Spelonga, Macera della Morte, Rifugio Inversaturo

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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faxioma

Biker ultra
28/5/06
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Introduzione
Un percorso non adatto a tutti, ma sicuramente che offre gli scenari più belli del Parco Dei Monti della Laga, al confine con il Parco dei Monti Sibillini.
Il percorso descritto in seguito offre una variante che non si dovrebbe mancare: l'oasi del WWF del Lago Secco, dove vive il tritone alpino.






Nei tracciati GPS troverete 3 percorsi:
  1. SpelongaMacera
  2. Variante Lago Secco
  3. Ritorno per Poggio D'Api
Purtroppo a causa di impegni pregressi con il ristoratore :augustin: non si è potuto chiudere il giro ad anello come da programma.


Descrizione del percorso
Partenza da Spelonga (Arquata del Tronto) a circa 980m, si prende da subito la strada bianca a sinistra che vi porta fino a Passo il Chino(circa 1500m), si prosegue verso Monte Comunitore.
Si incontra una breve discesa e poi si risale, al bivio proseguire a destra per il bosco che porta fino ai prati della Macera della Morte.
Quando terminano gli alberi inizia la parte più impegnativa del percorso(1733m): una lunga e dura salita, interamente pedalabile, fino al punto di incrocio tra Marche, Abruzzo e Lazio (2041 m).
Si riparte seguendo il tracciato CAI di un sentiero che attraversa delle zone rocciose, bagnate da ruscelli, la cui difficolta è abbastanza elevata in sella (alcuni tratti occorre farli necessariamente a piedi ), fino ad arrivare all'utimo muro di roccia dove ho sentito riecheggiare tra le montagne il mio nome ... poi a seguire da un ...(strana impressione :nunsacci:, non so' perchè:omertà:).
La fatica è compiuta! inizia la discesa su tratto di pietre e prato fino ad arrivare al rifugio Inversaturo(1756m).
Si prosegue per lo stradone principale fino al tornante che svolta a sinistra(1553 m), qui potete decidere se proseguire sullo stradone scassatissimo, ma che vi porterà fino all'asfalto(San Capone), o se deviare per "Lago secco"(io consiglio la seconda opportunità).
Il resto è solo strada... se proseguite.
La variante del "Lago Secco" è molto interessante, vi porterà fino all'oasi del WWF: uno scenario incantato, da non credere!
Nel caso in cui si sceglie di vedere il lago potete ritornare indietro fino al percorso che vi porterà a Poggio D'Api, Colle e a seguire per Spelonga.

Altimetria
Alti.jpg

Vista del percorso
GE.jpg

Vista del percorso con curve di livello
Terrain2.jpg

Tracce GPS in vari formati comprese le varianti
Vedi l'allegato SpelongaMacera.zip

Note:
Il percorso è adatto a biker allenati e determinati.
In quota nei pressi della Macera della Morte spesso c'è vento e la temperatura può essere bassa anche d'estate.
E' sconsigliato nei periodi in cui è piovuto di recente a causa di alcuni tratti che potrebbero essere fangosi.

BUON DIVERTIMENTO!!!!:sumo:

Saluti dalla community "Cozze e Porcini":
http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=112458
 

faxioma

Biker ultra
28/5/06
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Grottammare
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Volevo fare i complimenti a tutti coloro che hanno partecipato al giro (Aledixit, Cerniapat, FabioBT, Gianfranco, Kens, Mimmo, Riccardo), che nonostante le difficoltà tecniche sono riusciti a completare il giro:rosik:.
Peccato per il tempo a disposizione, non sufficiente a chiudere il giro come avrei voluto, passando per Lago Secco, chiuse dell'enel sul torrente Chiarino e poi la discesa finale per Colle.
Sarà per la prossima volta....:nunsacci:
 

kens

Biker novus
6/1/07
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Castel di Lama (AP)
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Itinerario forse non adattissimo ad onorare con puntualità svizzera gli impegni prandiali ;-) ma... assolutamente fantastico, anche se impegnativo e con un'elevata percentuale di tratti che richiedono una poco convenzionale conduzione della bici... ;-)
Quello della Laga è un comprensorio tra i più selvaggi e meno antropizzati, fatto di grandi silenzi, fuori dalle "rotte" abusate; "da meditazione" oserei dire.
E si può avvicinarlo anche con uscite meno lunghe e/o impegnative, naturalmente!
Forse, come dice il buon Patrizio, avremmo potuto essere più "precisi", chiudere meglio l'anello, è vero, ma un pizzico di "avventura" non guasta mai ;-) no? Mi ritengo comunque pienamente soddisfatto sia della giornata sia della compagnia; si capisce? ;-);-);-) Ci sarà di certo occasione per mettere più efficacemente mano alla cartina...

Sto sistemando il "pacchetto" delle foto (ci vorrà un po', sono abbastanza...) che manderò in versione "integrale" a tutti i "compagni di pedale". A questo proposito chiedo a Riccardo e Mimmo di mandarmi tramite un messaggio del forum il loro indirizzo di posta (gli altri li ho).
Sull'album regionale, ad ogni modo, c'è già qualche anteprima.

Un fraterno e grato saluto a tutti.

P.S. Quanto agli aggettivi usati da Fabio (faxioma), rammento che va adottato un lievissimo fattore di correzione ;-); ad esempio "pedalabile" diventa: "pedalabile per aitanti e più che allenati giovinotti in possesso di un mezzo leggero e performante" ;-);-);-)

P.P.S. C'era anche Gianfranco; il meno allenato, il più stoico. Chapeau!!!
 
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