<SRAM CODE RSC 2018 > -Recensione del proprio upgrade-

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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francescoMTB1

Biker meravigliosus
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Salve a tutti .

Preliminarmente ,premetto che, quanto di seguito andro' ad illustrare ,ha il mero ed unico scopo di offrire ai lettori il frutto di una esperienza personale da passione per la MTB, la finalizzazione,non costituisce assolutamente una forma di recensione convenuta da alcun promotore o sponsor autore di iniziative con scopo di lucro ed azione pubblicitaria .

L'orientamento del contenuto sara' privo di confronti con altri brand di cui non rientrano nell'oggettivita' di quanto e' mia intenzione discutere limitatamente ad Avid-Sram .

Vero che ci saranno interventi che conterranno sia le critiche che le condivisioni entrambe di buona accettazione,.

Cio' che invece sara' ritenuto indesiderato ed inquinante per il thread saranno interventi riportanti paragoni e critiche infondate che menzioneranno altri marchi e ancor peggio se privi poi di fonti concrete e pareri di parte .

Detta la premessa iniziamo pure:



In un precedente ,nel corpo di un post, recitavo cosi' come qui di seguito riporto,



E' appena una settimana che li ho ricevuti: me li sono regalati ,anche se alla fine ,il regalo diventa un Upgrade dagli Avid Code ,agli Sram Code RSC , montati e testati nella prima uscita di ieri: Meritano in pieno di essere considerati dei grandi freni per Potenza e modulazione.

Pienamente soddisfatto .
A breve , ( sto preparandolo)inseriro' nel contesto di un thread il mio test prova corredato di alcune foto,con le impressioni rilevate tra di cui anche a confronto degli Avid Code precedenti .”




Francamente ,devo ammetterlo, non ne avevo alcuna necessita',pienamente soddisfatto Degli Avid Code 2016 che attualmente ho su due MTB .

Dei code , ho potuto saggiarne le sue qualita' fin dalla prima edizione .

Preciso di essermi sempre avvalso per l'acquisto tramite il mio negoziante Dealer del Marchio in questione fornito dalla AMG distributore Ufficiale per L'Italia di componenti solo After Market , ma di questo ve ne sara' successiva menzione.

Non posso escludere di avere avuto molteplici noie ,ricordo,ad esempio, il modello del 2009 , sui gruppi leva la vernice di rivestimento diede seguito ad un distaccamento che di brutto aveva solo il lato estetico ,attivai la Garanzia e mi furono sostituiti addirittura con la successiva versione del 2011 .

Belli per estetica , potentissimi e dovetti abituarmi di non poco nel loro utilizzo per via della esuberante potenza di frenata che riscontrai , a quell'epoca ,non ero neanche tanto leggero ,anzi... venivano stressati dal peso complessivo e dalle pendenze che ne richiedevano un utilizzo gravoso.

Gli Avid Code neanche loro si presentarono esenti da problematiche, nelle prime versioni si verifico' due volte la stessa anomalia nei gruppi leva-pompante ,cioe' entrava aria , per effetto della usura delle tenute interne del pistoncino del pompante .

Forse piu' che usura dovrei essere piu' preciso,e riferire correttamente indicandone una anomalia da vizio di costruzione in quanto le tenute dei pompanti erano soggette a rigonfiamenti per effetto forse anche della tipologia di olio che utilizzano.

L'Ufficio Tecnico ed Assistenza della AMG ,intervenuto a prestare garanzia piu' volte, sostitui' dapprima per interi i kit di revisione interni ripristinandone le funzionalita' originarie ,poi successivamente ed a fine del 2016, intervenne sostituendomi i due kit in mio possesso e sempre attivando la garanzia ,con nuovi freni , stesso modello ma del 2016 perche' a loro riferire qualcosa cambiava qualitativamente all'interno dei gruppi leva inteso alle tenute dei pompanti .

Preciso, che fin dal primo acquisto fu mia volonta' scegliere ,ordinandoli, i due kit freni in confezione After Market , soluzione commercializzata nelle scatole singole complete di viti,adattatori,ogive e spinette per accorciare i tubi ,manuali e chincaglierie varie.

Ed identicamente mi venivano dati quelli in sostituzione per garanzia.

Siamo di fronte ad un Brand di freni tra i piu' presenti in ambito della MTB sia in primo montaggio sulle bici complete in vendita che anche tra le soluzioni After Market , e probabilmente, per effetto della loro diffusione , hanno maggior risalto in confronto di altri brand dando sfogo a molteplici letture di recensioni anche negative oltre a quelle di positivita'.

