Se guardiamo solo ed esclusivamente alla salita molto ripida, la classica "arrampicata", le ruote più leggere sono, meglio è, però un mtb dev'essere guardata nel suo utilizzo a 360°, se una ruota con troppa inerzia è penalizzata nei rilanci, argomento che tiene molto banco, vedi 26'' vs 29'' e comunque ha le sue ragioni di essere molto dibattuto.
Una ruota "estrema", extra-extra light tanto per spiegarci, avendo pochissima inerzia, ancora meno nella misura da 26'' rispetto ad una 29'', può rivelarsi per certi versi difficoltosa, per lo meno per chi non ha di suo una pedalata rotonda e costante, guardando le cose sotto un aspetto di lunga percorrenza e percorsi misti, in pratica quello che sto dicendo è che l'alleggerimento della ruota ha solo vantaggi e benefici in modo generico (per tutti) solo fino ad arrivare ad una certa soglia, poi ci sono benefici solo in determinate situazioni, in questo la 29'' ha un asso nella manica, insomma una ruota di diametro maggiore ha un margine di alleggerimento maggiore prima di diventare "critica", con i benefici nell'arrampicata che si diceva sopra.
I Raggi, sono importantissimi nelle prestazioni generali di una ruota, sotto vari profili : rigidità, affidabilità, peso, aerodinamica trascurando quest'ultima parlando di MTB. Restringendo anzi il discorso solo all'ambito MTB e partendo dal presupposto che dritti o testa curva sia prima di tutto una necessità relativa al mozzo.
Abbiamo raggi tondi, sfinati, piatti. Il discorso generale è sempre lo stesso: la tensione del raggio determina la rigidità strutturale di tutta la ruota, quando noi carichiamo la ruota, a sopportare la sollecitazione saranno i raggi della metà superiore, lavorando in trazione, il raggio sottile e meno teso, rimane più elastico di quello spesso e teso, però essendo più sottile, ha anche un carico di rottura inferiore, quindi servono più raggi che distribuiscono maggiormente il carico, allo stesso modo intervengono anche i materiali : i raggi in titanio sono più elastici di quelli in acciaio, quindi possiamo avere maggior elasticità su un numero di raggi inferiore, trovando un senso più che altro nelle ruote con un numero di raggi limitato e sezione grossa.
Altro stratagemma per ottenere soluzioni ibride è quello di usare raggi sfinati dove abbiamo sezioni differenti: più spessore e quindi più carico di rottura nei punti di stress ( le estremità), più elasticità nella parte sfinata. Un altra alternativa ancora sono i raggi piatti, che mettono assieme un'alta rigidità in trazione ed elasticità laterale, quindi abbiamo due diversi comportamenti della ruota nelle sollecitazioni frontali, rispetto a quelle laterali.
Ad ogni modo, una ruota che nasce in un certo modo, pensata quindi con un determinato numero di raggi e relativi diametri e disposizioni, si presta poco a modifiche strutturali nella raggiatura, senza andarne inevitabilmente a compromettere altri aspetti come il peso o l'affidabilità, quindi queste sono considerazioni che riguardano più che altro le scelte all'acquisto più che le modifiche in corso d'opera.
In questo momento e con quello che propone il mercato, secondo il mio parere una delle ruote più versatili in ambito mtb "non specialistica" è la 28 raggi DT swiss.