Il meteo da neve forte su tutto il nord , stavo progettando il giro per domani ma forse è il caso di rinviare , guardando alla finestra i fiocchi di neve cadono copiosi , scendo in cantina e mi imbatto in una bottiglia di vino di Samos ..... quanti ricordi e già sento il vento caldo che spazza l'isola....
Quando ci organizziamo per le vacanze mia moglie lo sà portami ovunque basta che dietro il mare ci siano le montagne e così mi propone SAMOS l'isola di Pitagora la più a nord del dodecanneso.
Comincia la ricerca ,accendo il computer ordino la cartina kompas per georeferenziarla e caricarla sul GPS , poi vado su google earth e studio i percorsi possibili , apro le foto per cercare le cose da vedere , sorvolo il monte kerkis , sulle pendici a ovest vedo un puntino isolato apro e
vedo questo eremo PANAGIA MAKINI solo questo è bastato per cominciare a sognare.
Le tracce sono pronte ho un elenco di cose da fare e vedere e arriva il momento della partenza, bicicletta smontata nello scatolone con ricambi e quantaltro mi potra servire.
Apro una parentesi , dopo anni che mi scarrozzo la bicicletta per gli aeroporti mi sono imbattuto in una compagnia charter dalle tariffe traboccheto che mi imponeva un peso facile da sforare per poi aggiungere 20 euro al kg , un consiglio prima di prenotare fatevi mandare un documento con messo nero su bianco la tariffa e i kg trasportabili.
Inizia l'avventura , già ai primi colpi di pedale mi accorgo che questa non è la " solita" isola greca brulla secca e aspra ma al contrario il lato nord dove avevo base è di un verde lussureggiante quasi inverosimile , boschi fitti con felci piantagioni di pesche, filari di vigne e cipressi , mi sembrava di essere nella pedemontana veneta , gli alberi di arance e il saluto kalimera di chi mi vedeva passare mi riportavano alla realtà. Mi addentro , una delle priorità che mi ero dato è la visita di questo platano davvero imponenete,chissà se potesse quante cose avrebbe da raccontare
L'sola si trova appena a 1200 mt dall'Asia minore divisa da un canale dove un giorno transitava questa nave , non vi dico la sorpresa dopo quello che era successo in gennaio .
Sono a Pisili Ammos e al di là della nave si vede la costa della Turchia
Le spiagge ( questo farà felici le mogli) non mancano , tolte 2 o 3 di afollate le altre sono bellissime
Questa ad esempio si trova sotto Maratokambos e quando passavo di quì cercavo di far coincidere la sosta pranzo per godermi oltre a un insalata greca la belleza e la tranquillità del posto,
durante il girovagare mi sono imbattuto in vari corsi d'acqua, ma credo che la sorpresa più bella sia stata un giorno che a 950 Mt di quota ho trovato una sorgente talmente fresca da infilarci la testa sotto
la differenza tra il nord e il sud dell'isola balzava agli occhi quando superate le prime alture arrivavo al centro, il verde dei boschi ara stato consumato da vecchi incendi che hanno lasciato il terreno nudo e brullo , proseguendo verso sud il paesaggio diventava classico da isola del sud Greca
Dopo i primi giri di ambientamento era arrivata l'ora di scoprire quella perla incastonata nel monte Kerkis , colazione abbondante ,scorta di 2 banane un panino barrette e acqua
percorro un tratto costeggiando il mare salgo verso Manolates un caratteristico paesino che a 400 mt di quota si gode il sole dell'alba specchiandosi sul mare, tutt'attorno vigneti e altre colture, a proposito di vigneti , ne ho trovati anche a 950 mt e mi son chiesto quanto buono deve essere il vino prodotto
Prendo quota e inizia la pineta
Mai e poi mai avrei pensato di pedalare a 1000 mt di quota nel mezzo di una pineta di pino nero con esemplari maestosi e la cosa che non avevo mai visto in grecia tappeti di felci !!!
da lontano comincio vedere il profetis Ilias
Una volta arrivato faccio merenda e pausa , mi guardo attorno , quì si vede chiaramente la differenza tra nord e sud , in lontananza il monte Kerkis da sfoggio di tutta la sua altezza è ora di affrontarlo, faccio rotta verso la costa sud , scendendo mi inbatto in un gregge e devo chiedere il passo
Ecco la costa , il monte Kerkis è già più vicino fa caldo molto caldo e fatico nell'avanzare controvento, dò un occhio al termometro
ecco svelato il perche di tutta questa fatica , punto su un paese e cerco un bar dove prendere una lattina fresca e apoggiarla alla nuca , un sollievo .
