Supporto smartphone per MTB

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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Tizi11

Biker novus
15/7/08
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Bareggio (MI)
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Ciao ragazzi,

ho dato un'occhiata alla custodia Runtastic ed ho visto che è compatibile fino all'IPhone 6.
Temo che il mio telefono sia più grande comunque ho scritto loro dando il modello del telefono e le dimensioni esterne. Io ho un Lumia 830 (dim. 139.4 x 70.7 x 8.5 mm) non proprio piccolo.
A proposito di questo, chi di voi sta utilizzando smartphone in mtb come si trova? Io ho provato ieri pomeriggio con una custodia prestata da un amico (cellular line) ed, al di là delle dimensioni un po' grandi, mi devo abituare ad avere un "computer" sul manubrio. Sinceramente non sono molto convinto della cosa, forse va ancora bene il mio VDO MC1.0+ ma vorrei qualcosa di più tecnologico, tutto in uno e, visto che il telefono comunque me lo porterei........
Come sono le vostre esperienze?
Grazie,
Tiziano
 

Earendil

Biker novus
14/1/16
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Ciao,
ti posso riportare la mia esperienza.
Io ho un Samsung Galaxy S6 dove ho installato Runtastic Mountain Bike Pro e ho preso questa custodia:
http://www.amazon.it/dp/B010EZ9GBE/?tag=mmc08-21

Oltre al sensore Runtastic...
La trovo comoda in quanto sotto ci sta una Power Bank per caricare il cellulare, le chiavi e nel caso documenti e un po' di soldini...
Il touch funziona egregiamente, l'unica cosa che si perde è lo sblocco via impronte digitali (ovviamente).
Si attacca al manubrio in tre punti distinti tramite degli anelli in velcro rendendo l'installazione semplicissima e la tenuta solida e stabile.
Non ho provato altri prodotti e quindi non posso fare un confronto diretto, però per il mio utilizzo mi sono trovato benissimo e avere un'app come quella di Runtastic su cui si hanno tutte le statistiche immaginabili e la possibilità di creare percorsi, visualizzarli la trovouna soluzione quasi irrinunciabile.

Ciao ;-)
 

orso73

Biker novus
28/8/13
4
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Io mi trovo benissimo, ho Z3C, uso endomondo....la custodia l ho fatta da solo (con CNC)in plexiglass...ci sono le foto su qualche pagina fa....è stabilissima e non ho protezione in quanto lo Z3 è impermeabile....

Inviato dal mio SM-N910F utilizzando Tapatalk
 

Zino

Biker serius
2/7/05
243
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Parma
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Supporti non troppo ingombranti per smarphone da 5.5" ?

mi sta arrivando l'asus zenfone 2 deluxe e ha dimensioni molto generose ..
152.5 (L) x 77.2 (W) x 3.9-10.9 (H)

:nunsacci:

Al centro ho l'attacco per il polar CS200, quindi vorrei sistemare l'asus o sulla canna o sul manubrio .....
 

GiboG

Biker popularis
6/2/16
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Belluno
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Salve, un consiglio per un supporto del mio smartphone 4,7" da applicare sulla canna inclinata di una sduro haibike?
Ne ho uno con le fascette in felcro ma si sposta sui lati nonostante le abbia strette al massimo.
Servirebbe uno da applicare tipo morsetto ma di cosi grossi non ne ho trovati
 

TUREX

Biker serius
14/4/16
136
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SP/SR (Ceparana)
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RAFAL 700

TUREX

Biker serius
14/4/16
136
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SP/SR (Ceparana)
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RAFAL 700
Si vede il display sotto il sole? Io ne ho uno simile (senza le tasche laterali) e purtroppo non si vede nulla a causa del riflesso e delle ondulazioni della plastica trasparente.
Io uso Questo sotto la luce diretta del sole non è male, per evitare le ondulazioni della plastica frontale basta mettere uno spessore dietro il cell in modo da chiudere il velcro bello stretto, per quel che costa per me va bene.
 

