Silvretta Arena (Ischgl-Samnaun)

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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nonnocarb

Redazione
11/11/03
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Merano
www.meranobike.it
Dopo aver scoperto tanti entusiasmanti spot in Italia, ho voglia di farmi una bella giornata all’estero. Ma dove? Possibilmente un posto non troppo lontano, visto che non riesco a stare via per più di un giorno. Per fortuna Merano dista non più di un’ora dal confine con Austria e Svizzera, perciò sicuramente cercherò qualcosa in questi stati, e non dovrebbe essere cosa difficile, visto che li la mountain bike è sicuramente molto più presa in considerazione che nella maggior parte delle località italiane. Vado in edicola a cercare le riviste tedesche di mountain bike appena arrivate per trovare uno spunto, comincio a sfogliare e cosa trovo? Un bel articolo su Ischgl, una località che si trova nella regione di Paznaun, Tirolo, Austria. In effetti già la conosco, perché una decina di anni fa ci ho passato una bella giornata di snowboard e mi ricordo di una quantità innumerevole di impianti con i quali si può passare da Ischgl a Samnaun, in Svizzera.
Sfoglio un po’ l’articolo e leggo: uno dei tracciati dh più belli d’Europa verso Ischgl, un tracciato fr magnifico e lunghissimo verso Samnaun, panorami spettacolari….E’ deciso, si va ad Ischgl! Magari chi scrive avrà esagerato, però le foto che accompagnano l’articolo sono proprio belle.
Mi sono informato sul sito ( [URL="http://www.ischgl.com/"][URL="http://www.ischgl.com/"][URL="http://www.ischgl.com/"][URL="http://www.ischgl.com/"][URL="http://www.ischgl.com/"][URL="http://www.ischgl.com/"][URL="http://www.ischgl.com/"][URL="http://www.ischgl.com/"][URL="http://www.ischgl.com/"][URL="http://www.ischgl.com/"][URL="http://www.ischgl.com/"][URL="http://www.ischgl.com/"][URL="http://www.ischgl.com/"][URL]http://www.ischgl.com/[/URL][/URL][/URL][/URL][/URL][/URL][/URL][/URL][/URL][/URL][/URL][/URL][/URL][/URL] ) e gli impianti aprono alle 8.30. Purtroppo Ischgl non è proprio vicinissima, da Merano ci vogliono2.30 h e io vorrei sfruttare completamente la giornata, perciò la partenza è fissata alle 6.
Passo il confine di Resia, arrivo a Landeck e giro a sx verso Ischgl, poco prima di arrivare la prima sorpresa, siamo in un paese civile e qui gli autobus sono attrezzati con portabiciclette posteriori.



Arrivo finalmente in paese, mi fermo nel grande parcheggio gratuito della zona sportiva e mi presento puntuale alle 8.30 in biglietteria alla gigantesca stazione a valle della cabinovia e ho la seconda, gradita sorpresa, il giornaliero per tutto il comprensorio della Silvretta-arena costa 21 €. Se penso che con questi soldi non faccio neanche due salite con la funivia di Merano 2000 mi viene quasi da piangere di rabbia, ma purtroppo è cosi e non ci penso, ora mi voglio solo godere questa giornata. Prendo il pieghevole gratuito con segnati tutti i sentieri bike & hike e salgo sul primo impianto. Alla faccia della cabinovia, cabine giganti e doppie con 24 posti l’una e almeno 4 bici con una portata oraria spropositata.



Ma a quest’ora non c’è ancora quasi nessuno, con me sale solo un’escursionista di una certa età con il quale scambiare quattro chiacchiere. Arrivo ai 2320 m di Idalp e prendo il secondo impianto, una seggiovia che porta fino al punto più alto proprio sul confine al Flimjoch, quasi 2800 m di altitudine. Se qualcuno fosse refrattario agli impianti, segnalo che si può arrivare fino quassù pedalando su una comoda anche se ripida strada, prima asfaltata e poi sterrata. Per le bici nessun problema, da queste parti fanno le cose semplici, ci si siede, si abbassa la ringhiera e ti appoggiano la bici davanti tenuta solo dal pedale,



fa un po’ paura all’inizio ma in effetti sta su da sola senza bisogno di tenerla, altro che ganci e menate varie.
Eccomi perciò in cima, appena sbarco sono sul confine,



davanti c’è la svizzera e dietro l’Austria.