Nell'aggirare il monte Kerkis a Kalitea a 400 mt di quota l'aria e più fresca e la vegetazione si fa più fitta e ne aprofitto per cercare di pedalare all'ombra
A 650 mt la stradina finisce e inizia un sentiero scarsamente ciclabile , proseguo spallando il profumo di questo posto l'ho ancora in mente,salgo tra ginepri maestosi.all'improvviso il sentiero si infila in una spaccatura ,un cancello di legno vecchio invita di essere varcato , e mi trovo di fronte all'eremo di PANAGIA MAKRINI , sono senza parole
Dire una meraviglia è poco ,Lascio la bicicletta fuori per rispetto del luogo , la sacralita che trasmette e difficile da spiegare , una pace assoluta rotta da una goccia d'acqua che cade dalla volta della grotta,
mi siedo e cerco di assaporare questo momento
Proseguo verso Drakei , ultimo paese prima del sentiero che aggira il monte Kerkis, calcolo le distanze , mi rifornisco d'acqua , Il Pope del paese incuriosito mi chiede , da dove vengo , dove vado , dopo tutte le spigazioni mi offre 2 arance che accetto volentieri barattandole con una barretta energetica .
sapevo benissimo di trovare un sentiero ma speravo in qualche modo ciclabile , invece dopo questa pietraia mi attendevano 45 minuti di spinta a piedi , per fortuna la vista sul mare e le arance del Pope hanno mitigato la fatica .
La spiaggia di Megalo Seitani è riserva naturale e rifugio della Foca Monaca , si preserva da sola visto che per raggiungerla c'è solo questo sentiero e solo pochissimi ci vanno.
finalmente inizia la stradina che sale ripida , sono abbastanza cotto , a un tratto mi inbatto in LEI che mi da una sveglia inaspettata ,Fiiiuuu , se ne và tranquilla
alla fine della salita ultimo sguardo verso il tramonto prima di fiondarmi in discesa verso Leka e Karlovassi
Spero che queste foto vi riscaldino
Renato RUOTALPINA
prossimamente le tracce su MTB ITINERARI
Quando ci organizziamo per le vacanze mia moglie lo sà portami ovunque basta che dietro il mare ci siano le montagne e così mi propone SAMOS l'isola di Pitagora la più a nord del dodecanneso.
Comincia la ricerca ,accendo il computer ordino la cartina kompas per georeferenziarla e caricarla sul GPS , poi vado su google earth e studio i percorsi possibili , apro le foto per cercare le cose da vedere , sorvolo il monte kerkis , sulle pendici a ovest vedo un puntino isolato apro e
vedo questo eremo PANAGIA MAKINI solo questo è bastato per cominciare a sognare.
Le tracce sono pronte ho un elenco di cose da fare e vedere e arriva il momento della partenza, bicicletta smontata nello scatolone con ricambi e quantaltro mi potra servire.
Apro una parentesi , dopo anni che mi scarrozzo la bicicletta per gli aeroporti mi sono imbattuto in una compagnia charter dalle tariffe traboccheto che mi imponeva un peso facile da sforare per poi aggiungere 20 euro al kg , un consiglio prima di prenotare fatevi mandare un documento con messo nero su bianco la tariffa e i kg trasportabili.
Inizia l'avventura , già ai primi colpi di pedale mi accorgo che questa non è la " solita" isola greca brulla secca e aspra ma al contrario il lato nord dove avevo base è di un verde lussureggiante quasi inverosimile , boschi fitti con felci piantagioni di pesche, filari di vigne e cipressi , mi sembrava di essere nella pedemontana veneta , gli alberi di arance e il saluto kalimera di chi mi vedeva passare mi riportavano alla realtà. Mi addentro , una delle priorità che mi ero dato è la visita di questo platano davvero imponenete,chissà se potesse quante cose avrebbe da raccontare
L'sola si trova appena a 1200 mt dall'Asia minore divisa da un canale dove un giorno transitava questa nave , non vi dico la sorpresa dopo quello che era successo in gennaio .
