Salti o curve?

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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PandaLeo

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Buonasera a tutti,

Scrivo in questa sezione perché anche se non sono alle primissime armi, resto comunque un principiante: girando con altre persone spesso e volentieri davanti ad un "salto" ci si ferma a provare e riprovare, e vai su e giù, e capisci il tempo, la tecnica, la velocitá....imparare a fare i salti sembra essere importante non so se per evitare le chicken linea o per sentirsi di fare una cosa figa.

Reputo molto più importante saper fare le curve.

Quindi, vorrei sapere la vostra: fare i salti é più importante che saper fare le curve o altre cose tecniche?se non più importante per lo meno allo stesso livello.
Per capirci ho una bici da enduro
 

AlexV

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Beh dai i salti sono divertenti (e io non sono capace)...

in quanto ad importanza, boh... stesso livello?
 

PandaLeo

Biker semper novus
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Mettiamola così, perché mi rendo conto forse di aver espresso male la mia perplessità: chi si reputa più bravo? Uno che fa salti alti ma guida sporco e senza tecnica oppure uno che non salta ma va come un razzo ed é preciso nelle curve e traiettorie?
 

Etien

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Secondo me saper curvare è più importante che saper saltare ma sui sentieri, se "vuoi" mantenere una certa velocità anche saper saltare (o fare un bunny hop) rende le cose più facili. Comunque penso che un solo elemento abbia relativamente poca importanza perché una guida attiva prevede diverse manovre, spesso da fare in rapida successione. Insomma andare in bici è un discorso, saper guidare è tutta un'altra cosa.
 

PandaLeo

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Secondo me saper curvare è più importante che saper saltare ma sui sentieri, se "vuoi" mantenere una certa velocità anche saper saltare (o fare un bunny hop) rende le cose più facili. Comunque penso che un solo elemento abbia relativamente poca importanza perché una guida attiva prevede diverse manovre, spesso da fare in rapida successione. Insomma andare in bici è un discorso, saper guidare è tutta un'altra cosa.
Quindi a parer tuo le due cose fanno parte in egual misura? Oppure come dice @Koroviev saper saltare é una cosa difficile da imparare, magari, in un secondo momento?
 

Big Steak One

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Rispondo io che non sono nessuno con una mia personale opinione.
Secondo me è la seconda che hai detto @PandaLeo ad essere più importante, non tanto per l'andare veloce come un razzo ma proprio per come l'hai descritto: ...preciso nelle curve e nelle traiettorie.
Le due cose non vanno di pari passo. Esistono trail pieni di salti e drop ma in percentuale sono molti ma molti di più quelli che ne sono sprovvisti.
Imparare a fare i salti non è "figo" a se stante. Lo metto tra virgolette perchè la componente ci sta ma non è (solo) per quello che si imparano a fare.
Appunto come dicevo prima, esistono trail coi salti e almeno per quelli che ho fatto fino adesso sono tutti evitabili, mai trovato nella situazione in cui bisogna saltare per forza per procedere.
Come diceva @Koroviev i salti (forse) sono la cosa più difficile da imparare. Però anche saperli fare serve. In parte per "completare" la propria preparazione ma in principal modo per saper gestire la bici in assenza di terreno...nel vuoto.
La preparazione allo stacco (che non è sempre uguale), il bilanciamento in volo, la compostezza in fase di atterraggio e l'atterraggio vero e proprio.
Tutti elementi che una volta divenuti propri, completano la preparazione di un rider anche quando ha il terreno sotto le ruote.
Se poi vogliamo andare OT, ci sono ancora tantissime manovre che sono utili e servono all'occorrenza. Ad esempio un tornante strettissimo su una mulattiera...nosepress. Una ripartenza su un tratto difficile o ripido (salita/discesa)...surplace. Il superamento di un gradino/roccia/tronco...bunny hop.
Tutto fa "figo" ma...tutto serve ;-)
 
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Vediamo chi sa qual'è la cosa più difficile da imparare in assoluto, e non sono nemmeno i trick sui salti, ben più difficili dei salti stessi. Avanti!
 

