solo per controllarne il movimento senza la pretesa di modificare sostanzialmente la risposta
  2. Precedenza all' idraulica: l'elemento elastico definisce solo il punto di lavoro della sospensione e l'idraulica modifica il comportamento sostanziale della sospensione

Giusto per fare un esempio: nel primo caso se voglio aumentare la resistenza verso il finecorsa, metto un tampone o una molla in parallelo; nel secondo caso utilizzo un'elevata frenatura idraulica solo nell'ultima parte della sospensione.

Io sono dell'idea che è meglio personalizzare il più possibile l'elemento elastico e lavorare con l'idraulica solo per il controllo del movimento, in questo modo è più facile ottenere una risposta uguale indipendentemente dalla velocità di compressione, che invece verrà gestita dalla parte idraulica.

Il mercato però sembra muoversi in direzione opposta, ovvero moltissime regolazioni idrauliche e solo poche regolazioni dell' elemento elastico.
Solo ultimamente sono spuntati gli spessori da inserire nelle camere pneumatiche e per qualcuno la regolazione del volume della camera negativa.

Secondo voi esiste una filosofia più "giusta" di un altra?
 

francescoMTB1

Biker meravigliosus
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Una casetta di Legno nel Bosco
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Specialized
aah...........ecco,
allora a parer mio preferisco far lavorare l'idraulica , e non viceversa.....
e questo in special modo in una sospensione provvista di molteplici regolazioni ,... altrimenti mi sorgerebbe il dubbio e questo se non le sfrutterei di quale motivo le abbia .
 

occhipintid

Biker superioris
29/3/11
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Comiso
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Beh, secondo me dipende dal tipo di sospensione, o meglio dalle regolazioni che hai a disposizione. Mi spiego meglio: se per esempio hai una forcella ad aria con la sola regolazione del ritorno, io do la precedenza all'elemento elastico per ottenere il punto di lavoro migliore per me, cioè scelgo se prediligere il controllo del fondo corsa o la "morbidezza" della sospensione, in secondo luogo il ritorno partendo da una impostazione di base e spostandomi in avanti o indietro con i click in base al tipo di percorso che faccio (se richiede un ritorno veloce o meno). Se invece hai una forcella con tutte le regolazioni del caso (elemento elastico, compressione, ritorno, ecc...) allora potrebbe valer la pena invertire la procedura, cioè prediligere l'idraulica per ottenere la velocità di risposta desiderata sia in compressione che in estensione e poi l'elemento elastico per fissare il punto di lavoro desiderato.
 

endurik

Biker pazzescus
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l' anticamera della bicibitume
secondo me sicuramente punto 1

il problema, almeno attualmente, è che il solo gruppo pneumatico che aveva un ottimo comportamento anche senza idrauliche sofisticate ( il dual air di rockshox) è in via di estinzione perchè giudicato troppo complicato da regolare...:nunsacci:...
...mah...sarà che io sono uno smanettone, ma ho girato per anni con la sid m.y. 2000, quella senza regolazioni idrauliche esterne: tutto si basava sulla pressione delle 3 camere ( eh si...erano 3 un tempo :hahaha:), e tutto funzionava alla grande.

Oggigiorno, vista la semplificazione delle regolazioni alle camere pneumatiche, si compensa, a mio modo di vedere, con idrauliche più sofisticate :celopiùg:
 

Comaz15

Biker dantescus
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Focus Sam²
secondo me sicuramente punto 1

il problema, almeno attualmente, è che il solo gruppo pneumatico che aveva un ottimo comportamento anche senza idrauliche sofisticate ( il dual air di rockshox) è in via di estinzione perchè giudicato troppo complicato da regolare...:nunsacci:...
...mah...sarà che io sono uno smanettone, ma ho girato per anni con la sid m.y. 2000, quella senza regolazioni idrauliche esterne: tutto si basava sulla pressione delle 3 camere ( eh si...erano 3 un tempo :hahaha:), e tutto funzionava alla grande.

Oggigiorno, vista la semplificazione delle regolazioni alle camere pneumatiche, si compensa, a mio modo di vedere, con idrauliche più sofisticate :celopiùg:

Io sono perfettamente d'accordo con te anche perchè l'elemento elastico da la stessa risposta a qualsiasi velocità di spostamento della sospensione, mentre l'idraulica varia in funzione della velocità, quindi, a mio avviso è anche più facile (vincoli costruttivi a parte) fare una taratura fine dell' elemento elastico che l'equivalente sull' idraulica.
Alla fine le forcelle e gli ammotizzatori che "vanno bene" (vedi Pike, Monarch debon air , ecc) si sentono soprattutto per la loro curva di compressione che non per la loro idraulica.
 

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