Settembre è il mese del ripensamento sugli anni e sulletà
Se non vado errato così canta Guccini nella canzone dei 12 mesi
Come da sempre con larrivo di Settembre mi assale una malinconia densa e melensa, e un diffuso senso di tristezza pervade la mia giornata. Sembra quasi di muoversi dentro lattiginosa sostanza che lega ogni movimento. Anche il cervello risulta intorpidito e lento e stenta a trasferire i comandi agli organi preposti al movimento. Dimprovviso la forma fisica acquistata in 9 mesi di lavoro pare scomparire nel breve volgere di qualche giorno come non avessi mai mosso un muscolo per tutta la mia vita.
Nuvole basse lambiscono le cime delle mie colline e la nebbia umida rotola a valle a coprire dolcemente la campagna. Il sole ancora ce la fa col suo calore a dissolvere lumida umidità e a rasserenare il cielo. Ma il paesaggio assume colorazioni dense e cariche di un non so che che mette voglia di andare in letargo.
Sono tanti anni che mi ritrovo così ai primi giorni di Settembre, ma non mi sono ancora abituato.
Comunque sia so che va così e mi ci rassegno.
Ho mediamente le orecchie basse, ma non mi fermo. Arranco ma cerco di andare.
Ogni anno cerco di trovare nuove motivazioni per non adagiarmi.
Quando ero bambino a Settembre vedevo avvicinarsi inesorabilmente lora della scuola (allora si cominciava il primo di ottobre), e allontanarsi lora dei giochi con gli amici.
Adesso vedo le giornate accorciarsi velocemente e il buio arrivare sempre prima.
Quasi un sinistro presentimento per il tempo a venire.
Le attività allaria aperta sembrano limitarsi violentemente.
Uffa, uffa .
Solitamente poi mi riprendo con i primi giorni dellanno nuovo, quando anche col freddo, le giornate tornano ad allungarsi. La neve rallegra il panorama cominciano i giorni dello sci alpinismo
Laria fredda e pungente risveglia il corpo intorpidito e in letargo.
Ma ora, in questo clima crepuscolare in questo ambiente denso di colori delicatamente carichi di malinconie allenarsi e spingere sui pedali mi risulta assai ostico. Eppure vado e pedalo.
La tentazione grande è quella di fermarsi su una costa sedersi ed aspettare il tramonto.
Le luci sempre più radenti risaltano i colori densi dellautunno incipiente, i prati non più verdi dopo la torrida estate colorano la terra in diverse tonalità di giallo e docra. La terra arata di fresco rilascia profumi antichi e piacevoli. Perfino lo stallatico sparso sui prati dopo lultimo taglio a fieno da la sua parte di poesia allambiente.
Laria profuma di fichi e prugne. Questultime ormai stramature e cadute tappezzano i prati e le carraie sotto le piante. Vedere tanta buona frutta davvero naturale e biologica consumata così, fa piangere il cuore e a casa la marmellata di susine bolle nelle pentole.
E lora della vendemmia. Le viti potate delle foglie inutili mettono in mostra i grappoli ormai maturi e pronti per la vendemmia. Le cassette sono già distribuite lungo i filari.
Ma quelli che il sabato mattina dove sono finiti.
Ci sono e pedalano, chi più forte, chi più svogliatamente, ma ci sono e pedalano.
Dopo la necessaria pausa estiva la combriccola sabatina è tornata a riunirsi e a pedalare lungo i colli salsesi e anche più in la diciamo anche molto più in là.
La prima uscita in compagnia labbiamo fatta a fine agosto.
In occasione di una splendida manifestazione dellADS Ciclistica Sozzi di Salsomaggiore ci siamo trovati la domenica mattina a pedalare per i colli in compagnia di un altro centinaio abbondante di ciclisti muniti di appositi mezzi dalle ruote grasse. A parte la innegabile bellezza del percorso e la ottima organizzazione, la manifestazione è stata loccasione per riprendere contatto con la nostra terra dopo le ferie.
E stata anche una occasione per rivedere, in un colpo solo tanti amici con cui ci si vede occasionalmente qua e la. Era un bel po di tempo che non uscivo con Luca e Paolo e ho sofferto.
Mi ero abituato a ritmiche più blande e soprattutto alle funivie mannaggia alle giostre.
