Rieccoci con un raccontino, questa volta senza faccine....
Stronkaciui mi incuriosiva cosa volesse dire il ciui, vedendo poi la locandina avevo incominciato ad ipotizzare qualche cosa e, infine, mi è stato chiarito che ciui vuol dire asini in dialetto (Livornese?)
Partenza prevista intorno alle 18 da Bergamo, prima tappa Ponte S.Pietro dove avrei dovuto trovarmi con Clocate (un nome !). Uscito di casa prima svista, la borsa .torna indietro. Mi trovo con il Cl, carichiamo partenza, dopo cinque minuti altra dimenticanza ho lasciato il portafoglio in macchina.
Finalmente riusciamo a partire verso Bergamo dove ci incontriamo con una parte del Gruppetto dei bergamaschi, non me ne vogliano gli altri ma ricordo Fiore, Alfio, la Marzia (che non centra un cazzo con i bergamaschi), Sergio e ..glia altri alla prossima puntata!
Partiamo con un bellissimo tour di circa un ora in mezzo al traffico del Venerdì sera alle 18 per i paesini intorno a Bergamo per trovare gli ultimi compagni di viaggio, Bruno Roberto e il cugino di bruno (giusto?). Bene ora so i nomi ma non i nick ..o forse sono più o meno simili va bè, poco alla volta si memorizza tutto.
Prima sosta al passo dellAutostrada Parma - La Spezia, e anche qui sfugge il nome ..Una leggera brezzolina estiva spirava impetuosa tanto da farci decidere di proseguire il viaggio .la macchina dei seguaci tedeschi svolta per la sosta successiva, troppo tardi, ci si ferma tutti allautogrill successivo. Dopo la pausa cena a base di panini e Nippon si riparte .Una bellissima retromarcia allo svincolo per raccordarsi allautostrada che ci avrebbe portato a Livorno ci rallegra, e preoccupa, per il resto del viaggio.
Finalmente arriviamo in prossimità dellalbergo. Una gentile signorina dalla calda voce diffusa nellabitacolo ci fornisce strane informazioni su manovre da compiere per imboccare lultima strada che ci avrebbe portato alla nostra meta. H@lf ringrazia cortesemente la dolce signorina con un podi sano OTTIMISMO e la invita ad uscire senza, tuttavia, ottenere risposta .
Ci si incontra con i personaggi presenti .attenzione: Ciccio, Federica (o Francesca), Pyton (che tirerà il bidone per il giorno dopo ) e si prendono le camere. Latmosfera è surreale, il corridoio di accesso alla camera è verde pistacchio acceso, la camera viola!
Una birretta in compagnia a Livorno sul mare non può non mancare. I nostri baldi giovani si guardano intorno per la prestanza del posto, e soprattutto dalla miriade di frequentatrici sgranocchiando salatini (tra cui alcuni veramente buoni, devo ritrovarli assolutamente!).
Si rientra in albergo e ci si prepara ad andare a letto, lora della colazione è vicina!
Durante la notte ci accorgiamo di non essere soli in camera ..era infestata, ma proprio infestata di zanzare pronte a tutto pur di succhiare sano sangue (tranne il mio, o forse ne erano più attratte )
Lora della colazione extra (arrivata dopo circa mezzora per riuscire a recuperare da qualche parte lextra), bisogna caricarsi di energia per la giornata mentre fuori iniziano ad arrivare numerosi personaggi con le loro bici.
Si prendono le cartelle personalizzate (la mia non cera, però cera quella della Silvia che non mi hanno dato anche se ero il suo sostituto .)e ci si prepara al giro. La mandria di ciui pedala, e mica male ..Questi toscani, spingono in salita e spingono anche in discesa (non in pianura perché non ne hanno, nemmeno in riva al mare!), spingono nel senso di pedalano forte!
Si raggiunge la prima di una infinita serie di cime attraverso mulattiere che dapprima partono in mezzo ai vigneti e pian piano si inerpicano allinterno del bosco. Prima discesa. Quantità di fango industriale, aderenza ridotta al limite dalla pioggia caduta durante la notte. Sembra di essere nella foresta Amazzonica con il 200% di umidità. Il sentiero scende senza perdere rapidamente quota in mezzo ad una valle. Fine discesa, il gruppo si ricombatta pronti ad affrontare una nuova salita ed intanto si nota la prima moto abbandonata a pezzi in mezzo al bosco.