Danielemxp

Biker popularis
22/10/16
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Ciao ragazzi, io sto pensando di crearmi un sopporto fai da te per la mia mtb. La mia idea è questa, prendo una cover che ho già di quelle ultra imbottite resistenti, prendo un pezzo di legno e lo limo nella parte inferiore in modo che aderisca alla pipa, quindi lo fisso alla pipa con delle fascette da elettricista, sopra il pezzo di legno ci incollo la cover.. Voi che ne pensate? il pezzo di legno viene coperto dalla cover quindi non si vede, le fascette beh le compro nere come la pipa, c'è solo da vedere se regge e non si piega da un lato..
Tra il legno e la pipa ci metterei un foglio di gomma in modo da fare sia da antiscivolo che da protezione per non rovinare la pipa. Devo solo capire quale colla prendere per incollare la cover al legno
 

wonderboy1979

Biker serius
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Ciao ragazzi, io sto pensando di crearmi un sopporto fai da te per la mia mtb. La mia idea è questa, prendo una cover che ho già di quelle ultra imbottite resistenti, prendo un pezzo di legno e lo limo nella parte inferiore in modo che aderisca alla pipa, quindi lo fisso alla pipa con delle fascette da elettricista, sopra il pezzo di legno ci incollo la cover.. Voi che ne pensate? il pezzo di legno viene coperto dalla cover quindi non si vede, le fascette beh le compro nere come la pipa, c'è solo da vedere se regge e non si piega da un lato..
Tra il legno e la pipa ci metterei un foglio di gomma in modo da fare sia da antiscivolo che da protezione per non rovinare la pipa. Devo solo capire quale colla prendere per incollare la cover al legno

Guarda questa soluzione, è geniale secondo me :)

https://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=314358

...l'avessi vista prima di comprarmi il quad lock :omertà:
 

spiri

Biker paradisiacus
17/4/10
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treviglio
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liberazione, ettore, la meravigliosa, celestina
Ciao a tutti,
mi sapete dire dove posso recuperare un supporto per cellulare simile a questo? Intendo quello agganciato allo zaino

[url]http://ep1.pinkbike.org/p5pb14290868/p5pb14290868.jpg[/URL]

Secondo voi può andar bene anche per filmare qualche video?

grazie
potresti valutare qualcosa del genere:
http://www.decathlon.it/custodia-smarthand-nera-id_8365814.html o simili.
pero' secondo me i video verranno male, cioe' molto mossi. ma potrei sbagliarmi.
 

cesare RBO

Biker perfektus
8/7/08
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cagliari
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Guarda questa soluzione, è geniale secondo me :)

[url]https://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=314358[/URL]

...l'avessi vista prima di comprarmi il quad lock :omertà:

l'idea è davvero notevole per la sua semplicità e costo... il famoso uovo di Colombo! Ovviamente ha dei limiti (ben individuati dall'inventore) rispetto al quadlock ma considerato come sia alla portata di tutti (appunto, costo e semplicità) è assolutamente concorrenziale (e nel quadlock paghi solo l'idea perché di materiali ci sono davvero solo centesimi di euro ed è questo che fa girare le pelotas).
Nel contempo vorrei però ricordarvi l'esistenza delle stampanti 3D e dei FabLab (e similari, pubblici e privati) che ormai hanno una discreta diffusione ed un ampio range di materiali da utilizzare, soprattutto plastici ma anche in metallo (Al e Ti). Per pezzi di questo tipo e dimensione (ma non solo) è una tecnologia perfetta.
La progettazione si può fare "casalinga" con gli appositi programmi sul Pc e Notebook oppure si può far eseguire direttamente dall'addetto alla stampa (dovete indicargli le specifiche ovviamente). In alternativa si può direttamente scannerizzare il pezzo nel caso uno lo avesse sottomano (il suo per averne un clone, uno rotto che si vuole sostituire, uno di un amico ecc). In questi posti normalmente hanno anche macchine CNC, per la cronaca.
Quindi teoricamente un certo tipo di "fai da te" (anche di estrema qualità) sembra destinato ad assumere ben altri contorni, livelli e proporzioni.
La cosa non può che farmi piacere :-)
 

wonderboy1979

Biker serius
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l'idea è davvero notevole per la sua semplicità e costo... il famoso uovo di Colombo! Ovviamente ha dei limiti (ben individuati dall'inventore) rispetto al quadlock ma considerato come sia alla portata di tutti (appunto, costo e semplicità) è assolutamente concorrenziale (e nel quadlock paghi solo l'idea perché di materiali ci sono davvero solo centesimi di euro ed è questo che fa girare le pelotas).
Nel contempo vorrei però ricordarvi l'esistenza delle stampanti 3D e dei FabLab (e similari, pubblici e privati) che ormai hanno una discreta diffusione ed un ampio range di materiali da utilizzare, soprattutto plastici ma anche in metallo (Al e Ti). Per pezzi di questo tipo e dimensione (ma non solo) è una tecnologia perfetta.
La progettazione si può fare "casalinga" con gli appositi programmi sul Pc e Notebook oppure si può far eseguire direttamente dall'addetto alla stampa (dovete indicargli le specifiche ovviamente). In alternativa si può direttamente scannerizzare il pezzo nel caso uno lo avesse sottomano (il suo per averne un clone, uno rotto che si vuole sostituire, uno di un amico ecc). In questi posti normalmente hanno anche macchine CNC, per la cronaca.
Quindi teoricamente un certo tipo di "fai da te" (anche di estrema qualità) sembra destinato ad assumere ben altri contorni, livelli e proporzioni.
La cosa non può che farmi piacere :-)