Poi ho notato che i nostri strappi corti ma cattivi nulla hanno da invidiare alle migliori salite dolomitiche, sono solo più corti in parole povere ho faticato parecchio.
Luca in forma smagliante ha tentato di consolarmi in ogni modo, ha tirato fuori la questione dellafa, del cambio di clima e di temperatura grazie amico mio . ma semplicemente non vado e basta
Paolo concentrato sul gruppo di testa si innervosisce sulla prima salita dove rimaniamo un po intruppati, e poi lo vediamo sfrecciare alla caccia dei primi.
Sapremo poi che è arrivato tranquillamente con loro.
Temo che Paolino nostro voglia tornare alle gare .
Il sabato successivo, è successivo anche alle abbondanti piogge della settimana e lho pagata tutta.
Siamo solamente Luca ed io. Le previsioni davano pioggia per tutto il WE, ma abbiamo rischiato
Siamo partiti con un leggero sgocciolio e abbiamo proseguito con caldo e sole da sudare anche troppo.
Ci siamo fatti prendere dallentusiasmo e abbiamo provato il monte kanate.
Forse le gomme inadatte, forse la mia bici ha delle misure diverse, non lo so ma per tutta la discesa ho avuto la bici stracolma, strapiena di terra e foglie. Luca no. La terra solamente inumidita in superficie si attaccava alle mie gomme in maniera ignobile trascinando con se foglie e ghiaia che andava a bloccare le gomme e ad appesantire in modo ignobile la mia mtb.
Ho perso una quantità di tempo ed energie a pulire la bici da far paura.
In alcuni punti correvo in discesa con la bici a strascico, in altri provavo a scendere con la bici quasi bloccata per vedere di pulirla un po. Niente da fare. Dovevo faticosamente pedalare in discesa per riuscire a progredire. Luca no, lui andava leggero.
Fiato ed energie sprecate inutilmente. Delle parolacce non parlo.
Luca se la rideva di gusto.
Pazientemente mi aspettava
Abbiamo finito pedalando dalle parti di Grotta in un tratto completamente asciutto
A saperlo prima !!!
Ciao Bambina!
Sabato abbiamo azzardato e cè andata bene. Abbiamo percorso la costa di Cergallina e poi la salita dei Melesi dentro il bosco. Le condizioni del terreno erano quasi ottimali ed abbiamo pedalato dentro un bosco incredibilmente affascinante cui prima non avrei dato un centesimo ma è andata bene.
Mi dispiace solo di aver parzializzato la goduta del giro ai miei soci per aver perso le pastiglie del freno anteriore durante uno splendido discesone.
E andata bene che non mi sono stampato contro qualche pianta, ma poi ho dovuto necessariamente ridimensionare molto le mie velleità e velocità in discesa .
Devo fare una scappata al santuario di Fontanellato?
Più che altro devo stare un po più attento quando faccio le manutenzioni e preparo le escursioni.
Meno fretta e più attenzione e tutto si sistema.
Certo è che da quando mi hanno cambiato orario a lavorare, i ritmi della giornata sono cambiati e tutto è diventato più frenetico, quindi calano facilmente calano i livelli di attenzione.
Dellavventura sabatina racconterò poi in un altro post perché merita un discorso a parte.
Così chiacchierando le giornate si accorciano e diventa sempre più difficile allenarsi un po durante la settimana.
Ma ci voglio provare!
E ho comprato un faro antiaereo da piazzare sul manubrio della bici
Proprio antiaereo no, ma una bella torcia ben potente.
E sbagliato dire ho comprato. In realtà è il regalo di compleanno che mi ha fatto mia suocera. O mi vuole molto bene o molto male e spera che mi schianti contro una grande pianta. Scherzo. Con genitori di mia moglie ho un rapporto di grande amicizia e mia suocera è veramente speciale.
Per farla breve ho intenzione di fare diverse uscite serali, col mio antiaereo, e se mi riuscisse di filmare qualcosa nella notte ne sarei oltremodo felice.
Se qualcuno volesse aggregarsi . dalle 17 in poi prossimamente sugli schermi , pardon sui colli salsesi oggi le comiche!! Spero proprio di no.