Per il primo giro ho scelto di scendere fino a Samnaun. All’inizio c’è un tratto in parte pedalato e in parte a spinta, fino a raggiungere la Greitspitze a 2872 m, da qui comincia l’incanto. Subito dopo, infatti, parte un bellissimo single in costa e in falsopiano fino al Saalaserkopf.



L’umidità del mattino non si è ancora sciolta e ne approfitto per qualche scatto suggestivo.



Sono solo, siamo in pieno agosto ma in questo momento qui ci sono solo io, a 2800 m con un sentiero e le montagne tutte per me



Arrivato al bivio, si apre la vista sul single track infinito che scende verso Samnaun,



Il panorama è superbo e in un attimo lo sto già percorrendo
Arrivo fino alla sella di Alptrider e mi butto in picchiata lungo una ripidissima pista da sci fino agli impianti di Alp Trida. Da qui, in parte su forestale e in parte su sentiero, si arriva in valle a Compatsch, dove si risale brevemente fra i prati fino alla funivia di Ravaisch presso Samnaun.



Questo paese merita un discorso a parte, nel senso che è tipo Livigno. E’ rimasto isolato per secoli ai limiti della Svizzera, perciò è stato facilitato nelle tasse, e ancora adesso, nonostante sia facilmente raggiungibile, è un porto franco, perciò pieno di duty free e distributori di benzina a prezzi ottimi.
Anche qui una funivia gigantesca, il twinliner, mi riporta in pochi minuti in quota,



per poi prendere ancora una seggiovia fino al confine.
Stesso metodo per la bici e si sale fra magnifici scorci sulle punte più alte.



Arrivo in cima e noto che dove poco prima ho immortalato la mia bici c’è adesso una bella bionda, quale è meglio tra le due?



Beh per oggi non ho dubbi, risalgo subito in sella e mi appresto a scoprire quello che dovrebbe essere uno dei più bei sentieri per bike delle alpi, vediamo un po’.
Il sentiero scende a larghi tornanti fra grandi rocce scure,



il panorama è superbo, nel primo tratto è comune agli escursionisti (pochissimi fra l’altro),



poi la sorpresa, un track dedicato esclusivamente alle bike, che scende in un orgia di curve e controcurve,



piccoli drop, doppi naturali, e qualche north shore con drop finale, tutti gli ostacoli sono comunque evitabili passando ai lati.



Questo è il Velilltrail e in effetti merita tutta la sua fama, veramente molto divertente.



Si continua poi sulla pista da sci, ma anche qui è stato tracciato un sentiero che scende a zig zag mettendo a dura prova i freni.



Si passa quindi nel bosco con tratti ripidi e radici e si finisce con un largo prato che arriva direttamente in paese. In tutto1400 m di dislivello di goduria pura! Per attraversare Ischgl, specialmente per l’inverno, è stato creato un lungo tunnel dotato di tapirulan,



che sbocca direttamente alla partenza della funivia. E allora via, si risale di nuovo fino in cima.



Sono di nuovo a 2800 m e questa volta prendo il sentiero che scende direttamente al Alp Trider Sattel. A dire il vero la discesa per mtb indicata sulla carta sarebbe quella a sx, ma è una lunga sterrata e io non ho certo intenzione di scendere fino a valle su strada. Prendo cosi il sentiero e anche questo si rivela molto divertente,




fra l’altro siamo nel primo pomeriggio ma incontro solo pochi pedoni. Arrivo a 2400m di quota e anche qui dovrei prendere la strada sterrata, ma il sentiero che scende direttamente a Ravaisch è troppo invitante e mi butto. Fra l’altro vedo sulla terra umida molti segni di mtb, vuole dire che è piuttosto usato dai locals. Infatti anche questo sentiero non delude, anzi, la prima parte è piuttosto flow, mentre quando si entra nella gola diventa un vero sentiero da vertriding,



con tratti ripidi e supertecnici e tratti esposti.



Molto bello anche questo. Arrivo cosi di nuovo a Samnaun e riprendo la megafunivia (partenza ogni mezz’ora) che mi riporta in quota



e poi ancora la seggiovia fino al confine.