Si riparte con una lunga salita che, a tratti lascia spazio a qualche breve discesa, giusto per riposare di poco le gambe, il giro prosegue, sembra di salire sempre, prima o poi si dovrà pure arrivare da qualche parte in alto .in realtà le discese affrontate così a tratti spezzano molto la salita (oltre che le gambe) facendo perdere quota che, inevitabilmente, deve essere recuperata in qualche modo. Sali sali siamo giunti al fatidico sentiero della Tigre,
come non hai visto le foto?
Cavoli con il mio modem metto lanima in pace e dico, tanto vado a farlo, lo guarderò al momento!
Bella discesa, un pospinosa e scivolosa con notevoli canali scavati da quei simpaticoni con le moto ( )
Ricompattazione del gruppo a fine discesa, alcuni se ne vanno attratti dal ristoro, altri, come dovrebbe essere, si aspettano a fine discesa in apprensione per notevoli ritardi. Intanto mi trastullo un po con un gatto che passava in zona mentre ero alla ricerca di acqua.
Giunti gli ultimi ci si avvia allatteso ristoro carico di cibo soprattutto a base di cioccolato. Torte, focacce, ovetti, ACQUA .(ogni tanto penso di prendermi un camelback al posto del marsupio )
La sosta si prolunga, le gambe vanno in letargo, io pure. Inizia, ovviamente, la salita. Non esiste proprio, dopo pranzo non si può fare subito fatica! Tuttavia con un po di sano OTTIMISMO e una nuova moto in cima alla salita si riesce ad affrontare tutto (spingendo). Il sentiero aperto da Pyton e soci scorre in mezzo alla macchia, ma proprio in mezzo (tipo tunnel)! Proseguiamo su eterni saliscendi che, a differenza del mattino, lasciano più spazio allocchio e alla mente per divagare. Dopo i primi saluti del pranzo si passa ad una nuova divisione del gruppo dopo che H@lf, ha bucato e riparato una gomma gonfiandola con del sano ottimismo concentrato, porca puttana!
Una delle ultime salite prima di affrontare lo 00, la morte nelle gambe. In cima il gruppo aspetta, alcuni sono già partiti, gli altri discutono sul sentiero, facendo quello programmato ci sarebbe ancora un bel tratto di salita, meglio aggirarlo e snellire un pola situazione. Il giro prosegue largo su una mulattiera tagliafuoco in cresta alle colline, ovviamente non senza saliscendi o salisali che dir si voglia fino a recuperare, dopo una bella pedalata, il gruppo di temerari avventurieri che si era spinto ad affrontare lintero giro. Lultimissimo dislivello in salita, da lì tutta discesa verso il mare con tratti di mulattiera , tratti di sentiero ed infine ancora mulattiera fino allAurelia. Siamo sullasfalto. Si aspettano i malcapitati vittime innocenti delle leggi della fisica per cui un fluido tende ad andare da un ambiente a pressione maggiore ad uno a pressione minore fino a raggiungere lequilibrio (avevano bucato .)
Si riparte tutti contenti e puliti verso lalbergo.
Dopo una doccia ristoratrice riusciamo a scroccare cortesemente delle tartine, mi avvicno alla vecchia della situazione e chiedo se potevo usufruire delle tartine, un poguardinga dice di sì e mi prendo la tartina, speravo che, tacitamente, lasciasse andare un .ma prendi pure tutto il vassoio anche per i tuoi amici ..Nulla, però me ne vado con il mio cibo .
A fine spartizione degli avanzi, finalmente, commossi da pietosi sguardi affamati,si lasciano andare con un piatto di tartine, seguito da olive, stuzzichini vari, delle buonissime, ottimisticamente parlando, patatine e una serie infinita di rimanenze di bottiglie di vino (era un compleanno di bambini!).
Già provati dallaperitivo ci avviamo verso cena.