Sarebbe però molto bello riuscire a fare qualche uscita in notturna prima che faccia troppo freddo
Molti questa estate sono usciti in notturna ma il bello viene adesso che sono andate via le zanzare
Ci vediamo
Se non vado errato così canta Guccini nella canzone dei 12 mesi
Come da sempre con larrivo di Settembre mi assale una malinconia densa e melensa, e un diffuso senso di tristezza pervade la mia giornata. Sembra quasi di muoversi dentro lattiginosa sostanza che lega ogni movimento. Anche il cervello risulta intorpidito e lento e stenta a trasferire i comandi agli organi preposti al movimento. Dimprovviso la forma fisica acquistata in 9 mesi di lavoro pare scomparire nel breve volgere di qualche giorno come non avessi mai mosso un muscolo per tutta la mia vita.
Nuvole basse lambiscono le cime delle mie colline e la nebbia umida rotola a valle a coprire dolcemente la campagna. Il sole ancora ce la fa col suo calore a dissolvere lumida umidità e a rasserenare il cielo. Ma il paesaggio assume colorazioni dense e cariche di un non so che che mette voglia di andare in letargo.
Sono tanti anni che mi ritrovo così ai primi giorni di Settembre, ma non mi sono ancora abituato.
Comunque sia so che va così e mi ci rassegno.
Ho mediamente le orecchie basse, ma non mi fermo. Arranco ma cerco di andare.
Ogni anno cerco di trovare nuove motivazioni per non adagiarmi.
Quando ero bambino a Settembre vedevo avvicinarsi inesorabilmente lora della scuola (allora si cominciava il primo di ottobre), e allontanarsi lora dei giochi con gli amici.
Adesso vedo le giornate accorciarsi velocemente e il buio arrivare sempre prima.
Quasi un sinistro presentimento per il tempo a venire.
Le attività allaria aperta sembrano limitarsi violentemente.
Uffa, uffa .
Solitamente poi mi riprendo con i primi giorni dellanno nuovo, quando anche col freddo, le giornate tornano ad allungarsi. La neve rallegra il panorama cominciano i giorni dello sci alpinismo
Laria fredda e pungente risveglia il corpo intorpidito e in letargo.
Ma ora, in questo clima crepuscolare in questo ambiente denso di colori delicatamente carichi di malinconie allenarsi e spingere sui pedali mi risulta assai ostico. Eppure vado e pedalo.
La tentazione grande è quella di fermarsi su una costa sedersi ed aspettare il tramonto.
Le luci sempre più radenti risaltano i colori densi dellautunno incipiente, i prati non più verdi dopo la torrida estate colorano la terra in diverse tonalità di giallo e docra. La terra arata di fresco rilascia profumi antichi e piacevoli. Perfino lo stallatico sparso sui prati dopo lultimo taglio a fieno da la sua parte di poesia allambiente.
Laria profuma di fichi e prugne. Questultime ormai stramature e cadute tappezzano i prati e le carraie sotto le piante. Vedere tanta buona frutta davvero naturale e biologica consumata così, fa piangere il cuore e a casa la marmellata di susine bolle nelle pentole.
E lora della vendemmia. Le viti potate delle foglie inutili mettono in mostra i grappoli ormai maturi e pronti per la vendemmia. Le cassette sono già distribuite lungo i filari.
Ma quelli che il sabato mattina dove sono finiti.
Ci sono e pedalano, chi più forte, chi più svogliatamente, ma ci sono e pedalano.
Dopo la necessaria pausa estiva la combriccola sabatina è tornata a riunirsi e a pedalare lungo i colli salsesi e anche più in la diciamo anche molto più in là.
La prima uscita in compagnia labbiamo fatta a fine agosto.
In occasione di una splendida manifestazione dellADS Ciclistica Sozzi di Salsomaggiore ci siamo trovati la domenica mattina a pedalare per i colli in compagnia di un altro centinaio abbondante di ciclisti muniti di appositi mezzi dalle ruote grasse. A parte la innegabile bellezza del percorso e la ottima organizzazione, la manifestazione è stata loccasione per riprendere contatto con la nostra terra dopo le ferie.
E stata anche una occasione per rivedere, in un colpo solo tanti amici con cui ci si vede occasionalmente qua e la. Era un bel po di tempo che non uscivo con Luca e Paolo e ho sofferto.
Mi ero abituato a ritmiche più blande e soprattutto alle funivie mannaggia alle giostre.
