a fare proposte costruttive:
1. dal costo della gara, o escursione, stornare la quota pranzo, in modo che chi non pranza lì non sia costretto a pagare tanto;
2. permettere anche ai non tesserati, se arrivano in orario al cancello, di fare il percorso marathon;
3. non mi riguarda come atleta, ma come cittadino sì, dare in premio non 10 coppe ai primi 10 assoluti ma attrezzatura comprata da negozi locali, roba da mangiare da produttori locali o comunque sardi oppure libri e film attinenti alla disciplina che abbiano un valore formativo. Per stare in abito ciclistico, esistono case editrici specializzate, come ad esempio
Ediciclo, e su altri sport una casa editrice, che vende in tutta Europa, è completamente sarda,
Segnavia di Sassari.
Le coppe sono soldi, spesso pubblici, che finiranno impolverati sopra qualche scaffale se non dentro qualche sgabuzzino. Un amico ex campione le sue coppe ce le ha tutte nel sottoscala e dice che un giorno o l'altro le butta alla differenziata del ferro e la base di marmo la dà al padre per quando deve fare massetto.
Ciao.