Lidea è quella di una megatavolata di Freerider!, triste scoperta il gruppo squartato (diviso in 4 ), gentile richiesta alla signorina(che mi ha poi soccorso nella notte) di unire i tavoli ma,per problemi logistici non ha accettato in quanto non riusciva a servire i piatti ai singoli individui .quale era il problema? Non si potevano passare tra di noi? No perché il posto era troppo elegante( )e le avremmo portato via il lavoro) va bè La cena prosegue con laute porzioni di cibo e di vino, ormai sono alle cozze. Il gruppo si raduna nella Hall, pochi ricordi, sul divano mi sarei addormentato, fuori a prendere un podaria pessima idea, vuoi per il fresco, vuoi per tutto quel cibo, vuoi per il vino, vuoi per il canù, mi sono distrutto. Non riuscivo a stare in piedi e mi sono svaccato nel viale di accesso allalbergo. Non so quanta gente sia passata che mi ha visto in quel bellissimo stato, alla fine quattro angeli sono arrivati dal cielo, non ricordo bene i loro volti, so che erano le tipe che servivano a tavola che mi offrivano il loro aiuto. Non potevo accettare, non potevo alzarmi, non potevo parlare se non a monosillabi. Dopo un tot di tempo dopo questo incontro mi sono alzato per il rientro e la sotria è breve, porta chiusa, giro da dietro, vomitatina della situazione in tre round, cane che abbaia, terrore di essere morso perché lui era libero e io non capivo una sega, cancello chiuso, ritorno, riaffronto il cane, porta chiusa. Con altri due tizi aspetto larrivo del guardiano. Finalmente riesco ad arrivare a letto! Porta chiusa a chiave, guardiano con il pass-partout, chiave nella toppa, busso, Bruno mi apre. Laria della camera era devastante, tra zampironi, fornelletto e spray anti-zanzara non si poteva respirare. Notte
Altra colazione extra (con gli avanzi del giorno prima) e altra ripartenza questa volta, un pomeno freschi del giorno prima ma un pomeno punti dalle zanzare, vuoi per laria chimica della stanza, vuoi che, vista la notte precedente, si è corsi un po ai ripari. Da parte mia sono entrato in camera e mi sono avvolto a modi faraone egiziano mummificato nelle lenzuola .
Sostanzialmente il secondo giorno doveva essere un tour per portare ancora un po in giro noi forestieri per i monti alla scoperta di nuovi posti, in realtà siamo tornati a completare il giro della stronkaciui percorrendo lo 00. Sentiero molto interessante, una lievissima discesa disseminata di boccioni qua e là, veramente molto tecnica e lunga. Ovviamente il prologo di questo sentiero è stata una salita che avevamo percorso ieri in discesa, così come la parte intermedia del giro ..una salita di 3 km, la stessa salita che il giorno prima ci aveva suggerito di prendere una strada alternativa anziché affrontarla .. Ottima e gustosa scoperta lungo il giro, soprattutto se mischiata alle more, sono i corbezzoli, Corbezzoli se sono buoni! Se poi li si mangiano con del sano ottimismo ..
Va bè .ultima discesa, quella delladdio ai monti .no, quelli erano i Promessi Sposi ..Bè, insomma abbiamo fatto lultima discesa ripetendo la stessa del giorno prima però ci siamo anche fatti lultimo pezzo (circa 50 mt) su una scogliera che dava a precipizio sul mare. Tra laltro non so quanti hanno notato che cera un tipo, che si definiva impressionista livornese, che stava dipingendo in plen-air (se si scrive così) il mare. Cè chi fotografa con le macchine fotografiche ipertecnologiche e che fotografa dipingendo .
Sosta di rito al bar con panino e birra e rientro allalbergo dove, una volta lavati e saldati i conti ci si sono scambiati gli ultimi saluti con lintento di ritrovarsi ancora una volta in chissà quale altro posto.
Ringraziamenti:
A Pyton e compari che hanno organizzato il tutto
Alla signorina che con voce calda e soffusa ci ha guidato a Villa Morazzana (o come si chiama)
Al dio petrolio che ci ha portato in toscana
A chi si è fatto il culo a cucinare il ristoro
Alla pioggia che ha intensificato un bel po la fatica
Alle zanzare che se stavano a dormire fuori sarebbe stato meglio ma i bergamaschi sono ospitali
A chi ha fatto da traduttore bergamsco-italiano perché in camera con 7 bergamaschi è dura capire qualcosa (anche se ho il sangue bergamasco)
Ai quattro angeli che sono comparsi in sogno offrendomi il loro aiuto
Alla pioggia che non cè stata quando pedalavamo
Alle colazioni extra escluse dal prezzo ma comprensive di ciotole di yogurt
Agli organizzatori della festa dei bambini che se ci avessero lasciato più vassoi di tartine ci avrebbero fatto più felici.
A chiunque cera perché cera
A chiunque non cera perché non cera
A quelli che nello zaino mettono anche lolio
A quelli che abbandonano bici e moto in mezzo ai boschi
Ai frutti di stagione
Allottimismo che cè in ognuno di noi
Per questa volta niente faccine......troppo lunga!