Ciao,
ho letto con interesse la tua risposta: io una stampante 3D me la sono costruita 2 anni fa per stampare prototipi in ambito ingegneristico (una Prusa i3) e ho stampato sia con PLA (mooolto tenero come materiale) che in ABS (più resistente ma meno versatile).
Il vero problema è che, al di là del tempo per realizzare una buona stampa, la tecnica di stampa di tipo layering, anche con l'ABS, ti espone notevolmente al rischio che i singoli strati si separino col tempo; senza contare che in mtb le sollecitazioni meccaniche sono notevoli ed anche quelle termiche non scherzano quindi, onestamente, non c'avrei mai pensato a stamparmi un pezzo tipo quad lock.
Se cerchi in rete trovi pure qualcosa, ma puoi stamparti il collarino blu, non il supporto a T che di fatto è quello che subisce tutte le sollecitazioni. Sono proprio le forze torsionali che maggiormente rischiano di sfaldarti il pezzo perché una componente di essa inevitabilmente agirà contrastando il tenero legame tra i singoli strati.
Diverso è, invece, se si pensa di stampare con una tecnica completamente estrusiva (ma non trovi stampanti di questo tipo nemmeno nei fablab) e, a quel punto, ti devi rivolgere ad aziende/officine che sicuramene ti chiederanno più di quanto costa un quad lock bello e fatto :nunsacci:

Sono d'accordo con te, invece, sul discorso della qualità del fai da te: io, a furia di prove ed errori, sono arrivato a realizzare chassis per dispositivi elettronici con precisione decimillimetrica, imparando veramente tantissimo su come scomporre gli oggetti in parti da assemblare, scaricare le forze (soprattutto quelle dovute a serraggi con viti tra i pezzi), ecc.
...ma qui siamo veramente OT, se la cosa ti interessa, scrivimi in pvt che ne parliamo in altre sedi :celopiùg:

ciao!
 

cesare RBO

Biker perfektus
8/7/08
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Ciao,
ho letto con interesse la tua risposta: io una stampante 3D me la sono costruita 2 anni fa per stampare prototipi in ambito ingegneristico (una Prusa i3) e ho stampato sia con PLA (mooolto tenero come materiale) che in ABS (più resistente ma meno versatile).
Il vero problema è che, al di là del tempo per realizzare una buona stampa, la tecnica di stampa di tipo layering, anche con l'ABS, ti espone notevolmente al rischio che i singoli strati si separino col tempo; senza contare che in mtb le sollecitazioni meccaniche sono notevoli ed anche quelle termiche non scherzano quindi, onestamente, non c'avrei mai pensato a stamparmi un pezzo tipo quad lock.
Se cerchi in rete trovi pure qualcosa, ma puoi stamparti il collarino blu, non il supporto a T che di fatto è quello che subisce tutte le sollecitazioni. Sono proprio le forze torsionali che maggiormente rischiano di sfaldarti il pezzo perché una componente di essa inevitabilmente agirà contrastando il tenero legame tra i singoli strati.
Diverso è, invece, se si pensa di stampare con una tecnica completamente estrusiva (ma non trovi stampanti di questo tipo nemmeno nei fablab) e, a quel punto, ti devi rivolgere ad aziende/officine che sicuramene ti chiederanno più di quanto costa un quad lock bello e fatto :nunsacci:

Sono d'accordo con te, invece, sul discorso della qualità del fai da te: io, a furia di prove ed errori, sono arrivato a realizzare chassis per dispositivi elettronici con precisione decimillimetrica, imparando veramente tantissimo su come scomporre gli oggetti in parti da assemblare, scaricare le forze (soprattutto quelle dovute a serraggi con viti tra i pezzi), ecc.
...ma qui siamo veramente OT, se la cosa ti interessa, scrivimi in pvt che ne parliamo in altre sedi :celopiùg:

ciao!