Non nascondo ,e qui lo confermo, di avere avuto piu' volte bisogno di rivedere la procedura di spurgo,inizialmente utilizzavo per detta operazione il Kit di Spurgo AVID quello base per intenderci e solo successivamente ,in sostituzione ,quello del KIT PROFESSIONALE,precisamente il PRO BLEED KIT SRAM che e' stato oggetto di rivisitazione progettuale interamente innovativa nella realizzazione delle siringhe di spurgo e loro accessori.

La differenza tra il primo kit,che adotta connettori in plastica a vite per raccordarsi sulle porte di spurgo e sempre in plastica ma ad attacco a baionetta per raccordarsi alle siringhe ha lasciato il posto al secondo ed ultimo KIT perfezionato ,che cambia la denominazione del marchio in SRAM differenziandosi per l'utilizzazione di connettori in alluminio ad entrambe le estremita' dei raccordi con gole contenenti o-ring che assicurano una tenuta perfetta garantendo il “Vuoto” necessario nella fase in cui si decomprime la siringa per aspirare le piccole bolle di aria intrappolate nel circuito ,interamente riprogettate anche le siringhe.

L'indispensabilita' del kit Professionale, che attualmente utilizzo con apprezzamento, mi induce a consigliarlo a chi manutenta da se' i freni.

Ammetto anche che piu' volte nel tempo sono ricorso alla disponibilita' dell'ufficio Tecnico della AMG per ricevere suggerimenti ,unitamente ,anche, avvalendomi deglli articoli tecnici del forum e il riporto di colleghi di forum tra quelli esperti ed attendibili .

Grazie a cio', senza peccare di presunzione,oggi posso ritenermi ad un buon punto formativo sulla esperienza personale acquisita ,proprio perche' umilmente ho chiesto ed ottenuto facendone di un prezioso bagaglio personale insieme anche ad altre tipologie di lavori in proprio eseguite sulle mie Mtb , quelle di amici e amici divenuti clienti occasionali .

E' cosa Nota ,di cui ne facciamo menzione limitatamente ,che i freni in oggetto,adottino olio DOT,principalmente il DOT5.1,alternativamente il DOT4 ,oli che sono afflitti dall'elevato problema del fenomeno della igroscopicita' e corrosione a differenza di quelli classificati Minerali e che implica una sostituzione piu' frequente ,ma, e' anche vero che , d'altra parte ,hanno un piu' elevato limite di elevazione del grado di ebollizione .

Esiste un “Purtroppo” ,e cioe' che l'arco temporale relativo agli interventi della manutenzione di questi freni , anche se prevedibile con intervento annuale, non risulta possibile stilare una calendarizzazione certa e precisa in quanto costituisce una variabile da valutazione soggettiva dell'utilizzatore in base alla frequenza delle uscite,della consistenza d'uso nonche della gravosita' di utilizzo e non da escludere anche le condizioni climatiche che finiscono per influire.

Resta inutile ,dispendioso e dannoso , fare scorta di olio DOT di riserva comperando confezioni oltre il limite di utilizzo personale per poter risparmiare un po' di soldi, in quanto anche se conservati ben chiusi ed all'asciutto , l'olio DOT , una volta aperto, assorbe umidita' contaminandosi e successivamente, senza accorgersene, vanificare la manutenzione danneggiando l'intero impianto frenante sempre inteso alle tenute interne.

Il danno non e' evidenziabile in immediato, ma dopo un utilizzo di cui si e' richiesto una sostanziosa prestazione del livello frenante ottenuti con esiti soddisfacenti, dopo il successivo fermo ed alla successiva utilizzazione eccone venir fuori i guai generati da un olio contaminato.

La mia esperienza, con gli Avid Code ,ha ottenuta una mera soddisfazione per indici qualitativi e di potenza riscontrati nell'utilizzo riuscendo perfino ad ottenere volutamente una maggiore incisivita' della potenza espressa in termini On-Off .

Anche con molta prababilita' per l'avere utilizzato sempre ricambi dei consumabili originali,identico discorso per i pattini ,inizialmente di tipo organico poi volutamente per esigenza sostituiti da quelli Metal Scintered.



Ma ad un certo punto succede quel che tutti sanno e cioe' l'inesistenza dei limiti alle passioni e complici un po' tutti , le pubblicita', il Forum (il piu' grande responsabile ;-) ), mi hanno condizionato e fatto propendere a farmi un Regalo !

Era passato un po' troppo tempo che non me ne facevo di regali di una certa consistenza ,di quelli che io considero importanti,e la scelta e' andata a cadere proprio sui freni , che come dicevo inizialmente non ne avevo alcuna necessita' .