Stronkaciui mi incuriosiva cosa volesse dire il ciui, vedendo poi la locandina avevo incominciato ad ipotizzare qualche cosa e, infine, mi è stato chiarito che ciui vuol dire asini in dialetto (Livornese?)
Partenza prevista intorno alle 18 da Bergamo, prima tappa Ponte S.Pietro dove avrei dovuto trovarmi con Clocate (un nome !). Uscito di casa prima svista, la borsa .torna indietro. Mi trovo con il Cl, carichiamo partenza, dopo cinque minuti altra dimenticanza ho lasciato il portafoglio in macchina.
Finalmente riusciamo a partire verso Bergamo dove ci incontriamo con una parte del Gruppetto dei bergamaschi, non me ne vogliano gli altri ma ricordo Fiore, Alfio, la Marzia (che non centra un cazzo con i bergamaschi), Sergio e ..glia altri alla prossima puntata!
Partiamo con un bellissimo tour di circa un ora in mezzo al traffico del Venerdì sera alle 18 per i paesini intorno a Bergamo per trovare gli ultimi compagni di viaggio, Bruno Roberto e il cugino di bruno (giusto?). Bene ora so i nomi ma non i nick ..o forse sono più o meno simili va bè, poco alla volta si memorizza tutto.
Prima sosta al passo dellAutostrada Parma - La Spezia, e anche qui sfugge il nome ..Una leggera brezzolina estiva spirava impetuosa tanto da farci decidere di proseguire il viaggio .la macchina dei seguaci tedeschi svolta per la sosta successiva, troppo tardi, ci si ferma tutti allautogrill successivo. Dopo la pausa cena a base di panini e Nippon si riparte .Una bellissima retromarcia allo svincolo per raccordarsi allautostrada che ci avrebbe portato a Livorno ci rallegra, e preoccupa, per il resto del viaggio.
Finalmente arriviamo in prossimità dellalbergo. Una gentile signorina dalla calda voce diffusa nellabitacolo ci fornisce strane informazioni su manovre da compiere per imboccare lultima strada che ci avrebbe portato alla nostra meta. H@lf ringrazia cortesemente la dolce signorina con un podi sano OTTIMISMO e la invita ad uscire senza, tuttavia, ottenere risposta .
Ci si incontra con i personaggi presenti .attenzione: Ciccio, Federica (o Francesca), Pyton (che tirerà il bidone per il giorno dopo ) e si prendono le camere. Latmosfera è surreale, il corridoio di accesso alla camera è verde pistacchio acceso, la camera viola!
Una birretta in compagnia a Livorno sul mare non può non mancare. I nostri baldi giovani si guardano intorno per la prestanza del posto, e soprattutto dalla miriade di frequentatrici sgranocchiando salatini (tra cui alcuni veramente buoni, devo ritrovarli assolutamente!).
Si rientra in albergo e ci si prepara ad andare a letto, lora della colazione è vicina!
Durante la notte ci accorgiamo di non essere soli in camera ..era infestata, ma proprio infestata di zanzare pronte a tutto pur di succhiare sano sangue (tranne il mio, o forse ne erano più attratte )
Lora della colazione extra (arrivata dopo circa mezzora per riuscire a recuperare da qualche parte lextra), bisogna caricarsi di energia per la giornata mentre fuori iniziano ad arrivare numerosi personaggi con le loro bici.
Si prendono le cartelle personalizzate (la mia non cera, però cera quella della Silvia che non mi hanno dato anche se ero il suo sostituto .)e ci si prepara al giro. La mandria di ciui pedala, e mica male ..Questi toscani, spingono in salita e spingono anche in discesa (non in pianura perché non ne hanno, nemmeno in riva al mare!), spingono nel senso di pedalano forte!
Si raggiunge la prima di una infinita serie di cime attraverso mulattiere che dapprima partono in mezzo ai vigneti e pian piano si inerpicano allinterno del bosco. Prima discesa. Quantità di fango industriale, aderenza ridotta al limite dalla pioggia caduta durante la notte. Sembra di essere nella foresta Amazzonica con il 200% di umidità. Il sentiero scende senza perdere rapidamente quota in mezzo ad una valle. Fine discesa, il gruppo si ricombatta pronti ad affrontare una nuova salita ed intanto si nota la prima moto abbandonata a pezzi in mezzo al bosco.