Ciao Wonder, è un piacere conoscerti, non sono sicurissimo che sia proprio OT vista l'utilità che potrebbe avere in questo preciso ambito... nel caso si potrebbe aprire una discussione ad Hoc... basta dirlo :-)
Tralasciando la velocità evolutiva di questo settore (rapidissima) e la moltitudine di soluzioni (spesso home made) e possibilità (tipologia di macchine, materiali ecc) quelle a cui fai riferimento sono le “laminated object manufacturing” tra le più diffuse e servono (come ben saprai) per la prototipazione (presentazioni, interazioni dimensionali, mockup, plastici ecc) proprio per ingegneria industriale (solitamente) e non sono pensate per fare pezzi utilizzabili nella realtà e che vadano oltre al mero fattore "espositivo" o valutativo. Per fortuna non sono le uniche... ci sono le “fused deposition modeling” (con innumerevoli variazioni tecniche e funzionali oltre che di materiali utilizzati), quelle dette “selective laser sintering” (anche qui con diverse varianti).

Si sta puntando moltissimo in questo campo, in maniera relativamente poco visibile (almeno da parte delle big company) per una serie di ragioni comprensibili. Le piccole (o piccolissime) realtà dinamiche invece ci stanno dando dentro "allo scoperto" (in gran parte) con soluzioni davvero interessanti (vedi il campo biomedico, odontoiatrico, traumatologico e protesico) e non parliamo del mondo militare ed aerospaziale (risoluzione di problemi annosi e costosissimi).
C'è persino un sorprendente settore "alimentare" ed uno relativo alla moda e all’abbigliamento, scarpe ecc...
Fottutamente interessante la possibilità del multimateriale (per ora fino a 4) in contemporanea e sincronizzato o le possibilità del Carbonio (e altre fibre similari) e dei polimeri termoplastici, cosi come la gestione e sincronizzazione del “multiugello” per risparmiare tempo (e quindi denaro) siamo per ora sui 400 mm/s con una risoluzione da 40 μ.
Anche le possibilità nel settore edilizio (alcune già all’opera) sembrano davvero interessanti.
Vi sono poi il Laywood (aspetto, odore e tatto come legno ma composto al 60% da PLA o ABS ed il restante da legno riciclato) e da un paio d’anni anche il Sintering Wood (legno vero e proprio), oppure le argille (vedi l’italiana Wasp)… la nuova tecnologia CLIP (Continuous Liquid Interface) di stampa DMP (Direct Metal Printing) annunciata nel 2015 e presentata un anno fa. In questo campo (stampa 3D) anche il semplice cambio di temperatura degli ugelli comporta variazioni assai significative sia estetiche (finitura superficiale, di trasparenza) che sostanziali (compattezza, elasticità, resistenza ecc).

La parte che a me intriga di più è ovviamente quella riguardante i "metalli" (ed è anche quella più avanzata, in cui si produce già ed in cui stanno investendo maggiormente (soprattutto i succitati militari e aerospaziale) anche con ideuzze concettualmente talmente avanzate da risultare fantascientifiche (ma che se riuscissero a venirne a capo...) al momento.
Una delle prime realizzazioni importanti in questo ambito di cui ho avuto notizia (è già di qualche anno fa) sono le palette delle turbine dei motori jet (mi pare fosse la Avio a farle), in titanio, cave e con struttura interna reticolare (tipo ossa di uccello per capirci)... più leggere, più resistenti e (ovviamente) di gran lunga meno costose (che non vuol certo dire “economiche”)…
Le potenzialità appaiono virtualmente illimitate e davvero alla fine l’unico limite è dato dalla nostra fantasia… e non è un modo di dire, provate a progettare seriamente un componente (in modellazione 3D) qualsiasi e scoprirete quanto siamo limitati (concettualmente e come fantasia) dalla abitudine plurimillenaria a rifarci a modelli e tecniche “sottrattive” anziché additive come la stampa 3D. Non parliamo poi della modellazione interna (finalmente possibile senza vincoli) degli oggetti (la parte più interessante e proficua in termini strutturali e ponderali), un vero incubo concettuale… ma anche una sfida avvincente.
Persino i software professionali più avanzati (e costosi) per la progettazione in 3D non erano (fino ad un paio di anni orsono) pensati per “pensare” (scusate il gioco di parole) in quei termini e bisognava arrangiarsi con tricks evoluti e soluzioni (di ripiego) più o meno intelligenti per raggiungere lo scopo (o almeno avvicinarcisi).
Siamo sempre portati a pensare ad un (uno, unico e solo) sistema per la risoluzione di un problema (gli esempi sul versante energetico sono lampanti quanto diffusi e largamente accettati per quanto falsi, incongrui e persino “stupidi”… tanto per fare un esempio pratico) quando invece quasi sempre è l’integrazione di metodologie, sistemi e tecniche a dare i risultati migliori in quasi ogni campo dello scibile umano, credo che per questa tecnologia (che poi bisognerebbe dire “queste tecnologie”, al plurale) valga lo stesso discorso, anche al netto di evoluzioni e rivoluzioni prossime venture.
È una tecnologia che qualora, come sembra non solo probabile ma assai prossimo, prendesse piede su vasta (e quindi diffusa, accessibile ed economica) scala potrebbe rivoluzionare (o comunque modificare anche pesantemente) l’organizzazione sociale e produttiva (oltreché culturale) delle nostre società… e questo me la rende ancora più interessante.
Realtà come i FabLab o 3D Hubs (ma ce ne sono anche altri) fanno ben sperare in questo senso.
 