Etien

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Diciamo che un salto puoi evitarlo girando se possibile intorno all'ostacolo, come una curva può essere percorsa a bassa velocità e quindi anche senza inclinare particolarmente la bici. Il salto in se, se la rampa non "spara" molto alto e se se atterri in piano, non è così difficile.. è una delle prime cose che ho fatto a scuola ma era tutto preparato, fare certe cose sui trail è un altro paio di maniche.
 
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Rispondo io che non sono nessuno con una mia personale opinione.
Secondo me è la seconda che hai detto @PandaLeo ad essere più importante, non tanto per l'andare veloce come un razzo ma proprio per come l'hai descritto: ...preciso nelle curve e nelle traiettorie.
Le due cose non vanno di pari passo. Esistono trail pieni di salti e drop ma in percentuale sono molti ma molti di più quelli che ne sono sprovvisti.
Imparare a fare i salti non è "figo" a se stante. Lo metto tra virgolette perchè la componente ci sta ma non è (solo) per quello che si imparano a fare.
Appunto come dicevo prima, esistono trail coi salti e almeno per quelli che ho fatto fino adesso sono tutti evitabili, mai trovato nella situazione in cui bisogna saltare per forza per procedere.
Come diceva @Koroviev i salti (forse) sono la cosa più difficile da imparare. Però anche saperli fare serve. In parte per "completare" la propria preparazione ma in principal modo per saper gestire la bici in assenza di terreno...nel vuoto.
La preparazione allo stacco (che non è sempre uguale), il bilanciamento in volo, la compostezza in fase di atterraggio e l'atterraggio vero e proprio.
Tutti elementi che una volta divenuti propri, completano la preparazione di un rider anche quando ha il terreno sotto le ruote.
Se poi vogliamo andare OT, ci sono ancora tantissime manovre che sono utili e servono all'occorrenza. Ad esempio un tornante strettissimo su una mulattiera...nosepress. Una ripartenza su un tratto difficile o ripido (salita/discesa)...surplace. Il superamento di un gradino/roccia/tronco...bunny hop.
Tutto fa "figo" ma...tutto serve ;-)
Che tradotto in due righe sarebbe che:
"Per andare in bici bene è utile saper andare via in bici bene"!

O ho capito male???

:-)
 

PandaLeo

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Quindi a parer tuo le due cose fanno parte in egual misura? Oppure come dice @Koroviev saper saltare é una cosa difficile da imparare, magari, in un secondo momento?
 

franico30

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Vediamo chi sa qual'è la cosa più difficile da imparare in assoluto, e non sono nemmeno i trick sui salti, ben più difficili dei salti stessi. Avanti!
Scendere dalla bici quando hai montato il nuovo reggisella telescopico ma hai dimenticato di montare il sellino? :paur:
 

Etien

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Quindi a parer tuo le due cose fanno parte in egual misura? Oppure come dice @Koroviev saper saltare é una cosa difficile da imparare, magari, in un secondo momento?
Prima ho risposto senza citarti, sorry..
Diciamo che un salto puoi evitarlo girando se possibile intorno all'ostacolo, come una curva può essere percorsa a bassa velocità e quindi anche senza inclinare particolarmente la bici. Il salto in se, se la rampa non "spara" molto alto e se se atterri in piano, non è così difficile.. è una delle prime cose che ho fatto a scuola ma era tutto preparato, fare certe cose sui trail è un altro paio di maniche.
Edit in ogni modo i salti vengono dopo ;)
 

Koroviev

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Koroviev

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Comunque io vedo pochi mountainbiker saltare su vere rampe, non il doppietto da citybike, intendo rampe che sparano in alto. Ma tutti fanno curve. Um motivo ci sarà ;-)
 

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