Eccomi con la mia ultima creazione: la storica Speed Project 10.
Speed era un marchio del gruppo Rossin, e la Project 10 fu la prima MTB italiana in acciaio ( TANGE Concept ) ad abbattere, come già si presagiva dal nome di questo modello, la soglia dei 10 kg. ( a seconda della taglia ). Secondo le intenzioni la Project 10 doveva essere la risposta italiana alla Ritchey P22, che non necessita certamente di presentazioni.
Per questa ultima fatica iniziata casualmente, sono partito da una base davvero...pessima! Un telaio acquistato per soli 10 € e che era davvero al limite della decenza; per fortuna si è poi rivelato un disastro solo superficialmente. Per farvi un'idea, appena visto la mia compagna ha commentato con un fantastico: ''sembra il relitto del Titanic''. A dire il vero ero d'accordo, e piuttosto incoscentemente ho iniziato la ricerca della componentistica, senza sapere se avrei salvato il telaio, che è davvero stato l 'ultimo elemento ad essere preso in considerazione, ad acquisto dei componenti ormai ultimato. Devo dire che, a giudicare dal risultato, ci ho visto giusto.
Per fortuna.
Per questa ricostruzione mi sono scrupolosamente attenuto al modello originale del 1993, con componentistica del tutto di serie, mi sono solo preso la ''licenza'' di applicare una chiusura per il reggisella in titanio ed ergal della Control Tech e 4 viti in ergal per i fori del portaborraccia.
Quindi troviamo una trasmissione Shimano Deore XT 735 con cambio stradale Ultegra 600 di cui fa parte anche la seire sterzo, manettini Deore XT II sopramanubrio e leve freno Dia Compe SS5, queste ultime comandanti corpi freno FRO di Castagnino, rari e funzionali, in magnesio e in pieno stile Grafton.
La forcella è una TANGE / Ritchey Logic giapponese ( come le prime, quelle con le punte marchiate Tange ), mentre le ruote sono assemblate con cerchi Campagnolo Atek, raggi DT 1.8-1.6-1.8 con nippli in ottone ( mancando le bussole in acciaio li ho preferiti a quelli più leggeri in ergal, per evitare problemi ) su mozzi e sganci rapidi Deore XT M735. Il movimento centrale è un Omas con asse in titanio e cuscinetti stagni, e il titanio è anche il materiale dell'attacco ITM, il ''Titanium'' appunto, che sorregge una piega Ritchey ProLite.
Le uniche parti non NOS di questa bicicletta che personalmente adoro sono, a parte ovviamente il telaio, il tubo reggisella Ritchey da 27 mm ( introvabile nuovo ) e i corpi freno Castagnino, che erano comunque intonsi nella loro scatola. Il resto, forcella compresa, acquistata dal Giappone ancora grezza, è tutto rigorosamente nuovo di fabbrica.
Il tutto contribuisce ad un peso, in questa taglia da 18 pollici, di 10,235 Kg.
Spero apprezziate.
Speed era un marchio del gruppo Rossin, e la Project 10 fu la prima MTB italiana in acciaio ( TANGE Concept ) ad abbattere, come già si presagiva dal nome di questo modello, la soglia dei 10 kg. ( a seconda della taglia ). Secondo le intenzioni la Project 10 doveva essere la risposta italiana alla Ritchey P22, che non necessita certamente di presentazioni.
Per questa ultima fatica iniziata casualmente, sono partito da una base davvero...pessima! Un telaio acquistato per soli 10 € e che era davvero al limite della decenza; per fortuna si è poi rivelato un disastro solo superficialmente. Per farvi un'idea, appena visto la mia compagna ha commentato con un fantastico: ''sembra il relitto del Titanic''. A dire il vero ero d'accordo, e piuttosto incoscentemente ho iniziato la ricerca della componentistica, senza sapere se avrei salvato il telaio, che è davvero stato l 'ultimo elemento ad essere preso in considerazione, ad acquisto dei componenti ormai ultimato. Devo dire che, a giudicare dal risultato, ci ho visto giusto.
Per fortuna.
Per questa ricostruzione mi sono scrupolosamente attenuto al modello originale del 1993, con componentistica del tutto di serie, mi sono solo preso la ''licenza'' di applicare una chiusura per il reggisella in titanio ed ergal della Control Tech e 4 viti in ergal per i fori del portaborraccia.
Quindi troviamo una trasmissione Shimano Deore XT 735 con cambio stradale Ultegra 600 di cui fa parte anche la seire sterzo, manettini Deore XT II sopramanubrio e leve freno Dia Compe SS5, queste ultime comandanti corpi freno FRO di Castagnino, rari e funzionali, in magnesio e in pieno stile Grafton.
La forcella è una TANGE / Ritchey Logic giapponese ( come le prime, quelle con le punte marchiate Tange ), mentre le ruote sono assemblate con cerchi Campagnolo Atek, raggi DT 1.8-1.6-1.8 con nippli in ottone ( mancando le bussole in acciaio li ho preferiti a quelli più leggeri in ergal, per evitare problemi ) su mozzi e sganci rapidi Deore XT M735. Il movimento centrale è un Omas con asse in titanio e cuscinetti stagni, e il titanio è anche il materiale dell'attacco ITM, il ''Titanium'' appunto, che sorregge una piega Ritchey ProLite.
Le uniche parti non NOS di questa bicicletta che personalmente adoro sono, a parte ovviamente il telaio, il tubo reggisella Ritchey da 27 mm ( introvabile nuovo ) e i corpi freno Castagnino, che erano comunque intonsi nella loro scatola. Il resto, forcella compresa, acquistata dal Giappone ancora grezza, è tutto rigorosamente nuovo di fabbrica.
Il tutto contribuisce ad un peso, in questa taglia da 18 pollici, di 10,235 Kg.
Spero apprezziate.
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