Si riparte con una lunga salita che, a tratti lascia spazio a qualche breve discesa, giusto per riposare di poco le gambe, il giro prosegue, sembra di salire sempre, prima o poi si dovrà pure arrivare da qualche parte in alto .in realtà le discese affrontate così a tratti spezzano molto la salita (oltre che le gambe) facendo perdere quota che, inevitabilmente, deve essere recuperata in qualche modo. Sali sali siamo giunti al fatidico sentiero della Tigre,
come non hai visto le foto?
Cavoli con il mio modem metto lanima in pace e dico, tanto vado a farlo, lo guarderò al momento!
Bella discesa, un pospinosa e scivolosa con notevoli canali scavati da quei simpaticoni con le moto ( )
Ricompattazione del gruppo a fine discesa, alcuni se ne vanno attratti dal ristoro, altri, come dovrebbe essere, si aspettano a fine discesa in apprensione per notevoli ritardi. Intanto mi trastullo un po con un gatto che passava in zona mentre ero alla ricerca di acqua.
Giunti gli ultimi ci si avvia allatteso ristoro carico di cibo soprattutto a base di cioccolato. Torte, focacce, ovetti, ACQUA .(ogni tanto penso di prendermi un camelback al posto del marsupio )
La sosta si prolunga, le gambe vanno in letargo, io pure. Inizia, ovviamente, la salita. Non esiste proprio, dopo pranzo non si può fare subito fatica! Tuttavia con un po di sano OTTIMISMO e una nuova moto in cima alla salita si riesce ad affrontare tutto (spingendo). Il sentiero aperto da Pyton e soci scorre in mezzo alla macchia, ma proprio in mezzo (tipo tunnel)! Proseguiamo su eterni saliscendi che, a differenza del mattino, lasciano più spazio allocchio e alla mente per divagare. Dopo i primi saluti del pranzo si passa ad una nuova divisione del gruppo dopo che H@lf, ha bucato e riparato una gomma gonfiandola con del sano ottimismo concentrato, porca puttana!
Una delle ultime salite prima di affrontare lo 00, la morte nelle gambe. In cima il gruppo aspetta, alcuni sono già partiti, gli altri discutono sul sentiero, facendo quello programmato ci sarebbe ancora un bel tratto di salita, meglio aggirarlo e snellire un pola situazione. Il giro prosegue largo su una mulattiera tagliafuoco in cresta alle colline, ovviamente non senza saliscendi o salisali che dir si voglia fino a recuperare, dopo una bella pedalata, il gruppo di temerari avventurieri che si era spinto ad affrontare lintero giro. Lultimissimo dislivello in salita, da lì tutta discesa verso il mare con tratti di mulattiera , tratti di sentiero ed infine ancora mulattiera fino allAurelia. Siamo sullasfalto. Si aspettano i malcapitati vittime innocenti delle leggi della fisica per cui un fluido tende ad andare da un ambiente a pressione maggiore ad uno a pressione minore fino a raggiungere lequilibrio (avevano bucato .)
Si riparte tutti contenti e puliti verso lalbergo.
Dopo una doccia ristoratrice riusciamo a scroccare cortesemente delle tartine, mi avvicno alla vecchia della situazione e chiedo se potevo usufruire delle tartine, un poguardinga dice di sì e mi prendo la tartina, speravo che, tacitamente, lasciasse andare un .ma prendi pure tutto il vassoio anche per i tuoi amici ..Nulla, però me ne vado con il mio cibo .
A fine spartizione degli avanzi, finalmente, commossi da pietosi sguardi affamati,si lasciano andare con un piatto di tartine, seguito da olive, stuzzichini vari, delle buonissime, ottimisticamente parlando, patatine e una serie infinita di rimanenze di bottiglie di vino (era un compleanno di bambini!).
Già provati dallaperitivo ci avviamo verso cena.