Mi aspetta adesso l’ultima, infinita discesa fino ad Ischgl, che proprio tutta discesa non è, visto che devo di nuovo pedalare e spingere




fino alla Greitspitze e poi godere nuovamente sul Saalasertrail.
Da qui si può arrivare al passo Zeblas



in due modi: o salendo ancora fino a punta Palin e poi scendendo su sentiero o facendo un bel sentiero in costa fino al passo.



Dal passo si scende per un bel sentiero che corre lungo una rilassante valle fino alla Gampenalm.



Il sentiero è a dire il vero rovinato in parecchi punti, un po’ per il grande passaggio di bikers e un po’ per il grande passaggio di mucche, ma il panorama e sempre uno spettacolo.



Arrivatoalla malga ho già fatto comunque quasi mille metri di dislivello su sentiero, adesso bisogna seguire prima la forestale e poi l’asfalto fino ad Ischgl. Lungo l’ultimo tratto di strada, incontro di nuovo l’escursionista che avevo conosciuto durante la prima salita e ci salutiamo come vecchi amici, cose che in città non si possono neanche immaginare.
Arrivo in paese abbastanza provato, alla faccia di quelli che dicono che solo a scendere non ci si stanca. Guardo il gps e capisco perché sono stanco: in bici dalle 8.30 alle 16.30, anche se salendo con gli impianti ci si riposa, circa 60 km fatti e 7000 m di dislivello negativo, ma anche quasi 800 di dislivello positivo.
Mi attende ora il viaggio di ritorno, non prima però di aver gustato un ottimo strudel innaffiato con un radler in uno dei tanti caffè del paese
I trail che ho percorso sono solo alcuni di quelli a disposizione in questo grande comprensorio, che è certamente un po’ distante dalle grandi città italiane, ma secondo me vale sicuramente la pena di passarci qualche giorno di ferie, in bike e non solo, ancor di più partendo da Samnaun le donne si potranno divertire con lo shopping nei molti duty free presenti in paese, e solo un pieno di carburante vale metà del viaggio.

l'itinerario: [URL]http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/2833[/URL]
 

EDDIMTB

Biker serius
14/11/06
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MONDRAGONE
Visita sito
Mi ricordo bene Samnaun,dove ho lavorato per una stagione....stupendo paese.
Comunque complimenti per il giro,molto bello e anche le foto non sono da meno.
Buone passeggiate.
:i-want-t:
 

grande-biker

Biker novus
Arrivo in cima e noto che dove poco prima ho immortalato la mia bici c’è adesso una bella bionda, quale è meglio tra le due?

Questa frase mi fa venire in mente un passo di un libro che ho letto da poco. Riassumendo il resoconto dello scrittore il fatto era questo: nella hall di un albergo di Milano un noto personaggio era in compagnia di un conoscente, aspettando sua moglie, che nel frattempo si stava attardando nella stanza per i preparativi di rito (trucco). Il noto personaggio intravede, seduta ad uno sgabello del bar, una signorina di "dubbia moralità", senza pensarci su due volte chiede all'amico di intrattenere la moglie, qualora fosse scesa, inventandosi una qualsiasi scusa. Il noto personaggio scomparve con la signorina di "dubbia moralità" per ricomparire, non molto tempo dopo, tutto raggiante e sorridente. Nel frattempo la di lui signora era scesa nella hall e l'amico del noto personaggio con molto mestiere di arrampicatore di specchi la stava intrattenendo.
Morale della favola: perchè scegliere quando si possono fare tutte e due le cose?

Ti faccio i complimenti per il bellissimo giro che hai fatto e per i non pochi 7.000 mt di dislivello negativi, ma, la cosa che mi ha fatto più riflettere, è stata l'organizzazione dei trasporti pubblici che hai trovato nel paese che hai visitato.
Spero che questo faccia riflettere anche chi ci rappresenta a livello locale e capisca, una volta per tutte, che la MTB non è solo un divertimento su due ruote ma anche una possibilità di sviluppo e (ri)scoperta del territorio.

P.s.: il libro sopra citato è "mutandine di chiffon" scritto da Fruttero
 

Classifica generale Winter Cup 2024

Classifica giornaliera dislivello positivo