Invaghito dalla facilta' di ottenere informazioni tecniche ,inizio a scaricarmi esplosi tecnici, procedure , filmati e tutto quanto mi facesse confrontare i Miei Avid Code con i nuovi Sram Code ,accorgendomi delle differenze progettuali fra i due impianti e constatando che anche le procedure di spurgo degli impianti si differenziano .

Ho considerato perfino altri fattori determinanti ad ammortizzare le spese e cioe' quello di possedere gia' i Dischi freno,gli Avid HS1 a dir poco nuovi con pista frenante abbondantemente superiore ai 2 e rotti millimetri, assenza di anomalie su di essi ,una numerosa scorta da far invidia forse a qualche negoziante di Pastiglie Avid e Sram per i Code ,che fortunatamente restano le stesse , oltre a ricambi vari.

Bene , convinto piu' che mai li ordino e due giorni dopo li ricevo nelle loro confezioni After Market .

In Garage , li apro ,li guardo e decido di installarli immediatamente .

Per mia indole anche la procedura di installazione e' di quelle da Pignolo mirata ai limiti del massimo.

Opto per un montaggio provvisorio e non definitivo perche' era mia intenzione verificare le condizioni in cui vengono forniti di fabbrica,quindi monto fisso e centro tutto evitando il taglio delle tubazioni dei freni

che originariamente sono davvero esagerate .

Cio' che non trascuro invece e' la fase preliminare al loro utilizzo come da mia consuetudine e cioe' smonto le pastiglie e le passo dal lato ferodo su un foglio di carta abrasiva per metallo da 1200 , vengono levigate praticando movimenti circolari appaggiato su di una superfice rigida che permetta di esercitare la dovuta pressione.

Mi limito alla eliminazione della patina di lucido in maniera tale da ottenere un rodaggio anticipato e maggiore prontezza da subito, sgrasso i dischi con spray dedicato alla pulizia dei dischi , rimonto le pastiglie e via al primo giro di prova .

Da questa prova preliminare riscontro che gli impianti frenanti, in condizioni da fabbrica , vengono forniti pronti al loro utilizzo ed esenti da fading delle leve ,Potenza frenante subito emersa marcatamente.

Noto anche un particolare , le leve degli RSC sono leggermente piu' piccole e corte degli Avid Code di una manciata di mm. Circa 6/7 , mi son detto dovro' abituarmi,l'occhio dice anche la sua parte pero' , e sembra che le dimensioni totali siano inferiori agli Avid Code che a confronto con gli RSC appaiono di dimensioni maggiormente mastodontica , magari e' solo un effetto visivo dovuto alle differenti colorazioni e cioe' il silver a confronto della anodizzazione nera degli RSC.

Rientrato procedo alla definitiva installazione, fissando le tubazioni al telaio, orientando correttamente l'inclinazione del Banjo ,centrando le pinze per il tramite dei soli perni ed una rondella Piatta per ogni perno,questi freni ,non adottano nel montaggio il sistema Tri-Allign che consiste ,ricordo a chi non lo ricordasse, di una serie di rondelle spesse concave e convesse che sovrapposte tra di loro permettono il basculaggio della pinza per ottenere il suo centraggio ,cosa invece presente sugli Avid Code.

Dove necessitante, ma solo a scopo della mia pignoleria esagerata, applico la spiralina elicoidale nera nei punti dove a rischio, possa intrappolarsi ad esempio una ramo , e danneggiare la tubazione ,le parti che sono soggette a toccare il telaio nella rotazione del manubrio applico le protezioni in gomma morbida ed infine procedo al taglio delle tubazioni portandole alla necessaria misura.

Al momento del distacco delle tubazioni dai gruppi leva , per mia distrazione dimentico di azzerare le ghiere di regolazioni presenti sui gruppi leva che avevo impostati sulla corsa massima e conseguentemente, con l'olio in massima pressione non puo' non verificarsi la perdita di un po' d'olio dall'impianto.

Quindi oltre alla sostituzione delle olive e spinette obbligatorie a seguito della stretta dinamometrica di 8 Nm sul gruppo leva, si rende necessario il riprisino del livello dell'olio e del relativo spurgo.

Mi limito a spurgare il solo gruppo leve e con questa unica operazione di ripristino peraltro conclusasi con maggior resa rispetto agli Avid Code ,riesco a ripristinare le funzionalita' e la stessa pressione Leve.

Organizzo per il giorno a venire la vera uscita.



Inizio la discesa ed utilizzo in maniera graduale i freni per poi passare ad un maggior impegno richiedendo fino al massimo della potenza frenante .

La regolazione delle ghiere del Pad contact e del punto di innesto della leva le ho volutamente tenute alla massima regolazione ottenendo minimo spazio tra pastiglie e disco e massima distanza tra leva -manubrio che si traduce in un piu' marcato effetto on-of .

