Settembre

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stefano alinovi

Biker serius
4/10/08
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salsomaggiore terme (pr)
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“Settembre è il mese del ripensamento sugli anni e sull’età …”
Se non vado errato così canta Guccini nella “canzone dei 12 mesi”
Come da sempre con l’arrivo di Settembre mi assale una malinconia densa e melensa, e un diffuso senso di tristezza pervade la mia giornata. Sembra quasi di muoversi dentro lattiginosa sostanza che lega ogni movimento. Anche il cervello risulta intorpidito e lento e stenta a trasferire i comandi agli organi preposti al movimento. D’improvviso la forma fisica acquistata in 9 mesi di lavoro pare scomparire nel breve volgere di qualche giorno come non avessi mai mosso un muscolo per tutta la mia vita.
Nuvole basse lambiscono le cime delle mie colline e la nebbia umida rotola a valle a coprire dolcemente la campagna. Il sole ancora ce la fa col suo calore a dissolvere l’umida umidità e a rasserenare il cielo. Ma il paesaggio assume colorazioni dense e cariche di un non so che … che mette voglia di andare in letargo.
Sono tanti anni che mi ritrovo così ai primi giorni di Settembre, ma non mi sono ancora abituato.
Comunque sia so che va così e mi ci rassegno.
Ho mediamente le orecchie basse, ma non mi fermo. Arranco ma cerco di andare.
Ogni anno cerco di trovare nuove motivazioni per non adagiarmi.
Quando ero bambino a Settembre vedevo avvicinarsi inesorabilmente l’ora della scuola (allora si cominciava il primo di ottobre), e allontanarsi l’ora dei giochi con gli amici.
Adesso vedo le giornate accorciarsi velocemente e il buio arrivare sempre prima.
Quasi un sinistro presentimento per il tempo a venire.
Le attività all’aria aperta sembrano limitarsi violentemente.
Uffa, uffa….
Solitamente poi mi riprendo con i primi giorni dell’anno nuovo, quando anche col freddo, le giornate tornano ad allungarsi. La neve rallegra il panorama … cominciano i giorni dello sci … alpinismo
L’aria fredda e pungente risveglia il corpo intorpidito e in letargo.
Ma ora, in questo clima crepuscolare in questo ambiente denso di colori delicatamente carichi di malinconie allenarsi e spingere sui pedali mi risulta assai ostico. Eppure vado e pedalo.
La tentazione grande è quella di fermarsi su una costa sedersi ed aspettare il tramonto.
Le luci sempre più radenti risaltano i colori densi dell’autunno incipiente, i prati non più verdi dopo la torrida estate colorano la terra in diverse tonalità di giallo e d’ocra. La terra arata di fresco rilascia profumi antichi e piacevoli. Perfino lo stallatico sparso sui prati dopo l’ultimo taglio a fieno da la sua parte di poesia all’ambiente.
L’aria profuma di fichi e prugne. Quest’ultime ormai stramature e cadute tappezzano i prati e le carraie sotto le piante. Vedere tanta buona frutta davvero naturale e biologica consumata così, fa piangere il cuore … e a casa la marmellata di susine bolle nelle pentole.
E’ l’ora della vendemmia. Le viti potate delle foglie inutili mettono in mostra i grappoli ormai maturi e pronti per la vendemmia. Le cassette sono già distribuite lungo i filari.
Ma “quelli che…il sabato mattina” dove sono finiti.
Ci sono e pedalano, chi più forte, chi più svogliatamente, ma ci sono e pedalano.
Dopo la necessaria pausa estiva la combriccola sabatina è tornata a riunirsi e a pedalare lungo i colli salsesi e anche più in la … diciamo anche molto più in là.
La prima uscita in compagnia l’abbiamo fatta a fine agosto.
In occasione di una splendida manifestazione dell’ADS Ciclistica Sozzi di Salsomaggiore ci siamo trovati la domenica mattina a pedalare per i colli in compagnia di un altro centinaio abbondante di ciclisti muniti di appositi mezzi dalle ruote grasse. A parte la innegabile bellezza del percorso e la ottima organizzazione, la manifestazione è stata l’occasione per riprendere contatto con la nostra terra dopo le ferie.
E’ stata anche una occasione per rivedere, in un colpo solo tanti amici con cui ci si vede occasionalmente qua e la. Era un bel po’ di tempo che non uscivo con Luca e Paolo e ho sofferto.
Mi ero abituato a ritmiche più blande e soprattutto alle funivie … mannaggia alle giostre.
Poi ho notato che i nostri strappi corti ma cattivi nulla hanno da invidiare alle migliori salite dolomitiche, sono solo più corti … in parole povere ho faticato parecchio.
Luca in forma smagliante ha tentato di consolarmi in ogni modo, ha tirato fuori la questione dell’afa, del cambio di clima e di temperatura … grazie amico mio …. ma semplicemente non vado e basta …
Paolo concentrato sul gruppo di testa si innervosisce sulla prima salita dove rimaniamo un po’ intruppati, e poi lo vediamo sfrecciare alla caccia dei primi.
Sapremo poi che è arrivato tranquillamente con loro.
Temo che Paolino nostro voglia tornare alle gare ….
Il sabato successivo, è successivo anche alle abbondanti piogge della settimana e l’ho pagata tutta.
Siamo solamente Luca ed io. Le previsioni davano pioggia per tutto il WE, ma abbiamo rischiato …
Siamo partiti con un leggero sgocciolio e abbiamo proseguito con caldo e sole da sudare anche troppo.
Ci siamo fatti prendere dall’entusiasmo e abbiamo provato il monte kanate.
Forse le gomme inadatte, forse la mia bici ha delle misure diverse, non lo so … ma per tutta la discesa ho avuto la bici stracolma, strapiena di terra e foglie. Luca no. La terra solamente inumidita in superficie si attaccava alle mie gomme in maniera ignobile trascinando con se foglie e ghiaia che andava a bloccare le gomme e ad appesantire in modo ignobile la mia mtb.
Ho perso una quantità di tempo ed energie a pulire la bici da far paura.
In alcuni punti correvo in discesa con la bici a strascico, in altri provavo a scendere con la bici quasi bloccata per vedere di pulirla un po’. Niente da fare. Dovevo faticosamente pedalare in discesa per riuscire a progredire. Luca no, lui andava leggero.
Fiato ed energie sprecate inutilmente. Delle parolacce non parlo.
Luca se la rideva di gusto.
Pazientemente mi aspettava
Abbiamo finito pedalando dalle parti di Grotta … in un tratto … completamente asciutto …
A saperlo prima !!!
Ciao Bambina!
Sabato abbiamo azzardato e c’è andata bene. Abbiamo percorso la costa di Cergallina e poi la salita dei Melesi dentro il bosco. Le condizioni del terreno erano quasi ottimali ed abbiamo pedalato dentro un bosco incredibilmente affascinante cui prima non avrei dato un centesimo … ma è andata bene.
Mi dispiace solo di aver parzializzato la goduta del giro ai miei soci per aver perso le pastiglie del freno anteriore durante uno splendido discesone.
E’ andata bene che non mi sono stampato contro qualche pianta, ma poi ho dovuto necessariamente ridimensionare molto le mie velleità e velocità in discesa ….
Devo fare una scappata al santuario di Fontanellato?
Più che altro devo stare un po’ più attento quando faccio le manutenzioni e preparo le escursioni.
Meno fretta e più attenzione e tutto si sistema.
Certo è che da quando mi hanno cambiato orario a lavorare, i ritmi della giornata sono cambiati e tutto è diventato più frenetico, quindi calano facilmente calano i livelli di attenzione.
Dell’avventura sabatina racconterò poi in un altro post … perché merita un discorso a parte.
Così chiacchierando le giornate si accorciano e diventa sempre più difficile allenarsi un po’ durante la settimana.
Ma ci voglio provare!
E ho comprato un faro antiaereo da piazzare sul manubrio della bici…
Proprio antiaereo no, ma una bella torcia ben potente.
E’ sbagliato dire ho comprato. In realtà è il regalo di compleanno che mi ha fatto mia suocera. O mi vuole molto bene … o molto male e spera che mi schianti contro una grande pianta. Scherzo. Con genitori di mia moglie ho un rapporto di grande amicizia e mia suocera è veramente speciale.
Per farla breve ho intenzione di fare diverse uscite serali, col mio antiaereo, e se mi riuscisse di filmare qualcosa nella notte ne sarei oltremodo felice.
Se qualcuno volesse aggregarsi …. dalle 17 in poi … prossimamente sugli schermi , pardon sui colli salsesi … oggi le comiche!! Spero proprio di no.
Sarebbe però molto bello riuscire a fare qualche uscita in notturna prima che faccia troppo freddo…
Molti questa estate sono usciti in notturna … ma il bello viene adesso … che sono andate via le zanzare …
Ci vediamo
 