wonderboy1979

Biker serius
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Ciao Wonder, è un piacere conoscerti, non sono sicurissimo che sia proprio OT vista l'utilità che potrebbe avere in questo preciso ambito... nel caso si potrebbe aprire una discussione ad Hoc... basta dirlo :-)
Tralasciando la velocità evolutiva di questo settore (rapidissima) e la moltitudine di soluzioni (spesso home made) e possibilità (tipologia di macchine, materiali ecc) quelle a cui fai riferimento sono le “laminated object manufacturing” tra le più diffuse e servono (come ben saprai) per la prototipazione (presentazioni, interazioni dimensionali, mockup, plastici ecc) proprio per ingegneria industriale (solitamente) e non sono pensate per fare pezzi utilizzabili nella realtà e che vadano oltre al mero fattore "espositivo" o valutativo. Per fortuna non sono le uniche... ci sono le “fused deposition modeling” (con innumerevoli variazioni tecniche e funzionali oltre che di materiali utilizzati), quelle dette “selective laser sintering” (anche qui con diverse varianti).

Si sta puntando moltissimo in questo campo, in maniera relativamente poco visibile (almeno da parte delle big company) per una serie di ragioni comprensibili. Le piccole (o piccolissime) realtà dinamiche invece ci stanno dando dentro "allo scoperto" (in gran parte) con soluzioni davvero interessanti (vedi il campo biomedico, odontoiatrico, traumatologico e protesico) e non parliamo del mondo militare ed aerospaziale (risoluzione di problemi annosi e costosissimi).
C'è persino un sorprendente settore "alimentare" ed uno relativo alla moda e all’abbigliamento, scarpe ecc...
Fottutamente interessante la possibilità del multimateriale (per ora fino a 4) in contemporanea e sincronizzato o le possibilità del Carbonio (e altre fibre similari) e dei polimeri termoplastici, cosi come la gestione e sincronizzazione del “multiugello” per risparmiare tempo (e quindi denaro) siamo per ora sui 400 mm/s con una risoluzione da 40 μ.
Anche le possibilità nel settore edilizio (alcune già all’opera) sembrano davvero interessanti.
Vi sono poi il Laywood (aspetto, odore e tatto come legno ma composto al 60% da PLA o ABS ed il restante da legno riciclato) e da un paio d’anni anche il Sintering Wood (legno vero e proprio), oppure le argille (vedi l’italiana Wasp)… la nuova tecnologia CLIP (Continuous Liquid Interface) di stampa DMP (Direct Metal Printing) annunciata nel 2015 e presentata un anno fa. In questo campo (stampa 3D) anche il semplice cambio di temperatura degli ugelli comporta variazioni assai significative sia estetiche (finitura superficiale, di trasparenza) che sostanziali (compattezza, elasticità, resistenza ecc).