Percorro trail con breve trasferimento su asfalto fino a raggiungere la meta in altezza per un dislivello di circa 1200 metri grosso modo .

La fase del tratto in discesa si e' alternata a tratti con notevoli pendenze e misti da presenza di sassi ,terra dura a tratti anche viscida per le recenti piogge un po' di radici e prato .

Dove mi occorreva la modulazione per dosare l'impedenza della frenata mi accorgevo che la ottenevo, e ,nei tratti dove la pendenza si faceva molto elevata trovavo in risposta la piena potenza.

Rigorosamente osservata una idonea tecnica di frenata con staccate e rilasci simultanei per garantirmi il raffreddamento della temperatura di esercizio che si e' tenuta costantemente piu' che accettabile vuoi sia per un utilizzo corretto ma ma vuoi anche per l'adottamento della scudo termico presente sulla pinza che impedisce il totale trasferimento del riscaldamento ai dischi ed alle pastiglie .

Ma la cosa che mi ha sorpreso pienamente con soddisfazione e' stata quella di non dovermi abituare alla diversa grandezza-lunghezza delle leve a differenza degli Avid Code,in quanto con una lieve pressione anche del singolo dito si riesce a modulare correttamente e proporzionalmente anche piu' che sufficiente la pressione di un solo dito per richiedere una frenata di potenza notevole .

La qualita' della frenata e' stata riscontrata uguale per tutta la durata della prova sempre e solo mordente .

Assenza totale di rumorosita' ,vibrazioni e altro .

Dovro' necessariamente ora procedere alla regolazione tramite le ghiere della Portata leva e del contatto delle pastiglie , in quanto al massimo delle regolazioni si sono rivelate estremamente esagerate.

La prova e' stata effettuata con un peso complessivo ottenuto dal peso della bici Specialized SX TRAIL pari a circa 18,5kg,

Biker 82kg oltre a zaino con sacca idrica contenente 3 lt di acqua e casco integrale ipotizzando un peso orientativo di circa 6kg . Per un totale complessivo di 107kg .

Condizioni climatiche intorno ai 25° .

Direi di potermi ritenere completamente soddisfatto altamente.

Sorgeranno anomalie o problemi?
Concludo facendo osservare che i riscontri per feeleng e soddisfazioni restano relegate in piena soggettivita' personale .

Non mi preoccupo , in quanto riesco ad intervenire da solo ma le escluderei per esperienza regressa che effettuare una regolare e piu' continua manutenzione assicura il preservarsi dalle possibili anomalie.

Nel caso poi in cui si verifichino ugualmente mi preoccupo ancora di meno perche' oltre ad avere due anni di garanzia so' di poter contare anche sulla disponibilita' e serieta' sia del Negoziante che unitamente dei Ragazzi della AMG che ringrazio e saluto doverosamente.

Indubbiamente ,doverosamente ,un ringraziamento per la lettura e l'impegno di chi interviene con interesse va' a tutti del Forum accompagnato da un immenso saluto sportivo.

Francesco.

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Sul posteriore prima utilizzavi il sistema CPS
hai mantenuto stesso adattatore e disco?
 

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francescoMTB1

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La pasta antiseize sulle viti con frenafiletti non è consigliabile, sono due cose opposte, ne tanto meno sul piano pinza.
Tutto ciò che con il calore può percolare meglio evitarlo, sopratutto se lubrificante
Non mi pare che antigrippante sia l'opposto della azione di un frenafiletti.
Se noti bene, l'ho usato per le porzioni delle viti prive di frenafetti .
L'antiseize in oggetto evita il grippaggio di una vite e non cola , ovviamente eccessi di applicazione accuratamente rimossi.
Sono anni che ne faccio uso e mai avuto problemi.
 

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Non mi pare che antigrippante sia l'opposto della azione di un frenafiletti.
Se noti bene, l'ho usato per le porzioni delle viti prive di frenafetti .
L'antiseize in oggetto evita il grippaggio di una vite e non cola , ovviamente eccessi di applicazione accuratamente rimossi.
Sono anni che ne faccio uso e mai avuto problemi.
E mi pareva qui:
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Ma probabilmente mi sbaglio.
Molto bella la bici
 

francescoMTB1

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E mi pareva qui:
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Ma probabilmente mi sbaglio.
Molto bella la bici
Grazie per il complimento per la bici.
Se noti meglio il frenafiletti bleu e' privo della pasta antigrippaggio.
Appena arrivata una nuova confezione che vedi in foto, e insisto nel consigliarla.
Guarda la foto sul barattolo,indica anche la pinza freno.
 

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