Sapevo che sarebbero arrivati commenti come il tuo...forse da chi si sente chiamato in causa.
Nessun ha detto di volersela fare a palla, semplicemente dal momento che io in salita mi sposto (o mi fermo se c'è poco spazio) se uno sale più forte o chiede strada, stessa cosa gradirei accadesse in discesa...ma non c'è verso, la gente continua anche a piedi a stare in mezzo al sentiero impedendo in questo modo a chi vuole farsela in sella di godersela (e, ripeto, non certo a palla...o forse sì, ma agli occhi di chi è un fermone...).
L'accostamento con il cretino poi non mi sta tanto bene: io ho sempre chiesto strada da lontano, se si spostavano bene, se no mi accodavo e aspettavo che mi facessero passare o passavo dove poi vi era lo spazio sufficiente.
Sull'argomento, comunque, mi piacerebbe conoscere anche il parere super partes di [MENTION=110017]Marco..[/MENTION].
haha, è un classico. Nelle granfondo il livello tecnico è infimo, basta una curva un poco più stretta e in tanti sono lì ad impalarsi con la sella alta.
Però poi non dire loro che esiste il reggi telescopico, o che andare in mtb non consiste solo nell'allenarsi come muli in salita.
Personalmente alla hero ho risolto facendo il Pordoi prima che le masse arrivassero. L'ho fatta tutta in sella, superando i (pochi) spingenti stando sulla destra, anche se uno degli addetti alla sicurezza mi aveva detto di scendere.
Il report è qui: http://www.mtb-mag.com/sellaronda-hero-una-vita-in-6-ore-e-27-minuti/
C'è da dire che su singletrack c'è poco da spostarsi.
Comunque invito tutti quelli che credono che una granfondo debba essere solo stradoni e noia in discesa "perché lunedì vado a lavorare" di andare a farsi la Ronda Extrema del Garda ad inizio maggio. Una vera gara di mtb, con discese toste e tecniche. Chissà come mai non ci sono 4.000 partenti....
Personalmente trovo che gli sterratoni fatti a tutta siano molto più pericolosi di un sentiero tecnico.