Segnaletica per 7mila km di sentieri in Toscana

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Approvato dalla giunta il regolamento della rete escursionistica:
Al via catasto e nuova segnaletica per 7mila km di sentieri Obiettivo una miglior fruizione dei visitatori, per la crescita di questo segmento turistico


[COMUNICATO STAMPA] - FIRENZE Rendere più conosciuti e fruibili gli oltre 7mila chilometri di sentieri censiti nelle montagne toscane. E’ questa la finalità del regolamento di attuazione della rete escursionistica toscana che è stato approvato dalla giunta regionale.
Il regolamento, composto da 6 articoli, ha come punto qualificante l’individuazione e la disciplina della nuova segnaletica escursionistica. Questa dovrà fornire indicazioni per percorrere in sicurezza i sentieri e gli itinerari escursionistici, informazioni sulle caratteristiche storiche, ambientali e culturali del territorio attraversato, indicazioni sui punti tappa, sulle aree attrezzate, sui centri di accoglienza, sulle strutture ricettive. Con la nuova segnaletica verranno anche segnalati sentieri e itinerari percorribili anche in mountain bike o a cavallo, oltrechè a piedi. Saranno le Province (insieme agli Enti Parco laddove presenti) a dover apporre la nuova segnaletica entro 2 anni. Il regolamento dà avvio anche alla costituzione del Catasto della rete escursionistica ed istituisce un Comitato tecnico per la sua tenuta, aggiornamento e pubblicità in cui saranno rappresentati la Regione, gli enti locali e l’associazionismo del settore, a partire dal Club Alpino Italiano (CAI). La messa a regime del Catasto della Ret consentirà la migliore fruizione, da parte dei cittadini e dei sempre più numerosi turisti, dell’imponente rete di “viabilità minore” presente in Toscana: dalle vie “tagliate” etrusche a selciati romani e medievali, da carrarecce interpoderali e vicinali a sentieri e mulattieri di carbonai e boscaioli, dalle vie di transumanza o del sale alle più recenti vie “ferrate” per alpinisti. La rete di sentieri inseriti nella Ret (tra l’altro tutti digitalizzati e consultabili su Internet) sarà destinata soprattutto oltre 5 milioni di italiani che si dedicano più o meno assiduamente ad attività escursionistiche e, ancor di più, a quel 57% di connazionali che inseriscono nel proprio pacchetto vacanze anche escursioni naturalistiche (Indagine vacanze natura 2004), per non parlare delle decine di milioni di stranieri (europei ed americani) che ugualmente destinano parte delle proprie vacanze ad attività escursionistiche e trekking.
Un mercato che negli ultimi 20 anni si è notevolmente evoluto, nel numero di praticanti e, soprattutto, nella qualità dei servizi richiesti: accanto a tenda e zaino (quando non è possibile diversamente) è richiesta ricettività confortevole, specialità enogastronomiche e altri servizi, a partire dall’accompagnamento professionale (in Toscana, accanto alle guide turistiche, operano da anni circa 250 guide ambientali e alpine).
La Toscana scommette anche su questo segmento di turismo, ad alta sostenibilità, per il rilancio della propria offerta turistica sul mercato interno ed internazionale.
(emmegipress.it)
 

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