Sono a Pisili Ammos e al di là della nave si vede la costa della Turchia
Le spiagge ( questo farà felici le mogli) non mancano , tolte 2 o 3 di afollate le altre sono bellissime
Questa ad esempio si trova sotto Maratokambos e quando passavo di quì cercavo di far coincidere la sosta pranzo per godermi oltre a un insalata greca la belleza e la tranquillità del posto,
durante il girovagare mi sono imbattuto in vari corsi d'acqua, ma credo che la sorpresa più bella sia stata un giorno che a 950 Mt di quota ho trovato una sorgente talmente fresca da infilarci la testa sotto
la differenza tra il nord e il sud dell'isola balzava agli occhi quando superate le prime alture arrivavo al centro, il verde dei boschi ara stato consumato da vecchi incendi che hanno lasciato il terreno nudo e brullo , proseguendo verso sud il paesaggio diventava classico da isola del sud Greca
Dopo i primi giri di ambientamento era arrivata l'ora di scoprire quella perla incastonata nel monte Kerkis , colazione abbondante ,scorta di 2 banane un panino barrette e acqua
percorro un tratto costeggiando il mare salgo verso Manolates un caratteristico paesino che a 400 mt di quota si gode il sole dell'alba specchiandosi sul mare, tutt'attorno vigneti e altre colture, a proposito di vigneti , ne ho trovati anche a 950 mt e mi son chiesto quanto buono deve essere il vino prodotto
Prendo quota e inizia la pineta
Mai e poi mai avrei pensato di pedalare a 1000 mt di quota nel mezzo di una pineta di pino nero con esemplari maestosi e la cosa che non avevo mai visto in grecia tappeti di felci !!!
da lontano comincio vedere il profetis Ilias
Una volta arrivato faccio merenda e pausa , mi guardo attorno , quì si vede chiaramente la differenza tra nord e sud , in lontananza il monte Kerkis da sfoggio di tutta la sua altezza è ora di affrontarlo, faccio rotta verso la costa sud , scendendo mi inbatto in un gregge e devo chiedere il passo
Ecco la costa , il monte Kerkis è già più vicino fa caldo molto caldo e fatico nell'avanzare controvento, dò un occhio al termometro
ecco svelato il perche di tutta questa fatica , punto su un paese e cerco un bar dove prendere una lattina fresca e apoggiarla alla nuca , un sollievo .
Nell'aggirare il monte Kerkis a Kalitea a 400 mt di quota l'aria e più fresca e la vegetazione si fa più fitta e ne aprofitto per cercare di pedalare all'ombra
A 650 mt la stradina finisce e inizia un sentiero scarsamente ciclabile , proseguo spallando il profumo di questo posto l'ho ancora in mente,salgo tra ginepri maestosi.all'improvviso il sentiero si infila in una spaccatura ,un cancello di legno vecchio invita di essere varcato , e mi trovo di fronte all'eremo di PANAGIA MAKRINI , sono senza parole
Dire una meraviglia è poco ,Lascio la bicicletta fuori per rispetto del luogo , la sacralita che trasmette e difficile da spiegare , una pace assoluta rotta da una goccia d'acqua che cade dalla volta della grotta,
mi siedo e cerco di assaporare questo momento
Proseguo verso Drakei , ultimo paese prima del sentiero che aggira il monte Kerkis, calcolo le distanze , mi rifornisco d'acqua , Il Pope del paese incuriosito mi chiede , da dove vengo , dove vado , dopo tutte le spigazioni mi offre 2 arance che accetto volentieri barattandole con una barretta energetica .
sapevo benissimo di trovare un sentiero ma speravo in qualche modo ciclabile , invece dopo questa pietraia mi attendevano 45 minuti di spinta a piedi , per fortuna la vista sul mare e le arance del Pope hanno mitigato la fatica .
La spiaggia di Megalo Seitani è riserva naturale e rifugio della Foca Monaca , si preserva da sola visto che per raggiungerla c'è solo questo sentiero e solo pochissimi ci vanno.
finalmente inizia la stradina che sale ripida , sono abbastanza cotto , a un tratto mi inbatto in LEI che mi da una sveglia inaspettata ,Fiiiuuu , se ne và tranquilla
alla fine della salita ultimo sguardo verso il tramonto prima di fiondarmi in discesa verso Leka e Karlovassi
Spero che queste foto vi riscaldino
Renato RUOTALPINA
prossimamente le tracce su MTB ITINERARI