Un paio di settimane fa siamo riusciti ad organizzare una cena tra Stravisti della mia zona, per conoscerci.
Poiché negli ultimi mesi si è accesa una guerra tra discesisti nei vari segmenti della zona, in cui si giocano le corone sul filo del secondo scendendo come disgraziati, ho chiesto loro: "ma in discesa, non avete paura di centrare qualcuno, soprattutto nelle curve cieche?"
Le risposte:
- "Spero di non trovare mai nessuno".
- "Io li faccio ad orari improbabili, mai trovato nessuno".
- "Io scendo fischiando: se mi sentono si spostano, sennò patatrack".
- "Sono assicurato".
Partiamo dal presupposto che tutti (e dico tutti) almeno una volta nella vita abbiamo mollato i
freni in una discesa, prendendo rischi inutili. Reputo comunque tutte quelle risposte alquanto terrificanti. Le prime due perché non può andare sempre bene. La terza perché se trovi qualcuno (ciclista o corridore) che sta facendo la salita a tutta (col cuore in gola e magari cuffiette nelle orecchie), col cavolo che ti sente. L'ultima poi, volevo andare a prendere il fucile da caccia e sparargli: persone che non hanno nemmeno un briciolo di cervello. Poiché loro sono assicurati, si sentono in diritto di mettere a rischio l'incolumità altrui.... Discorsi da un altro pianeta...
Sono tornato a casa con la consapevolezza che nel giro di poco tempo qui nella mia zona succederà un incidente grave (in cui possibilmente ci scappa il morto), il tutto per la caccia alla corona. Purtroppo le conseguenze saranno una sfilza di divieti sui sentieri, a causa di qualche idiota. Quel che è peggio è che l'idiozia sembra essere contagiosa: basta che uno scenda a cannone, e gli altri seguono di conseguenza.