Poi ho notato che i nostri strappi corti ma cattivi nulla hanno da invidiare alle migliori salite dolomitiche, sono solo più corti in parole povere ho faticato parecchio.
Luca in forma smagliante ha tentato di consolarmi in ogni modo, ha tirato fuori la questione dellafa, del cambio di clima e di temperatura grazie amico mio . ma semplicemente non vado e basta
Paolo concentrato sul gruppo di testa si innervosisce sulla prima salita dove rimaniamo un po intruppati, e poi lo vediamo sfrecciare alla caccia dei primi.
Sapremo poi che è arrivato tranquillamente con loro.
Temo che Paolino nostro voglia tornare alle gare .
Il sabato successivo, è successivo anche alle abbondanti piogge della settimana e lho pagata tutta.
Siamo solamente Luca ed io. Le previsioni davano pioggia per tutto il WE, ma abbiamo rischiato
Siamo partiti con un leggero sgocciolio e abbiamo proseguito con caldo e sole da sudare anche troppo.
Ci siamo fatti prendere dallentusiasmo e abbiamo provato il monte kanate.
Forse le gomme inadatte, forse la mia bici ha delle misure diverse, non lo so ma per tutta la discesa ho avuto la bici stracolma, strapiena di terra e foglie. Luca no. La terra solamente inumidita in superficie si attaccava alle mie gomme in maniera ignobile trascinando con se foglie e ghiaia che andava a bloccare le gomme e ad appesantire in modo ignobile la mia mtb.
Ho perso una quantità di tempo ed energie a pulire la bici da far paura.
In alcuni punti correvo in discesa con la bici a strascico, in altri provavo a scendere con la bici quasi bloccata per vedere di pulirla un po. Niente da fare. Dovevo faticosamente pedalare in discesa per riuscire a progredire. Luca no, lui andava leggero.
Fiato ed energie sprecate inutilmente. Delle parolacce non parlo.
Luca se la rideva di gusto.
Pazientemente mi aspettava
Abbiamo finito pedalando dalle parti di Grotta in un tratto completamente asciutto
A saperlo prima !!!
Ciao Bambina!
Sabato abbiamo azzardato e cè andata bene. Abbiamo percorso la costa di Cergallina e poi la salita dei Melesi dentro il bosco. Le condizioni del terreno erano quasi ottimali ed abbiamo pedalato dentro un bosco incredibilmente affascinante cui prima non avrei dato un centesimo ma è andata bene.
Mi dispiace solo di aver parzializzato la goduta del giro ai miei soci per aver perso le pastiglie del freno anteriore durante uno splendido discesone.
E andata bene che non mi sono stampato contro qualche pianta, ma poi ho dovuto necessariamente ridimensionare molto le mie velleità e velocità in discesa .
Devo fare una scappata al santuario di Fontanellato?
Più che altro devo stare un po più attento quando faccio le manutenzioni e preparo le escursioni.
Meno fretta e più attenzione e tutto si sistema.
Certo è che da quando mi hanno cambiato orario a lavorare, i ritmi della giornata sono cambiati e tutto è diventato più frenetico, quindi calano facilmente calano i livelli di attenzione.
Dellavventura sabatina racconterò poi in un altro post perché merita un discorso a parte.
Così chiacchierando le giornate si accorciano e diventa sempre più difficile allenarsi un po durante la settimana.
Ma ci voglio provare!
E ho comprato un faro antiaereo da piazzare sul manubrio della bici
Proprio antiaereo no, ma una bella torcia ben potente.
E sbagliato dire ho comprato. In realtà è il regalo di compleanno che mi ha fatto mia suocera. O mi vuole molto bene o molto male e spera che mi schianti contro una grande pianta. Scherzo. Con genitori di mia moglie ho un rapporto di grande amicizia e mia suocera è veramente speciale.
Per farla breve ho intenzione di fare diverse uscite serali, col mio antiaereo, e se mi riuscisse di filmare qualcosa nella notte ne sarei oltremodo felice.
Se qualcuno volesse aggregarsi . dalle 17 in poi prossimamente sugli schermi , pardon sui colli salsesi oggi le comiche!! Spero proprio di no.
Sarebbe però molto bello riuscire a fare qualche uscita in notturna prima che faccia troppo freddo
Molti questa estate sono usciti in notturna ma il bello viene adesso che sono andate via le zanzare
Ci vediamo