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sul baron...nella pioggia...

bikerciuc

Biker infernalis
la domenica scorre con lentezza pari a quella che impiego a fare e rifare questo disegno che non riesco a mettere a posto, forse perchè non ho voglia, forse perchè il meteo da la prospettiva di pioggia e ancora pioggia...

Mario dalla montagna tace...vuol dire che è brutto anche su...persino la conca di Briancon nota per i suoi oltre 300 giorni di sole all'anno ci ha traditi questo we... rassegnarsi e lavorare...

alle 11.30 mi si pianta il computer mentre Rhino3d cerca di renderizzare questa cazzo di scala che deve stare antipatica pure a lui...sclero,bestemmio, mi incazzo, guardo fuori la pioggia e mi sento morire...domani comincerà un'altra settimana e questo we sono a zero km in bike e a zero risorse per affrontare i miei giorni. Mi servono i miei giri in bicicletta...mi serve il colore dell'erba il cielo delle montagne, i colori dei prati che cambiano al cambiare delle stagioni...mi serve la fatica, sentire le gambe dure la sera, mi serve l'emozione di seguire quegli invisibili fili di ragnatela che sono i sentieri che percorrono la mia valle...mi serve il rotolare salvifico e catartico delle mie ruote.

alle 16.00 sembra quasi che voglia spuntare un raggio di sole...da solo, però non ho voglia di provare...non ho abbastanza spunto per andare in solitaria...così scrivo un messaggio ad Andrea e gli propongo di azzardare un Baron...che dato il fondo del sentiero di discesa è meglio da fare un po' umido che non secco...certo che oggi la quantificazione di "un po' umido" deve avere un minimo di interpretazione elastica....
Mi risponde in un lampo (evidentemente si stava maciullando i coglioni pure lui) e detto fatto bici in auto e colonna sonora dell'ultimo dei Mohicani a palla si va.

A Molino di punta dove la strada s'impenna inizia a piovere e noi continuiamo a pedalare, fanculo...poi, ci diciamo, piove poco, se rimane così non da fastidio. A tratti spiove e poi piove prima poco poi forte per tutta la salita...l'asfalto cede il passo alla terra, la strada è pesante, appiccicosa ma spingiamo forte sotto la pioggia perchè è pur sempre meglio che stare a casa ad aspettare a sentire i minuti gocciolare giù.

Sull'ultimo pezzo di singletrack prima della discesa inizio a pensare che il fondo è bello compatto nonostante l'acqua e che se i tornantini sono così la faremo alla grande in culo alla pioggia e a tutto il resto... tuona....

abbassiamo la sella, alziamo le forcelle e giù... con prudenza ma senza appenderci ai freni che bisogna essere fluidi...
alla prima sella, quella prima del traliccio ci coglie un profumo di fiori molto forte e presto mi accorgo che c'è intorno un vero e proprio tappeto di fiorellini lilla...sono loro a profumare l'aria (primule farinose?)...

Penso che è bello essere qui con il profumo dei fiorellini, così lontano dal mondo, così vicino alle tante cose che accarezzo nel cuore...vorrei ringraziare Andrea per essere lì con me, ma rimango zitto e concentrato a guardare avanti e a seguire il singletrack di discesa...

mentre spingo la bici sulla rampetta in salita per la vetta del Baron sento che la rabbia e la frustrazione per la giornata svanisce...sento che con le gocce che cadono giù dalla visiera del casco cade la tensione, il nervosismo...e le endorfine della fatica si liberano, mi liberano...mi regalano un attimo leggero al termine della mia domenica pesante.

si recupera il respiro del mondo...un ritmo regolare...
bella anche la variante iper-ripida per l'ultima parte delle discesa...in breve ci troviamo alla cappelletta di S.Valeriano e là sulla cresta spartiacque della valsusa compare una striscia di azzurro...
Bel giro ci diciamo alla macchina...abbiamo parlato poco...abbiamo apprezzato in silenzio.
 

Classifica giornaliera dislivello positivo

Classifica mensile dislivello positivo