Ciao a tutti,
ho appena acquistato un tensiometro della Parktool che però presenta segni di utilizzo, quindi sono quasi certo che si tratti di un reso Amazon.
Non ho però voglia di restituirlo, anche perché i segni sono davvero minimi, ma ho qualche dubbio sulla taratura.
Per non spedirlo alla Parktool avevo pensato ad un modo artigianale per tararlo, ma avrei necessità di capire da qualcuno esperto se questo metodo possa essere efficace: utilizzerei un raggio della mia ruota che appenderei ad un supporto (ad esempio, una staffa d’acciaio), infilandolo in un foro che consenta il passaggio del raggio, ma non del nipple, esattamente come avviene sul cerchio.
Dalla parte opposta del raggio appenderei tot kg di peso (60 o 70 kg) utilizzando una flangia forata con un gancio, ricavata da un mozzo di recupero.
A quel punto dovrei avere un raggio di diametro X tirato a 60 o 70 kg forza, giusto?
Se fosse tutto corretto, misurando la tensione otterrei un valore eventualmente da aggiustare con la vite di regolazione (utilizzando le tabelle di conversione) fino a farlo corrispondere a 60 o 70 kg e lo strumento risulterebbe tarato.
Se questo sistema dovesse funzionare avrei poi la possibilità di calibrare lo strumento ogni volta che voglio, altrimenti sarei costretto a spedirlo ogni tot per la calibrazione.
Secondo voi è un sistema corretto?
Se non lo è, per quale motivo?
Ultima cosa: chi di voi ha un tensiometro, come tiene la molla quando lo strumento non è utilizzato?
Va bene lasciarla nella sua sede, con un certo precarico, o sarebbe meglio toglierla dalla sede, liberandola così completamente dal precarico, come si fa con le chiavi dinamometriche?
ho appena acquistato un tensiometro della Parktool che però presenta segni di utilizzo, quindi sono quasi certo che si tratti di un reso Amazon.
Non ho però voglia di restituirlo, anche perché i segni sono davvero minimi, ma ho qualche dubbio sulla taratura.
Per non spedirlo alla Parktool avevo pensato ad un modo artigianale per tararlo, ma avrei necessità di capire da qualcuno esperto se questo metodo possa essere efficace: utilizzerei un raggio della mia ruota che appenderei ad un supporto (ad esempio, una staffa d’acciaio), infilandolo in un foro che consenta il passaggio del raggio, ma non del nipple, esattamente come avviene sul cerchio.
Dalla parte opposta del raggio appenderei tot kg di peso (60 o 70 kg) utilizzando una flangia forata con un gancio, ricavata da un mozzo di recupero.
A quel punto dovrei avere un raggio di diametro X tirato a 60 o 70 kg forza, giusto?
Se fosse tutto corretto, misurando la tensione otterrei un valore eventualmente da aggiustare con la vite di regolazione (utilizzando le tabelle di conversione) fino a farlo corrispondere a 60 o 70 kg e lo strumento risulterebbe tarato.
Se questo sistema dovesse funzionare avrei poi la possibilità di calibrare lo strumento ogni volta che voglio, altrimenti sarei costretto a spedirlo ogni tot per la calibrazione.
Secondo voi è un sistema corretto?
Se non lo è, per quale motivo?
Ultima cosa: chi di voi ha un tensiometro, come tiene la molla quando lo strumento non è utilizzato?
Va bene lasciarla nella sua sede, con un certo precarico, o sarebbe meglio toglierla dalla sede, liberandola così completamente dal precarico, come si fa con le chiavi dinamometriche?
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