Ciao a tutti, vorrei esporvi la mia esperienza sull'acquisto di un paio di scarpe.
A inizio luglio compro la mia prima mtb e naturalmente inizio a scegliere anche l'abbigliamento. Il meccanico del mio paese è rivenditore MAVIC così decido di acquistare un paio di FURY, molto belle e dalle recensioni trovate in giro anche valide. Il meccanico/rivenditore le ordina e verso metà luglio arrivano ma per un errore sono di due numeri più piccole. Pazienza, capita. Il numero giusto arriva verso i primi di agosto ma c'è un altro problema. Dopo le prime pedalate sento una pressione anomala sul lato esterno della pianta del piede nella zona dell'arcata metatarsale e in breve si trasforma in un forte dolore che mi costringe a rientrare dopo appena 10 km. Ovviamente il meccanico/rivenditore nonché esperto ciclista mi dice subito che è un mio problema, che sono agli inizi e qualche dolorino è normale, che non ho ancora imparato a pedalare, ecc ecc, ma io insisto e siccome portiamo lo stesso numero lo convinco a provarle. Verdetto: impossibile pedalare con queste scarpe. A questo punto le scarpe (anche quelle più piccole ordinate per errore) vengono rispedite direttamente alla casa madre in quanto , come sapete, esiste una sede amministrativa in Italia (AMER SPORT ITALIA) ma è MAVIC a gestire direttamente i suoi prodotti. Bene, dai primi di agosto, oltre ad essere ancora scalzo non sono riuscito ad avere alcuna notizia sullo stato dell'operazione in atto; non so se è stato riconosciuto il difetto, se verranno riparate o sostituite e soprattutto non si sa quando potrò metterle ai piedi. A nulla sono servite le numerose telefonate di sollecito del mio rivenditore. Poi ieri, dopo l'ennesima richiesta di notizie mi dice che MAVIC ha riconosciuto il difetto e spedito un paio di FURY ma non sono le mie, sono quelle più piccole e delle mie non si sa nulla. A questo punto la mia rabbia é arrivata al culmine e ho telefonato personalmente ad AMER SPORT ITALIA ma nonostante le imprecazioni e le minacce di sputtanamento sul web le sole parole che hanno saputo dirmi sono queste: "comprendiamo il suo disagio ma al momento sappiamo solo che il suo caso é stato preso in esame e appena avremo novità la contatteremo".
E così eccomi qua, con una bici che non ho usato per tutta l'estate e la settimana prossima mi faccio una settimana di ferie in Trentino... a piedi!! Per finire tra poco farà freddo e la supertraforata FURY diventerà raramente utilizzabile.
Penso che una "buona" azienda, oltre a vendere prodotti di qualità dovrebbe avere più rispetto per il cliente. Questi hanno in tasca i miei 240€ da due mesi e non riescono a dirmi altro che: "capiamo il suo disagio ma non possiamo fare nulla"
Ora ditemi voi se tutto questo è normale.
A inizio luglio compro la mia prima mtb e naturalmente inizio a scegliere anche l'abbigliamento. Il meccanico del mio paese è rivenditore MAVIC così decido di acquistare un paio di FURY, molto belle e dalle recensioni trovate in giro anche valide. Il meccanico/rivenditore le ordina e verso metà luglio arrivano ma per un errore sono di due numeri più piccole. Pazienza, capita. Il numero giusto arriva verso i primi di agosto ma c'è un altro problema. Dopo le prime pedalate sento una pressione anomala sul lato esterno della pianta del piede nella zona dell'arcata metatarsale e in breve si trasforma in un forte dolore che mi costringe a rientrare dopo appena 10 km. Ovviamente il meccanico/rivenditore nonché esperto ciclista mi dice subito che è un mio problema, che sono agli inizi e qualche dolorino è normale, che non ho ancora imparato a pedalare, ecc ecc, ma io insisto e siccome portiamo lo stesso numero lo convinco a provarle. Verdetto: impossibile pedalare con queste scarpe. A questo punto le scarpe (anche quelle più piccole ordinate per errore) vengono rispedite direttamente alla casa madre in quanto , come sapete, esiste una sede amministrativa in Italia (AMER SPORT ITALIA) ma è MAVIC a gestire direttamente i suoi prodotti. Bene, dai primi di agosto, oltre ad essere ancora scalzo non sono riuscito ad avere alcuna notizia sullo stato dell'operazione in atto; non so se è stato riconosciuto il difetto, se verranno riparate o sostituite e soprattutto non si sa quando potrò metterle ai piedi. A nulla sono servite le numerose telefonate di sollecito del mio rivenditore. Poi ieri, dopo l'ennesima richiesta di notizie mi dice che MAVIC ha riconosciuto il difetto e spedito un paio di FURY ma non sono le mie, sono quelle più piccole e delle mie non si sa nulla. A questo punto la mia rabbia é arrivata al culmine e ho telefonato personalmente ad AMER SPORT ITALIA ma nonostante le imprecazioni e le minacce di sputtanamento sul web le sole parole che hanno saputo dirmi sono queste: "comprendiamo il suo disagio ma al momento sappiamo solo che il suo caso é stato preso in esame e appena avremo novità la contatteremo".
E così eccomi qua, con una bici che non ho usato per tutta l'estate e la settimana prossima mi faccio una settimana di ferie in Trentino... a piedi!! Per finire tra poco farà freddo e la supertraforata FURY diventerà raramente utilizzabile.
Penso che una "buona" azienda, oltre a vendere prodotti di qualità dovrebbe avere più rispetto per il cliente. Questi hanno in tasca i miei 240€ da due mesi e non riescono a dirmi altro che: "capiamo il suo disagio ma non possiamo fare nulla"
Ora ditemi voi se tutto questo è normale.