Lidea è quella di una megatavolata di Freerider!, triste scoperta il gruppo squartato (diviso in 4 ), gentile richiesta alla signorina(che mi ha poi soccorso nella notte) di unire i tavoli ma,per problemi logistici non ha accettato in quanto non riusciva a servire i piatti ai singoli individui .quale era il problema? Non si potevano passare tra di noi? No perché il posto era troppo elegante( )e le avremmo portato via il lavoro) va bè La cena prosegue con laute porzioni di cibo e di vino, ormai sono alle cozze. Il gruppo si raduna nella Hall, pochi ricordi, sul divano mi sarei addormentato, fuori a prendere un podaria pessima idea, vuoi per il fresco, vuoi per tutto quel cibo, vuoi per il vino, vuoi per il canù, mi sono distrutto. Non riuscivo a stare in piedi e mi sono svaccato nel viale di accesso allalbergo. Non so quanta gente sia passata che mi ha visto in quel bellissimo stato, alla fine quattro angeli sono arrivati dal cielo, non ricordo bene i loro volti, so che erano le tipe che servivano a tavola che mi offrivano il loro aiuto. Non potevo accettare, non potevo alzarmi, non potevo parlare se non a monosillabi. Dopo un tot di tempo dopo questo incontro mi sono alzato per il rientro e la sotria è breve, porta chiusa, giro da dietro, vomitatina della situazione in tre round, cane che abbaia, terrore di essere morso perché lui era libero e io non capivo una sega, cancello chiuso, ritorno, riaffronto il cane, porta chiusa. Con altri due tizi aspetto larrivo del guardiano. Finalmente riesco ad arrivare a letto! Porta chiusa a chiave, guardiano con il pass-partout, chiave nella toppa, busso, Bruno mi apre. Laria della camera era devastante, tra zampironi, fornelletto e spray anti-zanzara non si poteva respirare. Notte
Altra colazione extra (con gli avanzi del giorno prima) e altra ripartenza questa volta, un pomeno freschi del giorno prima ma un pomeno punti dalle zanzare, vuoi per laria chimica della stanza, vuoi che, vista la notte precedente, si è corsi un po ai ripari. Da parte mia sono entrato in camera e mi sono avvolto a modi faraone egiziano mummificato nelle lenzuola .
Sostanzialmente il secondo giorno doveva essere un tour per portare ancora un po in giro noi forestieri per i monti alla scoperta di nuovi posti, in realtà siamo tornati a completare il giro della stronkaciui percorrendo lo 00. Sentiero molto interessante, una lievissima discesa disseminata di boccioni qua e là, veramente molto tecnica e lunga. Ovviamente il prologo di questo sentiero è stata una salita che avevamo percorso ieri in discesa, così come la parte intermedia del giro ..una salita di 3 km, la stessa salita che il giorno prima ci aveva suggerito di prendere una strada alternativa anziché affrontarla .. Ottima e gustosa scoperta lungo il giro, soprattutto se mischiata alle more, sono i corbezzoli, Corbezzoli se sono buoni! Se poi li si mangiano con del sano ottimismo ..
Va bè .ultima discesa, quella delladdio ai monti .no, quelli erano i Promessi Sposi ..Bè, insomma abbiamo fatto lultima discesa ripetendo la stessa del giorno prima però ci siamo anche fatti lultimo pezzo (circa 50 mt) su una scogliera che dava a precipizio sul mare. Tra laltro non so quanti hanno notato che cera un tipo, che si definiva impressionista livornese, che stava dipingendo in plen-air (se si scrive così) il mare. Cè chi fotografa con le macchine fotografiche ipertecnologiche e che fotografa dipingendo .
Sosta di rito al bar con panino e birra e rientro allalbergo dove, una volta lavati e saldati i conti ci si sono scambiati gli ultimi saluti con lintento di ritrovarsi ancora una volta in chissà quale altro posto.
Ringraziamenti:
A Pyton e compari che hanno organizzato il tutto
Alla signorina che con voce calda e soffusa ci ha guidato a Villa Morazzana (o come si chiama)
Al dio petrolio che ci ha portato in toscana
A chi si è fatto il culo a cucinare il ristoro
Alla pioggia che ha intensificato un bel po la fatica
Alle zanzare che se stavano a dormire fuori sarebbe stato meglio ma i bergamaschi sono ospitali
A chi ha fatto da traduttore bergamsco-italiano perché in camera con 7 bergamaschi è dura capire qualcosa (anche se ho il sangue bergamasco)
Ai quattro angeli che sono comparsi in sogno offrendomi il loro aiuto
Alla pioggia che non cè stata quando pedalavamo
Alle colazioni extra escluse dal prezzo ma comprensive di ciotole di yogurt
Agli organizzatori della festa dei bambini che se ci avessero lasciato più vassoi di tartine ci avrebbero fatto più felici.
A chiunque cera perché cera
A chiunque non cera perché non cera
A quelli che nello zaino mettono anche lolio
A quelli che abbandonano bici e moto in mezzo ai boschi
Ai frutti di stagione
Allottimismo che cè in ognuno di noi
Per questa volta niente faccine......troppo lunga!