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Non mi sento di condividere le tue impressioni di settembre ( mitica PFM ndr.).
Amo questo mese ed il suo clima.
Amo i colori cangianti delle viti ( qui nel monferrato uno spettacolo ).
Amo anche quella sua "sonnolenza" che a te mette malinconia.
Dovresti venire qui da me in questo mese; lo ameresti anche tu Stefano.
Enrico
 

stefano alinovi

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Non mi sento di condividere le tue impressioni di settembre ( mitica PFM ndr.).
Amo questo mese ed il suo clima.
Amo i colori cangianti delle viti ( qui nel monferrato uno spettacolo ).
Amo anche quella sua "sonnolenza" che a te mette malinconia.
Dovresti venire qui da me in questo mese; lo ameresti anche tu Stefano.
Enrico

Capisco benissimo Enrico
In questa stagione ho scattato delle foto meravigliose e veramente i colori sono forse i più belli dell'anno. Il profumo delle vigne e delle campagne, quell'aria calma e tranquilla sono sicuramente stupende...
Ma...saranno iricordi che cominciava la scuola, sarà che compio gli anni, sarà quel che sarà ma mi intristisco....pur amando tutto il resto....
Verrei volentieri dalle tue parti....magari vengo...
L'anno scorso ero dietro Ivrea in una giornata fantastica, sulla francigena... ed è stato bellissimo.....

grazie sempre Enrico
 

Rockyluca

Biker velocissimus
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la Rossa
Anch'io mi unisco al coro di quelli che adorano l'autunno. Da ora fino a fine ottobre-metà novembre i sentieri nei boschi sono una tavolozza di colori, dapprima accesi e cangianti, eppoi via-via che ci si avvicina all'inverno, si spengono per lasciare posto al bianco candore della neve che cadrà a dicembre. Dopodichè arriverà la primavera con il suo verde acceso dell'erba e delle foglie novelle sugli alberi, i colori dei fiori e poi sarà di nuovo estate... penso che ogni stagione ha i suoi lati positivi, basta saperli cogliere e apprezzare.
Love the ride, Luca
 

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