La parte che a me intriga di più è ovviamente quella riguardante i "metalli" (ed è anche quella più avanzata, in cui si produce già ed in cui stanno investendo maggiormente (soprattutto i succitati militari e aerospaziale) anche con ideuzze concettualmente talmente avanzate da risultare fantascientifiche (ma che se riuscissero a venirne a capo...) al momento.
Una delle prime realizzazioni importanti in questo ambito di cui ho avuto notizia (è già di qualche anno fa) sono le palette delle turbine dei motori jet (mi pare fosse la Avio a farle), in titanio, cave e con struttura interna reticolare (tipo ossa di uccello per capirci)... più leggere, più resistenti e (ovviamente) di gran lunga meno costose (che non vuol certo dire “economiche”)…
Le potenzialità appaiono virtualmente illimitate e davvero alla fine l’unico limite è dato dalla nostra fantasia… e non è un modo di dire, provate a progettare seriamente un componente (in modellazione 3D) qualsiasi e scoprirete quanto siamo limitati (concettualmente e come fantasia) dalla abitudine plurimillenaria a rifarci a modelli e tecniche “sottrattive” anziché additive come la stampa 3D. Non parliamo poi della modellazione interna (finalmente possibile senza vincoli) degli oggetti (la parte più interessante e proficua in termini strutturali e ponderali), un vero incubo concettuale… ma anche una sfida avvincente.
Persino i software professionali più avanzati (e costosi) per la progettazione in 3D non erano (fino ad un paio di anni orsono) pensati per “pensare” (scusate il gioco di parole) in quei termini e bisognava arrangiarsi con tricks evoluti e soluzioni (di ripiego) più o meno intelligenti per raggiungere lo scopo (o almeno avvicinarcisi).
Siamo sempre portati a pensare ad un (uno, unico e solo) sistema per la risoluzione di un problema (gli esempi sul versante energetico sono lampanti quanto diffusi e largamente accettati per quanto falsi, incongrui e persino “stupidi”… tanto per fare un esempio pratico) quando invece quasi sempre è l’integrazione di metodologie, sistemi e tecniche a dare i risultati migliori in quasi ogni campo dello scibile umano, credo che per questa tecnologia (che poi bisognerebbe dire “queste tecnologie”, al plurale) valga lo stesso discorso, anche al netto di evoluzioni e rivoluzioni prossime venture.
È una tecnologia che qualora, come sembra non solo probabile ma assai prossimo, prendesse piede su vasta (e quindi diffusa, accessibile ed economica) scala potrebbe rivoluzionare (o comunque modificare anche pesantemente) l’organizzazione sociale e produttiva (oltreché culturale) delle nostre società… e questo me la rende ancora più interessante.
Realtà come i FabLab o 3D Hubs (ma ce ne sono anche altri) fanno ben sperare in questo senso.



Sottoscrivo ogni parola è mi scuserai se non ti rispondo (per ora) in maniera esaustiva (e degna della tua disamina) essendo a letto con l'influenza :(

Personalmente ho lasciato la stampa 3D due anni fa (che all'epoca mi serviva proprio per prototipare, certamente non per costruire) e non avevo dubbi che ciò che allora era potenzialmente valido oggi sia concretamente applicato per stampare in maniera sottrattiva e su materiali metallici.

Tra l'altro sono uno che cerca continuamente soluzioni (un po' per mestiere, essendo un ing. informatico) e la Mtb non ne è esente (cerca tra i miei post la mia soluzione definitiva al setup di smartphone + power bank).
Ecco, in quel caso mi sarebbe piaciuto progettare un power bank da infilare nel tubo della bici o attorno al porta borraccia...magari approfondiamo la cosa è tiriamo fuori il prodotto del secolo :D

Mandami la tua mail in pvt che mi farebbe piacere approfondire ;)

Buona serata e buon weekend, che ahimè passerò a letto mentre la mia Scott è parcheggiata in garage :(

Ciao :)
 

maui82

Biker serius
29/7/16
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Supporti non troppo ingombranti per smarphone da 5.5" ?

mi sta arrivando l'asus zenfone 2 deluxe e ha dimensioni molto generose ..
152.5 (L) x 77.2 (W) x 3.9-10.9 (H)

:nunsacci:

Al centro ho l'attacco per il polar CS200, quindi vorrei sistemare l'asus o sulla canna o sul manubrio .....
Ciao, poi cos'hai preso?

Ho lo stesso telefono, fin'ora l'ho portato in tasca ma ultimamente ho sempre più la necessità di averlo sott'occhio (per le mappe e per non perdere chiamate/messaggi importanti...).

Grazie (:
 

Zino

Biker serius
2/7/05
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Parma
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Ciao, poi cos'hai preso?

Ho lo stesso telefono, fin'ora l'ho portato in tasca ma ultimamente ho sempre più la necessità di averlo sott'occhio (per le mappe e per non perdere chiamate/messaggi importanti...).

Grazie (:
Ciao, ho preso un borsello apposito da legare alla canna su aliexpress.
Ottimo e bello!

Inviato dal mio ASUS_Z00AD
 

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